giovedì 12 luglio 2012

(5)_XII.VII.MMXII/ Storie milionarie nel belpaese galbanino.===Dispiace per quello che e' successo, e' una storia finita male. Questo il commento del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, alla vicenda che ha visto l'arresto del patron dell'azienda automobilistica De Tomaso, Gian Mario Rossignolo, per truffa.---Il versamento di diversi fondi Ue alla Sicilia è sospeso fino a nuovo ordine.

Napoli. Festa del Carmine tra premi e dialetto
L'Ue sospende i fondi per la Sicilia
De Tomaso, arrestato Gian Mario Rossignolo
De Tomaso: Fornero, spesi molti soldi per storia finita male
Spagna: regioni reclamano a governo flessibilità su deficit
Francia, governo presterà 3 miliardi di euro a enti locali
Grecia: Fmi, prematura una revisione del piano di salvataggio
Srbjia. In sei mesi il dinaro ha perso il 9,7 per cento

Napoli. Festa del Carmine tra premi e dialetto
Torna il 14 e il 15 luglio la più antica festa popolare
di Napoli: incontri culturali e «incendio» del campanile
NAPOLI – Torna la più antica festa popolare di Napoli, con un rito secolare accompagnato quest’anno da nuove iniziative. Parliamo della Festa del Carmine, inserita nell’ambito del programma di «Estate a Napoli». Il Comune e la Provincia di Napoli, in collaborazione con la seconda municipalità e l’Aige presentano sabato 14 luglio alle 17, nella riaperta chiesa di Santa Croce al Mercato, «Première Masaniello», anticipazioni dalla VII edizione del «Premio Masaniello, Napoletani Protagonisti» e domenica 15 alle 18 «Sciacquateve a’ vocca !», un incontro tra il serio ed il faceto sulla cultura linguistica napoletana; conduce Fiorella Franchini.
VERSO IL PREMIO MASANIELLO - Di fronte alla Basilica del Carmine Maggiore, a due passi dalla storica Piazza Mercato, teatro di tante vicende importanti della città, dalla decapitazione di Corradino di Svevia, alla rivoluzione di Masaniello, fino alla condanna dei giacobini della Repubblica Napoletana del 1799, il 29 settembre si premieranno i migliori esempi di napoletani protagonisti, per mettere in evidenza la cultura, l’intraprendenza, l’arte partenopea. Una rosa di premiati ampia e varia, tutta al femminile, con la quale la giuria testimonierà ancora una volta, la ricchezza e la vena feconda di questa terra, che offre, ininterrottamente all’intera nazione e al mondo, talenti e risorse insostituibili. Racconteranno la storia del premio Luigi Rispoli, Presidente del Consiglio Provinciale, ideatore della manifestazione, Umberto Franzese, coordinatore dell’Aige e organizzatore dell’evento, Lorenza Licenziati che da sette edizioni, presenta con eleganza e simpatia le eccellenze selezionate, con la partecipazione speciale di Silvana D’Alessio, storica napoletana, che narrerà la vita ed il mito di Masaniello.
SCIACQUATEVE ‘A VOCCA - Lingua di poeti, comici, drammaturghi, la parlata napoletana è l’idioma italico più esportato e conosciuto, è un capitale, una ricchezza ed è un bisogno profondo di densità culturale, di recupero delle proprie radici. Per riscoprirne la valenza educativa e comunicativa vale la pena di partecipare ad una chiacchierata semi-seria sulle caratteristiche grammaticali e sintattiche illustrate dal linguista Carlo Iandolo, da Sergio Lista e Alfonso Pennino e interpretate da Enzo Fischetti, autore di un famosissimo monologo di cabaret sulle difficoltà interpretative del napoletano. Uno dotto e spassoso excursus tra modi dire e significati, poesia e musica partenopea con l’intervento del maestro Angelo Mosca, di Maria Grazia Renato e Anna Troise, Giò Siciliano, Enzo De Simone, Maurizio Esposito, Monica Rosati; presenta Laura Bufano.
TRA SACRO E PROFANO - La festa si ripropone nel suo speciale mélange tra devozione e cultura, sacro e profano. Il popolo, da sempre, ha l'abitudine di usare l'esclamazione «Mamma d'o Carmene», proprio per indicare lo stretto legame con la Madonna Bruna venerata nel Santuario. Una celebrazione che si concluderà, come ogni anno, con il classico «incendio» del campanile allo scoccare della mezzanotte di domenica.
Marco Perillo

L'Ue sospende i fondi per la Sicilia
Il blocco causato da «gravi carenze» riscontrate nei sistemi di controllo
Una decisione che farà discutere. Il versamento di diversi fondi Ue alla Sicilia è sospeso fino a nuovo ordine. Questa l'indicazione dei servizi del commissario Ue per gli affari regionali Johannes Hahn. Il blocco è stato comunicato ufficialmente da Bruxelles alla Regione ed è stato causato da «gravi carenze» riscontrate nei sistemi di controllo.

