lunedì 16 luglio 2012

(3)_XVI.VII.MMXII/ Camusso, dalle idee chiare, stampate nella ghisa, alla temperatura di 42 gradi, nell'area di Atene; cosi’ le autorita' elleniche hanno deciso oggi di chiudere alle due del pomeriggio l'Acropoli e l'antico Teatro di Dioniso; il meccanismo di protezione civile dell'Ue e' a disposizione dei 32 Stati membri (Ue piu' Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) per coordinare l'assistenza in caso di disastri. Il tempo sta per finire, è ora di agire. Lo afferma José Vinals, responsabile del Dipartimento mercati del Fondo Monetario Internazionale. Gli episodi contestati vanno dal 2004 al 2011, la cifra di presunte distrazioni finora ricostruita è di 70 milioni di euro, e le ipotesi di reato sono associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, appropriazione indebita pluriaggravata, frode fiscale, emissione di fatture per operazioni inesistenti. È la risposta alle ricadute della spending review sulle regioni e province a statuto non ordinario.

Fiat: Camusso, non c'e' piano industriale. Attrarre nuovo produttore
Grecia: troppo caldo, ad Atene chiude l'Acropoli
Ue: elevato rischio incendi Sud Europa, aiuti a Montenegro
Fmi conferma -1,9% Pil dell'Italia nel 2012
Milano, padania. Lombardia, sequestri per 50 milioni
Oltrepadania. Spending review: Durnwalder, chiediamo garanzie e chiarezza

Fiat: Camusso, non c'e' piano industriale. Attrarre nuovo produttore
16 Luglio 2012 - 13:41
 (ASCA) - Roma, 16 lug - ''Forse e' inziata la stagione in cui bisogna smettere di inseguire cosa fara' la Fiat, perche' e' sempre piu' evidente che non ha un piano industriale per l'Italia ma un piano di dismissioni, mentre invece vanno avanti gli stabilimentio nelle altre parti del mondo''. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, conversando con i giornalisti a margine della conferenza 'Women in diplomacy'' aperta oggi alla Farnesina.
 Il tema, ha aggiunto la sindacalista, ''e' se siamo in grado come Paese di attrarre un altro produttore automobilistico cosi' come avviene in tutti gli Stati europei, che non hanno mai un solo produttore. E' vero - ha poi concluso - che c'e' un tema di sovraproduzione ma e' anche vero che il grande differenziale tra Fiat e le altre case europee'' si riduce al ''avere o non avere nuovi modelli da mettere sul mercato''.
rba/sam/

Grecia: troppo caldo, ad Atene chiude l'Acropoli
ultimo aggiornamento: 16 luglio, ore 15:13
Atene, 16 lug. (Adnkronos/Dpa) - Il caldo eccessivo che sta avvolgendo la Grecia in questi giorni costringe alla chiusura alcuni dei siti archeologici piu' visitati dai turisti. Con le temperature che hanno raggiunto i 42 gradi nell'area di Atene, le autorita' elleniche hanno deciso oggi di chiudere alle due del pomeriggio l'Acropoli e l'antico Teatro di Dioniso per proteggere dall'ondata di calore il pubblico e il personale. Generalmente, i due siti archeologici sono aperti dalle 8 del mattino fino alle 8 di sera. I servizi di emergenza sono in allerta in tutto il Paese e le autorita' hanno consigliato agli anziani e ai bambini di rimanere in casa durante le ore diurne.

Ue: elevato rischio incendi Sud Europa, aiuti a Montenegro
Meccanismo di protezione civile include 32 paesi area
16 luglio, 15:20
(ANSAmed) - BRUXELLES, 16 LUG - Il rischio incendi in questi giorni rimane ''elevato'' nell'Europa meridionale, a causa della prolungata ondata di calore e scarse piogge. E' quanto rileva Bruxelles, in campo con il meccanismo di protezione civile Ue, che ha appena risposto alla richiesta di soccorso del Montenegro.
 Il meccanismo Ue attualmente sta coordinando l'assistenza a Podgorica nella lotta contro gli incendi, dopo la richiesta di aiuto per fronteggiare le fiamme nella parte settentrionale del paese. Il centro di informazione e monitoraggio della Commissione europea ha comunicato la richiesta del Montenegro ai 32 paesi europei che collaborano nel campo della protezione civile, assicurando l'assistenza dalla Croazia, che ha inviato due elicotteri e una squadra di otto persone nella zona dell'incendio.
 Il meccanismo di protezione civile dell'Ue e' a disposizione dei 32 Stati membri (Ue piu' Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) per coordinare l'assistenza in caso di disastri. (ANSAmed)

Fmi conferma -1,9% Pil dell'Italia nel 2012
Esperti di Washington: 'Con Fondo europeo di stabilità aumenta debito'. Risanamento sta pesando sulla crescita, da Roma e Madrid 'importanti passi nella giusta direzione'
16 luglio, 16:16
EW YORK  - Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ritocca lievemente al ribasso le stime per l'economia globale nel 2012 e nel 2013. Quest'anno, secondo l'aggiornamento del World Economic Outlook, l'economia mondiale crescerà nel 2012 del 3,5% (0,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile) e nel 2013 del 3,9% (-0,2 punti percentuali).
Il Fondo Monetario Internazionale conferma le stime del pil per l'Italia. L'economia italiana si contrarrà quest'anno dell'1,9% e nel 2013 dello 0,3%. Le previsioni sono invariate rispetto a quello di aprile.
 Il Fmi taglia le stime di crescita per l'area euro nel 2013 a +0,7%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto ad aprile. Nel 2012 il Fmi conferma una contrazione dello 0,3%. Per gli Usa il Fmi rivede al ribasso di 0,1 punti percentuali sia le stime 2012 sia quelle del 2013 a rispettivamente +2,0% e +2,3%.
 Il debito italiano si attesterà nel 2012 al 125,8% e nel 2013 al 126,4%, ovvero 2,5 e 2,6 punti percentuali in più rispetto alle stime. Lo prevede il Fmi, sottolineando che a pesare sul debito italiano, così come su quello tedesco (che salirà di 3,3 e 2,7 punti) sono gli aiuti europei per l'Efsf.
 Gli aggiustamenti di bilancio nei prossimi due anni consentiranno alle autorità italiane di raggiungere un piccolo surplus strutturale nel 2013.
 I rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati. "Il tempo sta per finire, è ora di agire". Lo afferma José Vinals, responsabile del Dipartimento mercati del Fondo Monetario Internazionale.
 Le prospettive per l'economia mondiale sono deboli e restano forti rischi al ribasso. Lo prevede il Fmi, sottolineando che il rischio più immediato è che azioni ritardate o non sufficienti contribuiranno a una ulteriore escalation della crisi dell'area euro. Gli accordi raggiunti dai leader europei sono passi nella giusta direzione ma ulteriori misure sono necessarie. La situazione nelle economie dell'area euro resterà precaria finchétutte le azioni necessarie per una soluzione della crisi saranno prese.
 C'é spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria nell'area euro. Lo afferma il Fmi, sottolineando che la Banca Centrale Europea dovrebbe assicurare la trasmissione efficace della propria politica e continuare a fornire ampia liquidità al sistema. Questo potrebbe richiedere misure non standard, come la riattivazione del Securities Market Programme, ulteriori LTRO con requisiti di capitale più bassi o l'introduzione di acquisti di asset stile allentamento monetario.
 La ripresa economica continua ma é debole, con l'Europa che rappresenta il rischio maggiore. Lo afferma il capo economista del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Olivier Blanchard, sottolineando che il risanamento delle finanze pubbliche sta pesando sulla crescita.
 La Spagna e l'Italia hanno compiuto "importanti passi nella giusta direzione". Afferma Blanchard.
 L'economia spagnola si contrarrà nel 2013. E' quanto emerge dall'aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), che prevede una contrazione del pil spagnolo dell'1,5% nel 2012 (stime confermate rispetto ad aprile) e dello 0,6% nel 2013 (-0,7 punti percentuali rispetto ad aprile). Il pil tedesco è stato rivisto al rialzo di 0,4 punti percentuali per il 2012, mentre quello francese è stato lievemente ribassato al +0,3% nel 2012 e al +0,8% nel 2013, rispettivamente 0,1 e 0,2 punti percentuali in meno rispetto ad aprile.

