martedì 5 luglio 2011

Federali.Sera_5.7.11. Il segretario della Volkspartei Richard Theiner: Gli accordi presi vanno rispettati. Capiamo che l'Italia deve ridurre i suoi enormi debiti, ma questo non può avvenire a scapito delle Regioni, che da anni fanno il loro dovere. I nostri bilanci da decenni sono esemplari. Sapremo difenderci, se dovessimo subire ulteriori tagli.

Emergenza rifiuti a Foggia scatta nuovo piano
«La Lega? Stampella della casta»
Durnwalder: no alla stretta sui cittadini


Emergenza rifiuti a Foggia scatta nuovo piano
FOGGIA - L’emergenza rifiuti rimane in tutta la sua gravità perché alcune zone della città continuano ad essere sommerse di sacchetti rimasti abbandonati fuori dai cassonetti, ma intorno alla questione mezzi (nel mese di luglio di sicuro ci saranno i due nuovi acquistati dal Comune ed altri quattro a noleggio) e al ritorno del personale per strada (il commissario liquidatore Pasquale Santamaria ha firmato 25 ordini di servizio per altrettanti spazzini collocati in altri servizi), c’è anche la questione del controllo del territorio e dell’organizzazione di un servizio che fa acqua da tutte le parti come quello del ritiro dei cartoni e imballaggi e della «differenziata» che spetta ad Amica e Daunia ambiente.

Nell’ultimo week end, al di là della penuria di mezzi, la città è stata trasformata in un immenso scatolificio perché supermercati, negozi, pubblici esercizi, officine, abbandonano scatoloni e imballaggi che non fanno parte dei rifiuti urbani e che hanno bisogno di un altro percorso per lo smaltimento. Smaltimento che fino a questo momento è avvenuto «gratuitamente», a spese della comunità foggiana, certo in condizioni non proprio eccellenti e con una organizzazione precaria, ma in ogni caso a spese di tutti. Visto che non c’è collaborazione (solo qualche supermercato piega correttamente i cartoni in attesa del passaggio del camioncino ex Daunia ambiente), a questo punto occorre rimettersi intorno ad un tavolo con le organizzazioni di categoria per arrivare ad un’intesa, altrimenti siamo di fronte a continue infrazioni che non vengono contestate né dalla Polizia municipale né dalla Polizia provinciale che dovrebbe occuparsi proprio di tutela ambientale.

Altro nodo da sciogliere riguarda l’immondizia lungo gli ingressi della città e nei tratti della circunvallazione. Insomma, è sufficiente fare un monitoraggio ad occhio per rendersi conto che non è possibile - per presenza di residenze ed altro - accumulare tutti quei rifiuti. Allora anche in questo caso occorre un controllo più capillare del territorio. Con tutti i piccoli cantieri in città ad esempio sarebbe utile sapere quanti controlli sono stati fatti dalla polizia municipale a proposito dell’abbandono dei detriti. Così come appare evidente che c’è più di un soggetto che scarica ogni tipo di rifiuto, spesso speciali, lungo il confine della città perché certo di rimanere impunito.

Anche queste situazioni vanno aggiunte all’emergenza rifiuti in città che l’Amica, insieme al Comune, deve risolvere e basta. Lo sciopero revocato oggi dai sindacati è il segnale che si ha perfettamente idea di quello che sta accadendo. Ma occorre fare di più. Bisogna ripulire la città, rimettere in giro gli spazzini (che devono pulire e non spostare rifiuti ed altro, quindi utilizzare la paletta), utilizzare le spazzatrici meccanizzate e tutti i mezzi possibili. Per alcune zone occorre anche chiedere al Comune la collaborazione delle cooperative che si occupano del verde pubblico, almeno per lo svuotamento dei cestini e la pulizia di aree ed aiuole devastate dagli incivili. Con le temperature estive si corrono seri rischi sul fronte igienico sanitario. Ecco perché infine va potenziata anche la derattizzazione e la disinfestazione della città.
Filippo Santigliano

«La Lega? Stampella della casta»
«A parole è schierata contro gli apparati politici, in realtà regge tutto l'apparato partitocratico»
NAPOLI - De Magistris contro la Lega. Non è una novità. Ma stavolta le accuse sono più ficcanti: «La Lega ha sbattuto la porta in faccia a Napoli e alla Campania e ciò indica come in questi anni abbia appoggiato l'affarismo che ha governato in Campania». Il Carroccio, secondo il sindaco di Napoli, «a parole, è schierato contro gli apparati politici ma in realtà è una delle stampelle fondamentali dell'apparato partitocratico. In realtà ha paura di questa classe dirigente e che possano cambiare gli equilibri politici. Napoli avrà un grande riscatto non solo politico, ma anche economico e sociale».

FRONTE RIFIUTI - E sull'ipotesi dello stoccaggio rifiuti nelle cave, il primo cittadino risponde così: «Per quanto riguarda il Comune di Napoli non c'è alcun progetto di questo tipo. Poi se altri (Cesaro e Caldoro, ndr) hanno in mente cose diverse dovete chiederlo a loro».

ANCORA ROGHI IN CITTA' - Intanto proseguono i roghi e torna l'incubo di una nuova crisi vista la difficoltà di smaltimento. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Napoli la scorsa notte hanno dovuto eseguire 30 interventi nella notte per spegnere i micidiali incendi di cassonetti e pattume.

SITUAZIONE BUONA AL VOMERO, MALE FUORIGROTTA - La situazione in strada sembra migliorata al centro storico e nei quartieri collinari del Vomero e Posillipo, ma resta pesante a Fuorigrotta, Soccava, Pianura, periferia occidentale e nella periferia orientale. Rimossi i sacchetti restano comunque per le strade ingombranti e materiali non raccolti anche nelle strade panoramiche. In provincia la situazione è critica a Giugliano e nei centri limitrofi e sul litorale flegreo, a Pozzuoli.

Durnwalder: no alla stretta sui cittadini
La Provincia contro il governo: inaccettabili 236 milioni di risparmi nel 2013
di Antonella Mattioli
 BOLZANO. «La Provincia di Bolzano non ha debiti ed è perciò assurdo, come sembrerebbe prevedere la manovra di Tremonti, raddoppiare gli obiettivi di risparmio per le Province e Regioni a Statuto speciale». Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ieri, al termine della riunione di giunta, ha annunciato una presa di posizione comune con il presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai. Già oggi i due governatori scriveranno al ministro Tremonti per dire no ad ulteriori sacrifici. Sono previsti inoltre incontri a Roma con le altre Regioni a Statuto speciale. «In discussione - ha precisato Durnwalder - non è l'Accordo di Milano (riguarda le entrate) del 2009 che è blindato e ci costa già circa 500 milioni l'anno in mancate entrate. La manovra di Tremonti, a quanto è dato sapere finora, punta a cambiare le condizioni del patto di stabilità (riguarda le uscite). Per noi significherebbe raddoppiare gli obiettivi di risparmio. Una richiesta irricevibile, perché significherebbe poter impegnare la spesa in bilancio ma non poter poi liquidarla: non se ne parla neppure».
LE CIFRE. Il capo ripartizione finanze Eros Magnago, che ieri ha studiato il decreto Tremonti da lacrime e sangue di qua al 2014, conferma le preoccupazioni del presidente Durnwalder: «Se non verranno introdotte delle modifiche, a partire dal 2013, sarà dura». In base al patto di stabilità, attualmente in vigore, i risparmi di spesa previsti per quest'anno sono di 59 milioni che diventeranno 118 nel 2012 e altri 118 nel 2013. «I commi 4 e 5 dell'articolo 20 del decreto Tremonti prevedono - spiega Magnago - il raddoppio delle attuali cifre nel 2013, ovvero 236 milioni. Nel 2014 si arriverebbe a 354». Il capo ripartizione evidenzia la pesante diversità di trattamento tra regioni ordinarie e speciali: «Nel 2013 alle prime si chiede di risparmiare complessivamente 800 milioni che diventeranno un miliardo e 600 milioni nel 2014. Alle Regioni a Statuto speciale si chiede un miliardo nel  2013 che diventeranno 2 nel 2014». Ma Durnwalder non ci sta: «La Provincia di Bolzano non ha debiti e ci pare quindi controproducente e illogico raddoppiare gli obiettivi di risparmio».
LE CRITICHE. Sulla manovra e sulle possibili ricadute a livello localo prende posizione in una nota il segretario della Volkspartei Richard Theiner: «Gli accordi presi vanno rispettati. Capiamo che l'Italia deve ridurre i suoi enormi debiti, ma questo non può avvenire a scapito delle Regioni, che da anni fanno il loro dovere. I nostri bilanci da decenni sono esemplari. Sapremo difenderci, se dovessimo subire ulteriori tagli». Critiche al governo anche dal segretario del Pd Antonio Frena: «Il raddoppio degli obiettivi di risparmio per Province e Regioni a Statuto speciale è irresponsabile e penalizza chi gestisce bene le risorse». Per il Pd «la destra invece di rilanciare l'economia, vara norme contro lo sviluppo e la ripresa, che penalizzano gli enti locali e non tengono conto delle specificità delle Autonomie. Dopo l'Accordo di Milano è irresponsabile limitare ulteriormente le risorse di Province e Regioni a Statuto speciale».
I TRIBUTI. La giunta provinciale ieri ha espresso l'intesa per il versamento diretto dei tributi da Roma, previsto dall'Accordo di Milano. Per il presidente Durnwalder, «si tratta di una importante semplificazione che ha comportato un notevole lavoro di preparazione e di accordo a livello tecnico tra Provincia, ministero, Agenzia delle Entrate, Equitalia, Monopoli di Stato e Banca d'Italia». Sino ad oggi i tributi affluivano alla struttura di gestione a Roma, le spettanze della Provincia di Bolzano erano poi determinate con decreti ministeriali e della Ragioneria generale dello Stato e solo dopo ne veniva disposto il pagamento alla Tesoreria della Provincia, talvolta in ritardo, con la conseguente perdita degli interessi e la necessità da parte della Provincia di accendere mutui. Con il nuovo metodo inserito nella finanziaria statale 2010, che ha recepito l'Accordo di Milano, i tributi versati dagli altoatesini affluiscono sempre a Roma, «ma automaticamente vengono riversati per la parte che spetta alla Provincia (i nove decimi), senza più attendere i decreti ministeriali». Il nuovo sistema entrerà in vigore dal 1ºsettembre. 5 luglio 2011

Nessun commento: