mercoledì 31 ottobre 2012

(3) XXXI.X.MMXII/ Forma mentis sabauda e ragioni divergenti: vincono il Pifferaio magico ed il ricatto padano. Addio alla Pensione Bellammare (con cucina casareccia)

Regione con 18 miliardi di debiti, squilibrio bilancio vicino
Fiat:a Pomigliano 19 licenziati
Turismo: Confindustria viaggi, si' a ''rottamazione'' alberghi
Imprese: Unioncamere, per maggioranza situazione non migliora nel 2013
Paesi ricchi Ue bloccano fondo aiuti a lavoratori
Grecia: Ue, ancora nessun accordo tra troika e governo
Crisi: Eurogruppo, Atene risolva nodi aperti
Crisi: in Spagna e Grecia oltre 25% disoccupazione
Crisi: Valencia, staccata luce regione e porti per morosita'

Regione con 18 miliardi di debiti, squilibrio bilancio vicino
Lo scenario emerge da una relazione dell' assessorato all'Economia redatta a metà ottobre. A forte rischio i fondi per i precari, forestali, comuni, per il trasporto pubblico locale e per i collegamenti con le isole minori
PALERMO. Il debito strutturale della  Regione siciliana ormai supera la cifra record di 18 miliardi di  euro, ai quali bisogna aggiungere altri 7,3 mld di residui  passivi contabilizzati a fine 2011. Di fronte a questi numeri,  alle rigidità del patto di stabilità, alle previsioni di un  aggravamento della crisi economica e delle nuone norme sul  pareggio di bilancio, l'amministrazione regionale prevede tra la  fine del 2013 e i primi mesi del 2014 il rischio di uno  squilibrio dei conti pubblici. A rischio ci sarebbe l'intero  sistema Sicilia. Lo scenario emerge da una relazione dell'  assessorato all'Economia redatta a metà ottobre, in possesso  dell'ANSA.     La Regione nel 2013, proprio in base al patto di stabilità,  potrà autorizzare pagamenti solo per 4,7 miliardi (su un  bilancio di 27 mld), 2 mld serviranno per stipendi e pensioni,  altri 900milioni per pagare i debiti col sistema finanziario,  dunque rimarranno disponibili 1,9 miliardi che non basteranno  per pagare precari, forestali, trasferire fondi ai comuni, per  il trasporto pubblico locale e per i collegamenti con le isole  minori.      In più, sempre da questo plafond, la Regione dovrà  estrapolare le risorse per cofinanziare i Fas e la spesa  comunitaria che l'anno prossimo dovrà raddoppiare. In base alla  legge costituzionale 1 del 2012, inoltre dal 2014 la Regione  senza il consolidamento del bilancio non potrà più fare  ricorso a un ulteriore indebitamento per finanziare gli  investimenti, mentre le imprese continuano a vantare crediti per  5 miliardi di euro.

Fiat:a Pomigliano 19 licenziati
Dopo sentenza tribunale che obbliga ad assumere iscritti Fiom
31 ottobre, 15:35
(ANSA) - TORINO, 31 OTT - La Fiat mettera' in mobilita' nella fabbrica di Pomigliano 19 lavoratori per poter rispettare l'ordinanza della Corte d'Appello di Roma che obbliga ad assumere i 19 dipendenti di Fiat Group Automobiles iscritti alla Fiom che hanno presentato ricorso per presunta discriminazione.
Lo rende noto l'azienda in un comunicato.

Turismo: Confindustria viaggi, si' a ''rottamazione'' alberghi
31 Ottobre 2012 - 19:05
 (ASCA) - Roma, 31 ott - ASTOI Confindustria Viaggi condivide in toto la proposta contenuta nel Piano Strategico Nazionale sulla ''rottamazione degli hotel'' cosi' come le dichiarazioni del Ministro Gnudi, che ha giudicato ''troppi, troppo vecchi e piccoli'' i 34mila alberghi presenti in Italia. ''La nostra condivisione di quanto affermato dal Ministro e' totale'', ha detto Nardo Filippetti, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi. ''Gli alberghi italiani sono per la maggior parte da ristrutturare e da adeguare alla domanda perche', semplicemente, risultano ormai fuori mercato e, rispetto alle strutture di altri Paesi, pagano dazio in termini di dimensioni, servizi (si pensi solo a quelli legati alla tecnologia) e di qualita' (stabili non ristrutturati, arredi datati). Questo accade soprattutto - ha precisato Filippetti - sulle destinazioni balneari, ovvero quelle che generano i numeri maggiori in termini di presenze e che hanno la stagionalita' piu' breve e per questo e' piu' difficile ammortizzare gli investimenti. Per queste ragioni perdiamo nel confronto con la proposta alberghiera delle altre nazioni e, per gli stessi motivi, i tour operator hanno grosse difficolta' nel proporre e vendere le strutture presenti sul territorio nazionale tanto agli italiani quanto agli stranieri, che si vedono 'costretti' a scegliere altre destinazioni che propongono un'offerta ricettiva sicuramente piu' competitiva in termini di rapporto qualita'/prezzo''.
red/rf

