mercoledì 10 luglio 2013

X.VII.MMXIII/2 — Il lascito del topolino padano, i fratelli - di sangue - dell’est, il saccomanni di yuta e la fincantieri padana: tutta roba col rating spazzatura.===“Chi stipula il Gran Mutuo Casa Semplice ha in regalo, per tutto il 2013, un elettrodomestico Smeg: frigorifero, lavastoviglie, piano cottura o lavatrice. E a chi presenta un amico, la banca parmense (gruppo Crédit Agricole) regala un abbonamento annuale a una rivista Mondadori”. “Monte dei Paschi, in fatto di amici, punta sul caffè: la promozione “Il gusto del risparmio” (che scade il 31 agosto) prevede che chi presenta un amico, tre chili di caffè macinato “InBlu” Lavazza, 100% Arabica. Con due amici arriva la macchina da caffè “Lavazza A Modo Mio Favola” con un welcome kit di cialde. Ma se gli amici sono tre, assieme alla macchina portiamo a casa un “tesoretto” di 256 cialde”.

Il Mezzogiorno, un ruolo di primo piano, per le energie rinnovabili 
Trigilia: fondi Ue, la Sicilia è in ritardo. Corsa contro il tempo, istituita task-force
Saccomanni furioso con S&P, "declassamento e' destabilizzante"
Cariparma offre mutuo e frigo, Mps col conto corrente ti regala il caffè…
Bankitalia, prestiti ancora in calo
Fisco: Mef, a maggio aperte 46.402 partite Iva (-3,7%)
Fincantieri: Bono, molto soddisfatti per accordo su proroga cigs
S&P: Deutsche Bk, Italia rischia ancora
Italia-Slovenia: Serracchiani-Pahor, subito collaborazione
Opel investe 60 milioni in stabilimento Ungheria



Il Mezzogiorno, un ruolo di primo piano, per le energie rinnovabili
Mercoledì 10 Luglio 2013 19:57
 Scritto da Salvatore Resta
Il Mezzogiorno, data la grande disponibilità di sole e vento, “materie prime” delle energie verdi, può e deve essere, il territorio capofila dell’intero Paese Italia, per avere un ruolo di primo piano, anche, in Europa, nel settore delle energie rinnovabili. In sintesi, diciamo che la convenienza di procedere o meno all’installazione di un generatore eolico dipenderà sostanzialmente, dalla ventosità della zona che, per quanto riguarda il territorio italiano si ha nel centro-sud(Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Calabria), nelle isole maggiori(Sicilia e Sardegna) e dalla legislazione vigente e prevedibile. Ancora, il Mezzogiorno, a nostro modesto avviso, può e deve avere un ruolo importante per l’economia energetica del nostro Paese; nel Sud si stanno già localizzando importanti investimenti: grandi istituti finanziari dispongono di strutture specializzate nel finanziamento di iniziative nel settore energetico, nelle energie rinnovabili realizzando operazioni con tecniche di partenariato pubblico e privato. A questo punto va detto pure, senza mezzi termini e ad onor del vero, che non mancano dei nodi da sciogliere. Vediamo perchè. In primis, è necessario semplificare un sistema normativo che rende non facile la vita a chi deve investire nelle fonti energetiche stesse; poi, ogni Regione ha la sua normativa, i suoi vincoli, le sue esigenze burocratiche, spesso complesse caratterizzate da lunghe attese per installare gli impianti delle energie rinnovabili. Le Regioni, infatti, stanno affrontando in maniera disomogenea la materia delle energie rinnovabili. Purtroppo, l’incertezza delle regole, secondo opinione diffusa, costituisce, di per sé, un oggettivo impedimento alla crescita degli investimenti ed allo sviluppo della cosiddetta green-economy, soprattutto, nel Mezzogiorno. In conclusione, diciamo che il Giudice amministrativo(Tar e Consiglio di Stato) continuerà ad essere chiamato a dirimere(come registrato, anche, dalla cronaca quotidiana, dei mezzi di stampa), il conflitto tra le diverse istanze economiche, politiche e culturali, così, svolgendo un ruolo di supplenza alle Regioni e alla Amministrazioni preposte, ma non sempre operative, alla tutela dei vincoli, soprattutto, ambientali del territorio.

Trigilia: fondi Ue, la Sicilia è in ritardo. Corsa contro il tempo, istituita task-force
La spesa certificata totale del Fesr è ferma al 27,4%, mentre quella del Fse (che ha un budget di 1,6 miliardi di euro) arriva al 40,9%. Le critiche della Cgil: come prima
PALERMO - Lo stato di attuazione dei due principali programmi europei (Fse e Fesr) segnala preoccupanti ritardi secondo il rapporto congiunturale della Fondazione «Res» presentato con la partecipazione del ministro alla Coesione territoriale, Carlo Trigilia. A fronte di una dotazione di 4,36 miliardi, la spesa certificata totale del Fesr è ferma al 27,4%, mentre quella del Fse (che ha un budget di 1,6 miliardi di euro) arriva al 40,9%. Il ministro Trigilia ha incontrato, proprio sul tema dell'accelerazione della spesa, il governatore siciliano Rosario Crocetta. È stato costituito un gruppo di lavoro ministero-Regione per non perdere i finanziamenti.
IL RISCHIO: I FONDI TORNANO A BRUXELLES «I tempi per l'impiego dei fondi europei per la programmazione 2007-2013 sono davvero molto stretti e l'auspicio è che si faccia presto per impiegarli al meglio e non doverli restituire, come già accaduto in passato, a Bruxelles». Così Giovanni La Via, capo delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo, commenta la notizia della task-force Governo-Regione Siciliana istituita per velocizzare l'impiego dei fondi Ue (programmazione 2007-2013). «La Regione - osserva La Via - impari dagli errori del recente passato e impieghi al meglio le risorse umane a disposizione per implementare efficacemente le risorse che l'Ue ci mette a disposizione. È una corsa contro il tempo - sottolinea - ma che va assolutamente portata a termine con esiti positivi se, ancora una volta, non si vuole dare uno schiaffo alle possibilità di sviluppo dell'Isola». Secondo La Via è inoltre «necessario che la rotazione dei dirigenti sia oculata e tenga conto del necessario bagaglio di esperienze utili ad affrontare tematiche complesse quali quelle relative all'impiego dei fondi europei. In vista della programmazione settennale 2014-2020, su cui è stato appena trovato l'accordo tra le istituzioni europee, - conclude - non potremo permetterci di farci trovare ancora una volta impreparati o rincorrere le scadenze sul filo del rasoio».
LA CGIL - «Ancora una volta emerge l'incapacità della regione siciliana di spendere fondi europei per promuovere sviluppo. È amaro constatare che i governi cambiano ma la situazione al riguardo resta sempre la stessa, mentre la Sicilia rischia di precipitare», dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil. «Si conferma - osserva Pagliaro - la drammaticità della situazione. Quel calo del Pil del 3,8%, che si inscrive in un trend che fa registrare dal 2008 al 2013 per il prodotto interno lordo un -15%, la dice tutta sulla tendenza della nostra economia». Per Pagliaro «la questione va affrontata secondo una visione di insieme che abbia come punto di partenza ciò che abbiamo, le vocazioni territoriali, nella logica dell'economia di prossimità. Ed è in quest'ottica - aggiunge- che vanno spesi, e presto, i fondi europei, concentrando gli interventi e qualificandoli. Ribadiamo - conclude il segretario della Cgil - la nostra disponibilità al confronto per venire a capo di una situazione così difficile».

Saccomanni furioso con S&P, "declassamento e' destabilizzante"
19:41 10 LUG 2013
(AGI) - Roma, 10 lug. - La decisione di Standard & Poor's di abbassare il rating dell'Italia a 'BBB', due gradini sopra il livello considerato 'spazzatura' "non e' adeguatamente sostenuta da analisi condivise" e puo' causare effetti "destabilizzanti". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, criticando, nel suo intervento all'assemblea dell'Abi, il provvedimento adottato ieri dall'agenzia di classificazione. Il giudizio del titolare del dicastero di via XX Settembre e' netto: la valutazione di S&P "appare basata sull'estrapolazione meccanica di dati e della situazione del passato, con minima o nulla considerazione per le misure gia' prese o in corso di attuazione. Il futuro e' valutato sulla base di una percezione di rischi che tengono conto degli scenari peggiori". Per Saccomanni la situazione reale e' decisamente diversa. I dati del secondo trimestre, ha spiegato, "suggeriscono una graduale stabilizzazione del ciclo" e "la ripresa, dopo la lunga stasi dell'azione politica, e' ora attesa a partire dal quarto trimestre e prendera' vigore nel 2014 sulla scorta delle misure di rilancio". Anche per il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, la ripresa arrivera' a fine anno con un Pil che dovrebbe superare lo 0,5% nel 2014. Stando alle previsioni, ha affermato, "l'attivita' economica tornera' ad espandersi a ritmi moderati dalla fine dell'anno, con una crescita complessiva superiore al mezzo punto percentuale nel 2014. Nel breve termine, la domanda interna dovra' trovare sostegno nella tempestiva esecuzione del pagamento dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche". E un sostegno alle imprese dovra' giungere anche dal mondo del credito, ha sottolineato il il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in un messaggio inviato all'assemblea dell'Abi: "Restituire liquidita' alle aziende e' il primo passo per uscire dalla crisi e generare sviluppo e lavoro". Anche lo Stato, ha riconosciuto, deve fare la sua parte: "Il pagamento dei debiti della Pa che ci siamo impegnati ad accelerare in autunno e il ruolo piu' significativo che al Consiglio europeo del 27 e 28 giugno abbiamo attribuito alla Bei, costituiscono certamente tasselli centrali di questa strategia".
   L'associazione bancaria italiana, dal canto suo, sottolinea che "l'Italia si sta impoverendo" e che "occorrono sforzi decisi e convergenti per la ripresa dello sviluppo". Il presidente Antonio Patuelli, nella relazione dell'assemblea, ha sostenuto che "per uscire da questa grave e lunga crisi e' necessaria innanzi tutto una maturazione di consapevolezze e nuove rafforzate volonta' di correzione delle anomalie italiane.
   Questa crisi e' la somma di vari momenti problematici" in cui "si sono evidenziati i limiti dell'Unione Europea, dell'euro e delle istituzioni europee". Barlumi di un miglioramento del quadro macroeconomico giungono intanto dai dati sulla produzione industriale diffusi oggi dal Centro Studi di Confindustria, secondo cui il dato sulla produzione industriale italiana segnera' a giugno un incremento dello 0,4% su maggio, dopo il +0,1% di aprile. Resta pero' alta la distanza rispetto al picco pre-crisi di aprile 2008: a giugno il divario risultera' pari al 24,6% la distanza dal picco di attivita' pre-crisi (aprile 2008). Un'inversione di tendenza appare pero' ancora distante.

Cariparma offre mutuo e frigo, Mps col conto corrente ti regala il caffè…
 Pubblicato il 10 luglio 2013 17.05 | Ultimo aggiornamento: 10 luglio 2013 17.06
ROMA – Frigorifero o lavastoviglie? Se apri un mutuo con Cariparma puoi scegliere un elettrodomestico gratis per tutto il 2013. Se invece porti un amico a Monte dei Paschi di Siena, la banca ti regala tre chili di caffè. Per “presentato” e “presentatore” la banca online Ing Direct regala 50 euro a testa. Con l’estate e i saldi arrivano le offerte delle banche: sconti, gadget, bonus e caffè di qualità. Una battaglia a colpi di benefit per portare nuovi clienti ad aprire mutui e conti correnti.
Enrico Marro sul Sole 24 Ore racconta le promozioni più “importanti” delle banche per questa estate 2013 e inizia da Cariparma:
“Chi stipula il Gran Mutuo Casa Semplice ha in regalo, per tutto il 2013, un elettrodomestico Smeg: frigorifero, lavastoviglie, piano cottura o lavatrice. E a chi presenta un amico, la banca parmense (gruppo Crédit Agricole) regala un abbonamento annuale a una rivista Mondadori”.
Non meno interessante la promozione di Ing Direct, scrive Marro, che è valida fino al 31 luglio e si chiama “50&50 e amici più di prima”:
“Se si rispettano una serie di condizioni (tra cui l’accredito dello stipendio/pensione o almeno un versamento pari o maggiore di 500 euro), sia il “presentato” che il “presentatore” ricevono un bonus di 50 euro (al netto della ritenuta fiscale) sul conto corrente”.
La Monte dei Paschi invece se porti un amico ti offre “caffè”:
“Monte dei Paschi, in fatto di amici, punta sul caffè: la promozione “Il gusto del risparmio” (che scade il 31 agosto) prevede che chi presenta un amico, tre chili di caffè macinato “InBlu” Lavazza, 100% Arabica. Con due amici arriva la macchina da caffè “Lavazza A Modo Mio Favola” con un welcome kit di cialde. Ma se gli amici sono tre, assieme alla macchina portiamo a casa un “tesoretto” di 256 cialde”.
La Credem invece gioca le sue offerte sul tasso d’interesse:
“Credem, che offre (fino al 31 dicembre) a chi apre il conto “Nonsolotre”, non vincolato, un tasso d’interesse del 3% lordo per i primi 12 mesi per le giacenze tra 10mila a 50mila euro. Mentre Santander Time Deposit garantisce un extra-rendimento (il 3% anziché il 2,5%) per chi vincola per due anni almeno 50mila euro”.

Bankitalia, prestiti ancora in calo
10/07/2013
A maggio i prestiti delle banche al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua del 2,4% (-2,2% ad aprile) mentre quelli alle famiglie sono scesi dello 0,9% su anno dal -0,8% di aprile. Lo comunica Bankitalia nel consueto rilevamento. I prestiti alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 3,6%.

Fisco: Mef, a maggio aperte 46.402 partite Iva (-3,7%)
10 Luglio 2013 - 19:39
 (ASCA) - Roma, 10 lug - A maggio 2013 sono state aperte 46.402 partite Iva, con una flessione del 3,7% rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente. E' quanto si legge nell'Osservatorio sulle partite IVA del Mef nel quale si precisa che la distribuzione per natura giuridica evidenzia che il 74,9% delle nuove partite iva riguarda le persone fisiche, mentre le societa' di capitali si attestano al 18,1%. Un dato, quest'ultimo, in aumento del 9,3% rispetto a maggio 2012 che pero' non riesce a bilanciare la flessione delle altre forme giuridiche (in particolare delle societa' di persone che segnano il -24,1%). L'andamento e' verosimilmente influenzato dalle recenti norme che facilitano la costituzione di societa' a responsabilita' limitata. Relativamente alla ripartizione territoriale delle nuove partite iva, il 41,8% e' localizzato al Nord, il 23,2% al Centro ed il 34,9% al Sud ed Isole. Il confronto con lo stesso mese dello scorso anno mostra gli aumenti piu' sensibili per le province autonome di Bolzano (+7,6) e Trento (+9,1) oltre alle Marche (+7,3%). I decrementi piu' marcati si registrano in Piemonte (-9,8%), Liguria (-13,5%) e Sicilia (-12,0%). Considerando il settore economico, al primo posto si conferma il commercio con il 23,8% del totale delle nuove aperture di partita iva, seguito dalle attivita' professionali (13,4%), agricoltura ed edilizia. Rispetto al corrispondente mese del 2012 la quasi totalita' dei settori principali risulta in flessione. Si segnala il settore edilizio (-12,9%), che continua la sua fase negativa; in controtendenza e' degno di nota il forte aumento (+94,5%) delle attivita' finanziarie/assicurative, trainate dalle ''attivita' ausiliarie'' . Quanto alle persone fisiche, la ripartizione per sesso e' sempre stabile, con i maschi cui appartiene il 64,1% di aperture di partite Iva. La meta' delle aperture e' dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni. Rispetto a maggio dell'anno precedente tutte le classi di eta' sono in flessione, in modo particolare quella fino a 35 anni (-6,5%), con la sola eccezione della classe oltre i 65 anni che mostra un aumento di aperture. Nel mese di maggio, infine, 12.148 persone fisiche (pari al 26% del totale delle nuove aperture) hanno aderito al regime fiscale di vantaggio riservato ai giovani sotto i 35 anni, ai disoccupati ed ai lavoratori in mobilita', che per cinque anni limita l'imposta dovuta al 5% degli utili dichiarati, esonerando da Iva ed Irap. red/glr

Fincantieri: Bono, molto soddisfatti per accordo su proroga cigs
10 Luglio 2013 - 19:20
 (ASCA) - Roma, 10 lug - ''Siamo molto soddisfatti che l'accordo odierno sia stato raggiunto con il consenso di tutte le componenti sindacali''. Lo ha detto l'AD di Fincantieri, Giuseppe Bono a margine dell'accordo raggiunto oggi per la proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per la riorganizzazione aziendale firmato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Secondo Bono l'accordo ''e' la dimostrazione che il percorso di riorganizzazione intrapreso si muove nella direzione giusta e consente all'azienda di mantenere un livello di competitivita' ancor piu' necessario per affrontare un mercato depresso. Il nuovo ordine per il marchio Regent annunciato oggi ne e' la prova significativa''. red/glr

S&P: Deutsche Bk, Italia rischia ancora
Stabilità Governo a rischio a causa dei processi Berlusconi
10 luglio, 19:53
(ANSA) - NEW YORK, 10 LUG - L'Italia rischia un altro downgrade senza un piano chiaro. Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - l'economista di Deutsche Bank, Marco Stringa, sottolineando che la stabilita' del governo e' a rischio dati i processi all'ex premier Silvio Berlusconi. Un altro downgrade o elezioni anticipate potrebbero avere un impatto negativo sui Btp.

Italia-Slovenia: Serracchiani-Pahor, subito collaborazione
 Dichiarazione comune dopo incontro ufficiale a Lubiana
10 luglio, 18:56
(ANSA) - LUBIANA - "Non aspettiamo, perché nessun altro farà al nostro posto il lavoro che dobbiamo fare noi". Lo affermano, in una nota al termine dell'incontro ufficiale, il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor e la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.
 Pahor, esprimendo "tutta la volontà politica di agire per migliorare ancora le relazioni tra l'Italia e la Slovenia", ha sottolineato "l'importanza della cooperazione transfrontaliera e l'opportunità rappresentata dalla comunità di lavoro Alpe Adria".
Serracchiani, ricordando che "il Friuli Venezia Giulia ha fatto una scelta molto chiara nel senso dell'apertura e delle relazioni internazionali, in primo luogo verso la Slovenia", esprime "piena disponibilità a collaborare, in particolare utilizzando gli strumenti di finanziamento offerti dall'Unione europea. Il Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale) tra Gorizia e Nova Gorica è un esempio di buona collaborazione già avviato, ma anche uno strumento giuridico come l'Euroregione - rileva - potrebbe essere molto utile per allargare e approfondire il campo di cooperazione".

Opel investe 60 milioni in stabilimento Ungheria
Budapest invita a guardare a Est
10 luglio, 13:01
(ANSA) - BUDAPEST - La casa automobilistica Opel investira' 60 milioni di euro per l'espansione dei suoi stabilimenti di Szentgotthard, in Ungheria. Lo hanno annunciato il segretario di Stato per le relazioni economiche esterne, Peter Szijjarto e il direttore dell'impianto Opel di Szentgotthard, Tamas Solt, si legge in una nota emessa dal governo magiaro.
 Szijjarto ha specificato che l'obiettivo dell'esecutivo ungherese - come confermato dall'impegno di Opel nel Paese - e' quello di ''rendere l'Ungheria uno dei centri di produzione'' piu' importanti nell'Ue. Un centro di produzione, ha aggiunto il segretario di Stato, che guarda come Opel anche verso i mercati dell'Estremo oriente, un modo e un'opportunita' per ''controbilanciare la recessione europea''. L'impianto Opel di Szentgotthard, specializzato nella produzione di motori, e' attivo da 23 anni. (ANSA).

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