sabato 12 marzo 2011

Mezzogiorno del Mattino. 12 marzo 2011.

Enogastronomia, una delle eccellenze abruzzesi.

Cambio ai vertici dell'Assessorato dell'agricoltura della regione Sardegna

Ecocalendario del parco nazionale d'Abruzzo.

Il governo decreta lo stato di calamità in Basilicata.

Campania, consigliere regionale condannato per camorra torna in Aula.

La Regione Sicilia all'attacco della Gdo isolana.

Call Center Almaviva, altre 30 stabilizzazioni.

Fiat di Termini: Ciccolella ‘chiarisce’ con Invitalia vicdenda giudiziaria.

Ripresi gli sbarchi a Lampedusa.

Milazzo, scoperta evasione fiscale di oltre 700mila euro.
Immigrazione, nuovo centro nel Salento.

Libia, ingegnere napoletano: Rivolta improvvisa, prima mai pericoli.

Mpa Campania pronta a traslocare in Forza del Sud.

Napoli, Mastella: Non disperdere le migliori intelligenze.

Fiat Pomigliano, 525 lavoratori ex Ergom in Fabbrica Italia.

Pd, le firme contro Lombardo


Enogastronomia, una delle eccellenze abruzzesi. 11.03.11. Il più antico concorso culinario abruzzese "Lu carrature d'ore" è stato presentato l’11 marzo nella sala blu della Regione a Pescara, alla presenza dell'assessore all'Agricoltura Mauro Febbo.
La ventunesima edizione del concorso enogastronomico regionale "Lu carrature d'ore" è stata presentata l’11 marzo nella sala blu della Regione a Pescara, alla presenza dell'assessore all'Agricoltura Mauro Febbo. Il più antico concorso culinario abruzzese è iniziato l’11 marzo presso l'istituto alberghiero "De Cecco" di Pescara, per concludersi mercoledì 16 marzo con le premiazioni nella serata di gala che si terrà al ristorante "Il Giardino degli Ulivi" di Rosciano. "Questa manifestazione rappresenta un appuntamento fondamentale per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici abruzzesi e delle tante professionalità di cui l'Abruzzo va fiero. Lu carrature d'ore, ha spiegato l'assessore Febbo, è un appuntamento che racchiude il senso del nostro programma che mira alla valorizzazione delle eccellenze. Parlare di agricoltura significa parlare di enogastronomia, di cucina e di tradizioni abruzzesi apprezzate nel mondo. In questa ventunesima edizione parteciperanno alcuni cuochi stellati della nostra Regione, e questo non farà altro che impreziosire una kermesse che anno dopo anno aumenta sempre di prestigio". L'assessore Febbo ha anche parlato dell'importanza dell'appuntamento in un momento di crisi economica: "La ristorazione rappresenta da tempo uno dei pilastri fondamentali dell'Abruzzo. Nonostante la crisi, l'enogastronomia abruzzese continua a crescere e a fare da traino anche al settore turistico. Le eccellenze abruzzesi hanno ormai superato tutti i confini, portando nel mondo il nome dell'Abruzzo". In un concorso dedicato anche alle scuole, e agli studenti degli istituti alberghieri, non poteva mancare un appello alle nuove generazioni: "E' importante, ha concluso, l'Assessore all'Agricoltura, far riscoprire ai nostri ragazzi la passione per la cucina, e l'amore per le tradizioni. L'auspicio è quello di vedere sempre giovani avvicinarsi all'arte culinaria che resta una delle eccellenze abruzzesi".
Cambio ai vertici dell'Assessorato dell'agricoltura della regione Sardegna 11.03.11 Il consigliere del Pdl Mariano Contu ha sostituito il tecnico Andrea Prato. Nato a Selargius, medico, Contu presiedeva la Commissione agricoltura del Consiglio regionale. "Desidero rivolgere un ringraziamento sentito a Prato, ha detto il presidente della regione Ugo Cappellacci, per la professionalità, la lealtà e la passione con cui ha svolto il suo ruolo, affrontando con coraggio i problemi del mondo agro-pastorale e bene interpretando la politica del dialogo in mezzo alla gente", ha dicharato. Staffetta all'Assessorato dell'agricoltura della regione Sardegna: il consigliere del Pdl Mariano Contu ha sostituito il tecnico Andrea Prato. Nato a Selargius, medico, Contu presiedeva la Commissione agricoltura del Consiglio regionale. "Desidero rivolgere un ringraziamento sentito a Prato, ha detto il presidente della regione Ugo Cappellacci, per la professionalità, la lealtà e la passione con cui ha svolto il suo ruolo, affrontando con coraggio i problemi del mondo agro-pastorale e bene interpretando la politica del dialogo in mezzo alla gente".
"Coldiretti Sardegna prende atto della 'staffetta' annunciata dal presidente della Regione Ugo Cappellacci al vertice dell'assessorato regionale dell'Agricoltura. Un saluto e l'augurio di buon lavoro al nuovo assessore, Mariano Contu". Lo hanno dichiarato il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna, Marco Scalas e Luca Saba. "Il particolare momento vissuto dall'agricoltura sarda, come da sempre evidenziato da Coldiretti Sardegna, necessita di interventi strutturali urgenti - hanno aggiunto - che consentano un nuovo slancio per le imprese agricole di tutto il territorio regionale. Sullo sfondo, come rimarcato anche nei giorni scorsi, c'è un settore primario che ha bisogno di rinnovate opportunità, senza che si perda un solo giorno.
L'assessore uscente, Prato, ha dichiarato: "Dopo aver terminato il mio incarico da assessore regionale dell'agricoltura, questa mattina a Cagliari in assessorato ho voluto ringraziare di persona tutto il personale per il supporto in questi due anni e per aver lavorato sempre al servizio della nostra agricoltura e della pesca della Sardegna. Ho anche aupicato, essendone sicuro, che la stessa dedizione, la stessa professionalità e lo stesso amore istituzionale per due comparti strategici della nostra economia vengano messi a disposizione del nuovo assessore Contu, in un momento particolarmente complesso che vive la nostra terra".
Ecocalendario del parco nazionale d'Abruzzo. 11.03.11 Stampato su “Carta latte” la carta ottenuta dal riciclo dei contenitori Tetrapak, mostra belle immagini del Parco nelle quattro stagioni, che rappresentano paesaggi, flora, fauna, attività. Per la verità con qualche “giorno” di ritardo, giustificato dalle tante difficoltà di carattere operativo e di altro vario genere, esce l’Ecocalendario 2011 del Parco nazionale d'Abruzzo, stampato grazie all’impegno della cooperativa Sherpa che si è occupata della ricerca dello sponsor e di altri partner.
Il Calendario dedicato all’Anno Internazionale delle Foreste, all’insegna dello slogan “Insieme per le nostre foreste”, è una iniziativa ondivisa dal Parco, da Juniorpanda Avventure e da Sherpa Coop, che ne ha curato appunto la stampa.
Stampato su “Carta latte” la carta ottenuta dal riciclo dei contenitori Tetrapak, mostra belle immagini del Parco nelle quattro stagioni, che rappresentano paesaggi, flora, fauna, attività.
Vari messaggi distribuiti nelle pagine, invitano il pubblico a comportamenti “ecologici”.
Ad esempio a usare e riusare borse personali per produrre meno plastica; a riparare prodotti usati, anche donandoli, ove possibile; a usare prodotti con imballaggi facili da differenziare e riciclare; a riutilizzare i fogli di carta già usati; a utilizzare acqua di rubinetto preferendola a quella in bottiglia; ad acquistare batterie ricaricabili, usare detersivi alla spina, etc.; a mangiare frutta di stagione e prodotti del territorio; a utilizzare carta ecologica proveniente da foreste certificate; differenziare correttamente i rifiuti.
Il Calendario verrà divulgato a cura dei partner tramite i propri canali promozionali e soprattutto tramite le strutture territoriali del Parco.
Il governo decreta lo stato di calamità in Basilicata. 11/03/2011 FINALMENTE una prima buona notizia per gli alluvionati lucani: il consiglio dei ministri ha dichiarato ieri lo Stato d'emergenza “per garantire -si legge nel provvedimento- adeguati interventi a seguito degli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito Basilicata, Marche e la provincia di Teramo nei giorni scorsi”. Il Governo ha anche prorogato lo Stato d'emergenza per la messa in sicurezza di alcune grandi dighe sull'intero territorio nazionale.
