mercoledì 11 luglio 2012

4)_XI.VII.MMXII/ Avevamo ragione noi e siamo riusciti a spezzare una logica giuridica ingiusta e penalizzante. E’ illegittimo l’articolo 5 bis del decreto legge 138 del 2011, relativo a misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, poi convertito in legge 148/2011, attraverso il quale il governo assicurava ingiustamente a cinque Regioni meridionali – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – di poter effettuare degli investimenti sforando il tetto del patto di stabilità a danno delle Regioni più virtuose. Ne consegue che anche la legge di stabilità 2012 dello Stato è in parte illegittima». E’ il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a commentare con soddisfazione la sentenza numero 176 del 2 luglio scorso, con la quale la Corte Costituzionale ha accolto i ricorsi promossi distintamente da tre Regioni (oltre al Veneto, la Toscana e la Sardegna), riconoscendo che la norma dello Stato lede le loro prerogative, «con specifico riguardo all’autonomia finanziaria, poiché la disposizione impugnata comporterebbe un aggravio del proprio bilancio ed una conseguente rimodulazione più onerosa dei rispettivi patti di stabilità».

CIPE: le decisioni della riunione del 11 luglio 2012
Monti, concertazione origine molti mali
Monti,Italia ha preso percorso guerra
Grecia: Finlandia, buona impressione
Finlandia, situazione euro pericolosa
Francia, non stiamo seguendo stessa strada Spagna
Bozen, oltrepadania. Durnwalder e Dellai: «Incontro urgente con Monti»
Venezia, padania. «La legge di stabilità è illegittima»

CIPE: le decisioni della riunione del 11 luglio 2012
11 Luglio 2012
Il CIPE, Comitato interministeriale per la programmazione economica, nella riunione odierna, tra le altre deliberazioni, ha dato parere positivo a una serie di atti relativi ai contratti di programma che regolano i rapporti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) con l’ANAS S.p.A. con i quali vengono finanziati sia gli investimenti che i servizi relativi al sistema stradale; ha accertato le disponibilità finanziarie residue della programmazione regionale 2007-2013 nel mezzogiorno e le modalità di programmazione di tali risorse residue, che prevede l’approvazione da parte del CIPE stesso; a seguito dell’intesa raggiunta dalla Conferenza Stato Regioni del 6 giugno 2012, ha inoltre approvato lo sblocco e la programmazione di risorse del Fondo Sviluppo e Coesione per il Sud per quasi 1,4 miliardi di euro.

Monti, concertazione origine molti mali
A causa dei quali i nostri figli non trovano lavoro
11 luglio, 16:03
(ANSA) - ROMA, 11 LUG - In passato ci sono stati ''esercizi profondi di concertazione'' che ''hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli non trovano facilmente lavoro''. Lo ha detto il premier Mario Monti intervenendo all'assemblea dell'Abi.

Monti,Italia ha preso percorso guerra
Contro diffusi pregiudizi ed eredita'debito pubblico
11 luglio, 16:02
(ANSA) - ROMA, 11 LUG - L'Italia ha intrapreso ''un percorso di guerra durissimo'', contro "i diffusi pregiudizi, contro le eredità del debito pubblico, contro le sottovalutazioni da parte di noi stessi, contro gli effetti delle decisioni prese in passato e i vizi strutturali della nostra economia". E' quanto ha detto il premier Mario Monti durante l'assemblea dell'Abi.

Grecia: Finlandia, buona impressione
Ministro Stubb dopo incontri avuti ad Atene
11 luglio, 16:54
(ANSA) - ATENE, 11 LUG - Il nuovo governo della Grecia ha fatto una buona prima impressione ma ora deve portare avanti decisioni difficili affinche' il suo programma di riforme vada avanti. Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese, Alexander Stubb, dopo incontri ufficiali oggi ad Atene.
 Il governo finlandese e' stato uno dei piu' forti critici della Grecia, ma oggi attraverso il suo ministro ha dato una prova di sostegno alla nuova coalizione che guida l'esecutivo greco

Finlandia, situazione euro pericolosa
Tutti fanno ipotesi su possibilita' tutto possa fallire
11 luglio, 16:58
(ANSA) - HELSINKI, 11 LUG - La situazione dell'euro ''e' pericolosa, molto pericolosa: tutti gli stati vogliono mantenere l'euro ma ci sono divergenze sulle misure da adottare''. Lo ha detto il premier finlandese, Jyrki Katainen, spiegando che ''tutti, compresa la Finlandia, fanno ipotesi circa la possibilita' che, malgrado noi, tutto possa fallire''.

Francia, non stiamo seguendo stessa strada Spagna
La Francia "chiaramente non sta seguendo lo stesso percorso della Spagna". Lo ha dichiarato Najat Vallaud-Belkacem, portavoce del Governo francese, spiegando che non tocca a Parigi "commentare le azioni del Governo spagnolo", che ha presentato oggi un piano di austerità da 65 miliardi di euro.
Il piano di austerità spagnolo include un aumento di 3 punti percentuali dell'Iva, al 21% dal 18%. Il presidente francese Francois Hollande e il suo Governo si sono rifiutati di incrementare l'imposta sul valore aggiunto, dopo aver cancellato il piano dell'esecutivo precedente. L'ex presidente Nicolas Sarkozy aveva infatti stabilito un aumento dell'iva per il prossimo autunno, in modo da finanziare un taglio delle imposte sui salari. "Pensiamo che l'iva sia la tassa più ingiusta", ha affermato Vallaud-Belkacem, sottolineando che il nuovo Governo ha abolito l'aumento previsto "non appena salito al potere e non intende attuarlo".

