giovedì 24 febbraio 2011

I ricottari de Il Sole 24 Ore.

Cari amici tedeschi,
Draghi è il migliore. C’era una volta lo stereotipo dell'italiano pizza e mandolino. Poi vennero gli spaghetti con la P38 sulla famigerata copertina di Der Spiegel.


Il luogo comune dell'italianuzzo vagabondo e mezzo mafioso è duro a morire in Germania. In quel periodo gli italiani si difendevano con l'orgoglio di chi, emigrato dal profondo Sud, tutte le mattine si alzava all'alba e produceva con rigore, passione e grande precisione le Mercedes, le automobili orgoglio dell'efficienza tedesca. Sembrano tempi antichi, da Pane e cioccolata la triste epopea dell'emigrato italiano (in quel caso in Svizzera) ghettizzato ed emarginato. Luoghi comuni purtoppo duri a morire nella Germania della Bild, il quotidiano che parla direttamente alla pancia del paese. Il bersaglio è ancora Mario Draghi, il governatore della Banca d'Italia, favorito nella corsa alla presidenza della Bce. Draghi inadeguato, secondo la Bild, niente poco di meno perché italiano. Cari amici tedeschi, seppur dei tabloid, guardiamo in faccia la realtà: Mario Draghi per curriculum, competenza, esperienza, rettitudine, professionalità è il miglior candidata possibile alla guida della Bce. Noi lo conosciamo bene. Fidatevi. È un italiano vero.
asterisco.
Non era facile fare peggio della Bild, ma se uno e’ un ricottaro, ce la fa. Perche’ un ricottaro non percepisce il Limite, perche’ se ne fotte del Limite, perche’ ha uno scopo remoto, recondito. Perche’ il ricottaro se ne fotte in generale, perche’ conosce bene la legge del tanto peggio tanto meglio, perche’ utilizza il Sibillino: uno strumento efficace nella penna del ricottaro. Cosa c’e’ di meglio, per affondare il Governatore, se non costruire un messaggio retorico, infarcito di termini ricottari, ma con dentro il nucleo, il messaggio, che significa l’esatto contrario di quello che e’ formalmente scritto?: “Noi lo conosciamo bene. Fidatevi. È un italiano vero”. Toto Cutugno.
grecanico.
 


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