Milano, padania. Lombardia, sequestri per 50 milioni
Milano - La polizia giudiziaria di Milano sta eseguendo una serie di sequestri di quote di società e beni immobili per un valore stimato di oltre 50 milioni di euro, riconducibili ai sei arrestati di aprile nell’ambito dell’inchiesta sulla ipotizzata distrazione di fondi della Fondazione Maugeri, cui fanno capo diverse cliniche lombarde. Lo riferiscono fonti giudiziarie e investigative.
Ad aprile, nell’ambito dell’inchiesta condotta dai pm milanesi Laura Pedio e Antonio Pastore vennero arrestati l’ex assessore regionale lombardo Antonio Simone, l’uomo d’affari Pierangelo Daccò, che si trovava già in carcere per l’inchiesta sul San Raffaele, il direttore amministrativo della fondazione Costantino Passerino, il consulente Gianfranco Mozzali, il commercialista Claudio Massimo e il presidente della fondazione Umberto Maugeri.
Gli episodi contestati vanno dal 2004 al 2011, la cifra di presunte distrazioni finora ricostruita è di 70 milioni di euro, e le ipotesi di reato sono associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, appropriazione indebita pluriaggravata, frode fiscale, emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Oltrepadania. Spending review: Durnwalder, chiediamo garanzie e chiarezza
 «Non vogliamo un trattamento migliore di quello destinato alle altre province, ma vogliamo che vengano rispettate le nostre competenze, che ci sono state concesse in base a norme di rango costituzionale», ha detto il governatore della Provincia autonoma di Bolzano
«Non vogliamo un trattamento migliore di quello destinato alle altre province, ma vogliamo che vengano rispettate le nostre competenze, che ci sono state concesse in base a norme di rango costituzionale», lo ha detto il governatore della provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder.
La Giunta provinciale di Bolzano ha discusso a lungo in preparazione dell’incontro con i rappresentanti delle altre autonomie speciali del Norditalia che si terrà nel pomeriggio a Borghetto.
«Sarà un incontro di coordinamento e di reciproca informazione», ha detto Durnwalder. «Vogliamo che vengano garantite le nostre autonomie e chiediamo chiarezza», ha continuato il governatore.
«Non possiamo andare avanti così con un Governo che un giorno ci comunica tagli su questo, domani su quello». «È vero che l’autonomia dell’Alto Adige è un’autonomia più forte di altre, visto che è stata depositata dinnanzi all’ONU, ma anche il Friuli e la Valle d’Aosta dovranno muoversi nella nostra stessa direzione», ha aggiunto Durnwalder.
Questo pomeriggio il vertice di Avio: le Regioni speciali del Friuli Venezia Giulia e della Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano annunceranno probabilmente già oggi la disdetta dei patti sottoscritti con il Governo Berlusconi e in particolare con l’allora ministro all’economia, Guilio Tremonti, sul federalismo fiscale.
Lo ha anticipato a Udine il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, dopo un vertice in regione con i gruppi consiliari ed i parlamentari di tutti i partiti. È la risposta alle ricadute della spending review sulle regioni e province a statuto non ordinario. Tondo ha ricevuto il mandato a predisporre un emendamento correttivo alla spending review da presentare al Senato ed ha anticipato che lo proporrà, per la sottoscrizione, anche a Trento, Bolzano ed Aosta.
Tondo ha ricevuto il mandato a predisporre un emendamento correttivo alla spending review da presentare al Senato ed ha anticipato che lo proporrà, per la sottoscrizione, anche a Trento, Bolzano ed Aosta.

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