Cooperazione, riccardi: soddisfatto per aumento
stanziamenti
Premio Nobel alla Ue: continente di pace fra
tante crisi
Montenegro: Bei, 49 mln a Pmi e ricostruzioni
post alluvione
Milan, padania. Fiat: accordo per stabilimento
in Russia
L'UNIONE SARDA - Economia: «Biogas, eolico e
solare:Isola in ritardo»
12.10.2012
«La Sardegna, come tutta l'Italia, non può
fare a meno delle fonti di energia alternativa. Ce lo impone l'Europa». Giorgio
Asuni, consigliere del Comune di Ussana ed ex sindacalista della Cgil, è in
prima fila nella battaglia per le rinnovabili. «Se non ci adegueremo tutti
entro il 2020, lavorando per sviluppare impianti di biogas, biomasse ma anche
eolico e solare, l'Unione europea interverrà con pesanti sanzioni. Ricordo che
nel 2009 il ritardo è costato all'Italia 850 milioni di euro di multa».
LA STRATEGIA Le indicazioni su un programma
nazionale per l'ambiente, in grado di ridurre le emissioni di gas serra
(l'obiettivo degli Stati mondiali è di azzerarlo nel 2050), sono contenute
nelle linee guida per la “Strategia nazionale sul clima”, a cui le Regioni e
gli enti locali si devono attenere. «L'energia è uno dei campi fondamentali di
queste linee guida e il modo di produrre energia elettrica pesa per oltre il
33% sulle emissioni di anidride carbonica (CO2), il principale gas serra in Italia»,
spiega Asuni. «In quest'ottica assumono rilevanza strategica le fonti
rinnovabili, con uno sviluppo decentrato nei territori».
IL BIOGAS Per Asuni, «in Sardegna
bisognerebbe puntare sugli impianti cogenerativi a biogas alimentati a biomassa
solida: queste centrali, che trasformano il metano in energia senza inquinare,
dovranno contribuire al risultato nazionale con 3000 megawatt e con una
crescita annua di 140 megawatt da qui al 2020». Per raggiungere l'obiettivo,
conclude Asuni, «rivestiranno un ruolo essenziale le aziende agricole e le
industrie cartarie, alimentari e del legno, che arriveranno a soddisfare la
domanda elettrica e termica nel momento in cui le altre fonti rinnovabili non
siano in produzione per mancanza di sole e di vento».
Cooperazione, riccardi: soddisfatto per aumento
stanziamenti
Roma - "Sono
soddisfatto per le ultime decisioni del governo in materia di stanziamenti per
la cooperazione internazionale. Ora dobbiamo lavorare per assicurare il massimo
di trasparenza e di efficacia, perchè neanche un euro sia sprecato". Lo ha
detto il ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione Andrea
Riccardi. "In coerenza con gli impegni assunti nel documento d'economia e
finanza d'aprile e sulla spinta della domanda del Forum della Cooperazione
internazionale di Milano - ha spiegato Riccardi - il governo ha deciso di
aumentare le risorse per la cooperazione allo sviluppo per il prossimo
triennio, dopo anni di diminuzione, evitando la dismissione di questa politica
pubblica e lo spreco di un patrimonio decennale. Si tratta di una inversione di
tendenza dovuta all'esistenza di un ministro per la Cooperazione internazionale
nel governo. Finalmente avremo risorse credibili e certe su una voce di
bilancio tra le più colpite dal 2008 in poi. Abbiamo stanziato risorse per
saldare in dieci anni quasi tutti i debiti ereditati dal passato, completando
la ricostruzione della credibilità internazionale del nostro Paese.
Secondo il ministro: "L'inversione di
tendenza ridarà capacità d'azione a tutto il sistema Italia che sostiene
un'appropriata internazionalizzazione del nostro paese e fornisce respiro a
tutto il settore. SI creano le premesse di occasioni occupazionali soprattutto
per i giovani e un volano per attirare nuove risorse internazionali europee. E'
una scelta di investimento sul futuro che pone le basi per uno sviluppo umano
del nostro Paese e che deve essere fatta fruttare. Adesso abbiamo la
responsabilità di spendere bene ogni euro di questo incremento".
Coerentemente con gli orientamenti europei, l'incremento viene anche coperto
con una parte del gettito derivante dall'istituzione dell'imposta sulle
transazioni finanziarie speculative.
