mercoledì 11 luglio 2012

(1)_XI.VII.MMXII/ L’etichetta schiaffatevela in fronte, con la scritta cubitale: deficiente.

Una maxi etichetta per l’acqua lucana
Titoli di stato: bene le entrate fiscali, come negli ultimi anni annullata l'asta a medio-lungo termine del 14 agosto 2012
Spagna: bamboccioni per crisi, 44% giovani vive con genitori
Ecco la bozza del piano salva-banche spagnole: secondo El Pais è quasi un commissariamento

Una maxi etichetta per l’acqua lucana
di GIOVANNA LAGUARDIA
Una maxi etichetta personalizzata, con tutte le caratteristiche chimiche e microbiologiche dell’acqua di rubinetto. Ognuno dei 131 comuni lucani avrà la propria (un cartellone di due metri per un metro e dieci circa), da esporre al pubblico. È la nuova campagna per la qualità e la trasparenza annunciata da Acquedotto lucano ieri mattina, nel corso dell’assemblea dei soci che si è tenuta ieri mattina all’impianto di potabilizzazione di Masseria Romaniello a Potenza.

Il progetto fa seguito all’iniziativa avviata da Al nel 2009, quando per la prima volta venne presentata l’etichetta dell’acqua di rubinetto, una sorta di carta d’iden - tità di ciò che sgorga dai rubinetti delle case lucane, nella quale vengono riportati da una parte i valori medi registrati nel corso dei prelievi effettuati a cura della Direzione Vigilanza Igienica di Acquedotto Lucano e dall’altra quelli previsti dalla normativa vigente. Ed ora, grazie alla maxi etichetta, questi valori potranno essere costantemente sotto gli occhi di tutti i cittadini, in nome della trasparenza.

Acquedotto Lucano e l’Aato, infatti, doneranno l’etichetta, con i dati personalizzati a tutti i 131 sindaci della Basilicata affinché venga installata permanentemente nell’abitato di ciascun Comune. Tutti i dati relativi alle acque potabili e reflue della Regione, insieme alle notizie riguardanti lo schema idrico, le fonti di approvvigionamento, il numero dei serbatoi, gli impianti di depurazione, il numero dei prelievi eseguiti dai tecnici della vigilanza igienica di Acquedotto Lucano, aggiornati a dicembre 2011, sono riportati nella tabella de «L’acquedotto dei Comuni», pubblicazione cartacea distribuita a tutti i soci.

«Nel decennale della costituzione dell’azienda abbiamo voluto puntare su una operazione di trasparenza per noi indispensabile perché – ha dichiarato il presidente di Acquedotto Lucano, Rosa Gentile - mettere a disposizione i dati sull’ac - qua distribuita, ci consente di intensificare il rapporto di fiducia che vogliamo avere sia con i nostri Soci che con i nostri utenti». «Abbiamo il dovere di essere trasparenti tanto nella gestione del servizio che nel dichiarare le qualità della risorsa erogata - ha detto dal canto suo il presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Vito De Filippo - e devo aggiungere che è facile farlo quando, come nel nostro caso, si riesce a coniugare un modello operativo condiviso col territorio e le parti sociali e un’acqua riconosciuta di altissima qualità da organizzazioni e pubblicazioni specializzate e indipendenti».

L’Assemblea ha anche approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. L’esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2011 riporta un risultato positivo pari a 42.453 euro. Il bilancio consolidato di Gruppo (che comprende la controllata Acquedotto Lucano Progettazione), invece, riporta un risultato positivo pari a 211.255 euro. Nel corso del 2011 sono state espletate 39 gare di appalto, per un importo complessivo di 40 milioni di euro. Acquedotto Lucano è attuatore di 153 procedimenti investimenti ricompresi in finanziamenti pubblici assegnati, di cui risulta non avviato soltanto quello relativo all’A c c o rd o di programma quadro di Rotonda, dovuto alla mancata gestione da parte di Acquedotto Lucano del servizio idrico integrato nell’abitato. Per il resto risultano completati 79 interventi, 29 sono in fase di esecuzione, 22 in appalto e 23 in progettazione.

Titoli di stato: bene le entrate fiscali, come negli ultimi anni annullata l'asta a medio-lungo termine del 14 agosto 2012
Il MEF comunica che, in analogia con la scelta adottata anche negli ultimi anni ed in considerazione del positivo andamento delle entrate fiscali, non effettuerà l'asta dei titoli a medio-lungo termine prevista per il 14 agosto. Tutte le altre aste si terranno regolarmente.
Roma, 10 luglio 2012

Spagna: bamboccioni per crisi, 44% giovani vive con genitori
10 luglio, 20:06
(ANSAmed) - MADRID, 10 LUG - Bamboccioni causa crisi. L'alto tasso di disoccuapzione, che colpisce in Spagna un giovane su 2, ha accentuato la tendenza all'emancipazione tardiva degli spagnoli, per mancanza di prospettive lavorative, scarsezza di servizi sociali e "invisibilità" davanti ai poteri pubblici.
Sono alcune delle conclusioni del rapporto 'La transizione dei giovani alla vita adulta', pubblicato oggi dalla Opera sociale de La Caixa. Mentre nel 2005 viveva ancora coi genitori il 41% dei giovani fra i 16 e i 34 anni, nel 2011 la percentuale è aumentata fino al 44%. Nello stesso anno, il 44% dei giovani fra i 20 e i 24 anni era disoccupato e il 59% degli occupati risultava avere un contratto a termine, per il quale non poteva emanciparsi. Il 19% dei giovani con un lavoro fra i 30 e i 34 anni e il 44% di quelli fra i 25 e i 29 ancora vive con i genitori. Il ritardo nel lasciare il nido paterno si ripercuote su tutte le altre aree vitali, come la formazione di una coppia stabile, il matrimonio e la nascita dei figli. "La crisi ha troncato il progetto vitale dei nostri giovani e le amministrazioni non sono servite a dare loro risposte nè appoggi", ha sottolineato uno degli autori del rapporto, il cattedratico di Lavoro sociale e servizi sociali dell'Università Uned, Antonio Lopez.
(ANSAmed) YK8

Ecco la bozza del piano salva-banche spagnole: secondo El Pais è quasi un commissariamento
all'interno articolo di Vito Lops
È un quasi commissariamento quello imposto dall'Europa alla Spagna per il salvataggio del suo sistema bancario, secondo quanto scrive il quotidiano El Pais: «L'Ue toglie competenze a de Guindos (ministro dell'Economia, ndr) e lascia la Banca di Spagna sotto tutela» è il titolo che campeggia sulla sua pagina web, riferendo le 32 condizioni fissate nel memorandum d'intesa raggiunto a Bruxelles.
«Il memorandum d'intesa legato al salvataggio del sistema finanziario spagnolo, a cui El Pais ha avuto accesso, impone dure condizioni alle banche che chiedono aiuti e a tutto il settore, compresa la Banca di Spagna, di fatto posto sotto la tutela della Banca centrale europea (Bce) - scrive il quotidiano - e infine ci sono le condizioni macroeconomiche: il memorandum esige, nero su bianco, "di applicare le raccomandazioni" della Commissione per affrontare il deficit eccessivo, così come "riforme strutturali"».
«Così - sottolinea El Pais - l'annunciato aumento dell'Iva da parte del Governo di Mariano Rajoy, previsto nelle più recenti raccomandazioni della Commissione, si rivela un requisito posto dai partner europei».
 10 luglio 2012


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