De Tomaso, arrestato Gian Mario Rossignolo
Inchiesta della Procura di Torino su sette milioni e mezzo di euro di finanziamenti. In carcere anche un dirigente e un mediatore
L'imprenditore Gian Mario Rossignolo è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Le manette sono scattate nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Torino su finanziamenti pubblici per sette milioni e mezzo di euro per corsi di formazione professionali alla De Tomaso che in realtà non sono mai stati avviati. L'uomo, ex manager Telecom, è agli arresti domiciliari per aver superato i 70 anni di età. La De Tomaso, che ha sede a Livorno, è un'azienda automobilistica produttrice di auto di lusso rilevata da Rossignolo, ex manager della Zanussi e della Telecom, nel 2009 e già dichiarata fallita dal locale tribunale di Livorno (un'istanza analoga è in corso presso il tribunale fallimentare di Torino).
L'INCHIESTA- Così a pochi giorni dal fallimento aziendale, le Fiamme Gialle hanno suonato alla porta della villa di Rossignolo a Vignale Monferrato (Alessandria). L'operazione è scattata all'alba in Piemonte, Lombardia e Toscana nella quale oltre 50 finanzieri hanno notificato tre ordinanze cautelari emesse dal Gip di Torino su richiesta della Procura del capoluogo piemontese per il reato di concorso in truffa ai danni dello Stato. Oltre a Rossignolo, che ha rilevato l'azienda nel 2009, sono stati arrestati un dirigente della De Tomaso, bloccato a Livorno, e un mediatore creditizio, che opera nel Bergamasco dove è stato fermato all'alba. Quest'ultimo è coinvolto nell'inchiesta per aver fornito una polizza - poi risultata falsa, secondo l'accusa - richiesta dalle procedure per l'erogazione dei fondi per i corsi di formazione. Nell'operazione la Guardia di Finanza ha fatto anche otto perquisizioni in Piemonte, Toscana e Lombardia.
LE ACCUSE - In Piemonte la De Tomaso aveva acquisito lo stabilimento ex Pininfarina di Grugliasco e gran parte dei dipendenti dell'azienda che avrebbero dovuto essere riqualificati con i corsi di formazione finanziati con fondi pubblici. Secondo l'accusa, per accedere ai contributi è stata utilizzata una fidejussione falsa dell'ammontare di alcuni milioni e parte dei fondi è finita direttamente nelle tasche di dirigenti della De Tomaso.
IL GIP - Secondo il Gip Francesca Christillin "le condotte ascrivibili agli indagati ne manifestano spiccata capacità criminale". Nell'ordinanza si parla di "Calcolata predeterminazione di procurasi ingenti somme". Secondo gli incquirenti Rossignolo si sarebbe intascato parte dei contributi. Nell'arco di tre mesi la famiglia Rossignolo avrebbe ottenuto 400.000 euro di retribuzioni, destinando solo una minima parte dei fondi ricevuti all'attività industriale. Nel mirino degli investigatori sono finiti anche sei milioni di euro concessi dalla regione Piemonte.
LA FAMIGLIA - A nome della famiglia di Gian Mario Rossignolo, ha parlato il figlio Gian Luca : "La fidejussione da noi richiesta - osserva - è stata approvata dal ministero. Abbiamo trovato con il broker un soggetto che fosse loro gradito. L'hanno anche pagata cara, perchè non hanno fatto prima tutte le verifiche del caso?". Gianluca Rossignolo critica anche il doppio pronunciamento dei tribunali di Torino e Livorno che hanno entrambi dichiarato il fallimento della De Tomaso: "c'era già una sentenza, che bisogno c'era di farne un'altra uguale?".

De Tomaso: Fornero, spesi molti soldi per storia finita male
12 Luglio 2012 - 19:44
 (ASCA) - Roma, 12 lug - ''Dispiace per quello che e' successo, e' una storia finita male''. Questo il commento del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, alla vicenda che ha visto l'arresto del patron dell'azienda automobilistica De Tomaso, Gian Mario Rossignolo, per truffa. Il ministro ha poi aggiunto che ''e' stato speso molto'' in termini di finanziamenti pubblici per il rilancio dell'azienda, mentre ''si sarebbero potuti utilizzare meglio per migliorare l'occupabilita' dei lavoratori, forse sarebbe stata una scelta sociale migliore'',ha concluso.
fch/rf/ss

Spagna: regioni reclamano a governo flessibilità su deficit
12 luglio, 19:50
(ANSAmed) - MADRID, 12 LUG - Le regioni spagnole chiedono al governo una maggiore flessibilità nel conseguimento degli obiettivi di riequilibrio del deficit fissati, dopo il punto aggiuntivo di deficit dal 5,3% del Pil al 6,3% per quest'anno, concesso da Bruxelles all'amministrazione centrale. Ma il governo non sembra orientato a concedere tale flessibilizzazione, secondo fonti dell'esecutivo citate da El Mundo. La questione sarà affrontata oggi pomeriggio nel Consiglio di politica fiscale e finanziaria, presieduto dal ministro delle Finanze Cristobal Montoro, il cui programma prevede l'imposizione di un tetto di deficit alle autonomie dell'1,5% per quest'anno, dello 0,7% per il prossimo e dello 0,1% nel 2014. Si tratta di obiettivi ancora più esigenti di quelli che erano stati imposti dal precedente governo Zapatero nel 2001, che stabilivano un tetto di deficit dell'1,1% nel 2013 e dell'1% nel 2014. Le regioni chiedono un margine di respiro, dopo quello concesso dalla Ue allo Stato centrale. El Mundo parla di "ribellione" e dissenso che si starebbe producendo nelle comunità autonome governate dallo stesso Partito Popolare.
"Gli assessori alle finanze di Galizia, Castilla y Leon e dell'Estramadura hanno anticipato già la decisione di astenersi dall'obiettivo dello 0,7%, che considerano troppo duro" scrive il quotidiano. Significativa la protesta della Galizia, la regione di origine del premier Mariano Rajoy. (ANSAmed) YK8

Francia, governo presterà 3 miliardi di euro a enti locali
Il Governo francese, attraverso la Caisse des Depots et Consignations, presterà 3 miliardi di euro alle autorità locali assumendo il ruolo ricoperto da Dexia nell'erogazione di finanziamenti alla pubblica amministrazione prima dello stop alle attività della banca franco-belga. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici, aggiungendo che tale prestito si va a sommare ai 2 miliardi di euro già precedentemente erogati dal Governo di Parigi.
Anche Banque Postale, società controllata dalle poste statali francesi, ha iniziato a prestare fondi alle amministrazioni transalpine, che hanno visto prosciugarsi le proprie finanze dopo che il Governo di Parigi e quello di Bruxelles hanno cominciato lo smantellamento di Dexia.
La stretta al credito delle municipalità francesi è peggiorata anche in conseguenza del rallentamento dei finanziamenti da parte delle banche commerciali.
Lo smantellamento di Dexia è conseguenza della sovraesposione della banca franco-belga alla crisi del debito sovrano nell'Eurozona. L'istituto di credito, la scorsa estate, aveva fatto affidamento su finanziamenti a breve termine che con il peggioramento della situazione finanziaria europea hanno portato alla bancarotta.
Una volta completato lo smantellamento, iniziato lo scorso ottobre, la banca si trasformerà in una holding titolare esclusivamente di prestiti in sofferenza non liquidabili e di titoli di Stato dei Paesi della periferia della zona euro.

Grecia: Fmi, prematura una revisione del piano di salvataggio
12 Luglio 2012 - 16:55
 (ASCA-AFP) - Washington, 12 lug - La Grecia non e' ancora riuscita a soddisfare una serie di obiettivi fissati dal programma di salvataggio del Fondo monetario internazionale ed e' pertanto prematuro discutere su una eventuale revisione del piano. Lo ha detto il portavoce dell'Fmi Gerry Rice.
 ''Finora alcuni obiettivi sono stati raggiunti, ma altri no e non disponiamo di dati sufficinti al momento per valutare una modifica del programma'', ha dichiarato Rice.
rba/sam/ss

Srbjia. In sei mesi il dinaro ha perso il 9,7 per cento
Nonostante un lieve apprezzamento a giugno (piu’0,7 per cento) nei primi sei mesi dell’anno in dinaro serbo ha perso quasiil dieci per cento del suo valore rispetto all’euro, piu’ esattamente il 9,7.
Lo rende noto la Banca nazionale serba (NBS) in una nota citata dalla “FoNet”, rammentando che soltanto a giugno per stabilizzare il mercato dai cambi l’istituto di emissione ha immesso sul mercato piu’ di 107 milioni di euro.

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