Imprese: Unioncamere, per maggioranza situazione non migliora nel 2013
31 Ottobre 2012 - 13:10
 (ASCA) - Roma, 31 ott - Un terzo delle imprese italiane non vede ancora luce in fondo al tunnel della crisi. Non almeno per questo scorcio di anno. A mostrarlo e' la ricerca realizzata per l'Italia da Unioncamere nell'ambito dell'indagine annuale coordinata da Eurochambres (l'Associazione delle Camere di Commercio europee) su un campione di circa 53.000 imprese dell'industria e dei servizi localizzate in 29 paesi europei.
 L'indicatore relativo alla fiducia negli affari tocca infatti i -28,4 punti percentuali, differenza tra quanti confidano in un miglioramento delle condizioni generali e quanti invece temono un suo peggioramento. D'altronde, tutti i dati di performance segnalati dagli imprenditori dell'industria e dei servizi per il 2012 (ad eccezione dell'export) producono un sentiment di segno analogo: -33,1 il saldo tra attese di crescita e di diminuzione del fatturato, -38,9 quella relativa alle vendite sul mercato interno, -16,5 l'occupazione, -10,5 gli investimenti.
 Ma per il 2013, ormai dietro l'angolo, le imprese recuperano una misurata dose di ottimismo che, facendo lievitare al 62% la quota di operatori che quanto meno confidano in una sostanziale situazione di stabilita' degli affari, erode la percentuale dei pessimisti, portando l'indicatore della fiducia al -4,7 punti.
red/glr

Paesi ricchi Ue bloccano fondo aiuti a lavoratori
Martedì eurodeputati votano contro stop fondo globalizzazione
31 ottobre, 18:15
BRUXELLES - Un blocco di paesi ricchi dell'Unione europea, capeggiati da Germania e Gran Bretagna, non vuole piu' finanziare - nel bilancio pluriennale 2014-2020 - il 'fondo per la globalizzazione', istituito nel 2006 per sostenere la riqualificazione dei lavoratori che perdono l'impiego a causa della chiusura delle aziende europee messe in difficolta' dalla delocalizzazione delle lavorazioni. La Commissione europea ha proposto che tale fondo, attualmente dotato di 500 milioni di euro l'anno, venga confermato.
Ma in Consiglio si e' formata una ''minoranza di blocco'' composta da paesi 'contributori netti', con Olanda, Austria, Svezia, Olanda e Danimarca al fianco di Germania e Regno Unito. Francia e Italia, che sono il secondo e terzo contribuente del bilancio europeo, sono invece favorevoli al proseguimento del programma. Per martedi' prossimo la Commissione Lavoro del Parlamento europeo ha in programma un voto a sostegno della proposta della Commissione europea.

Grecia: Ue, ancora nessun accordo tra troika e governo
31 Ottobre 2012 - 14:12
 (ASCA-AFP) - Bruxelles, 31 ott - Tra la troika e il governo greco ''non e' stato raggiunto ancora alcun accordo''. Lo ha dichiarato Simon O'Connor, portavoce del commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, precisando che al momento le parti '' stanno restringendo il numero dei problemi aperti''.
Rba

Crisi: Eurogruppo, Atene risolva nodi aperti
Rapporto finale Troika legato a finanziaria e riforma lavoro
31 ottobre, 17:59
(ANSA) - BRUXELLES, 31 OTT - Spetta ad Atene, ora, ''risolvere le restanti questioni per finalizzare velocemente i negoziati'' con la Troika. E' l'invito rivolto al governo greco dall'Eurogruppo, al termine della teleconferenza dei ministri dell'eurozona.
 Il dossier greco sara' di nuovo sul tavolo dell'Eurogruppo il 12 novembre, per discuterne questa volta ''sulla base della documentazione rilevante'' si legge nel comunicato diffuso al termine della teleconferenza.
 I ministri delle finanze dell'eurozona, possibilmente entro quella data, cercheranno quindi di ''arrivare a una conclusione sul programma'' greco, che in ogni caso sara', sottolinea l'Eurogruppo, ''soggetto al completamento di azioni prioritarie da parte delle autorita' greche e delle procedure nazionali negli stati membri, in linea con le pratiche finora stabilite''.
 In concreto, si aspetta che il 12 novembre ci sia sul tavolo dei 17 il rapporto completo e definitivo della Troika, sulla cui base prendere una decisione globale sulla questione Grecia (dall'esborso della tranche da 31,5 miliardi alla concessione di due anni in piu' di tempo e sul come colmare gli eventuali 'buchi' dovuti a questo ritardo), aggiornando cosi' il Memorandum d'intesa (MoU).
 Atene pero' deve prima fare adottare dal Parlamento nei prossimi giorni le varie misure necessarie per l'intesa con la Troika, dalla legge di bilancio alla riforma del lavoro, il grosso nodo su cui ancora non c'e' accordo con Ue-Bce-Fmi. E proprio in base agli sviluppi dei prossimi giorni, spiegano fonti Ue, si valutera' se tenere un'altra riunione dell'Eurogruppo l'8 novembre, ipotesi in realta' non ancora del tutto esclusa anche se nel comunicato ufficiale non c'e' volutamente alcun riferimento. Se si arrivera' quindi a un'intesa politica il 12, spettera' poi a quei paesi che lo necessitano procedere alla sua approvazione davanti ai parlamenti nazionali, come e' il caso di Germania, Finlandia e Olanda. (ANSA).

Crisi: in Spagna e Grecia oltre 25% disoccupazione
E oltre un giovane su due e' senza lavoro
31 ottobre, 14:13
(ANSAmed) - BRUXELLES, 31 OTT - In Spagna e in Grecia piu' di una persona su quattro e' disoccupata. E' quanto emerge dagli ultimi dati resi noti da Eurostat, che hanno registrato un ulteriore incremento del tasso di disoccupazione nei due paesi Ue. La Grecia (i cui dati fanno pero' riferimento a luglio) la percentuale di disoccupati e' al 25,1%, un balzo record e maglia nera Ue rispetto a un anno prima, quando era al 17,8%. Anche per i giovani non va meglio: piu' di uno su due (55,6%) e' senza lavoro. Anche in Spagna non si ferma l'emorragia dei posti di lavoro: il tasso di disoccupazione e' salito a settembre al 25,8% dal 25,5% di agosto (dato per altro rivisto marcatamente al rialzo dal 24,4%). Un anno fa era al 22,4%. Anche per chi ha meno di 25 anni la situazione continua a essere nera: i senza lavoro sono ormai piu' di 1 su 2, e sono saliti dal 53,8% di agosto al 54,2% di settembre. Anche Portogallo e Irlanda continuano a registrare tassi significativi, rispettivamente al 15,7% (in discesa dal 15,8% del mese precedente) e al 15,1% (in salita dal 15%). Quella giovanile e' al 34,5% (in salita dal 34,4%) in Irlanda, e al 35,1% in Portogallo (in discesa dal 35,7%).(ANSAmed)

Crisi: Valencia, staccata luce regione e porti per morosita'
31 ottobre, 18:09
(ANSA) - MADRID, 31 OTT - Assessorati e biblioteca regionale, assieme ai porti di Javea e di Santa Pola, al buio per il mancato pagamento delle fatture da parte del governo regionale di Valencia. La recessione e il deficit hanno messo in ginocchio l'amministrazione della comunita' autonoma, al punto che a mezzogiorno di ieri i tecnici di Gas Natural Fenosa hanno tagliato la luce degli uffici degli assessorati all'agricoltura, alla giustizia e al benessere sociale, oltre che della Biblioteca valenziana e dei porti della regione. In un comunicato, citato oggi dai media, la compagnia ha spiegato che l'interruzione della fornitura elettrica e' dovuta ai ritardi dei pagamenti da parte del governo della Generalitat.
Quest'ultimo e' in attesa del finanziamento di 740 milioni richiesto al Fondo di Liquitidita' delle autonomie, per far fronte ai pagamenti e al debito. E mentre ieri, i dipendenti degli uffici colpiti dal black-out hanno dovuto andarsene a casa, nell'impossibilita' di svolgere il lavoro, oggi sono scesi sul piede di guerra gli addetti del settore farmaceutico, con il quale la regione avanza un debito di 500 milioni. Hanno convocato uno sciopero a tempo indeterminato, a partire da lunedi' prossimo. Il presidente del Consiglio valenziano dell'Ordine dei Farmacisti, Maria Teresa Guardiola, in dichiarazioni al quotidiano Levante ha denunciato che ''la situazione estrema sul fronte della liquidita''' che affetta le farmacie della regione impedisce il normale approvvigionamento di medicine alla popolazione. E in sciopero, convocato dai sindacati maggioritari CcOo e Ugt, sono scesi oggi i quasi 4.000 lavoratori dei 200 centri di assistenza a disabili della regione, che da mesi non ricevono gli stipendi.
(ANSA) YK8


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