domenica 14 novembre 2010

Seicentomila gli addetti in Cassa


Di Giorgio Pogliotti - 14 novembre 2010
ROMA
Per effetto della crisi sono ancora stabilmente in cassa integrazione circa 600mila lavoratori che hanno perso 6.750 euro ciascuno, con un taglio netto del reddito complessivo di oltre 3,9 miliardi di euro.
È l'Osservatorio del dipartimento Settori produttivi della Cgil a stimare la perdita economica, rielaborando i dati dell'Inps che evidenziano come quest'anno in soli 10 mesi sia stato superato il record negativo degli ultimi decenni registrato nel 2009 (918 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate). Con il mese di ottobre, infatti, le ore complessivamente autorizzate dall'inizio dell'anno sono oltre un miliardo (+44,2% rispetto ai primi dieci mesi del 2009). Anche considerando il "tiraggio" (ore effettive di Cig) il 2010 viaggia su livelli record. Il fenomeno quest'anno è rappresentato dall'esplosione della cassa in deroga che ha totalizzato 320 milioni di ore (+295,91% sul 2009) e della cassa integrazione straordinaria a quota 409 milioni (+159,61%), mentre la cassa ordinaria è diminuita attestandosi a 299 milioni di ore autorizzate (-36,87%). La Cgil calcola che considerando i lavoratori equivalenti a zero ore per tutto il 2010 (44 settimane lavorative) le cifre rilevate dall'Inps corrispondono ad un'assenza completa di attività produttiva per 583.227 lavoratori, di cui 181.955 in cassa in deroga. Considerando invece un livello medio di ricorso alla Cig pari al 50% del tempo lavorabile globale (22 settimane), nei primi 10 mesi oltre un milione e 160mila lavoratori sono in Cigo, Cigs e Cigd. «Se non ci sarà una ripresa produttiva c'è il pericolo di avere 500-600mila disoccupati in più», denuncia la Cgil. «Finora abbiamo retto, speriamo di reggere ancora e che la crisi si esaurisca, perché sono già due anni che usiamo strumenti straordinari di ammortizzazione», è il commento del leader Cisl, Raffaele Bonanni.
A ottobre, rispetto al mese di settembre, la cassa integrazione pur superando le 100 milioni di ore autorizzate segna un calo del -2,3% per effetto della flessione della Cassa integrazione ordinaria (Cigo) e straordinaria (Cigs), mentre continua la «costante e inarrestabile» crescita della Cassa integrazione in deroga (Cigd). Tra i settori con il maggior ricorso c'è l'edilizia (+1.150,4% sul 2009), la chimica (+471,9%), il legno (+675,7%) e il commercio (+369,5%). Vincenzo Scudiere (Cgil) sottolinea come a finire in Cigd sono non solo i lavoratori delle aziende non coperte dagli strumenti ordinari di tutela, ma anche – «quelli che hanno concluso i periodi di Cigo e Cigs o di aziende come la Fiat di Pomigliano», che «pur avendo a disposizione periodi di Cigs coperti da risorse Inps in attivo, ha scelto la cassa in deroga con risorse da reperire aggravando il bilancio pubblico». La Cgia di Mestre propone la completa detassazione delle tredicesime ai cassaintegrati che lascerebbe nelle loro tasche 350 euro.
Il costo per le casse dello Stato dovrebbe aggirarsi tra i 200 e i 250 milioni di euro. La Cgia di Mestre, peraltro, ha calcolato che quest'anno l'importo reale della tredicesima sarà pressochè sui livelli del 2009: tenendo conto dell'inflazione un operaio specializzato avrà solo 8 euro in più (1.176 euro netti), un impiegato 10 euro (1.325 euro netti).
Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-11-14/seicentomila-addetti-cassa-064102.shtml?uuid=AYEpJdjC

Da Il Giornale
domenica 14 novembre 2010, 08:00
AMMORTIZZATORI
Agli ammortizzatori sociali il maxi-emendamento approvato con la legge di stabilità riserva un finanziamento di 1,5 miliardi. Tra le misure la proroga della cig in deroga per i precari e 200 milioni al fondo per le politiche sociali.
UNIVERSITA’
Al sistema universitario andrà 1 miliardo: 800 milioni al fondo ordinario dell’università, 100 milioni per il credito d’imposta alle imprese che affidano la ricerca agli atenei, 100 milioni per prestiti d’onore e borse di studio, oltre a 25 milioni per gli atenei non statali.
FINANZA LOCALE
Si allenta il patto di stabilità interno per Regioni e Comuni: alle Regioni vanno 470 milioni, ai Comuni arriva anche il rimborso per i mancati introiti dell’Ici , per 344 milioni. Con lo stop al ticket sanitario, agli enti locali vanno, complessivamente, 1,161 miliardi.
Fonte:
http://www.ilgiornale.it/economia/s/14-11-2010/articolo-id=486758-page=0-comments=1
 

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