martedì 15 febbraio 2011

Der Spiegel: L’Italia si vergogna del suo imbarazzante governante

Articolo di Politica interna, pubblicato mercoledì 9 febbraio 2011 in Germania.
[Articolo originale "Italien schämt sich für seinen peinlichen Regenten" di Hans-Jürgen Schlamp]. Ora, dunque, concussione e sesso con una minorenne: sul primo ministro italiano Berlusconi incombe una nuova minaccia. E’ scampato a 16 processi, e pure questo non gli creerà grossi problemi. Ma una cosa è cambiata, il suo popolo comincia a vergognarsi di lui.


Milano – Sta diventando sempre più difficile per il goliardico Silvio Berlusconi. Mercoledì la magistratura di Milano ha richiesto per lui il rito immediato. Il giudice incaricato deve decidere nei prossimi giorni se Berlusconi sarà nuovamente processato. Questa volta si tratta di sesso a pagamento con una minorenne e di abuso d’ufficio.
Se Berlusconi venisse giudicato per questo, rischierebbe diversi anni di prigione. Il magnate settantaquattrenne dei media ha definito il provvedimento della magistratura, illegale, “una vergogna”. Sarebbe tutto solo una campagna diffamatoria per cacciare lui e il suo governo in carica. Il suo avvocato parla di “violazione della Costituzione”.
I pubblici ministeri di Milano per contro sostengono di avere prove sufficienti che Berlusconi abbia pagato diverse donne per sesso e tra loro anche la ballerina di night-clubs di origine marocchina “Ruby”, la prima volta ancora diciassettenne. Quest’ultima avrebbe partecipato ad alcune orge in casa di Berlusconi. Quando poi “Ruby” è stata arrestata dalla polizia per furto, Berlusconi in persona avrebbe telefonato e richiesto la sua liberazione. E’ la nipote del presidente egiziano Mubarak, avrebbe spiegato ai poliziotti.
Sia “Ruby” che il potenziale liberatore negano di essere stati intimi. E Berlusconi insiste nel dire che non ha mai pagato una donna per prestazioni sessuali. Come sia andata davvero in casa del Presidente del Consiglio, in cosa le schiere di giovani, belle donne e Berlusconi e i suoi ospiti si siano reciprocamente dilettati durante e dopo le cene, ora dovrà chiarirlo la magistratura.
Un imbarazzante governante
Da tempo è invece chiaro che l’Italia ha un governante oltremodo imbarazzante. I giornali riferiscono ogni giorno i viscidi dettagli degli scandali sessuali, presunti o reali, del Presidente del Consiglio e del suo club di vecchietti e riportano le intercettazioni telefoniche di donne arriviste che, con soddisfazione, parlano liberamente delle pratiche presso la corte del Gran Maestro italiano.
L’uomo possiede o controlla gran parte della televisione pubblica e privata, è signore incontrastato del più grande partito d’Italia, il PdL, ha un patrimonio personale multimiliardario ed ha vinto in modo schiacciante le ultime elezioni. Ma non è più presentabile.
Nonostante il suo grande arsenale di barzellete e gags, da tempo è sgradito a molti dei suoi colleghi nella cerchia dei capi di governo dell’Unione Europea. Anche se nessuno osa dirlo ad alta voce. Perché l’Italia è un grande, importante paese. Sia la cancelliera tedesca, che il presidente francese o il premier inglese, spesso hanno bisogno di Berlusconi per raggiungere i loro obiettivi. E ora si ride sotto ai baffi anche del “bunga-bunga”, il giochino dell’italiano.
Scampato a 16 processi
Berlusconi non è ancora formalmente sotto accusa nè tanto meno condannato. Probabilmente – in un modo o nell’altro – non lo sarà nemmeno. Finora è scampato a 16 processi, le accuse andavano dall’evasione fiscale alla corruzione. Due processi sono ancora in corso. Gli altri si sono conclusi con l’assoluzione, la prescrizione o l’archiviazione.
In qualche occasione la sua maggioranza lo ha aiutato in Parlamento contro l’assalto della magistratura con piccole modifiche delle leggi. Per Berlusconi e i suoi amici tutte le accuse erano sempre state attacchi delle “toghe rosse” politicizzate. Anche ora per lui è tutta “solo spazzatura”.
Ma il numero degl italiani che si dissocia da lui ora pare crescere fortemente. Sabato scorso decine di migliaia di persone si sono riunite a Milano con lo slogan “Basta”, che significava “Berlusconi, dimettiti!”. In molte città si raccolgono le firme per le elezioni anticipate. Domenica prossima le donne organizzano “Se non ora quando?”, una grande manifestazione a Roma. Con questo capo di governo si sono sentite “come in un brutto film degli anni Cinquanta”, si sono lamentati gli organizzatori. Altre proteste, organizzate principalmente da donne – finora le più fedeli telespettatrici delle trasmissioni strappalacrime pomeridiane delle sue TV private e parte più consistente dell’elettorato – che si terranno in oltre cento città d’Italia. Nei forum internet e nei social-networks si diffondono le campagne “basta Berlusconi”.
L’Italia comincia a vergognarsi
Gli italiani hanno perdonato molto a Berlusconi nel corso degli anni. Hanno distolto lo sguardo e finto di non sentire, quando la giustizia formulava le sue accuse. Per la maggior parte è stato il “male minore”. Molti dicevano che lui è ricco abbastanza, non ha bisogno di rubare nelle casse dello stato, come hanno fatto gli altri.
Hanno sorriso compiaciuti degli interventi di chirurgia plastica e dei trapianti di capelli, che fanno sembrare il settantaquattrenne una specie di zombie giovane. “Però se la porta bene la sua età”, hanno detto le sue fans di sesso femminile. E a molti uomini è piaciuto l’atteggiamento berlusconiano da macho. E l’opposizione sempre litigiosa e brontolona che si pone di fronte a tutto questo come fosse glamour.
Ma ora cominciano a vergognarsi. Se nei media inglesi e tedeschi non si parla più male di Berlusconi , ma ci si limita a ridere e ridicolizzare, questo tocca l’anima del popolo. “Bella Figura” vi fa fare il vostro rappresentante. A casa e all’estero.
Questo cambiamento di clima potrebbe essere assai più pericoloso per Berlusconi del suo prossimo processo in tribunale. Anche perché questo potrebbe danneggiarlo molto più rapidamente, dato che i tempi della giustizia in Italia sono molto ma molto più lenti che altrove in Europa.



Nessun commento: