lunedì 9 luglio 2012

(4)_IX.VII.MMXII/ Ah, ah, ach, iiiiiiiiih. Ho hoooo. Azzz! E controhazz, hiiiiiiiii...(Va be’, e’ una lunga risata scritta male, con strozzamento finale del cannanoce ugolare....hihihihihi).===Tutto il Paese si basa su questa parte dell'Italia per la ripresa, per superare questa difficile situazione. Lo ha detto, a proposito del Nordest, il ministro Corrado Passera, intervenendo ad un convegno sulle infrastrutture, organizzato da Confindustria del Triveneto.---Abbiamo scelto di concentrare le nostre attività nel Nordest, e in particolare a Padova, perché qui il tessuto economico non è così onesto – ha detto Crisci -. Il margine di guadagno era buono, perché la gente non ha voglia di pagare le tasse.

Crisi: Draghi, "unione bancaria entro fine anno"
Francia, Hollande punta sul dialogo sociale per favorire la crescita
Crisi: Slovenia, interessi su titoli stato a livelli record
Crisi: Squinzi, "su Monti in parte frainteso, ma confermo detto"
Crisi: Passera, per crescita il paese si basa sul Nordest
Padova, padania. «Abbiamo scelto il Veneto perché il tessuto economico è poco onesto»

Crisi: Draghi, "unione bancaria entro fine anno"
17:03 09 LUG 2012
(AGI) - Bruxelles, 9 lug - Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha evocato la creazione "entro la fine dell'anno" di un'Unione bancaria ragionevole basata sugli attuali trattati. Supervisione finanziaria e fondo di risoluzione dei fallimenti bancari sono i due pilastri fondamentali dell'Unione bancaria, mentre il terzo pilastro, cioe' la garanzia europea dei depositi bancari, "non puo' essere applicato subito perche' implica una mutualizzazione del debito, e questo deve essere il punto di arrivo, non di partenza," ha precisato Draghi durante uu'audizione al Parlamento europeo. (AGI)

Francia, Hollande punta sul dialogo sociale per favorire la crescita
Il presidente francese, FrancoisHollande invita imprese e sindacati a ricercare il "dialogo sociale" e una "cultura del compromesso" per evitare dispute e favorire la crescita economica. Hollande ha aperto oggi una conferenza sociale di due giorni. "La Francia, dice Hollande, non ha mai sviluppato una cultura del negoziato", la quale è necessaria per creare un'economia efficiente basate su "compromessi di lunga durata". Il modello sociale francese, secondo Hollande, deve esere in grado di "evolvere" verso "migliori garanzie". Inoltre Hollande ribadisce che il controllo delle finanze pubbliche e la riduzione del debito è per la Francia una questione di "futura sovranitá".

Crisi: Slovenia, interessi su titoli stato a livelli record
09 luglio, 19:08
(ANSAmed) - LUBIANA, 9 LUG - Gli interessi sui titoli di stato della Slovenia, in scadenza a nove anni, hanno raggiunto negli ultimi giorni il tasso di 6,75 per cento, il piu' alto dall'inizio dell'anno nonostante le molte misure di risparmio e rigore introdotte dal governo di centro-destra di Janez Jansa, in carica da febbraio. Lo scrive il giornale economico di Lubiana, Finance. Secondo il giornale, la sfiducia dei mercati finanziari internazionali verso il debito pubblico sloveno sarebbe dovuta a una serie di notizie negative sull'operato delle maggiori banche della Slovenia, in primo luogo sulla prima banca del Paese, la Nova ljubljanska banka (Nlb). Alcune analisi indicano che la Nlb, che detiene il 38 per cento del sistema bancario sloveno, fino alla fine di quest'anno avra' bisogno tra i 400 e i 500 milioni di euro di aiuti per rispettare le regole comunitarie sull'adeguatezza dei capitali, e poi un'altra iniezione di liquidi per operare in modo normale e continuare a garantire prestiti all'economia reale. Nelle ultime settimane si sono fatte sempre piu' insistenti le voci secondo le quali in difficolta' sarebbero anche le altre due maggiori banche del Paese, e che per questo la Slovenia potrebbe diventare il sesto Paese dell'Ue a chiedere aiuti al fondo salva-stati europeo. L'ipotesi tuttavia e' stata per ora smentita dal premier Jansa. (ANSAmed).

Crisi: Squinzi, "su Monti in parte frainteso, ma confermo detto"
(AGI) - Lucca, 9 lug. - "Alcune mie frasi sono state estrapolate da un discorso che era complessivo e utilizzate strumentalmente". Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al termine della sua relazione all'assemblea annuale dell'Associazione Industriali di Lucca torna a parlare delle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi a Serravalle Pistoiese.
   Squinzi si dice convinto "di quello che ho detto e nel contesto generale lo confermo". "Non sono le mie dichiarazioni che fanno scendere o salire lo spread: purtroppo sono le condizioni dei mercati e i nodi del Paese". A dirlo e' stato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine dell'assemblea annuale assemblea dell'associazione lucchese. "Non mi aspettavo le polemiche nate dalle mie parole che sono state decontestualizzate dal discorso generale". Lo ha detto questo pomeriggio a Lucca il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a margine dell'assemblea annuale dell'associazione industriali lucchese. "Mi spiace - ha detto - perche' siamo stati i primi a sostenere di fare la spending review, perche' quanto proposto dal Governo va nella direzione giusta. Lo stesso abbiamo apprezzato il decreto sviluppo. Anche se c'e' ancora qualche mancanza come la ricerca abbiamo accettato e apprezzato la riforma delle pensioni anche se e' onerosa per le imprese". .

Crisi: Passera, per crescita il paese si basa sul Nordest
09 Luglio 2012 - 20:24
 (ASCA) - Venezia, 9 lug - ''Tutto il Paese si basa su questa parte dell'Italia per la ripresa, per superare questa difficile situazione''. Lo ha detto, a proposito del Nordest, il ministro Corrado Passera, intervenendo ad un convegno sulle infrastrutture, organizzato da Confindustria del Triveneto. ''Un pezzo dell'Italia ha raggiunto questi risultati di sviluppo, nonostante le carenze strutturali non risolte - ha detto ancora Passera a riguardo del Nordest -, quindi voi avete ancora piu' merito''. E proprio per questo, secondo Passera, l'Europa fa incrociare tre grandi corridoi infrastrutturali a Nordest. Il ministro ha comunque osservato che oggi ''non c'e' piu' da considerare la singola opera, ma il sistema infrastrutturale nella sua integrazione'' Ed ha raccomandando che essendoci la disponibilita' di ''poche risorse'', queste siano concentrate su tre o quattro obiettivi fondamentali: dalla tav al tunnel del Brennero, al Mose.
fdm/cam/ss

Padova, padania. «Abbiamo scelto il Veneto perché il tessuto economico è poco onesto»
Padova, parla il boss del Casalesi Mario Crisci:. «Abbiamo corrotto uomini delle forze di polizia, stringevamo accordi con commercialisti e notai»
PADOVA - Aveva scelto il Veneto perché il suo tessuto economico «non è così onesto», e poteva contare sulla copertura di forze dell’ordine e professionisti compiacenti: Mario Crisci, boss dei Casalesi e dominus della società di recupero crediti Aspide srl, ha risposto così alle domande del pm veneziano Roberto Terzo, durante l’udienza al tribunale collegiale di Padova. «Abbiamo scelto di concentrare le nostre attività nel Nordest, e in particolare a Padova, perché qui il tessuto economico non è così onesto – ha detto Crisci -. Il margine di guadagno era buono, perché la gente non ha voglia di pagare le tasse». Crisci si è poi soffermato sulle misure di sicurezza adottate dal sodalizio: «Avevamo un’arma automatica, un sistema di telecamere e due apparati per eludere le microspie, ma non solo: in più di un’occasione, tramite nostri intermediari, alcuni appartenenti alle forze dell’ordine ci hanno avvisato se c’era qualche movimento strano. Abbiamo saputo più di una volta che c’era qualche indagine in corso, e in più di un’occasione ho riconosciuto a dei poliziotti delle mazzette».
Il riferimento del teste, stando alle indagini, è a membri di polizia del Sud Italia. Riguardo alla gestione della società di recupero crediti, Crisci ha affermato: «Avevano la disponibilità di commercialisti e notai compiacenti, come Ivano Corradini, che è stato arrestato con noi. Queste persone si occupavano della parte squisitamente contabile, dall’elaborazione delle buste paga alle comunicazioni all’ufficio Iva». Sull’attività di Aspide srl, Crisci ha confermato le tesi dell’accusa: «Non abbiamo mai versato un euro di tasse, e chi non pagava veniva pestato a sangue. Johnny Giuriatti si occupava di capire quali intenzioni avevano i nostri clienti: era utile, perché era una persona del Nordest, e almeno parlava la loro stessa lingua».
Alessandro Macciò

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