Una notizia salutata con soddisfazione dal presidente della Regione, Vito De Filippo, già impegnato sui tavoli romani per portare il caso Basilicata alla meritata attenzione nazionale. Nei giorni scorsi, De Filippo ha impartito precise direttive ai vari dipartimenti regionali, affinchè le migliori professionalità convergano sull’emergenza alluvione. «Un primo passo è stato fatto -ha commentato il presidente da Roma- ora bisogna riempirlo di contenuti con le scelte che seguiranno. La fiducia che abbiamo da sempre riposto nello Stato è stata ben spesa. Ma ora -ha aggiunto- al di là di questa pur importante dichiarazione di principio, dobbiamo vedere con quali contenuti verrà riempita, e mi riferisco sia all'aspetto economico che a quello normativo. Per questo, oltre a leggere con attenzione il provvedimento del Governo, aspettiamo di conoscere i contenuti dell'Ordinanza del presidente del Consiglio. E, come detto nell'incontro con i capigruppo e i parlamentari di tutte le forze politiche, a cui va dato atto di aver lavorato congiuntamente per raggiungere questo obiettivo, cosa che sono certo continueranno a fare fino alla definizione totale della questione; ribadisco che auspichiamo si segua il modello utilizzato per il Veneto».
Mercoledì De Filippo aveva inviato una comunicazione ufficiale al presidente Berlusconi e al sottosegretario Gianni Letta, in cui si rappresentava con dovizia di particolari la drammatica situazione lucana, evidenziando che l’emergenza del 1 marzo segue i precedenti fenomeni verificatisi il 2 novembre 2010 e 18 febbraio 2011, «e quindi -scrive De Filippo- rappresenta un generale e diffuso aggravamento dei danni al territorio, alle infrastrutture, alle reti tecnologiche, alle strutture abitative e produttive, alle aziende agricole e zootecniche. L'area complessivamente interessata dalle esondazioni di tutti i fiumi lucani, ha una superficie stimata in 500 chilometri quadrati, tutta riguardante la provincia materana; il territorio comunale di Bernalda Metaponto, circa 120 chilometri quadri, è stato totalmente stravolto.
Sono in pieno svolgimento le attività tipiche e necessarie della prima fase emergenziale: assistenza ai nuclei familiari sgomberati, risoluzione immediata dei problemi di ordine igienico-sanitario, ripristino della funzionalità delle principali arterie stradali e delle reti tecnologiche primarie (elettricità, acquedotti, fognature, comunicazioni), sono in corso verifiche di staticità delle strutture sgomberate o comunque interessate dall'alluvione, ricovero di animali recuperati vivi e smaltimento a norma di quelli morti (circa 300), sfangamento di strutture pubbliche e private, tutto ciò finalizzato a favorire il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nelle zone più colpite». De Filippo spiega agli autorevoli rappresentanti del Governo anche il modello organizzativo vede la costituzione di un Com (Centro Operativo Misto) a Metaponto Borgo, epicentro dell'evento calamitoso, in stretto raccordo con le strutture operative di Regione e Prefettura.
«E' in corso l'intervento del Genio Militare, richiesto dal Prefetto di Matera e coordinato d'intesa con la Regione (oltre 60 uomini con mezzi di movimento terra e idrovore)», spiega il presidente per evidenziare la drammaticità della situazione lucana. Poi il passaggio cruciale sulla necessità stringente di un sostegno istituzionale che si aggiunga agli sforzi già profusi dalla Regione. «Gli oneri finanziari connessi a tutte le attività in corso sono, in grandissima parte, a carico della Regione, comprese le spese dell'intervento militare e, attualmente, l'impegno reso è di 1 milione di euro. -spiega De Filippo- Tutte le forze dell'ordine e di polizia sono attivate; il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale dello Stato svolgono le attività di propria competenza. Tutti i territori comunali che si affacciano sul mar Jonio sono interessati dai fenomeni alluvionali con grado di danno diversificato, così come altri territori interni della Collina materana. Numerosi altri Comuni del Materano e del Potentino hanno segnalato dissesti idrogeologici anche di particolare gravità. La Statale 407 Basentana, arteria di primaria importanza per la Basilicata, è interrotta al Km 37,00 costringendo il traffico su una viabilità secondaria, provinciale e locale, non in grado di garantire i normali volumi di traffico in condizioni di sicurezza . Considerata la dimensione del fenomeno e, purtroppo, la significativa entità del danno subìto -conclude De Filippo- la mera applicazione del modello di finanziamento introdotto dal decreto mille proroghe non può produrre un efficace e utile soddisfo di necessità finanziaria attesa l'esiguità demografica di questa regione ». Dell’emergenza maltempo si parlerà lunedì pomeriggio in consiin un consiglio regionale ad hoc. Antonio Corra
