mercoledì 8 dicembre 2010

Fondo Ue rimane così com'è, Juncker e Tremonti non mollano su E-bond


 Dopo il no di Berlino la proposta sugli eurobond sarà sul tavolo dei capi di stato e di governo Ue di metà dicembre


Roma, 7 dic (Il Velino) - I ministri delle Finanze di eurolandia dicono no all’aumento immediato del Fondo salva stati europeo. La richiesta dell’Fmi e della Bce non è stata accolta, le risorse - queste le conclusioni dell’Eurogruppo - attualmente sono considerate sufficienti a fronteggiare la situazione. E per il momento rimane congelata anche la richiesta di eurobond formulata da Jean Claude Juncker e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Anche se Juncker è convinto che passerà: “E’ un’idea – dice – che ha molti padri”. La proposta verrà con tutta probabilità rilanciata al vertice dei capi di stato e di governo dell’Ue a metà dicembre, l’ultimo prima della fine dell’anno. Contro il potenziamento del meccanismo Ue di salvataggio dei paesi in crisi si è espressa con forza Berlino. E anche la Francia. Il cancelliere tedesco è contraria, per il momento, anche agli eurobond che ritiene possano comportare una modifica nei trattati.. Sul tavolo rimangono comunque aperti i fascicoli su Portogallo e Spagna. Entrambi i paesi hanno promesso programmi e piani di risanamento dei conti pubblici. Oggi l’Ecofin formalizzerà il soccorso a Dublino ma si attendono ulteriori misure da Lisbona. Nelle sue conclusioni l’Eurogruppo ribadisce poi che la condizione prima per la stabilita' finanziaria e' proseguire la riforma della 'governance' economica e del patto di stabilita'. E a dir il vero anche su questi punti non è ancora stato raggiunto un accordo su alcuni temi importanti come la valutazione del debito pubblico e le sanzioni. La Germania è per sanzioni automatiche la Francia e l’Italia vuole lasciare ai ministri e quindi alla politica l’ultima parola. Sul consolidamento dei bilanci – su cui continua a insistere la Bce -Juncker ha detto che per l'Eurozona come per il Fmi "la priorita' e' il consolidamento saggio delle finanze pubbliche che non metta in discussione la ripresa economica". L'accordo definitivo con l'Irlanda sui prestiti sara' formalizzato prima di Natale.
(Raffaella Malito) 7 dic 2010 09:41


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