martedì 6 novembre 2012

(2) VI.XI.MMXII/ E' la somma che fa il totale (Toto’)

Entrate Tributarie Gennaio-Settembre 2012
Bankitalia: aumenta richiesta cig, crisi alberghi e ristorazione
Bankitalia: per il 32,9% imprese capacità produttiva si è ridotta
Germania: ordini all'industria -3,3% a settembre
Grecia: colloca 1,3 mld titoli di Stato, rendimento in calo al 4,41%
Crisi: Spagna; imprese e famiglie in bancarotta +16,5%
Bozen, oltrepadania. L’economia non corre più In Alto Adige crescita zero

Entrate Tributarie Gennaio-Settembre 2012
Crescono le entrate tributarie erariali
È disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it) il Bollettino delle entrate tributarie per il periodo gennaio-settembre 2012, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.
Nel periodo gennaio-settembre 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 292.526 milioni di euro, evidenziando una crescita del 3,8% (+10.627 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ai fini di un confronto omogeneo, al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare registrata nel mese di aprile 2011, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale pari al 4,2%. (+11.886 milioni di euro)
Le imposte dirette aumentano del 4,3% (+6.359 milioni di euro). Il gettito IRE evidenzia una lieve flessione dello 0,4% (-446 milioni di euro) che riflette l’andamento delle ritenute dei lavoratori autonomi (-4,0%), dei versamenti in autotassazione (-4,9%) e la riduzione dal 10% al 4% della ritenuta d’acconto applicata ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o di spese per le quali spetta la detrazione d’imposta. Crescono, invece, le ritenute dei lavoratori dipendenti pubblici (+0,6%) e dei dipendenti privati (+1,4).
 Risulta sostanzialmente stabile il gettito IRES che si attesta a 19.158 milioni di euro (-0,3%,  pari a -66 milioni di euro).
 Tra le altre imposte dirette risulta significativo l’incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+2.076 milioni di euro, pari a +45,6%) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e, in particolare, dalla recente riforma del regime di tassazione delle rendite finanziarie.
Le imposte indirette fanno rilevare un incremento complessivo del 3,2% (+4.268 milioni di euro). Al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare la crescita delle imposte indirette è risultata pari a 4,2% (+5.527 milioni di euro). In flessione il gettito IVA (-1,4% pari a -1.098 milioni di euro) che riflette l’andamento negativo della componente IVA del prelievo sulle importazioni (-1,8%) e la flessione della componente relativa agli scambi interni (-1,3%) che risente della stagnazione della domanda interna compensata solo parzialmente dagli effetti legati all’incremento di un punto percentuale dell’aliquota IVA introdotta dal D.lgs 138/2011.
In aumento il gettito delle imposte sulle transazioni che nel complesso aumenta del 32,5%.
In crescita significativa l’imposta di bollo che registra un incremento del 136,9% (+3.080 milioni di euro) dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonché all’anticipo del versamento dell’acconto sull’imposta di bollo. Sul risultato incide positivamente, inoltre, il versamento del 16 luglio del “bollo speciale per le attività finanziarie scudate”.
Tra le altre imposte indirette continua a crescere il gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (+23,5% pari a +3.304 milioni di euro) sostenuto dagli aumenti delle aliquote di accisa disposti dalle recenti manovre varate anche per fronteggiare gli effetti degli eventi sismici che hanno interessato i territori di alcune province di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
 In flessione il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (-21,8% pari a -777 milioni di euro) a causa del meccanismo di versamento dell’imposta e del calcolo del conguaglio sui consumi dell’anno precedente.
Tra le entrate relative ai giochi, che si riducono complessivamente dell’8,3% (-858 milioni di euro), si evidenzia l’andamento positivo delle lotterie istantanee (+0,4% pari a +4 milioni di euro) mentre risultano in calo le entrate derivanti dagli apparecchi e congegni di gioco (-1,0% pari a -28 milioni di euro) e le entrate relative ai proventi del lotto (-10,1% pari a -517 milioni di euro).
Le entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo risultano pari a 5.197 milioni di euro (+6,5% pari a +318 milioni di euro).
Nel complesso, pur in presenza di una congiuntura fortemente negativa, la dinamica delle entrate tributarie conferma la tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all’analogo periodo dello scorso anno per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà del 2011. In particolare, alla variazione positiva delle entrate che affluiscono al bilancio dello Stato hanno contribuito il gettito di spettanza erariale della prima rata di acconto dell’IMU che è risultato in linea con le previsioni, l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale, l’imposta di bollo e l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali.
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05 novembre 2012

Bankitalia: aumenta richiesta cig, crisi alberghi e ristorazione
06 Novembre 2012 - 12:37
 (ASCA) - Roma, 6 nov - L'onda lunga della crisi si abbatte soprattutto sul settore alberghiero e sulla ristorazione mentre aumenta il numero delle aziende che richiedono la cassa integrazione: le imprese tagliano posti di lavoro. La Banca d'italia ha infatti condotto tra il 21 settembre e il 22 ottobre scorso il XX sondaggio congiunturale, intervistando 4.151 imprese con almeno 20 addetti, di cui 2.918 appartenenti all'industria in senso stretto e 1.233 ai servizi privati non finanziari. Contestualmente e' stato condotto anche il consueto sondaggio presso un campione di 516 imprese del settore delle costruzioni con almeno 20 addetti. Sul Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e sui servizi pubblilato nella serie 'Supplementi' al Bollettino Statistico, e' emerso come ''le imprese che hanno ridotto maggiormente la capacita' produttiva operano prevalentemente nei settori della manifattura tradizionale e hanno dimensioni contenute''.
Quindi a soffrire di piu' sono le imprese piu' piccole.
Il processo di ridimensionamento del potenziale produttivo potrebbe essere stato in gran parte completato: per il 2013 il 75,3 per cento delle aziende prevede una capacita' produttiva sostanzialmente analoga a quella attuale, a fronte di percentuali simili che ne anticipano un aumento e una flessione, si legge nell'indagine Bankitalia.
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Bankitalia: per il 32,9% imprese capacità produttiva si è ridotta
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Roma - Quasi il 60 per cento delle imprese conferma per il complesso del 2012 una spesa per gli investimenti in linea con quella programmata a inizio anno. Il saldo tra quelle che segnalano una revisione al rialzo e quante ne indicano una riduzione rispetto ai piani è negativo (-20 punti percentuali); i giudizi sulla spesa per investimenti dell’anno prossimo restano improntati alla cautela: il saldo tra la quota di aziende che prospettano, rispettivamente, valori superiori e inferiori a quelli del 2012 è pari a circa -14 punti percentuali; il 32,9 per cento delle imprese industriali valuta che la capacità produttiva tecnica installata in Italia si sia ridotta rispetto al picco ciclico più recente della propria attività, mentre il 16,3 per cento ne riporta un incremento. Lo rileva un sondaggio della Banca d’Italia sulle imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi. Il saldo percentuale tra le imprese che indicano un incremento della domanda di prestiti e quante ne segnalano una riduzione si è ridotto rispetto alla scorsa primavera (a 12,5 punti percentuali da 17), ma risulta in lieve aumento nelle valutazioni prospettiche (14,4 punti). Per i primi nove mesi dell’anno in corso il saldo percentuale tra i giudizi di aumento e quelli di diminuzione del fatturato rispetto al corrispondente periodo del 2011 è negativo (-28 punti percentuali contro +14 nel 2011).
 Quasi la metà delle imprese segnala una sostanziale stazionarietà dei livelli occupazionali nell’anno in corso rispetto al 2011, le altre imprese riportano per la gran parte un calo dell’occupazione; nel 2012 è aumentato il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG): circa un terzo delle imprese industriali ne ha fatto richiesta, a fronte del 21,8 per cento dell’anno scorso. Le richieste sono state superiori tra le società di grandi dimensioni; circa metà delle società prefigura un risultato di esercizio in utile per l’anno corrente, mentre il 30,2 per cento ne anticipa una perdita; il saldo tra le due percentuali è basso nel confronto storico; l’apertura o l’ampliamento di nuovi stabilimenti entro il 2013, sia in Italia sia all’estero, sono ritenuti probabili dal 7 per cento delle aziende. Le prospettive di chiusura o ridimensionamento di siti produttivi riguarderebbero impianti ubicati all’estero per il 2,5 per cento delle imprese, per il 7,8 per cento stabilimenti localizzati in Italia.
 Per quanto riguarda le imprese delle costruzioni il 16,2 per cento segnala un aumento del valore della produzione rispetto all’anno precedente, contro il 62,2 che ne prospetta un calo (erano rispettivamente il 20,9 e il 51 per cento nel sondaggio dello scorso anno); le prospettive per il 2013 sono orientate ancora al ridimensionamento (il saldo tra imprese che prevedono un aumento e imprese che prefigurano una diminuzione della produzione è negativo e pari a 24,1 punti percentuali).   (ilVelino/AGV)
(red/mal) 06 Novembre 2012 12:00

Germania: ordini all'industria -3,3% a settembre
06 Novembre 2012 - 12:23
 (ASCA) - Roma, 6 nov - Anche la locomotiva tedesca segna il passo. A settembre gli ordini all'industria hanno accusato una contrazione del 3,3% rispetto al mese precedente secondo i dati diffusi dal ministero dell'economia. La flessione e' stata determinata in larga parte dall'export con un calo del 9,5% degli ordini proveienti dai paesi euro.
did/

Grecia: colloca 1,3 mld titoli di Stato, rendimento in calo al 4,41%
06 Novembre 2012 - 11:36
 (ASCA-AFP) - Atene, 6 nov - Il Tesoro greco ha collocato 1,3 miliardi di euro di titoli di Stato a sei mesi con un rendimento del 4,41%, in lieve calo dal 4,46% dell'asta precedente a ottobre.
fch/mau

Crisi: Spagna; imprese e famiglie in bancarotta +16,5%
06 novembre, 12:05
(ANSAmed) - MADRID, 6 NOV - Il numero di famiglie e imprese spagnole in bancarotta o in sospensione di pagamenti è aumentato nel terzo trimestre del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2011, raggiungendo quota 1.646, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale di statistica.
 Le imprese in bancarotta sono aumentate del 21,6% nel trimestre, attestandosi a 1.466, mentre si è assistito a una diminuzione del numero delle famiglie in sospensione di pagamenti, scese a 180, il 13% in meno rispetto allo stesso trimestre del 2011.
 Su base trimestrale, le imprese e famiglie in bancarotta fra luglio e settembre sono diminuite del 27,6% rispetto al secondo trimestre.(ANSAmed).

Bozen, oltrepadania. L’economia non corre più In Alto Adige crescita zero
La Camera di commercio: nel 2012 stagnazione del prodotto interno lordo. Per il 2013 molto dipenderà dalla domanda interna e di Paesi come la Germania
di Maurizio Dallago
BOLZANO. Stagnazione in Alto Adige, ovvero crescita zero nel 2012. Sono le ultime stime della Camera di commercio di Bolzano relative al prodotto interno lordo altoatesino. «Il dato più probabile per l’anno in corso è quello che indica la variazione del Pil a quota zero», afferma il direttore dell’Ire (Istituto ricerca economica), Georg Lun. Nel 2011 si era registrato ancora un più 1,3 per cento.
Mal comune, mezzo gaudio, nel giorno in cui l’Istat certifica a livello nazionale una contrazione del prodotto interno lordo per l’anno in corso del 2,3% e una prospettiva per il 2013, ancora negativa (-0,5%). Ma come sarà - dal punto di vista economico - l’anno prossimo in provincia di Bolzano? «È ancora presto per fare una stima, molto dipenderà dalla domanda di Paesi come la Germania e dello stesso mercato italiano», risponde Lun. La Camera di commercio basa le sue analisi su tutta una seria di dati, con il rapporto mensile dell’Ire riferito all’ottobre scorso e appena pubblicato. Ed ecco che i numeri recenti dall’Ufficio provinciale osservazione mercato del lavoro mostrano, per il mese di settembre, un’occupazione tendenzialmente di nuovo in calo (-0,5% rispetto allo scorso anno). La dinamica occupazionale resta però in aumento, se osservata nella media dei primi nove mesi dell’anno (+0,2%). L’economia altoatesina al momento non genera posti di lavoro a sufficienza per far rientrare il numero di persone in cerca di occupazione, numero che si attesta, nella media dei primi nove mesi, sulle 10.045 unità. «Stando ai dati diffusi dall’Istat per il 2°ýtrimestre 2012, il tasso di disoccupazione per lý’Alto Adige si colloca sul 4,1%. Nel 2011 il valore medio era pari al 3,3%. Dai dati diffusi dall’Ufficio provinciale servizio lavoro emerge che il numero di persone in cerca di occupazione nei primi otto mesi dell’anno è aumentato in media di circa il 10%», si afferma nel rapporto mensile dell’Ire. «Alla fine di settembre il Registro delle imprese contava esattamente 40.917 imprese (agricoltura esclusa), con una crescita dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Nei primi nove mesi del 2012 si è registrato un maggior numero sia di iscrizioni che di cessazioni rispetto al 2011. Dall’inizio dell’anno sono 52 le imprese che hanno aperto una procedura fallimentare, rispetto alle 35 dello stesso periodo dello scorso anno», ancora l’Istituto per la ricerca economica.
 Il tasso d’inflazione, nel mese di settembre, era per Bolzano sul 4,0%, contro il 3,2% registrato a livello nazionale ed il 2,6% nella media dell’area-euro. La dinamica dei prezzi al consumo in Alto Adige rimane per il momento nettamente superiore a quella delle aree limitrofe. Pur tuttavia con una dato relativo ad ottobre che ha visto l’inflazione scendere al 3,6 per cento.
 Anche i dati relativi alle entrate e alle uscite di veicoli ai caselli dellý’autostrada del Brennero rilevano un calo del traffico. Nei primi sette mesi del 2012 quello interno è diminuito (-5,7%) cosi come il traffico transfrontaliero (-1,4%), fatta eccezione per il transito di veicoli pesanti (+0,9%), rispetto allo stesso periodo del 2011. Infine il volume di credito erogato dalle banche locali a luglio 2012 si presenta in leggero calo (-1,0% rispetto all’anno precedente). Mentre il credito a soggetti privati aumenta ( +1,2%), quello alle imprese risulta essere in discesa (-2,0%).


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