Campania, consigliere regionale condannato per camorra torna in Aula. Napoli, 11 mar (Il Velino/Velino Campania) - Il consigliere Roberto Conte, condannato in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione per associazione a delinquere di stampo camorristico, torna nell'assemblea campana. La prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha accolto il suo ricorso avendo accertato la cessazione degli effetti della sospensione cautelare di Conte dalla carica di consigliere regionale, avvenuta subito dopo il verdetto di colpevolezza in primo grado. Diciotto mesi era il tempo in cui l'ex esponente di Verdi, poi eletto in Alleanza di Popolo un anno fa avrebbe dovuto restare fuori: un periodo già trascorso secondo l'avvocato Ciro Falanga, che già lo scorso 4 dicembre, conclusi i 18 mesi complessivi di sospensione, aveva presentato istanza di reintegro del proprio assistito. Il diniego da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Campania ha determinato il ricorso alla giustizia ordinaria da parte dei legali di Conte. È stato invece accertato dal Tribunale che il consigliere avrebbe dovuto ritornare in carica già dal 4 dicembre 2010, riprendendosi il posto che, per surroga, era stato attribuito al secondo degli eletti della lista Adp, Carmino Sommese. Conte è animatore della lista 'Alleanza per Napoli con te' che si presenterà alle prossime comunali nella coalizione di centrodestra.  (rp) 11 mar 2011 11:38
La Regione Sicilia all'attacco della Gdo isolana. «Credo che caratterizzare il nostro prodotto, commercializzarlo direttamente e promuoverlo ci consenta di superare quel grave handicap costituito da una catena di commercializzazione che fa crescere i costi per i consumatori e che molto spesso riduce al minimo il guadagno dei produttori». È con queste parole che il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo è intervenuto l'altroieri mattina a Palermo alla presentazione dei due nuovi formaggi di pecora siciliani, che sono - sia ben chiaro - prodotti di nessuna tradizione bensì molto "marketing oriented": il "Morbido di Sicilia", fresco e spalmabile, e il "Dieci e Lode", altrimenti detto "fette di latte 100% siciliano".
I due prodotti, entrambi industriali ma da latte siciliano di pecora, vanno a collocarsi nei segmenti di mercato del Philadelphia e delle sottilette, quindi nulla a che vedere con tipicità, ruralità e ricerca di un mercato di nicchia, ma piuttosto con una vera e propria spallata data alla Gdo e alla globalizzazione per riconquistare, in una piccola parte dell'ambito agricolo isolano, un po' del consenso perduto dal leader dell'Mpa nei primi anni del suo governo regionale.
Concetti, chiari e forti, quelli scanditi da Lombardo per riacciuffare anche il consenso dei consumatori, visto che per il governatore siculo «nella loro commercializzazione bisogna saltare», ha affermato il numero uno della giunta regionale, «molti di questi passaggi parassitari e di sfruttamento, puntando direttamente sulla valorizzazione del prodotto».
La manifestazione, alla quale ha preso parte, tra gli altri, anche l'assessore regionale delle Risorse Agricole e Alimentari Elio d'Antrassi, ha offerto anche l'occasione per lanciare il Piacentinu Ennese, che meno di un mese fa ha ottenuto la Dop, ricevendo anche il plauso del commissario responsabile Ue per l'agricoltura Dacian Ciolos. Parlando di questo formaggio, Lombardo ha affermato che la politica agricola regionale ora punta alla valorizzazione delle tipicità siciliane: «Siamo partiti dal latte fresco e successivamente toccherà al pane e al vino per porre fine a trenta anni di politiche agricole fallimentari».
«Chissà quanti soldi si sono sprecati in passato», ha concluso Lombardo, «col risultato che è sotto gli occhi di tutti: il grano, le arance e il latte hanno costi inferiori al costo di produzione. La Gdo sta facendo finalmente, con l'appoggio dignitoso della Regione, un lavoro di esportazione del nostro prodotto anche fuori dalla Sicilia. È questo che chiediamo alla grossa distribuzione".
Il progetto dei due formaggi da 100% di latte ovino siciliano punta a mettere sul mercato un prodotto con prezzi tanto competitivi da poter in una seconda fase tentare di competere nella Gdo anche oltre i confini della regione, riuscendo comunque a pagare il latte 35 centesimi in più rispetto ai 65 centesimi al litro attualmente conferiti ai produttori anche in Sicilia. 35 centesimi che faranno la differenza, per gli allevatori conferenti e se tutto andrà per il meglio, tra la sopravvivenza e il poter vivere del proprio lavoro. 11 marzo 2011
Call Center Almaviva, altre 30 stabilizzazioni. di BlogSicilia 11 marzo 2011 - Prosegue il percorso di stabilizzazione dei lavoratori del call center catanese Almaviva Contact.
Questa mattina, nella sede di Confindustria Catania, 30 lavoratori operanti con contratto interinale sono stati assunti a tempo indeterminato. Fino ad oggi, così come stabilito dall’accordo siglato nel luglio 2010 con le organizzazioni sindacali, sono stati assunti 190 lavoratori.
Il processo di stabilizzazione prevede inoltre altre 130 assunzioni a tempo indeterminato, entro il prossimo 30 aprile, e ulteriori assunzioni entro giugno 2011.
Alla firma dei contratti erano presenti Fabrizio Casicci e Giovanni Cantone dell’area Relazioni industriali di Confindustria Catania, il rappresentante di Almaviva Contact, Giuseppe Dell’Utri, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, Giovanni Pistorio (Slc Cgil), Gianfranco Milazzo (Fistel Cisl), Nicola Rapisarda (Ugl Telecomunicazioni).
Fiat di Termini: Ciccolella ‘chiarisce’ con Invitalia vicdenda giudiziaria. di Antonella Folgheretti 11 marzo 2011 - Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, advisor del Ministero dello Sviluppo Economico per il polo industriale di Termini Imerese, comunica che la società dei fratelli Ciccolella ha sollecitamente risposto alla richiesta di informazioni e chiarimenti inviatale mercoledì scorso, dopo che Blogsicilia aveva dato la notizia dei guai giudiziari di Corrado Ciccolella.
La risposta è contenuta in un comunicato, diffuso da Invitalia. Secondo la nota, l’azienda di Molfetta precisa che “la F.lli Ciccolella spa e le società ad essa direttamente o indirettamente collegate non sono state oggetto di alcun provvedimento giudiziario” e che “a partire dal 10 marzo 2011 il signor Vincenzo Ciccolella riveste la carica di nuovo amministratore unico della società”.
Domenico Arcuri, l’amministratore delegato di Invitalia, aveva precedentemente spiegato che “considerata la gravità dei fatti contestati”, l’advisor voleva sapere “i motivi del coinvolgimento giudiziario, la posizione societaria, incluso un eventuale avvicendamento nella carica” di Corrado Ciccolella, che, prosegue il comunicato d’Invitalia, è “attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere”.
L’advisor, inoltre, invita l’azienda pugliese a chiarire anche “i rapporti intercorsi o intercorrenti tra la ’Fratelli Ciccolella spà e tutte le società coinvolte nell’inchiesta”.
Ripresi gli sbarchi a Lampedusa. di BlogSicilia 11 marzo 2011 -  Sono ripresi gli sbarchi di extracomunitari a Lampedusa. Ne sono approdati 100, recuperati dalla Guardia di Finanza. Intanto, sono due i voli di oggi che trasferiranno circa 220 immigrati. Un centinaio sono stati già trasferiti in aereo stamattina e un altro volo da 150 posti partirà nel pomeriggio. Attualmente nel centro di accoglienza si trovano 1.080 immigrati.
Infine, sono arrivati stamane a Lampedusa i primi uomini dell’esercito, per preparare la missione che impegnerà dalla prossima settimana cento militari in servizi di vigilanza del centro di accoglienza, per impedire l’uscita degli immigrati.