(ilVelino/AGV)
(baz) 12 Ottobre
2012 17:04
Premio Nobel alla Ue: continente di pace fra
tante crisi
Merkel, euro e' piu'
di moneta. Monti, formula impedisce guerra
12 ottobre, 15:19
BRUXELLES - L'Unione
europea era gia' in corsa nel 2011, quest'anno il comitato norvegese che
assegna il Nobel per la pace ha deciso di premiare il contributo che il
progetto comunitario, in crisi economico-finanziaria, da' ''da oltre sei
decenni a promuovere la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti
dell'uomo in Europa''.
La notizia e' arrivata a sorpresa nei palazzi
delle istituzioni europee. Il primo a reagire, il presidente del Parlamento
europeo, unico organo elettivo dell'Unione, Martin Schulz che si e' detto
''commosso e onorato''. Poi il presidente della Commissione Europea, Jose'
Manuel Barroso, che e' sceso in sala stampa ed ha confessato che ''stamattina
quando mi sono svegliato non pensavo che sarebbe stato un cosi' gran bel
giorno'' prima di parlare dell'Unione europea come di un ''qualcosa di molto
prezioso per il bene degli europei e del mondo''. Un orgoglio emerso anche
nelle parole del presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van
Rompuy, che ne ha parlato come ''il più grande operatore di pace nella
storia''.
Per Jacques Delors, uno dei padri del
'rilancio' degli anni '80, il premio e' ''un incoraggiamento nonostante la
crisi''.
Per il premier Monti da Oslo hanno premiato
''la formula stessa dell'integrazione per impedire la guerra e garantire la
pace''.
Una formula che, ha aggiunto, ''è oggetto di
studio e ammirazione in altri parti del mondo''. Ed Angela Merkel ha
sottolineato la ''decisione meravigliosa'' per ammonire che ''in questo momento
non dobbiamo dimenticare'' quanto lei, quando non fa la faccia dura con i paesi
in crisi, ripete spesso, ovvero che ''l'euro e' piu' di una moneta''.
Ma anche in questa occasione l'Europa ha
dimostrato la sua natura di unione divisa. Perche' la prima questione da
risolvere sara' quella di stabilire chi andra' a ritirare il premio. La
portavoce della Commissione ha ammesso che ''non c'e' stato ancora il tempo di
pensarci''. Schulz si e' gia' candidato (''aspetto con emozione il momento in
cui riceveremo il Premio Nobel a Oslo''). Ma e' impensabile che a dicembre in
Norvegia non vadano anche Barroso e Van Rompuy.
Montenegro: Bei, 49 mln a Pmi e ricostruzioni
post alluvione
Siglati due prestiti e due sovvenzioni
12 ottobre, 14:28
(ANSAmed) - BRUXELLES, 12 OTT - La Banca
europea d'investimenti (Bei) ha siglato due prestiti e due sovvenzioni in
Montenegro, a sostegno del suo percorso di integrazione nell'Unione europea. Il
valore complessivo e' di 49 milioni di euro: due sono i prestiti, uno da 25
milioni per le Pmi e uno da 20 milioni per la prevenzione e gli interventi di
riparazione legati alle inondazioni. Sono inoltre concesse due sovvenzioni: la
prima da 600mila euro per la ricostruzione del sistema di fornitura idrica di
Cetinje e la seconda di 3,5 milioni di euro per la realizzazione di un impianto
di trattamento dei reflui a Pljevlja.
Il
prestito firmato da Bei e Fondo per lo sviluppo e investimento del Montenegro
(IDF) e' relativo ad una prima tranche di 25 milioni di euro su un totale
previsto di 50 milioni di euro, a sostegno delle Pmi montenegrine ma anche di
altri progetti, inclusi quelli di autorita' locali e nel campo della protezione
dell'ambiente. Ai progetti delle Pmi andra' comunque un minimo di 70%
dell'ammontare complessivo. Il secondo prestito da 20 milioni di euro riguarda
un progetto che contribuisce alla riparazione e ricostruzione di grandi danni
alle infrastrutture pubbliche causati dalle piogge e inondazioni eccezionali di
novembre e divembre 2010. (ANSAmed)
Milan, padania. Fiat: accordo per stabilimento
in Russia
Intesa sara' finalizzata entro fine anno
12 ottobre, 16:15
(ANSA) - MILANO, 12 OTT - Fiat ha raggiunto
l'accordo per costruire uno stabilimento nei pressi di San Pietroburgo e
rafforzarsi in un mercato, quello russo, che registra tassi di crescita a due
cifre. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne, sotto pressione in Italia a
causa dei rischi di disimpegno dal nostro Paese, finalizzera' l'intesa per il
nuovo sito produttivo entro la fine dell'anno, scrive l'agenzia Bloomberg.
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