martedì 7 dicembre 2010

Il dolore della città di Lamezia

Oggi è la giornata del dolore a Lamezia, giorno dei funerali delle sette persone falciate domenica da un auto guidata da un giovane marocchino

07/12/2010 E' iniziata con un lungo applauso, nello stadio D’Ippolito di Lamezia stracolmo, la cerimonia funebre collettiva dei sette ciclisti travolti e uccisi domenica scorsa da un giovane extracomunitario a bordo di un’auto sulla statale 18 a Lamezia Terme. I feretri sono stati portati a spalla, preceduti da un gruppo di ciclisti che hanno fatto ala fino all’arrivo sul palco verde dove sono state sistemate le bare.
Scene strazianti all’arrivo dei parenti delle vittime che sono assistiti dal personale della Croce Rossa e delle organizzazioni di soccorso. Presenti nello stadio numerose scolaresche e molti cittadini, tanti gonfaloni delle principali istituzioni locali e regionali, di associazioni e istituti scolastici. Tra tutti il gagliardetto della scuola media Giovanni Nicotera dove insegnava una delle vittime, Fortunato Bernardi. Presente anche la squadra del Cosenza Calcio in cui gioca uno dei figli di Bernardi, Alessandro.
Sulle reti che delimitano il rettangolo verde anche un grande striscione con su scritto «Vi hanno strappato dalla terra nessuno vi strapperà dai nostri cuori». La messa è celebrata dal vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, coadiuvato dai sacerdoti delle parrocchie delle zone di residenza delle vittime e da altri religiosi della diocesi.
Prima della funzione già centinaia di persone si erano messe in fila davanti alla chiesa di San Giovanni Calabria per rendere l’ultimo saluto ai sette ciclisti. Numerose le persone che hanno voluto portare fiori ed esprimere una parola di conforto ai familiari dei ciclisti morti. Tra le lacrime ed il dolore il via vai nella chiesa, all’interno della quale è stata allestita la camera ardente, è durato tutta la notte. Fino a tarda ora si è protratta una lunga veglia di preghiera celebrata dal vicario della diocesi di Lamezia, don Pasquale Luzzo. Sui feretri, sistemati intorno all’altare, ci sono le foto e le maglie dei ciclisti. Ieri nella camera ardente, allestita nella chiesa di San Giovanni Calabria, centinaia le persone che hanno salutato l’arrivo delle bare con un lungo applauso. I familiari dei sette ciclisti, straziati dal dolore, si sono seduti in prima fila, a poca distanza dai feretri. Sulle bare sono state sistemate le fotografie e le magliette da ciclisti. Nella chiesa anche il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, accompagnato da alcuni componenti della giunta comunale.

IL MAROCCHINO TRASFERITO IN CARCERE
Chafik El Ketani, di 21 anni, il giovane marocchino che ha travolto il gruppo di dieci ciclisti uccidendone sette e ferendo gli altri tre, è stato trasferito nel carcere di Lamezia Terme. Il giovane è stato dimesso ieri dal reparto di detenzione dell’ospedale di Catanzaro dove è stato ricoverato subito dopo l’incidente a causa di un trauma facciale. El Ketani è accusato di omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida sotto l’effetto della droga. L’uomo è risultato positivo al test della cannabis. Il giovane marocchino inoltre «ha cercato di giustificarsi con il fatto che qualcuno gli avrebbe tagliato la strada». Lo ha riferito il procuratore capo salvatore Vitello. «Circostanza – ha precisato il procuratore – che noi abbiamo verificato e che non risponde al vero. Ci risulta che in un sorpasso azzardato, prima della curva, trecento metri prima del luogo dell’incidente, il giovane ha superato una macchina alla cui guida c'era una ragazza». E sulla dinamica dell'incidente, i dati in possesso della procura sono chiari: «La Mercedes – ha spiegato il procuratore capo – prima zigzagava e poi ha invaso la corsia sulla quale si trovavo i ciclisti che stavano percorrendo la statale al margine della carreggiata». Il giovane marocchino stava rientrando a Gizzeria dopo aver accompagnato alla stazione di Lamezia Terme centrale una parente.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha ricevuto un messaggio di cordoglio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo il grave incidente stradale in cui hanno perso la vita sette persone.
«Sono stato profondamente colpito dalla notizia del tragico incidente stradale – scrive il capod ello Stato - in cui hanno perso la vita sette suoi concittadini e altri tre sono rimasti gravemente feriti. In questa triste circostanza, nell’esprimere sentimenti di commossa ed affettuosa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e di solidale vicinanza ai feriti, desidero rivolgere all’intera comunità di Lamezia Terme la solidarietà di tutto il Paese». L’Amministrazione comunale di Lamezia Terme ha proclamato per oggi il lutto cittadino «per manifestare in modo tangibile, solenne ed ufficiale il dolore dell’intera città nei confronti dei sette lametini coinvolti nel terribile incidente stradale di ieri». I funerali, a cura del Comune di Lamezia Terme e della Chiesa lametina, si terranno nello stadio Guido D’Ippolito alle ore 11.30. Nel proclamare il lutto cittadino, l'Amministrazione comunale invita le scuole «a osservare un minuto di raccoglimento e i titolari di attività commerciali, produttive, le organizzazioni sociali e culturali ad esprimere la loro partecipazione mediante la sospensione delle attività negli orari dei funerali e tutti i cittadini ad essere vicini al dolore». Gli edifici comunali, gli enti pubblici e privati, nonchè gli edifici scolastici di ogni ordine e grado dovranno esporre le bandiere a mezz'asta.
FONTE: 
http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/catanzaro_lamezia_terme_camera_ardente_funerali_stadio_napolitano_messaggio_sindaco_lutto_4.html


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