mercoledì 2 marzo 2011

Mezzogiorno del Mattino, politica economica e finanza pubblica. 2 marzo 2011

Catania. “Il villaggio di Mineo è una grande opportunità”

Abm: "Molise una megadiscarica, ma nessuno fa nulla"

Abuso d'ufficio: Lombardo indagato. "Ho agito per il bene della Sicilia"

Molise: presto 10 milioni di euro per 70 aziende agricole.

L’Eni investe a Gela 500mln e taglia 400 posti di lavoro

Un omaggio a Jac: una mostra per celebrare Jacovitti

Pescara. Usura, la Sima spa non c'entra.




Catania. “Il villaggio di Mineo è una grande opportunità”
di BlogSicilia 1 marzo 2011 -
“Non solo sono d’accordo sulla realizzazione del Villaggio di Mineo, ma lo considero una grande opportunità da cogliere senza riserve. Chi è contrario fa soltanto demagogia”.
Ne è convinto Francesco Calanducci, sindaco di Palagonia che ieri ha partecipato al vertice tenutosi in Prefettura a Catania alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni, per procedere alla realizzazione del ‘Villaggio della solidarieta” a Mineo e creare un modello di eccellenza in Europa nell’accoglienza dei richiedenti asilo.
Abm: "Molise una megadiscarica, ma nessuno fa nulla"
«Il territorio del Molise torna ad essere una mega discarica abusiva con molti giacimenti di eternit»: il presidente di Ambiente basso Molise torna così a denunciare la situazione che vede crescere il numero di discariche abusive e la presenza, in molte di queste, di materiale pericoloso come l’eternit. «Ancora tante discariche abusive - afferma - due a Montenero di Bisaccia, tre a San Giacomo degli Schiavoni, una a Termoli, due ai confini tra Guglionesi e Termoli. Sia a Montenero di Bisaccia che ai confini tra Termoli-Guglionesi tanto materiale pericoloso: eternit. Tra l’altro alcune discariche abusive già segnalate in precedenza e mai bonificate alle quali si è aggiunto altro materiale in disuso e con esso anche eternit. In una discarica di San Giacomo degli Schiavoni è stato buttato un vero e proprio ufficio con “cambiali” con tanto di nome, cognome e importo, raccoglitori, fatture, libri, e persino un diario con tante parole d’amore (evidentemente un amore finito!). I comuni poco fanno per bonificare e quando si chiama in ballo qualche ente superiore viene effettuato il fatidico "scarica barile". Nei prossimi giorni segnaleremo ai vari comuni le discariche abusive con la speranza (poco probabile) che qualcuna sia bonificata. In merito all’eternit sicuramente continueranno a giacere sul territorio, visto l’alto costo di bonifica del pericoloso materiale. E intanto nessuno fa nulla per prevenire tale fenomeno che, a nostro modesto parere, nei prossimi mesi vedrà un consistente aumento sia di materiale non riciclato sia di discariche abusive».
Abuso d'ufficio: Lombardo indagato. "Ho agito per il bene della Sicilia"
Il governatore e l'assessore Russo nel mirino della Procura di Palermo per le nomine di due dirigenti esterni all'amministrazione regionale. L'inchiesta era stata avviata dalla Corte dei conti
PALERMO - Abuso d'ufficio. E' questa l'ipotesi di reato per la quale sono indagati dalla Procura di Palermo, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l'assessore alla Salute, Massimo Russo, nell'ambito dell'inchiesta della magistratura sulle nomine dei dirigenti generali esterni all'amministrazione regionale.
L'istruttoria preliminare avviata dalla Corte dei conti, che sta vagliando l'ipotesi di un danno erariale, è stata trasmessa di recente alla Procura. Il nuovo fascicolo ha già un'ipotesi di reato ben precisa da verificare: l'abuso d'ufficio, per due nomine in particolare, quella di Romeo Palma (all'ufficio legislativo e legale) e quella di Maurizio Guizzardi (alla sanità).
"Io indagato per abuso d'uffico? E' bene che certe cose si sappiano solo ed esclusivamente dalla stampa, comunque si tratterebbe di un abuso a servizio e a favore della Sicilia", ha detto Lombardo ai giornalisti.
Il governatore ha spiegato di non avere ricevuto alcun avviso di garanzia. "E' giusto che ci sia una indagine sulla scelta di alcuni dirigenti esterni: uno è Romeo Palma, magistrato della Corte dei conti, l'altro è Maurizio Guizzardi, un alto dirigente della sanità pubblica, tra i protagonisti della svolta che ha segnato traguardi inimmaginabili. Ai magistrati chiederemo di essere sentiti per dire le nostre ragioni, ma siamo sicuri che questa vicenda si concluderà con il riconoscimento che abbiamo perseguito l'interesse pubblico e della Regione".
L'inchiesta è condotta dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maria Forti, che fanno parte del pool "reati contro la pubblica amministrazione". Ieri pomeriggio in Procura è stato convocato come testimone il professore Giovanni Pitruzzella: al costituzionalista la giunta Lombardo aveva chiesto un parere su nove nomine di dirigenti regionali esterni.
Era il maggio dell'anno scorso. Il verdetto fu netto: "Bisogna revocare gli incarichi dei dirigenti esterni". E anche  il segretario generale Enzo Emanuele e il capo del personale Giovanni Bologna, erano della stessa idea. Venivano sottolineati diversi vizi nelle procedure di designazione dei manager esterni: anzitutto la mancata ricerca fra gli oltre duemila dirigenti interni di professionalità di uguale valore, così come prevede la legge Brunetta. Alla fine il governo aveva confermato il contratto di dirigente esterno solo a Guizzardi e Palma, poi anche a Salvatore Barbagallo (all'Agricoltura) e a Gian Maria Sparma (alla Pesca).
01/03/2011
Molise: presto 10 milioni di euro per 70 aziende agricole. Verrà pubblicato sul prossimo Bollettino Ufficiale della Regione Molise il provvedimento di approvazione della graduatoria, relativa alle aziende ammesse a finanziamento nell’ambito della misura 1.2.1 “Ammodernamento Aziende Agricole” del Psr Molise. E’ quanto comunicato dall’Assessore Regionale, Nicola Cavaliere. 70 le aziende del territorio che hanno aderito a questa misura con l’obiettivo di ammodernare le strutte agricole e migliorarne la competitività, oltre che il rendimento globale, in termini di capacità economiche, di qualità delle produzioni, di sostenibilità ambientale, di sicurezza sul lavoro e di igiene e benessere degli animali. «Dopo l’approvazione della prima graduatoria – spiega l’Assessore Cavaliere – abbiamo operato una rimodulazione delle risorse con la struttura competente dell’Assessorato al fine di reperire ulteriori risorse, per supportare la spinta all’investimento e alla crescita economica e produttiva delle aziende utilmente collocate in graduatoria. Difatti non potevamo non tener conto del difficile momento che sta attraversando l’agricoltura, e anche se con un po’ di ritardo rispetto alla tabella di marcia, abbiamo consentito a tutte le aziende ammesse di fruire di questo importante aiuto economico. Il finanziamento, infatti, concorre direttamente al conseguimento degli obiettivi specifici “Consolidamento e sviluppo della qualità della produzione agricola e forestale” e “Promozione dell’ammodernamento, e dell’integrazione delle imprese nelle filiere agroalimentari”». 10milioni di euro è l’ammontare dell’investimento complessivo tra quota privata e quota pubblica «con la possibilità - prosegue - per i beneficiari di ricevere la concessione immediata del 50 per cento del contributo di parte pubblica, mentre la restante parte sarà erogata sulla base degli stati di avanzamento e del saldo finale. Tutte le imprese beneficiare potranno avvalersi del protocollo di intesa sottoscritto con gli istituti di credito finalizzato a garantire un accesso a condizioni agevolate ai finanziamenti relativi alla parte privata». L’Assessore Cavaliere rileva, inoltre, l’importante sforzo economico compiuto dalla Regione Molise per dare alle imprese, attraversate dalla crisi, una mano in piů nella direzione degli investimenti e dell’ammodernamento aziendale. «Con questo provvedimento – conclude – il Governo Regionale ha dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, la grande attenzione riservata al comparto agricolo, mettendo in campo ulteriori fondi in favore del settore e delle relative imprese operanti sul territorio al fine di garantire la continuità delle attività già in cantiere e della implementazione di quelle programmate».
L’Eni investe a Gela 500mln e taglia 400 posti di lavoro
di BlogSicilia 1 marzo 2011 -
E’ stato siglato da Eni e sindacati l’accordo sul piano industriale 2010-2013 per la Raffineria di Gela che prevede un taglio di 400 posti di lavoro e un investimento da 500 milioni di euro.
La raffineria di Gela, infatti, è stata identificata dall’Eni come centro ricerca del gruppo per progetti nel settore petrolifero e lo sviluppo di nuove tecnologie per produzione carburanti alternativi.
L’intesa siglata oggi prevede una riorganizzazione interna degli organici con la riduzione di 400 posti di lavoro attraverso pensionamenti incentivati, mobilità, trasferimenti in altre aziende del gruppo in Italia e all’estero. Prevista anche l’assunzione di giovani diplomati. Eni ha confermato anche l’ investimento da 500 milioni di euro.
