giovedì 14 luglio 2011

Federali.Mattino_14.7.11. Questo paese ricco di merda non e’ la mia povera nobile Patria. Carmelo Bene, in vendita la casa paterna.----Svizzera, Ronny Bianchi: Perché una cosa è il libero mercato, un’altra sono gli sciacalli ai quali interessa solo addentare la preda senza nessun rispetto per coloro che devono lottare per arrivare alla fine del mese e per i governi che impegnano capitali pubblici per sostenere l’economia dei loro paesi.

Lecce. Carmelo Bene, in vendita la casa paterna
Il miglior segreto è non avere segreti
Usura, sequestrate societa’ a San Marino
Svizzera. Speculatori senza etica e paesi senza futuro


Lecce. Carmelo Bene, in vendita la casa paterna
Mobilitazione e proteste degli artisti
Dopo un'asta, due stanze andranno venerdì ad un privato
L'edificio è ancora abitato dalla sorella 73enne del poeta
LECCE - Difendere la casa paterna di Carmelo Bene, conservare i luoghi che racchiudono la sua memoria. La cessione di due stanze della casa di Santa Cesarea Terme a nuovi proprietari ha fatto scaturire l’iniziativa di «Attigui a casa sua!». Si tratta di una manifestazione di protesta a cui attori e poeti daranno vita venerdì, giorno della cessione. L’intento non è, però, quello di ostacolare il passaggio di consegne sancito da una vendita all’asta, ma quello di impedire che anche il resto della casa del celebre scrittore e drammaturgo venga venduto. La residenza infatti, non solo è abitata dalla sorella 73enne dell’artista, Maria Luisa Bene, ma contiene alcune importanti testimonianze della carriera di Carmelo Bene.

L’INIZIATIVA – I promotori della protesta sono l’attore Simone Franco e il pittore Orodè Deoro che in questi giorni stanno cercando di sensibilizzare associazioni, istituzioni e uomini di cultura per riuscire a preservare una importante fonte di ricchezza e memoria del territorio. «Così facendo – spiegano i due in un comunicato – possiamo svegliare chi di dovere, chi può fermare questo ennesimo scempio nei confronti del territorio, quest’ennesimo atto di ignoranza totale, di cannibalismo». La casa di Santa Cesarea Terme è, infatti, il luogo dove il poeta salentino ha composto le sue poesie giovanili e girato il lungometraggio «Nostra signora dei Turchi». A preoccupare è soprattutto il destino di carte, fotografie, premi e disegni dell’artista la cui perdita comporterebbe il depauperamento delle testimonianze di una delle voci più importanti del sud. Dalle ore 11 a villa Sticchi, il palazzo moresco che si erge su Santa Cesarea Terme, è prevista una raccolta firme e una esibizione del poeta Massimiliano Manieri per tentare dunque di evitare lo sfratto della sorella di Carmelo Bene e lo smembramento del complesso storico e della memoria che esso racchiude.

IL SOGNO – Il proposito più suggestivo dell’iniziativa è quello di riuscire a trasformare quella casa in un «Museo Carmelo Bene», emulando ciò che avviene in Spagna per Federico Garcia Lorca. Infatti Granada, città dell’Andalusia, dà la possibilità ai visitatori di conoscere il luogo simbolo dello scrittore di poesie d’amore. Traendo spunto da questo esempio, a Santa Cesarea Terme luoghi come il balcone da cui Carmelo Bene si getta nel film «Nostra signora dei Turchi», potranno appartenere alla memoria collettiva, e non a quella di un privato.
Francesco Lucatorto

Il miglior segreto è non avere segreti
Il Blog del Direttore di Carlo Alberto Tregua
Lo spionaggio è a strascico, viene effettuato per svolgere le indagini attraverso le varie forme di intercettazioni, che vogliono fare emergere reati di varia natura, soprattutto quelli che riguardano la Cosa pubblica. Sulla liceità delle intercettazioni a strascico non interveniamo, mentre ci sembra eccessivo e fuori posto l’uso improprio che se ne fa quando le stesse non hanno rilievo penale.
 Lo spionaggio si effettua nel settore industriale per carpire brevetti relativi a processi e prodotti, ma anche a metodi organizzativi che consentono di avere successo. Lo spionaggio va anche nei rapporti personali e famigliari per fare emergere segreti di vario genere.
 Diciamo che il segreto fa parte del comportamento delle persone, molte delle quali hanno bisogno di nascondere altri comportamenti ai terzi e alle persone vicine.
 Qualcuno lo fa per necessità, qualche altro per abitudine. Nascondere la verità è spesso motivo di godimento.

 Christian De Sica, in un’intervista,  diceva che suo padre il grande Vittorio faceva una mala vita perchè aveva due famiglie, tanto che a Capodanno era costretto a fare due cenoni: uno fino alle 22:30 e l’altro dalla mezzanotte. Una vita sacrificata ma senza segreti.
 Dire la verità è comodo perchè non c’è bisogno di ricordarsi l’eventuale menzogna imbastita per nasconderla. Naturalmente ci riferiamo a comportamenti normali dei cittadini. Ben altro è il caso dello spionaggio politico che ha caratterizzato in maniera profonda il lungo periodo della guerra fredda tra il blocco Occidentale e il blocco Orientale.
 Anche ai nostri giorni lo spionaggio esiste. Il nostro Paese ha due Servizi segreti, uno interno od uno esterno. Servizi che si riassumono con una parola di recente conio: intelligence. Una struttura di cui si dotano anche le imprese di una certa dimensione.
 Clamoroso è il caso di spionaggio del settore delle corse automobilistiche quando uno dei competitori ha rubato il segreto a un altro competitore subendo una pesante condanna.

Il miglior segreto è non aver segreti.
 Se fin da giovani, crediamo che la verità possa essere una nostra fedele e costante compagna otteniamo il risultato di semplificarci la vita.
 Ben inteso, non è che si possa dire sempre la verità in qualunque circostanza. Vi sono casi in cui è opportuno non dirla, per evitare di offendere o di creare disagio nell’interlocutore. Tuttavia dobbiamo ricordare che quando la verità ferisce non è colpa di chi la dice, ma della verità stessa.
 Dire la verità è come fare una fotografia. Essa si può interpretare a seconda da quale lato si veda. Però, non se ne può negare l’oggetto. Una fotografia fa vedere quello che c’è in primo piano, ma non tutto il resto che c’è dietro.
 Vi sono modelli informatici che consentono di vedere gli oggetti in tre dimensioni e altri che consentono di vedere all’interno di corpi umani e fisici attraverso forme di radar che penetrano la sostanza.
è un modo per cercare di  carpire i segreti della natura di cui l’uomo fa parte. Questa natura sconosciuta che l’uomo cerca affannosamente di conoscere e che, dissennatamente, colpisce.
 La conoscenza è la faccia opposta del segreto. È lo strumento con cui si getta luce su ciò che non si fa. Non c’è molta differenza tra segreto e ignoranza se non per il fatto che il primo è qualche volta voluto, mentre la seconda deriva dalla mancanza di volontà di combatterla, ridurla ed eliminarla, almeno in parte.
 In teoria, una vita senza segreti sarebbe una vita migliore. Ma così non è, per cui bisogna adeguarsi al sistema di intrecci fra persone, e fra persone e cose, senza affannarsi a voler chiarire a tutti i costi ciò che non si sa.
 Vivere con realismo, con i piedi ben posati a terra si può fare a condizione di evitare di stare con la testa per aria; a condizione di leggere molto per conoscere e informarsi; a condizione di mantenere un equilibrio tra quello che si dice e quello che si fa. 
 Riflettere molto e poi decidere. Ma quando si è deciso, andare avanti senza tentennamenti di sorta fino a raggiungere l’obiettivo.

Usura, sequestrate societa’ a San Marino
Due società operanti rispettivamente nel settore del noleggio di auto ed in quello di preziosi sono state sequestrate a San Marino nell’ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme che, nel 2009, ha portato all’arresto di 11 persone per usura aggravata dal metodo mafioso, estorsioni e tentata truffa aggravata.
 L’autorità giudiziaria di San Marino ha accolto infatti la richiesta di sequestro avanzata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Il commissario della legge del Tribunale commissariale civile e penale della Repubblica di San Marino, Rita Vannucci, ha inoltre disposto il sequestro preventivo delle due società, riconducibili agli indagati e ubicate nella Repubblica di San Marino.
 Il provvedimento di sequestro è stato eseguito dai militari del nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro in collaborazione con il servizio centrale criminalità organizzata della Guardia di Finanza di Roma.
 Il 30 giugno scorso i militari della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione ‘Easy money 2′, avevano sequestrato altri beni tra cui due appartamenti in uno dei più noti grattacieli di Miami oltre ad altri immobili a Roma, Milano e Vibo Valentia.

Svizzera. Speculatori senza etica e paesi senza futuro
di Ronny Bianchi - 07/14/2011
Sembra una situazione surreale, di pura fantascienza, mentre è la triste realtà. Tre agenzie di rating, senza particolari competenze (non sono l’Fmi, la Banca mondiale o l’Ocse), stanno affossando nuovamente l’economia mondiale assieme ai fondi speculativi.
Facciamo un passo indietro.
I 26 milioni di greci, irlandesi e portoghesi rappresentano l’8% della popolazione e il 7% del Pil europei. I 620 miliardi di euro del loro debito pubblico corrispondono pure all’8% del debito pubblico totale della zona euro. A preoccupare, non più di un anno fa, era solo il 30% del debito dei tre paesi (quello veramente a rischio), cioè 186 miliardi. In altre parole il problema che ha riempito pagine su pagine dei quotidiani, pesava per circa il 2% rispetto alla ricchezza totale prodotta ogni anno all’interno della zona euro.
Proprio per la piccolezza delle cifre in ballo, i fondi speculativi hanno intravvisto la possibilità di fare soldi, puntando contro questi paesi.
Infatti, un’azione del genere non possono attuarla contro paesi come Germania, Stati Uniti, Giappone o Cina perché anche gli speculatori, pur disponendo di capitali ingenti, non ne hanno a sufficienza per attaccare con successo le grandi potenze.
Le nazioni più piccole e in difficoltà oggettive sono invece alla loro portata. Naturalmente affinché l’operazione abbia successo, è necessario che qualcuno “al di sopra di ogni sospetto” dica che questi paesi sono in fallimento e che non hanno futuro.

Naturalmente questi enti “al di sopra di ogni sospetto” sono le tre agenzie americane di rating, finanziate da chi ha bisogno delle loro analisi. Insomma una vera indecenza.

Sono quindi nel giusto i paesi europei ad alzare la voce contro questa situazione. E fanno bene a pensare alla creazione di un’agenzia di valutazione europea statale e indipendente.

Ma non è sufficiente. Non si può permettere che alcuni filibustieri della finanza internazionale decidano la sorte di milioni di persone e vanifichino gli sforzi intrapresi dai governi per uscire da una delle peggiori crisi, causata, ancora una volta, dalla spregiudicatezza della finanza. (Non dimentichiamo che Goldman Sachs aveva aiutato il precedente governo greco a falsificare i conti).

Certo l’attacco è stato possibile perché oggettivamente c’erano delle debolezze nel sistema euro e nei paesi che ne facevano parte e, in primo luogo, un’evidente disparità di forza economica tra i paesi membri.

Non dimentichiamo però che la moneta unica ha segnato anche diversi successi.
Ha facilitato gli scambi commerciali tra i diversi paesi e imposto regole di gestione delle finanze pubbliche più vincolanti.
Non tutti si sono rivelati buoni allievi e forse si è operato con troppa fretta (la Grecia non era probabilmente pronta ad adottare l’euro).
Ma l’euro è andato via via rafforzandosi rispetto al dollaro dopo una partenza disastrosa e ha guadagnato credibilità internazionale facendo ombra al biglietto verde, cosa che non ha certamente reso felici gli Stati Uniti.
A questo punto sarebbe opportuno che i paesi che hanno adottato la moneta unica prendano decisioni drastiche, mettendo in campo tutte le risorse disponibili – aumentare il fondo di solidarietà e pretendere dalle banche private che si assumano i loro rischi – così da far capire alla speculazione finanziaria che la pacchia è finita.

Se poi si riuscisse anche a causare perdite consistenti ai fondi speculativi (come successo con la crisi di Hong Kong) tanto da renderli innocui o perlomeno prudenti per il prossimo decennio, sarebbe tutto di guadagnato.

Poi, una volta passata la bufera, i governi europei dovranno intervenire in modo deciso per impedire che i movimenti speculativi abbiamo la possibilità di operare.
Perché una cosa è il libero mercato, un’altra sono gli sciacalli ai quali interessa solo addentare la preda senza nessun rispetto per coloro che devono lottare per arrivare alla fine del mese e per i governi che impegnano capitali pubblici per sostenere l’economia dei loro paesi.

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