domenica 14 novembre 2010

Regione: «Troppi lussi? Rinunciamo all’iPad»


14 novembre 2010
(di Gerardo Ausiello da il Mattino)
Il Pdl rinuncia all’Apple iPad. L’inchiesta del Mattino sul kit di lusso dei consiglieri regionali fa rumore e scatena la reazione di forze politiche e sindacati. Se il presidente dell’assemblea campana Paolo Romano si affida al «no comment», il capogruppo del Pdl Fulvio Martusciello si affretta a chiarire: «Abbiamo già deciso di rinunciare all’iPad o al computer portatile, che molti di noi hanno acquistato a proprie spese. Penso che anche gli altri colleghi possano fare lo stesso».
Martusciello non nega che ci sia «un problema generale. Nel 2005, ad esempio, mi fu assegnata una stanza che aveva uno stereo con la filodiffusione. Il punto è sintonizzarsi con ciò che chiedono le comunità». «La delibera 54 del 28 settembre 2010 – insiste – è stata scritta male e comunicata peggio. I consiglieri hanno già i loro uffici ereditati dal passato e non c’è bisogno di ulteriori arredi». Il capogruppo del Pd Giuseppe Russo, invece, invoca una modifica del provvedimento, che considera «indispensabile». «È inutile avere telepass e viacard, basta solo una delle due tessere – dice – Stesso discorso vale per il frigobar che mi sembra una stupidaggine e di cui non c’è alcun bisogno. E poi non servono gli arredi in pelle, sono sufficienti sedie e poltrone di qualsiasi materiale». Per Russo occorre però «evitare di cadere nella facile demagogia». Nicola Marrazzo, esponente dell’Idv, non ha dubbi: «Siamo contro gli sprechi e siamo stati i promotori dell’abolizione del rimborso chilometrico e delle auto blu ai presidenti di commissione. Ma se il ricorso alla tecnologia significa non sprecare carta, un minore consumo di energia, razionalizzazione delle risorse umane e ottimizzazione dei tempi, allora il cosiddetto benefit si trasforma in un vantaggio».
Il consigliere del Pd Corrado Gabriele annuncia: «Darò il notebook o l’iPad all’alberghiero Vittorio Veneto di Secondigliano, l’arredo con sedie in pelle e corredo per lo scrittoio ad un ambulatorio medico dell’ospedale Ascalesi, il frigobar all’infermeria dell’Opg di Aversa, la tessera viacard o il telepass agli operatori sociali che recuperano attraverso il lavoro i diversamente abili a Casal di Principe». In realtà, però, un’iniziativa del genere sarebbe contra legem poiché questi strumenti fanno parte delle dotazioni dei consiglieri ma restano beni pubblici. Durissimo, infine, il giudizio del segretario regionale della Cisl Lina Lucci: «I privilegi e le dotazioni di lusso a favore dei consiglieri regionali sono riprovevoli e rischiano di minare completamente la credibilità della politica del rigore avviata in Campania. Si tratta di un atto vergognoso perché mentre i provvedimenti che riguardano i cittadini e la sopravvivenza delle persone sono bloccati (un esempio per tutti: le misure urgenti per la finanza regionale ferme in seconda commissione) per il frigobar o l’iPad che riguardano gli stessi consiglieri si riesce a deliberare rapidamente e sostanzialmente all’unanimità. Qui qualcuno non ha capito che la Campania è seduta su una polveriera e che provvedimenti come questo ne favoriscono 1′ esplosione. La politica – conclude – recuperi il senso della dignità e del rigore e rinunci ai privilegi previsti nel kit altrimenti saranno le forze sociali a chiamarla a rispondere pubblicamente, di fronte ai cittadini, dei propri atti e delle proprie scelte».
Fonte:
http://www.napolionline.org/new/regione-«troppi-lussi-rinunciamo-allipad»/comment-page-1#comment-16010

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