Alla centrale sono destinati 210 milioni di euro per la ristrutturazione delle caldaie, la costruzione di una nuova sala controllo e la copertura del parco Pet-Coke; 140 milioni saranno spesi per la ricostruzione della diga-foranea e del pontile al porto-isola. Cinquanta milioni per i doppi fondi dell’80% dei serbatoi e la costruzione di un nuovo immagazzinamento dei greggi.
Il miglioramento tecnologico avverrà con la spesa di 74 milioni per costruire un nuovo impianto “Claus” per carburanti senza zolfo, innovazioni nei reparti di raffineria “Fcc” e “Coking 2″ e la bonifica delle aree dismesse.
Un omaggio a Jac: una mostra per celebrare Jacovitti
Termoli. «Un omaggio a Jac»: si intitola così la mostra che sarà allestita nella Galleria Civica di piazza Sant’Antonio dal 5 al 13 marzo. Curata dall’Associazione Andrea Pazienza in collaborazione con il comune di Termoli, la rassegna vuol essere un modo per omaggiare il grande fumettista termolese Benito Jacovitti. Fumetti e musica sono i due elementi principali che caratterizzeranno le tele esposte, molte delle quali realizzate proprio dagli studenti della IV B del liceo artistico intitolato al celebre artista, coordinati dal professor Luigi Petrosino. Ma in esposizione ci saranno anche le opere dell’"erede" di Jacovitti, Luca Salvagno, e quelle di Vito Pagano. All’inaugurazione, che si terrà sabato 5 alle 18, parteciperà il preside dei licei classico e artistico Antonio Franzese.
Pescara. Usura, la Sima spa non c'entra. PESCARA. I soci di minoranza di Sima spa, società di Lanciano cancellata dall'Albo delle finanziarie, scendono in campo per chiarire e tutelare la loro immagine. Lo fanno attraverso una nota emessa dall'avvocato Marcello Di Iorio del foro di Pescara.
«In assenza di precisazioni da parte del legale rappresentante della Sima Spa, alcuni soci minori che rappresento in altre vicende giudiziarie mi hanno chiesto di trasmettere alle varie testate un contributo utile a chiarire quanto sta accadendo, al fine di tutelare al meglio l'immagine della società», scrive Di Iorio. La vicenda ha preso il via alla fine del 2007, quando alcuni imprenditori pescaresi hanno presentato denuncia per usura, tirando in ballo il nome della finanziaria frentana che aveva un importante ufficio a Pescara. In un secondo momento, dopo un complesso iter burocratico, almeno 8 imprenditori hanno ottenuto la sospensiva dai debiti verso tutti (Stato e privati) secondo la legge 44 del 1999 e sono in attesa del risarcimento del danno previsto dalla legge 108 del 1996. Risarcimento che non potrà prescindere dalla penale responsabilità degli eventuali colpevoli.
«Nel corso del 2009 la società è stata oggetto di un'ispezione da parte della Banca d'Italia», aggiunge Di Iorio riferendosi a Sima Spa. «Dal conseguente rapporto ispettivo è scaturita una denuncia presso la procura della Repubblica del tribunale di Lanciano volta ad accertare la presunta violazione di norme in materia di usura e antiriciclaggio (più specificatamente, mera omissione di registrazione di alcune informazioni nell'Archivio unico informatico). La procura della Repubblica di Lanciano ha avuto modo di compiere gli opportuni accertamenti (interrogatori, sommarie informazioni e acquisizione di documentazione) e, non ravvisando a carico degli indagati alcuna delle denunciate ipotesi di reato, ha concluso le indagini (esperite nei confronti di alcuni dirigenti e vari rappresentanti legali della società) con una richiesta di archiviazione del procedimento. Il Gip del tribunale di Lanciano, ritenuta la fondatezza delle argomentazioni, ha disposto l'Archiviazione del procedimento. Alla luce di quanto esposto, non appare opportuno associare il nome e l'immagine della Sima spa a presunti reati per la violazione di norme in materia di usura e antiriciclaggio... Va inoltre chiarito che il rapporto ispettivo della Banca d'Italia, rimesso per competenza presso il ministero dell'Economia e delle finanze, ha prodotto la cancellazione di Sima spa dall'Albo delle finanziarie, Albo generale tenuto presso la Banca d'Italia. Il decreto di cancellazione è stato impugnato dai miei assistiti innanzi al competente Tar del Lazio e in attesa di una sentenza di merito pare quantomeno prematuro, e indubbiamente fuorviante, celebrare il de profundis della società». In attesa degli sviluppi, va ricordato che la Bls di Lanciano, ex azionista di controllo di Sima spa, è stata citata da due avvocati per culpa in vigilando e culpa in eligendo.

Nessun commento: