mercoledì 14 settembre 2011

Federali.mattino_14.9.11. La missione in Italia del Fondo sovrano cinese non aveva l'obiettivo di esaminare eventuali acquisti di Btp ma la valutazione di possibili investimenti industriali.----Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detta fiduciosa sulla possibilità di trovare un accordo che sia aperto a tutti i partner europei e che comunque vada incontro alle esigenze della Finlandia sulla questione del collaterale.

Champions, de Magistris va a Manchester
Crisi: cinesi divisi su titoli Italia
Cina in Italia per investire non per Btp
Grecia: ministro Finanze Olanda, ci prepariamo a tutti gli scenari
Crisi: boom depositi banche a Bce
Euro-17: Merkel, fiduciosa su soluzione questione con Finlandia
Sul futuro pesa l'incognita del fondo salva-Stati


Champions, de Magistris va a Manchester
Il Pdl: ha "dribblato" il consiglio comunale
Il sindaco due giorni in Inghilterra per la partita, l'opposizione insorge: oltraggio ai problemi della città
 NAPOLI - «De Magistris ha fatto annullare due delicatissimi consigli comunali per andare due giorni a Manchester a vedere la partita del Napoli è un fatto incommentabile». Questo lo sfogo del capogruppo consiliare del Pdl, Marco Mansueto. Che aggiunge: «Mentre la città di Napoli si appresta a vivere una nuova emergenza rifiuti, De Magistris, anzichè trovare soluzioni e sottoporsi al democratico dibattito consiliare, in maniera irresponsabile ed irrispettosa verso le istituzioni, preferisce fare il tifoso anziché il sindaco, adducendo come pretesto della sua trasferta non meglio specificati incontri istituzionali di cui vorremmo avere immediata contezza.
QUESTIONE RIFIUTI - «Oggi in consiglio comunale, nel corso del question time - sottolinea Mansueto - si sarebbe dovuto discutere anche della questione ambientale. Vorremmo sapere a che punto è il tanto sbandierato piano per la differenziata; a che punto è l'accordo con lo stato estero per smaltire i rifiuti; quali sono le soluzioni strutturali all'emergenza. Domani si sarebbe dovuto parlare dell'America's Cup, e ci avrebbero dovuto spiegare perchè se la sono fatta soffiare sotto il naso e come intendono rimediare al danno d'immagine e sostanziale che hanno prodotto alla città».

Crisi: cinesi divisi su titoli Italia
Ipotesi presa in considerazione da economisti
13 settembre, 15:53
(ANSA) - PECHINO, 13 SET - L'ipotesi che la Cina acquisti una quota significativa del debito italiano divide gli economisti cinesi. Secondo Fan Gang, ex-consulente della banca centrale, un investimento in titoli ha attualmente un alto valore relativo, puo' comportare dei rischi, ma se il prezzo e' veramente basso, va considerato. Per Ye Tan, professore di economia, invece, il momento non e' favorevole perche' il rischio e' troppo alto: una scelta migliore sarebbe investire in infrastrutture o nell'e industria.

Cina in Italia per investire non per Btp
Incontri con Tremonti e Matteoli, Bankitalia e Cdp
13 settembre, 16:24
(ANSA)-ROMA, 13 SET - La missione in Italia del Fondo sovrano cinese non aveva l'obiettivo di esaminare eventuali acquisti di Btp ma la valutazione di possibili investimenti industriali. In particolare i rappresentanti del Fondo cinese hanno incontrato lo scorso 6 settembre i Ministri dell'Economia, Giulio Tremonti, delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e altri ministri nonche' con la Banca d'Italia.L'incontro con Tremonti e'servito da presentazione con la Cdp,per valutare iniziative comuni sul fronte delle Equity.

Grecia: ministro Finanze Olanda, ci prepariamo a tutti gli scenari
"Ci stiamo preparando per tutti gli scenari". Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze olandese Jan Kees De Jager a chi gli chiedeva della possibilità di un default della Grecia. Il ministro ha inoltre precisato che il governo sta "attualmente valutando molti scenari e possibili effetti di shock". "Tecnicamente, è molto difficile avere un Paese in un default controllato", ha osservato De Jager, aggiungendo che un evento del genere "ha sempre effetti collaterali".

Crisi: boom depositi banche a Bce
Oltre 197 miliardi di euro di liquidita' a un giorno
13 settembre, 16:01
(ANSA) - ROMA, 13 SET - Le banche hanno depositato 197,8 miliardi di euro di liquidita' a un giorno presso la Banca centrale europea, il livello piu' alto degli ultimi 14 mesi.
Gli istituti di credito, in una fase di acuta incertezza, hanno scarsa fiducia e piuttosto che prestarsi liquidita' a vicenda tendono a depositarla presso la Bce che le remunera a un tasso inferiore al mercato e pari ad appena lo 0,75%.

Euro-17: Merkel, fiduciosa su soluzione questione con Finlandia
Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detta fiduciosa sulla possibilità di trovare un accordo che sia "aperto a tutti i partner" europei e che comunque "vada incontro alle esigenze della Finlandia" sulla questione del collaterale. "Gli esperti al momento stanno lavorando a una soluzione", ha aggiunto il cancelliere tedesco.
Parlando dopo un incontro con il primo ministro finlandese Jyrki Katainen Merkel ha poi dichiarato che Germania e Finlandia sono determinate a stabilizzare l'euro e sono fiduciose sul fatto che questo possa avvenire attraverso la riduzione del debito nel lungo termine e il miglioramento della competitività.
"Tutte le azioni intraprese nell'Eurozona devono essere controllate e le conseguenze" devono essere tenute e mente, ha aggiunto poi Merkel criticando indirettamente i membri del suo governo che hanno recentemente rilasciato dei commenti sulla possibilitá di un default della Grecia. Merkel ha infine smentito i rumor sulla pubblicazione di un comunicato congiunto con il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso della giornata.

Sul futuro pesa l'incognita del fondo salva-Stati
Isabella Bufacchi. La Bce e le 17 banche centrali dell'Eurosistema, in via congiunta, hanno acquistato sul mercato secondario in poco meno di un mese titoli di Stato spagnoli e italiani per 70 miliardi. Ne avevano messi in portafoglio precedentemente 74 miliardi circa tra il maggio 2010 e il gennaio 2011 concentrandosi sui titoli di Stato greci, irlandesi e portoghesi. Per un totale di 143 miliardi. L'intervento delle banche centrali della zona dell'euro mirato a ridimensionare i rendimenti dei BTp e dei Bonos, per assicurare ufficialmente il buon funzionamento delle "cinghie" di trasmissione della politica monetaria e non per agevolare le politiche fiscali, è stato notevole: e questa cifra è destinata a salire ulteriormente perché, nonostante le operazioni del Securities markets programme abbiano superato i 27 miliardi negli ultimi due giorni rilevati, i tassi dei BTp e dei Bonos hanno ripreso lentamente a salire, accorciando le distanze dalla soglia proibita del 6,5 per cento. Il fatto poi che i prezzi in acquisto della Bce e dell'Eurosistema siano apparsi ieri sugli schermi degli operatori dieci minuti prima dell'asta dei Btp, proprio quando il calo delle quotazioni si stava facendo preoccupante, è un segnale che il sostegno dei banchieri centrali favorisce anche la raccolta diretta di fondi sul mercato da parte degli Stati più colpiti dalle turbolenze. La Bce e le altre banche centrali possono acquistare più titoli il giorno prima di un'asta proprio per dare liquidità alle banche e consentire loro di sottoscrivere i bond in emissione: e possono sorreggere le quotazioni nel dopo-asta, dopo un intervallo temporale fissato dalle linee guida degli interventi consentiti.
 Tutto questo sarà difficilmente replicabile quando la Bce passerà il testimone al veicolo Efsf, il fondo salva-Stati che nelle prossime settimane (o mesi) sarà potenziato con un'aggiuntiva capacità di acquistare titoli di Stato sul secondario. Il mercato, distratto finora dalla questione delle garanzie collaterali sui prestiti Efsf alla Grecia (richieste dalla Finlandia e favorite dall'Olanda) che sta rallentando l'aumento della potenza di fuoco dell'Efsf, inizia ora a porsi la questione della governance e delle modalità di intervento dell'Efsf. La Bce e le banche centrali dell'Eurosistema non devono chiedere il permesso a nessun politico di giorno per giorno per stabilire gli importi e i tempi degli acquisti sui titoli di Stato: il governing council fornisce un'indicazione di massima sugli importi in ballo ma sui mercati queste istituzioni si muovono tempestivamente e agilmente, con scatti felini. Al contrario, l'Efsf potrebbe risultare un elefante in una cristalleria: non disponendo di una liquidità teoricamente infinita come quella della Bce e dell'Eurosistema, dovrà finanziarsi sul mercato con emissioni di Efsf-bond per disporre del denaro necessario per finanziare gli acquisti sul secondario. In un solo mese, se fosse stato nei panni di Bce ed Eurosistema, avrebbe dovuto collocare 70 miliardi di bond. Invece nei suoi primi mesi di attività, l'Efsf ha emesso prestiti obbligazionari per poco più di 10 miliardi di euro: sono serviti alle prime tranche del salvataggio a favore di Irlanda e Portogallo. Il fondo attualmente non può mettere fieno in cascina, non può effettuare raccolta preventiva: quello che prende in prestito sul mercato, al netto di un cuscinetto di riserve come forma di garanzia, deve trasferirlo immediatamente agli Stati in difficoltà. Tutto questo complesso e lento meccanismo dovrà essere modificato, e velocemente, per consentire all'Efsf di subentrare alla Bce: il documento approvato dai capi di Stato e di Governo lo scorso 21 luglio prevede che sia la Bce a dare l'impulso all'Efsf per gli acquisti dei titoli di Stato. Ma manca ancora un'infinità di dettagli: chi stabilirà in futuro quali titoli dovranno essere messi nel portafoglio Efsf, per quali importi, in che tempi e con quali finalità? Tutto quello che adesso la Bce e le banche centrali dell'Eurosistema svolgono autonomamente, in futuro rischia di essere regolamentato con una dose - forse - massiccia di politica.
 Gli acquisti dei BTp da parte delle banche centrali dell'eurozona appaiono, guardando in prospettiva, una finestra di opportunità eccezionale per trattenere il tempo, in attesa che l'Italia metta a punto le politiche di risanamento dei conti pubblici e le riforme per la crescita in vista dell'uscita di scena della Bce e della scesa in campo dell'Efsf.

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