mercoledì 2 marzo 2011

Mezzogiorno della Sera, politica economica e finanza pubblica. 2 marzo 2011

De Siervo: ma quali comunisti, la Corte costituzionale va oltre gli interessi di bottega.

Un nuovo movimento che lavori per superare il divario tra nord e sud
scritto da Raffaele Lombardo.

I geologi: "Una storia già vista"

Molise. Il referendum contro lo Statuto costa troppo.

I rifiuti di Ortona smaltiti nella Puglia.

Regione basilicata promuove prima conferenza su petrolio e ambiente tra polemiche e sperpero di denaro pubblico.

Giugliano (Na), Pianese: Base Nato, chieste compensazioni ambientali

Fotovoltaico intelligente. Comune del Salento affitta terrazze immobili pubblici.

Un rammarico: «Nessuno a cui insegnare la mia arte».

Piogge e frane, la Calabria piange altre due vittime.

Convegno “Gli Arbëreshë e l’Unità d’Italia”


De Siervo: ma quali comunisti, la Corte costituzionale va oltre gli interessi di bottega. «C'è un esponente politico, di cui non farò il nome, nemmeno sotto tortura, che polemizza con la Corte Costituzionale, parlando di esponenti comunisti. Non si capisce però da dove trae queste affermazioni. Scusate questo sfogo». Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, intervenendo a Cosenza a una manifestazione sui 150 anni dell'Unità d'Italia. «In questi giorni - ha aggiunto - ho sentito critiche non giuste e non solo nei confronti della Corte Costituzionale. Tanto per essere chiari non sono i pm ad impugnare le leggi. La Costituzione va oltre gli interessi di bottega».
«La fedeltà sostanziale alla Costituzione - ha aggiunto il presidente De Siervo - spetta a tutti i soggetti istituzionali e privati di ogni appartenenza culturale o politica. Alla Consulta tocca il compito più oscuro di intervenire nei casi, prescritti dalla Costituzione, in cui vi sia un dubbio o un sospetto di violazione dei principi costituzionali da parte di un soggetto che abbia responsabilità istituzionali».
«Spesso la Corte - ha detto ancora de Siervo - ha svolto il faticoso compito di precedere Parlamenti un po' pigri non per rifare la Costituzione, che è una funzione che spetta alle Camere. La Corte non è esente da errori o fraintendimenti ed il diritto di critica ci stimola ed è opportuno». 1 marzo 2010
Un nuovo movimento che lavori per superare il divario tra nord e sud
scritto da Raffaele Lombardo. Pochi partiti, a parte la Lega, sono rimasti fermi in questi ultimi anni. La Lega ha una sua configurazione e una organizzazione stabile nel territorio eppure strettamente legate alla figura di Bossi. Questa insostituibilità della figura del leader credo sia un fattore di debolezza.
Noi dell’Mpa, nel nostro piccolo, dobbiamo evitare di correre il rischio della identificazione con una sola persona.
Quale evoluzione dare alla nostra esperienza politica? Bisogna evitare la coincidenza tra il ruolo di governo e quello di capo di un partito perché le due cose interferiscono tra di loro e spesso non giovano l’una all’altra. E’ inevitabile che un ragionamento politico si porti poi sul piano dell’azione di governo e ciò nuoce all’azione di governo e indebolisce l’azione politica.
La costituente che apriremo non potrà che innestarsi sul tronco solido e robusto di questi cinque anni di esperienza e sugli uomini che ci hanno creduto liberamente e onestamente. Però c’è bisogno di un innesto perché forze nuove possano portare il loro contributo per il rilancio di questa formazione politica.
Quando dico che l’ideale sarebbe avere un intellettuale a dirigere questa nuova forza politica voglio dire che è bene che sia un uomo mille miglia lontano, anche se so che non sarà possibile e bisognerà trovare una via di mezzo, dalla politica militante, da quella che giorno per giorno si nutre di se stessa.
Qualcuno che interpreti le istanze della società civile, dei giovani, di quanti oggi sono protagonisti di tante rivoluzioni. Nessuno si era accorto di quanto covava sotto la cenere in paesi come l’Egitto, la Tunisia o la Libia. Nuove generazioni che attraverso internet dialogano e si scambiano valutazioni e informazioni e che nella politica non trovano ospitalità.
Mi auguro che in questa fase, breve, di costituzione di questo nuovo soggetto, insieme ai militanti, si possano trovare nuovi protagonisti di un impegno politico che sarà più rispondente alle domande di rappresentanza della nostra società.
Non sono certo io che devo fare nomi. E’ bene che i nomi vengano dal dibattito, dalla discussione e dal confronto libero che partirà dalla Sicilia, dove ci sono le nostre radici, ma che dovrà coinvolgere anche altre parti del Paese, in particolare del Sud.
Mi auguro che dopo il 17 marzo possa partire uno spunto in più perché dopo i 150 anni di unità politica, istituzionale e geografica si cominci a lavora all’unità vera. Quella che riguarda le persone, la loro vita, l’economia, la società e si cominci a lavorare per superare il divario indegno che divide in due il nostro Paese.
I geologi: "Una storia già vista" ROMA - "Una storia già vista". Così il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano, commenta le frane e le esondazioni, frutto del dissesto idrogeologico, verificatesi oggi in Calabria, e nel Messinese, in Sicilia.
"Non è mai stata studiata nei piani di bacino" ha precisato poi Graziano la zona di Pettogallico a Villa San Giuseppe, periferica di Reggio Calabria, dove oggi si è verificata una frana "con colata di fango e acqua, come avvenne a Giampilieri e ad Atrani, in Costiera Amalfitana. Siamo in una zona al limite del centro abitativo - ha osservato -  ed i piani di bacino sono oggi limitati alle aree urbane".
Il presidente nazionale dei geologi ha sottolineato poi la portata idraulica del torrente Budello, esondato a Gioia Tauro come avvenne l'ottobre scorso quando furono 120 le famiglie evacuate. In questo caso, ha detto Graziano, "ci sono studi e progetti per allargare la portata di questo che è un canale idrico stretto, ma con grosso bacino di alimentazione. Studi e progetti rimasti al palo, in attesa di soldi dello Stato".
"Forti danni" sono al momento segnalati in Sicilia, in particolare a Cannaro ed a Scaletta Zanclea (la stessa della grave frana dell'ottobre 2009), dove, ha annunciato infine Graziano, "sono già attivati quattro geologi, in ottemperanza all'accordo in essere con la Protezione civile. Solo molti danni, e nient'altro, ma anche qui è storia già scritta" ha concluso.
01/03/2011 http://www.lasiciliaweb.it/stampa.php?id=54159/cronaca/i-geologi-una-storia-gia-vista
Molise. Il referendum contro lo Statuto costa troppo. È una tempesta quella che si è abbattuta sullo Statuto votato qualche giorno fa, statuto che prevede trentadue consiglieri regionali, due in più rispetto agli attuali e otto assessori e quindi sulle loro indennità.
Un provvedimento che ha creato tensioni e polemiche in tutti gli strati sociali ed ora c'è, quindi, chi passa ai fatti per far tornare sui propri passi lo stesso Consiglio regionale. Ieri mattina Massimo Romano di «Costruire democrazia» ha annunciato ufficialmente l'indizione di un referendum. Ha inviato, infatti, nei giorni passati una comunicazione al presidente dell'assemblea consiliare che ieri mattina ne ha preso atto ufficialmente. Picciano commentando l'iniziativa di Romano ha sottolineato come ci vorrà del tempo per istruire sostanzialmente l'iter non essendo attrezzata la struttura del Consiglio. Ha inoltre evidenziato come mettere in piedi un referendum costi un paio di milioni di euro. Un passaggio ripreso successivamente da Mario Pietracupa dell'Adc che ha spiegato anche che ci vorranno 5 legislature per ammortizzare i costi di una chiamata popolare di questo genere. In linea con il referendum c'è anche il Pd. Per avviarsi concretamente ora sarà necessario raccogliere un quinto delle firme dei consiglieri regionali(sei), o un cinquantesimo di quelle degli elettori, circa seimila. Naturalmente in un clima dove ora tutti vorrebbero cambiare le regole e quindi tagliare a destra e a manca, il capogruppo del Partito Democratico Danilo Leva ha chiesto e ottenuto l'iscrizione all'ordine del giorno del prossimo consiglio regionale della mozione che va a sollecitare la legge regionale n.28 «nuove disposizioni sul trattamento indennitario dei consiglieri regionali del Molise» presentata il 30 marzo 2007. «Esprimo rammarico per il voto contrario dell'aula all'immediata discussione della mozione. - commenta però Leva. In questo momento è necessario lanciare un segnale chiaro sul tema della riduzione dei costi della politica e non prestare il fianco a strumentalizzazioni di sorta». Al.Cia
I rifiuti di Ortona smaltiti nella Puglia. Il sindaco Fratino bacchetta: Abruzzo senza strutture idonee per smaltire l'umido. ORTONA. Il Comune "tampona" l'emergenza rifiuti conferendo l'umido in un impianto fuori Regione. L'Ente ha preso contatto con la Bioecoagrim di Lucera che accoglierà per un anno l'organico ricavato dalla differenziata che non si riesce più a smaltire nelle strutture abruzzesi.  A dare la notizia il consigliere comunale Felice Talone, dipendente di Ortona Ambiente, partecipata che gestisce il servizio in città. «Siamo in emergenza rifiuti», spiega, «non ci sono impianti in Abruzzo in grado di accogliere il nostro organico perchè o sono saturi o troppo piccoli o danno precedenza ai comuni consorziati. Eppoi, la realtà è che non ci sono strutture sufficienti e in grado di soddisfare le esigenze dei Comuni che effettuano il servizio di "porta a porta", come nel nostro caso, perciò siamo costretti a rivolgerci anche fuori Regione».  Il problema principale è che delle quattro discariche regionali autorizzate a ricevere l'umido ne funzionano solo due, cioè quella di Cupello e quella di Celano che al momento sono sature. La soluzione dell'amministrazione comunale è da considerarsi ovviamente temporanea perché i costi di trasporto dei rifiuti e il loro smaltimento in discarica si aggraveranno rispetto a prima. A tal proposito, il sindaco Nicola Fratino già da tempo ha evidenziato i numerosi problemi delle municipalità che in Abruzzo decidono di passare alla raccolta differenziata, specialmente se di medio-grandi dimensioni, lanciando numerosi appelli alla Provincia e alla Regione di mettere in condizione i Comuni di poter effettuare realmente questo servizio. Altrimenti si paga «lo scotto» di essere «Comuni virtuosi», ma con difficoltà da risolverle nell'immediato, come «il dove» conferire l'umido che risulta essere la voce più importante della differenziata.  Intanto, oggi, parte da Ortona il primo camion con l'umido verso la Puglia, mentre per mercoledì sono previsti altri viaggi. Per raggiungere l'impianto di conferimento, secondo una stima di massima, il mezzo impiega due ore all'andata e due al ritorno, più circa due ore per l'operazione di carico e scarico del materiale.  «Abbiamo appena chiuso l'accordo con la Bioecoagrim» aggiunge Talone, «si tratta di una convenzione che durerà un anno per un servizio di conferimento rifiuti che ci costa 125 euro più Iva a tonnellata, più il costo del viaggio e le ore che si perdono per il trasporto del materiale visto che l'impianto si trova a 155 chilometri da Ortona. E' ovvio che cercheremo il modo per fare solo i viaggi strettamente necessari».  Per risolvere fattivamente il problema, l'amministrazione guidata da Fratino sta vagliando la possibilità di realizzare un impianto di compostaggio in città.  «Stiamo prendendo contatti con le ditte specializzate del Nord per apprendere il compostaggio e il suo funzionamento a livello d'impresa», conclude Talone, «installare un insediamento di questa tipologia porterebbe molti vantaggi, come: l'abbattimento sostanzioso della Tarsu, l'ottenimento di energia e la creazione di compost e di nuovi posti di lavoro».
Regione basilicata promuove prima conferenza su petrolio e ambiente tra polemiche e sperpero di denaro pubblico. 2, Marzo 2011 La Regione Basilicata, continua nell’azione di terviare i Lucani dai pericoli, dai rischi sulle tossicità delle estrazioni petrolifere che oramai stanno depurtando l’intero territorio regionale. Alla faccia delle royalties, prima di tutto viene la salute e l’incolumità dei cittadini. Mentre le polemiche incalzano in ogni parte della regione, lo sceicco lucano Vito De Filippo e il suo servo “bravo” Agatino Mancusi non hanno altro da pensare che promuovere la Prima Conferenza regionale su Petrolio e Ambiente. Una tre giorni di chiacchiere, session e passerelle varie da Matera a Viggiano. Quali siano le finalità non le conosciamo, o meglio le comprendiamo se non nella solita passerella di tanti luminari chiamati a tranquillizzare i Lucani. Una kermesse preparata forse anche per sperperare altro denaro pubblico in convention che poco potranno servire per tranquillizzare le nostre comunità fortemente preoccupate di quello che sta accadendo in Val d’Agri e non solo da diversi anni.

Ormai, imperano le malattie respiratorie e numerosi sono stati i casi di cittadini che hanno avuto modo di riscontrare malattie di ogni tipo che sono in forte aumento. Qui di seguito il comunicato diramato dal Copam  per presentare un evento atteso da tempo che i Lucani aspettano per capire cosa c’è dietro il business delle estrazioni dell’oro nero e quali riflessi negativi potranno esserci nel futuro. Il resto son canzonette che a nessuno interessano. “Vieni anche tu”, si conclude la nota diramata dai promotori di seguito pubblicata. Io non ci andrò e nemmeno tanti altri lucani. Forse nemmeno il Ministro dell’Ambiente ci sarà. Di sicuro stando al programma degli interventi saranno più oratori che partecipanti. Anche se siamo a Carnevale, a noi le chiacchiere di De Filippo e Mancusi non piacciono.
GIANLUIGI LAGUARDIA
Giugliano (Na), Pianese: Base Nato, chieste compensazioni ambientali Napoli, 1 mar (Il Velino/Velino Campania) - Il sindaco di Giugliano Giovanni Pianese ha inviato una lettera di sollecito al ministero dell’Ambiente e al Consiglio dei ministri per ottenere le compensazioni ambientali in seguito all’insediamento militare della nuova Base Nato-AFSouth di Lago Patria. “Nel programma – afferma il sindaco – sono evidentemente ricompresi anche gli interventi gi assentiti e finanziati con l’Accordo Operativo, al fine di acquisire la necessaria copertura finanziaria nell’ambito dei finanziamenti nazionali e comunitari, questa amministrazione intende far ricorso all’attività della società Sogesid Spa". L'invito di Pianese è quello di predisporre uno Schema di Convenzione "che estenda e regoli il rapporto tra le parti allo scoto di procedere alla redazione dei Progetti Preliminari delle opere previsti del Programma Generale rispetto a quelle già comprese nell’accordo del 18 giugno 2008”. Infatti, l’accordo Operativo prevede il completamento delle reti fognarie urbane (Lotto 1) ‘collettore via San Nullo’ per un importo di 5,4 milioni di euro; il completamento delle reti fognarie urbane (Lotto 3) ‘collettore via Madonna del Pantano’ per un importo di tre milioni di euro; il completamento delle reti fognarie urbane (Lotto 4) ‘collettore via Grotta dell’Olmo’ per un importo di 3,1 milioni di euro; il completamento delle reti fognarie urbane (Lotto 2) ‘collettore viale dei Pini e interventi di adeguamento funzionale’ per un importo di 3,7 milioni di euro. (com/red) 1 mar 2011 18:13
Fotovoltaico intelligente. Comune del Salento affitta terrazze immobili pubblici. di Pantaleo Rollo SAN DONATO L’amministrazione del sindaco Ezio Conte pronta a far fruttare il suo patrimonio immobiliare. L’idea è quella di affittare i tetti di scuole e impianti sportivi, oltre che dello stesso municipio, per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Naturalmente al miglior offerente.
Il bando di gara. Nello specifico si tratta della concessione del diritto di affitto, per ventidue anni, dei 195 metri quadrati del Palazzo di Città di via Brodolini; dei 830 mq della scuola media di via Roma; dei 710 della scuola materna di via Aiarelli; dei 1320 della scuola elementare di via Verdi, ed ancora dei 1.560 mq degli impianti sportivi di via Galugnano e dei 206 della delegazione municipale di via Lecce, nella frazione di Galugnano. Il tutto per una superficie complessiva di 5641 metri quadrati. L’obiettivo minimo è di poter incassare cinquemila e cinquecento euro l’anno, per i prossimi 22 anni. Ma naturalmente l’offerta sarà al rialzo.
«La costituzione del diritto di superficie sugli immobili – spiega il sindaco – riguarderà l’installazione degli impianti fotovoltaici senza compromettere l’impermeabilizzazione delle coperture, fermo restando il diritto di proprietà del Comune sul resto degli edifici e delle relative particelle».
Il diritto di superficie e quello d’affitto sarà esclusivamente finalizzato a progettare, realizzare e gestire impianti fotovoltaici. «In particolare – sottolinea Conte – il soggetto individuato, a fronte del pagamento del corrispettivo per l’acquisto del diritto di superficie e d’affitto, acquisirà il diritto di realizzare sui tetti o coperture degli edifici posti a gara, impianti fotovoltaici in grado di generare in una modalità ecocompatibile e rinnovabile energia elettrica. Gli impianti fotovoltaici – conclude – sono finalizzati esclusivamente alla produzione di energia elettrica da immettere nella rete elettrica nazionale».
Un rammarico: «Nessuno a cui insegnare la mia arte». Nella bottega del padre, Pasquale Di Ciancia ha iniziato a lavorare a 8 anni. «Ha formato una trentina di sarti. Ci ha insegnato tutti i segreti del mestiere». Segreti destinati, purtroppo, a rimanere tali. È il più grande rammarico del sarto potentino: non avere ragazzi a cui trasmettere quest’arte.
«Il regime fiscale elevato non consente di assumere un dipendente. I soldi della formazione, ma lo posso dire? - chiede con garbo. Sono sprecati. Uno sperpero di fondi pubblici. I mestieri si insegnano nelle botteghe. Purtroppo l’artigianato è scomparso. E scompaiono i ferri del mestiere. C’è ancora qualcosa in merceria; scompaiono bottoni, fettucce, spalline. È difficile trovare aghi perfetti, nè lunghi, nè corti. E i ditali?». Nulla, solo quelli di una vecchia collezione esposti in bacheca. [l.ier.]
Piogge e frane, la Calabria piange altre due vittime. Mercoledì 02 Marzo 2011 07:36 Redazione desk REGGIO CALABRIA - Sembra un triste e malinconico leit motiv, soprattutto negli ultimi anni, quello degli smottamenti idrogeoligici che interessano la Calabria. Anche ieri accompagnato da drammatiche notizie di cronaca. Nelle prime ore di ieri mattina, infatti, ben due persone sono morte a causa del maltempo. Uno, Antonino Laganà, pensionato di 69 anni, è stato sommerso da fango e detriti e trascinato con la sua vettura verso il fondo valle dove scorre il torrente Pettogallico, nella località Villa San Giuseppe. Il corpo è stato recuperato da una squadra dei vigili del fuoco del nucleo speleo-alpino-fluviale, che si è calata nel dirupo per recuperare il corpo del pensionato. L’altro è un commerciante di 34 anni, Domenico Ferrò, di Natile di Careri (Reggio Calabria). L’uomo stava viaggiando a bordo di un fuoristrada quando, per la forte pioggia, si è schiantato contro l’ingresso di un bar che a quell’ora era chiuso sulla statale 106 al bivio per Portigliola, nella locride. Per tutta la giornata di ieri, la zona del reggino è sembrata essere quella più gravemente colpita dalle piogge, tanto da far mobilitare la Protezione civile regionale. Oltre a Villa San Giuseppe, infatti, altri smottamenti sono stati segnalati in diversi punti della città. Nelle frazioni periferiche di Boschicello e di Gallina, per i cedimenti di terreno dovuti al nubifragio che ha investito la città dello Stretto, dalla notte scorsa ci sono state alcune famiglie che risultavano addirittura isolate. Nel pomeriggio è anche esondato il torrente Budello a Gioia Tauro, dove i residenti nella zona hanno vissuto momenti di grande apprensione, ma la situazione è stata tenuta sotto controllo dagli operatori della Protezione civile. Ma i problemi non hanno riguardato solo Reggio. Anche a Catanzaro e nel lametino si sono registrati forti disagi, a partire dai rallentamenti sulla strada dei due mari, a causa degli smottamenti che si sono verificati nei pressi dello svincolo a Vena di Maida. Per non parlare delle ferrovie: dalle dieci di ieri mattina il tratto