martedì 7 dicembre 2010

L'UNIONE SARDA - Politica: Irs, si avvicina la resa dei conti

 
07.12.2010 Esplode lo scontro tra Sale e il gruppo dirigente
Forse è la fine di Irs per come la conoscevamo, parafrasando una vecchia canzone dei Rem: l'ultima tappa di quel miscuglio strano, però creativo, tra l'indipendentismo storico e battagliero di Gavino Sale e una pattuglia di giovani alfieri della Repubrica de Sardigna, spesso neppure trentenni. C'è aria di resa dei conti, di scissione: proprio nell'anno dell'incredibile avanzata elettorale del partito.
I NODI Ecco, sulla parola «partito» si consuma già una parte della contesa. Sale sembra preferire un soggetto politico più movimentista, meno strutturato ma presente nelle aree di lotta, nelle proteste di piazza (che ora in Sardegna abbondano). Dall'altra parte, rispetto al consigliere provinciale sassarese, non c'è tanto un antagonista unico, ma il gruppo che ha guidato Irs dal gennaio scorso: il segretario Ornella Demuru, ora dimissionaria, con tre dei fondatori (Franciscu Sedda, Franciscu Pala, Frantziscu Sanna: li chiamavano sos frantziscos , il perché non è un mistero) e altri dirigenti. Questo sodalizio, con alcuni coordinatori delle regioni - così Irs chiama le otto Province sarde - ha promosso una riorganizzazione del movimento più simile, appunto, a quella di un partito. La tensione, covata a lungo, è esplosa a ottobre in una nervosissima assemblea nazionale, a Tramatza. Lì Sale ha contestato apertamente le scelte del direttivo, lì hanno dato le dimissioni Demuru e altri sei componenti del direttivo stesso (oltre a Sedda, Sanna e Pala anche Bobore Bussa, Andrea Meloni e Giulio Cherchi).
VERSO IL VOTO Ora si va verso le nuove elezioni delle cariche interne, fissate per l'inizio di gennaio. Si stanno presentando le candidature, in particolare per la segreteria nazionale e per la presidenza (il presidente attuale è Sale). Ma Indipendentzia-Repubrica de Sardigna arriva a questo appuntamento con lacerazioni ogni giorno più evidenti. Il presidente e volto storico del partito ha lanciato frecciate polemiche nei confronti del gruppo dirigente uscente: secondo Gavino Sale, Irs rischia di diventare una forza troppo «intellettual-chic» e salottiera. Quanto alle tensioni interne, sono state definite una «tempesta ormonale», tipica di un soggetto che diventa adulto. Sale ha invitato al ritiro delle dimissioni: «Sto cercando una mediazione», dice qualche giorno dopo quelle dichiarazioni, «si potrebbe nominare un esecutivo di transizione, per traghettarci fuori da questa fase di scontro». E rimandare così il redde rationem . Certo però le frasi sul partito «intellettual-chic» hanno colpito: «Non ci sono piaciute per niente», commenta Ornella Demuru, «è un'offesa non tanto per noi ma per tutti i sardi che pensano che la cultura e il sapere siano un fattore decisivo per il nostro sviluppo». Quanto ai salotti, «ne abbiamo frequentati ben pochi: semmai abbiamo visto intellettuali a noi vicini che sono venuti a tinteggiare le pareti della nostra nuova sede di Cagliari».
LO SCONTRO Proprio in quella sede si terrà, stamattina, una conferenza stampa presentata esplicitamente come «risposta alle dichiarazioni del presidente Gavino Sale» e «per esprimere la posizione ufficiale del Movimento. Irs - prosegue la nota - trova inaccettabile ogni deriva personalistica e leaderistica e ribadisce la necessità di proseguire nell'evoluzione organizzativa intrapresa, e di celebrare democraticamente, secondo quanto stabilito, le sue assemblee di rinnovo dello statuto ed elezione delle cariche interne». Difficile, dunque, che arrivi la pace. «Non vorrei che ci fosse una volontà di rottura», riflette ancora Sale: «Per me il movimento deve restare assolutamente unito. Tutte le anime di Irs sono importanti. Perciò faccio un passo indietro e rinuncio a candidarmi a qualsiasi carica: propongo un tavolo di mediazione, e una fase di confronto nelle assemblee regionali, con tutti gli attivisti e sostenitori, per trovare alcuni nomi di garanzia». Quanto al partito intellettual-chic: «Un esempio? Quando presentavamo a Thiesi Irs e le sue iniziative, alcuni di noi presentavano un libro». Forse la scissione non è ancora inevitabile, ma si avvicina ogni giorno di più. GIUSEPPE MELONI
Fonte: http://www.regione.sardegna.it/
 

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