Bozen, oltrepadania. Durnwalder e Dellai: «Incontro urgente con Monti»
I governatori in difesa dell’Autonomia: «Roma chiede sacrifici irragionevoli e sproporzionati, Napolitano, aiutaci tu»
BOLZANO. Bolzano e Trento chiedono un incontro urgente con il premier Monti perché temono uno «svuotamento dell’autonomia». «Il presidente del consiglio deve dimostrare ora che rispetta la Costituzione e lo Statuto d’autonomia. Con gli ultimi interventi il governo è intervenuto consapevolmente in settori di nostra competenza». Lo ha detto a Bolzano il governatore altoatesino Luis Durnwalder dopo una seduta congiunta delle giunte delle due Province autonome e della Regione. Per il suo omologo Trentino Lorenzo Dellai, «i metodi scelti da Roma mortificano le due Province che hanno invece dimostrato equilibrio e responsabilità. Non siamo parte dell’Italia che spreca, ma dell’Italia che funziona».
Dellai ha parlato anche di un «sacrificio irragionevole e sproporzionato» chiesto alle autonomie speciali per il risanamento del debito pubblico. «Il governo ci chiede tre volte tanto quanto spende in Regione», ha aggiunto Durnwalder. I due governatori auspicano perciò trattative tecniche con il governo, per stabilire l’ammontare dei tagli, lasciando però alle Province mano libera a decidere dove applicarli. Secondo Dellai, sarebbe anche «giusto informare il presidente Napolitano, che ha sempre dimostrato particolare sensibilità per i temi dell’autonomia». Durnwalder non ha invece escluso un intervento a Vienna, «non per lamentarci dei tagli, ma per difendere la nostra autonomia che rischia il graduale svuotamento».

Venezia, padania. «La legge di stabilità è illegittima»
La Consulta dà ragione al Veneto
Il governatore Zaia: «Abbiamo impedito ai furbi di sfruttare ancora gli onesti, avevamo ragione di ricorrere»
VENEZIA - «Avevamo ragione noi e siamo riusciti a spezzare una logica giuridica ingiusta e penalizzante. E’ illegittimo l’articolo 5 bis del decreto legge 138 del 2011, relativo a misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, poi convertito in legge 148/2011, attraverso il quale il governo assicurava ingiustamente a cinque Regioni meridionali – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – di poter effettuare degli investimenti sforando il tetto del patto di stabilità a danno delle Regioni più virtuose. Ne consegue che anche la legge di stabilità 2012 dello Stato è in parte illegittima». E’ il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a commentare con soddisfazione la sentenza numero 176 del 2 luglio scorso, con la quale la Corte Costituzionale ha accolto i ricorsi promossi distintamente da tre Regioni (oltre al Veneto, la Toscana e la Sardegna), riconoscendo che la norma dello Stato lede le loro prerogative, «con specifico riguardo all’autonomia finanziaria, poiché la disposizione impugnata comporterebbe un aggravio del proprio bilancio ed una conseguente rimodulazione più onerosa dei rispettivi patti di stabilità».
«Eravamo assolutamente convinti delle nostre ragioni – afferma con soddisfazione il presidente veneto Luca Zaia –, perché era parsa da subito incostituzionale, oltre che priva di ogni e qualsiasi logica di buon senso, la scelta del governo di far pesare su chi amministra con correttezza, lungimiranza e responsabilità, il lassismo e le inefficienze di talune Regioni». La Regione del Veneto, nel novembre 2011, aveva impugnato vari articoli del decreto legge 138, sostenendo che in particolare il 5 bis, aveva solo apparentemente lo scopo di predisporre strumenti di sviluppo territoriale tali da attuare una perequazione finanziaria tra le Regioni, ma di fatto introduceva un meccanismo di finanziamento indiretto a destinazione vincolata tale da favorire proprio quelle meno virtuose, consentendo loro di eccedere in termini di competenza e di cassa i limiti di spesa fissati dalla normativa.
«Ciò avrebbe significato – spiega Zaia – che le Regioni come il Veneto, proprio per aver tenuto, nel pieno rispetto delle leggi, in perfetta regola i propri conti, non solo non avrebbero beneficiato in alcun modo del finanziamento indiretto, ma avrebbero addirittura dovuto contribuire ai maggiori oneri determinati da tale meccanismo, a tutto vantaggio di chi i propri i conti non ha voluto o saputo tenerli. In sintesi, sarebbe stato il danno e la beffa”. E tutto ciò in assoluto spregio, aveva rilevato il Veneto nel ricorso che la Corte Costituzionale ha ritenuto fondato, del principio della piena responsabilità finanziaria di ciascun ente in relazione alle funzioni di cui è titolare, sancito dall’articolo 119 della Costituzione, che prevede solo due ipotesi di perequazione, ma entrambe a carico dello Stato.


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