venerdì 4 novembre 2011

L’Italia padana e’ in amministrazione controllata; era ora. I padani raccolgano i loro cazzi di cocci. E muti, capito mi hai?

-      Fmi: L’Italia non ha credibilità. Il governo: al massimo ci daranno consigli
-      Barroso: «L'Italia ha deciso di chiedere il monitoraggio del Fondo Monetario»
-      Sarkozy, bene ricorso Italia a Ue-Fmi




Fmi: L’Italia non ha credibilità. Il governo: al massimo ci daranno consigli
Nel mirino dell’Fmi - Riforma delle pensioni, riforma del mercato del lavoro, progressi nell’ambito delle privatizzazioni sono le parole chiave della crisi attuale del governo e dell’economia italiana. Questi temi saranno dunque monitorati da oggi da parte del Fondo Monetario Internazionale. Il mondo della politica sminuisce all’interno, dipingendo il monitoraggio del Fmi come un’avvisaglia del fatto che nel prossimo futuro ci potrebbero essere “consigli” da parte del Fondo Monetario e dell’Ue, peraltro rifiutabili. Come se la probabilità di ricevere consigli andasse concordata ed annunciata a livello internazionale. Ma Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue, ad esempio, sente l’esigenza di rincuorare gli italiani dicendo che la differenza tra consigli e monitoraggio è sostanziale, in quanto i primi possono anche non esser seguiti, mentre chi viene monitorato viene controllato. Comunque la si voglia dipingere o porre, l’Italia, anche per le insistenze in tal senso da parte di Germania e Francia, è ora nell’occhio del ciclone del Fondo Monetario Internazionale, e difficilmente potrà declinare responsabilità o impegni che le verrà proposto di prefiggersi.

Credibilità perduta - "Con il clima generale che c'è e la mancanza di credibilità dell'Italia, ogni piccolo contrattempo o problema si aggrava e peggiora le cose, per cui i mercati non possono avere fiducia", si legge in un comunicato dell’Ue. Ma il vice presidente della Commissione Ue Antonio Tajani (Pdl), insiste sul fatto che il monitoraggio da parte del Fondo Monetario Internazionale non può esser visto come un commissariamento ma tutt’al più come una futura raccolta di ‘advices’, piccole annotazioni o consigli che potranno anche non essere accettati. "L'Italia ha firmato i trattati di adesione, quindi la collaborazione con gli enti internazionali non può essere vista come un commissariamento, così come la lettera della Bce non era un ordine", ha detto oggi Tajani.
Christine Lagarde, presidente dell’Fmi, intanto, si prepara all’intervento di oggi pomeriggio per la conferenza stampa che sarà presentata sul caso Italia in sede Fmi. In serata ne sapremo di sicuro di più, laddove per ora non possiamo che far riferimento ad opinioni sui fatti, con parole forse concrete e forse retoriche, ma di sicuro continuamente ribadite e contraddette nell’ambito politico interno.
S. K.

Barroso: «L'Italia ha deciso di chiedere il monitoraggio del Fondo Monetario»
Il presidente della Commissione: «La prossima settimana missione Ue a Roma». Van Rompuy: «Verifica ogni 3 mesi». Sarkozy: «I risultati saranno pubblicati»
MILANO - Prima le voci di funzionari, poi la conferma di Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, in conferenza stampa: «L'Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere al Fondo monetario internazionale di monitorare i suoi impegni di riforme fiscali ed economiche». Barroso ha aggiunto che la decisione dell'Italia è «un passo importante» per Bruxelles. «Nelle prossime settimane - ha precisato Barroso - monitoreremo la situazione dell'Italia e la sua capacità di rispettare gli impegni. È importante per tutti i paesi membri dell'Ue». E ci sarà un suo diretto coinvolgimento personale: «La prossima settimana - dice- sarò a Roma con rappresentanti del Fondo Monetario per una missione che ha appunto lo scopo di monitorare l'andamento delle misure in Italia». In conclusione di giornata arriva anche la «certificazione», come durebbe Berlusconi, del comunicato finale del G20, che esprime «supporto alle misure presentate dall'Italia nel summit Euro» e dà il benvenuto «alla decisione italiana di invitare l'Fmi a portare avanti una verifica pubblica dell'attuazione delle sue politiche su basi trimestrali».

SCELTA VOLONTARIA - I dubbi sul versante italiano nell'accettare questa sorta di tutela da parte del Fmi erano numerosi. Ma la situazione ha messo Berlusconi di fronte a una «offerta» non rifiutabile. La precisazione ufficiale di Barroso suona diversa: è stata l'Italia a «chiedere volontariamente» il controllo del Fondo Monetario. I tempi del controllo periodico sono stati indicati dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy: «L'Italia ha invitato l'Fmi a verificare ogni trimestre, in collegamento con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, l'attuazione delle misure. Ma, soprattutto, ha dato la missione alla Ue di verificare le misure in modo dettagliato e di vigilare sull'attuazione di queste misure. Tutto questo è estremamente importante per la credibilità delle misure annunciate».

SARKOZY - «Rendo omaggio allo sforzo dell'Italia che ha preso le misure necessarie per riportare la fiducia e rafforzare il credito. L'Italia, che è un paese essenziale della zona euro, uno dei paesi principali, ha lodevolmente preso la decisione di fare appello alla Commissione Ue e al Fmi per certificare i risultati che avrà raggiunto su base trimestrale; i risultati saranno poi naturalmente pubblicati»: ha detto invece il presidente francese, Nicolas Sarkozy, al termine del G20 di Cannes. Sarkozy si è poi anche soffermato sul tema dei paradisi fiscali. I paesi che saranno considerati paradisi fiscali verranno messi al bando dalla comunità internazionale ha spiegato il presidente francese che ha invitato inoltre Svizzera e Liechtenstein a fare dei passi avanti nella trasparenza per evitare di essere inclusi nella lista nera.

USA - Sul caso Italia sono intervenuti anche gli Stati Uniti. «L'Italia deve dimostrare che gli impegni presi sono forti» sottolineano fonti di alto livello dell'amministrazione Obama, confermando come Roma abbia deciso di «invitare l'Fmi a monitorare i suoi impegni per rimettere la situazione del Paese su un piano sostenibile», sottoponendosi a «valutazione indipendente».

CREDIBILITA' E LETTERE - Le affermazioni di Barroso e Van Rompuy erano state anticipate in mattinata da informazioni raccolte dalla Reuters da fonti Ue secondo le quali l'Italia aveva aderito alla richiesta di un monitoraggio Fmi sull'attuazione degli interventi. La posizione ufficiale va oltre, dando al governo Berlusconi l'iniziativa della richiesta di controlli. In ogni caso che questa osservazione esterna sia da subito molto stretta lo fanno capire altre fonti Ue che fanno riferimento alla lettera della scorsa settimana presentata ai vertici comunitari. «Una lettera, in sé, non calma i mercati» osservano oggi fonti europee sottolineando che può riuscirci «solo il seguito che si dà agli impegni presi».
Redazione online
04 novembre 2011 16:30

Sarkozy, bene ricorso Italia a Ue-Fmi
E' paese essenziale della zona euro
04 novembre, 14:49
(ANSA) - CANNES (FRANCIA), 4 NOV - ''L'Italia, che e' un paese essenziale della zona euro, uno dei paesi principali, ha lodevolmente preso la decisione di fare appello alla Commissione Ue e al Fmi per certificare i risultati che avra' raggiunto su base trimestrale'': lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy: i risultati ''saranno poi naturalmente pubblicati''.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/11/04/visualizza_new.html_643825276.html

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