giovedì 24 febbraio 2011

Federali della Sera. Prepariamoci a migrazioni bibliche. Basilicata pronta ad accogliere i profughi libici. Scusi, ma a questi l'anestesia quando finisce? 24 febbraio 2011.

Sezione Forza Oltre padania:
Bozen. Svp, Theiner alla Thaler: «Più dignità».

Sezione migrazioni bibliche:
Basilicata. De Filippo in controtendenza: Basilicata pronta ad accogliere i profughi libici.
Ignazio La Russa: “Prepariamoci a migrazioni bibliche”.
Padova. Renzi Anticristo PD. Esce «Fuori!», la Bibbia del rottamatore.
Bozen. Svp, Theiner alla Thaler: «Più dignità». L'Obmann Svp: la scelta del gruppo al Senato non è una faccenda privata. BOLZANO. «Tutta la vicenda del gruppo al Senato è poca dignitosa». Così Richard Theiner, riferendosi alla volontà - in fase di stallo - dei senatori Pinzger e Thaler Ausserhofer di lasciare l'attuale gruppo per crearne uno nuovo. L'Obmann Svp è piuttosto irritato, soprattutto perché «se i due senatori avessero investito in anticipo il partito, la questione si poteva risolvere senza polveroni». «Tanto più che non si tratta di una questione privata, ma politica», ancora Theiner che poi dice sì alla richiesta di confronto avanzata dal Pd alla Stella alpina su tutta una serie di temi. Il Pd punta alla toponomastica, ma anche al welfare, la scuola ed i rapporti tra Provincia e Comune. «Vedremo di concordare insieme gli argomenti, comunque ritengo positivo che i due partiti si incontrino aldilà dei confronti che possono esserci in giunta e tra singoli esponenti: lo spirito dev'essere quello di rafforzare la convivenza», evidenzia l'Obmann.
Intanto per quanto riguarda il posizionamento dei tre senatori Svp ieri è stata giornata di incontri a Palazzo Madama. Il più importante tra il capogruppo Gianpiero D'Alia (Udc) e Manfred Pinzger dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il gruppo al Senato Udc-Svp-Autonomie terrà una riunione la settimana prossima per capire e valutare anche gli sviluppi legati alla nascita del Terzo Polo, con senatori di Fli e Api che metterebbero in piedi a Palazzo Madama un gruppo unico insieme al partito di Casini. In questa cornice in movimento Pinzger afferma: «Prima ci dobbiamo incontrare con l'Obmann Theiner per stabilire cosa fare». Dopo lo stop imposto da via Brennero alla fuga in avanti della coppia Pinzger-Thaler Ausserhofer, con la volontà del terzo senatore Svp Oskar Peterlini di non seguirli verso lidi abitati da «troppi colleghi di destra», il senatore venostano ha ricucito con D'Alia con il quale si era aperta un'aspra polemica su chi avesse chiesto il licenziamento dei collaboratori targati Svp nel gruppo al Senato. In più i due senatori considerati più vicini al centrodestra rispetto ad un partito che vuole mantenere il suo baricentro assolutamente «blockfrei», paiono aver recepito l'aria che tira in via Brennero. Aria confermata da Theiner quando mette l'accento «sulla poca dignità» della manovra tentata al Senato. Adesso, prima di intraprendere nuove strade, sia Pinzger che Thaler Ausserhofer si coordineranno prima coi vertici Svp. «Abbiamo chiarito con D'Alia la questione su personale e organizzazione», così Pinzger - attuale vicecapogruppo - per cui l'argomento resta congelato in attesa di nuovi eventi. Intanto il senatore valdostano Antonio Fosson sottolinea di «stare lavorando con i senatori Helga Thaler e Manfred Pinzger per costituire al Senato un nuovo gruppo per le autonomie». Certo è che il vertice della Stella alpina ha già imposto una strada precisa: «Un'eventuale nuovo gruppo non può che essere equilibrato e non spostato politicamente verso un preciso ambito politico». A dire che imbarcarsi con altri senatori troppo marcatamente del centrodestra non è la linea giusta da seguire. Intanto Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l'Italia (Api) ha chiesto espressamente all'Obmann Theiner di formare un gruppo insieme a Palazzo Madama dove confluirebbe anche il senatore trentino Claudio Molinari (ex Pd) passato proprio due giorni fa con Rutelli. Risponderò certamente a Rutelli di cui ho grande stima, come per l'onorevole Casini, qualche problema per la Svp potrebbe essere la presenza della componente legata a Futuro e libertà di Fini», ancora Richard Theiner. Chi guarda con una certa rilassatezza a quanto avviene in casa Svp è Oskar Peterlini: «Sono contento per come il partito si sia posizionato, io a destra non ci vado».

Basilicata. De Filippo in controtendenza: Basilicata pronta ad accogliere i profughi libici. Mentre gli altri goverantori italiani dichiarano di temere l'ondata di arrivi dal teatro dei bombardamenti, il presidente della Regione si mostra solidale. 23/02/2011 La Basilicata «è pronta all’accoglienza e alla solidarietà» nei confronti dei profughi provenienti dalla Libia, «e abbiamo messo in moto tutti gli uffici regionali per predisporre ogni soluzione possibile». Lo ha detto il governatore lucano, Vito De Filippo, in completa controtendenza rispetto ad altri presidenti di Regione italiani, evidenziando che «siamo nel nostro mare ad assistere a tragedie e drammi umani e sociali, che fanno strage di democrazie e di diritti, e noi non possiamo stare ad ascoltare o a guardare. Con i nostri mezzi - ha concluso - siamo pronti a fare ciò che è necessario».
Ignazio La Russa: “Prepariamoci a migrazioni bibliche”. di BlogSicilia. 24 febbraio 2011 - “Dobbiamo essere preparati a migrazioni bibliche“. Così ha tuonato Ignazio La Russa, al secolo ministro della Difesa, intervistato da Maurizio Belpietro nel corso della trasmissione Mattino 5. Le notizie dell’arrivo di possibili flussi di profughi “sono verosimili, anche perché già in condizioni normali la Libia è stata il punto di partenza di molti barconi che poi sono arrivati in Italia”.
E quindi, questo flusso si era sostanzialmente interrotto grazie all’accordo con la Libia. In una situazione del genere – tuttavia – oltre al flusso normale potrebbe essercene uno straordinario di stranieri cioé di cittadini non libici che vivono e lavorano in Libia”.
Si tratta circa di due milioni e mezzo di persone, “una percentuale delle quali – potrebbe cercare di raggiungere l’Europa”.
E quali saranno i siti in cui destinare gli immigrati? La Russa è stato chiaro: “Quello di Mineo, vicino Sigonella, sarà destinato a chi richiede asilo e ha le caratteristiche. Le strutture sono comunque concentrate nel centro-sud“.
Padova. Renzi Anticristo PD. Esce «Fuori!», la Bibbia del rottamatore. I vertici del centrosinistra? «...Ti verrebbe da chiamare un dottore per chiedere: «Scusi, ma a questi l'anestesia quando finisce?» Matteo Renzi, maledetto toscano. Fiorentino arrogante e strafottente, corteggiato da Berlusconi e per questo coccolato da una bella fetta del Pdl, abituato a ragionare «per cervello solo». Nel Partito Democratico, adorato da una nicchia di elettori, detestato dai più. Vissuto in bianco o nero, senza sfumature: come capita al personaggio carismatico e narciso nell' autocompiaciuta società d'oggi. In «Fuori!», neonata bibbia del Renzi-pensiero, il sindaco di Firenze, rottamatore classe '75, sorride in copertina con lo sguardo vintage del "fidanzato d'Italia" e la sicumera di chi di sé dice: «spesso non mi riesce nemmeno la modestia vera, figuriamoci quella falsa».  E' bene partire prevenuti nella lettura del libro: così da ingaggiare con l'autore una lotta senza quartiere, prima di gettare la spugna e riconoscerlo vincitore. In nome del senso critico e fuor dall'ideologia coatta. Conquista, di Renzi, il ragionare ideal-pragmatico, valido per un quartiere quanto per l'intero Paese. «Potevo farne 16, ho nominato 10 assessori... Sogno un gruppo dirigente che non abbia paura di dire con forza: metà parlamento a metà prezzo. Perché il problema sono i costi della politica, ma soprattutto i posti della politica».  La statura del leader gli deriva dal possedere una visione critica non solo della politica, ma del potere a 360º: «se conosci un po' questo mondo, sai benissimo che ormai questi non rappresentano più nulla. O quasi... Vale per gli artigiani, per gli imprenditori, per i sindacalisti, non solo per i partiti. Non lo puoi dire ad alta voce e non trovi nessun operatore dei media disponibile ad accettare la riprova, perché altrimenti dovrebbero cambiare tutti gli interlocutori dei quotidiani... ma il coraggio di chiedere, ad esempio, l'abolizione delle camere di commercio, che prendono soldi a tutte le imprese senza offrire servizi all'altezza.... E molte delle associazioni di categoria... dei "soggetti sociali rappresentativi", lo sono meno del circolo del Burraco... i tavoli di rappresentanza sono spesso ben imbanditi... ma le seggiole di questi tavoli ospitano spesso personaggi in cerca d'autore, non reali rappresentanti del mondo che cambia».  Non solo odioso sputa-sentenze, Renzi, ma coraggioso opinion maker: «Le 70 università italiane? Dovrebbero dimezzarle... I baroni di oggi? Mi piacerebbe fossero precari domani, costretti ogni anno a rimettersi in gioco». I quattro tabù della sinistra da infrangere? «Il sindacato ha sempre ragione... l'imprenditore è comunque un evasore... non si può valutare la produttività della pubblica amministrazione... le tasse sono bellissime». Mentre sfida culturale del Pd dovrebbe essere quella di: «abbassare le tasse, stanando casa per casa gli evasori». Commette un errore clamoroso, Renzi, quando attribuisce potere taumaturgico al «ricambio generazionale». Come non sapesse che il futuro del suo partito è già prenotato dai delfini: «che adorano il capo, ossequiano il capo, parlano col tono di voce del capo». Povero bischero.
 

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