tra Villa San Giovanni e Bagnara è stato aperto solo in direzione nord. Ed è stata interrotta per allagamento, dalle 13.15, anche la linea Lamezia - Catanzaro, tra Marcellinara e il capoluogo. Dove è stato possibile, Trenitalia  ha messo a disposizione un servizio navetta per rimediare ai disagi. La situazione non è cambiata nell’area di Cosenza, che è stata penalizzata soprattutto nel tratto autostradale, vicino Rogliano e nell’area urbana. E ad ogni dramma, tornano alla mente le parole di Giustino Fortunato, che definì la Calabria "sfasciume pendulo sul mare".
Convegno “Gli Arbëreshë e l’Unità d’Italia” Mercoledì 02 Marzo 2011 08:00 Redazione desk La scuola e i Beni Culturali per raccontare il contributo degli Italo – Albanesi al Risorgimento e all’Unità d’Italia. Un incontro istituzionale nel pieno della dialettica culturale. I lavori, coordinati dalla Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo della Comunità di Spezzano Albanese, Rosina Costabile, saranno conclusi dal Consulente Culturale Presidenza della Camera dei Deputati per i 150 anni dell’Unità d’Italia e responsabile Minoranze Linguistiche del MiBAC Pierfranco Bruni. “Gli Arbëreshë e l’Unità d’Italia” è il tema del convegno che si terrà oggi a Spezzano Albanese (Cs). L’appuntamento, nell’ambito dei festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, servirà a fare chiarezza sul ruolo delle minoranze etnico-linguistiche, nello specifico quella arbëreshe, in questo particolare processo storico che ha unito, sotto un’unica bandiera, le regioni italiane. Anche la cittadina di Spezzano, in questo senso, ha avuto un ruolo preciso fornendo alla causa garibaldina anche uomini di illustre valore come Vincenzo Luci, Antonio Nociti e Gennaro Cassiani. A promuovere la serata è l’Istituto Comprensivo Statale spezzanese, in collaborazione con le Associazioni Culturali MeEduSA, Bashkim e Sipario, guidato dalla Dirigente Scolastica Rosina Costabile. «Crediamo che sia di fondamentale importanza aderire alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia -ha asserito il capo d’istituto-. Soprattutto perché Spezzano, oltre ad avere avuto un ruolo nel processo di unificazione, così come tanti altri paesi albanofoni, ha anche ospitato “l’Eroe dei due Mondi” l’1 settembre 1860». La location in cui si svolgerà l’evento sarà l’Aula Magna della Scuola Media, dove, a partire dalle ore 18.30, saranno chiamati a intervenire, dopo i saluti del sindaco Giovanni Cucci, l’Ispettore Dirigente Tecnico del Ministero Iur Francesco Fusca, il Cultore di storia locale Francesco Marchianò, e don Vincenzo Longo, già parroco della cittadina arbëreshe e storico. La serata, coordinata dalla stessa Dirigente Costabile, vedrà le conclusioni di Perfranco Bruni, Consulente culturale della Presidenza della Camera per i 150 anni dell’Unità d’Italia e Responsabile del Ministero dei Beni Culturali per il progetto Etnie e Unità d’Italia. «Bisogna rileggere il quadro storico pre Unità d’Italia -afferma Bruni- e il coinvolgimento nel progetto risorgimentale delle comunità di lingua e di etnia arbëreshe. Queste comunità, infatti, pur portandosi dietro una appartenenza culturale e valoriale importante, sono riuscite a svolgere un compito di estrema importanza e di collante con i Paesi Italo - Albanesi, tanto che Garibaldi trovò ospitalità in queste comunità all’insegna del tricolore». Nel corso dell’evento, patrocinato dal MiBac e dal Comune di Spezzano Albanese, verrà presentato il volume “Spezzano Albanese per l’Unità d’Italia (1848-1866)”, mentre i ragazzi dell’Istituto comprensivo allieteranno gli interventi con musiche e canti del periodo storico in esame.

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