sabato 23 ottobre 2010

La Procura bolognese sdogana il blu delle mozzarelle Granarolo.


Editoriale di http://www.qualeformaggio.it/
Se escludiamo il fantomatico gelato al gusto “puffo”, ben accetto dal mondo dell’infanzia, il colore blu, in tutte le sue gradazioni, è tutt’altro che ben visto in àmbito alimentare. Ma le novità degli ultimi giorni potrebbero portare (non lo si può escludere) a un suo sdoganamento , ora che il pm bolognese Luca Tampieri ha deciso di non condannare la bolognese Granarolo per le sue mozzarelle blu, che avevano seguito, nell’estate scorsa, quelle prodotte dalla tedesca Jaeger.
Un blu - avevano stabilito le indagini -  dovuto alla presenza in eccesso nei latticini del batterio pseudomonas fluorescens, che le analisi tossicologiche hanno sdoganato come “non pericoloso per la salute umana”, offrendo al pubblico ministero della città felsinea lo spunto per sollevare da ogni responsabilità la potente cooperativa emiliana.
Sono queste infatti le conclusioni a cui è arrivato Tampieri («Sotto il profilo penale i fatti sono insussistenti. La presenza del batterio pseudomonas fluorescens, che in caso di elevata concentrazione fornisce al prodotto una colorazione bluastra, non riguarda la sicurezza alimentare perché non rende un alimento nocivo per la salute», ndr) nel giudicare l’ultima vicenda giudiziaria targata Granarolo. Ora, quindi, i giudici trentini avranno un bel precedente per assolvere le mozzarelle trentine della Pinzolo Fiavè, e quelli lombardi di legittimare i latticini di casa propria (i Lat-Bri, ora - nella versione bianca - negli ultimi panini italici di McDonald’s), balzati anch’essi ai disonori della cronaca all’inizio dell’autunno.
Non ci resta da sperare che un giudice tedesco - mosso da ragioni più oggettive, e che abbia a cuore più il bene dei consumatori che quello delle industrie - infligga alla Jaeger la giusta condanna per questi orrori che le produzioni industriali ancora ci propinano.
Ad ogni buon conto, la Procura della Repubblica di Bologna ha prescritto alla Granarolo «di collocare un ulteriore sistema di filtraggio delle acque affinché la colorazione blu dovuta al batterio non si abbia a ripetere». Fantastico.
22 ottobre 2010
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