Milazzo, scoperta evasione fiscale di oltre 700mila euro. di Markez 11 marzo 2011 -  La Guardia di finanza di Milazzo ha scoperto che una ditta individuale non ha presentato la prevista dichiarazione annuale dei redditi, per gli anni d’imposta che vanno dal 2006 al 2009. La ditta costruisce imbarcazioni da diporto e sportive. L’attività di verifica fiscale avrebbero accertato a carico del titolare della ditta, B. V., 50 anni, di Milazzo, gravi violazioni ai danno dell’Amministrazione Finanziaria di natura tributaria e penale. Infatti, la somma evasa è di oltre 711mila euro. A questi si aggiungono oltre 142mila euro di evasione dell’imposta sul valore aggiunto.Il titolare è stato denunciato a per il reato di omessa presentazione della dichiarazione annuale.
Immigrazione, nuovo centro nel Salento. Per gli extracomunitari regolari sul territorio, realizzato con il progetto Pon. Finalità è creare luogo aggregazione. Il Pon Sicurezza finanzia un altro Centro polifunzionale in Puglia: dopo quelli di Canosa, Manduria, Bari, Ruvo, Patù, Villa Castelli e Brindisi, infatti, il Programma gestito dal ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza e cofinanziato dall’Unione Europea ha ammesso a finanziamento un altro progetto per la realizzazione di un centro che offrirà servizi a immigrati extracomunitari regolari. Il progetto, che rientra nell’Obiettivo Operativo 2.1 del Pon, si chiama «Integriamoci» ed è stato presentato dal Comune di Arnesano, in provincia di Lecce.
L’immobile interessato si trova in via Donizetti ed è di proprietà del Comune. Viste le condizioni di degrado in cui si trova, sarà oggetto di un ampio intervento edilizio grazie a un finanziamento di 426.900 euro. La finalità del progetto è creare un luogo di mediazione, di integrazione e di intercultura che diventi un punto di riferimento per minorenni, ragazzi e adulti immigrati extracomunitari regolari. All’interno del centro verranno attivati corsi di lingua italiana, corsi di formazione e di educazione civica, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro e si svolgeranno incontri individuali e di gruppo per aiutare gli immigrati nella comprensione e nell’attivazione delle procedure amministrative. Verrà, inoltre, offerto un servizio di mediazione culturale e uno sportello sociale e informativo e verranno organizzate attività ricreative, sociali e culturali ed eventi per promuovere l’integrazione. Il centro polifunzionale offrirà anche un servizio di residenzialità temporanea. I costi relativi alla gestione e alla manutenzione della struttura e dei servizi saranno garantiti con fondi comunali per almeno cinque anni successivi alla conclusione del progetto.
Libia, ingegnere napoletano: Rivolta improvvisa, prima mai pericoli. Napoli, 11 mar (Il Velino/Il Velino Campania) - “Non ho alcuna paura a tornare in Libia. Anzi. È un paese che, con tutte le sue contraddizioni, mi ha accolto bene e che mi ha trattato sempre con rispetto”. Parla con il sorriso sulle labbra Massimo Mele, ingegnere napoletano, da circa due anni residente a Tripoli per motivi professionali.
Ingegnere, come è riuscito a scappare dall'inferno libico?
“Veramente la mia non è stata una fuga. Per puro caso avevo programmato proprio in questo periodo le mie ferie in Italia e ho lasciato Tripoli quando tutto era tranquillo”.
Ma non ha notato alcun fermento tra la popolazione, dopo i fatti di Tunisia ed Egitto?
“Assolutamente no. E questa non è la mia sola opinione, ma anche quella di molti colleghi che si trovavano lì con me e sono stati assolutamente sorpresi dalla rivolta. La situazione libica era diversa da quella degli altri paesi del Nord Africa...”
In che senso?
“Beh, il costo della vita è molto basso. Basti prendere ad esempio il pane o gli altri generi alimentari, per non parlare della benzina, che hanno prezzi molto ridotti. E dico questo anche e soprattutto in relazione alla situazione tunisina o egiziana, dove a quanto mi risulta il livello di povertà della popolazione è più alto. Anche per questa motivazione, credo, in pochi si aspettavano il caos”.
In questi giorni ha avuto modo di sentire colleghi o amici che sono ancora lì?
“Sì certo. Coloro che sono riuscito a contattare mi hanno tranquillizzato. Le immagini viste in tv non si discutono, ma a quanto mi hanno detto, almeno a Tripoli, la situazione sembra tendenzialmente calma”.
Ritiene che queste rassicurazioni possano essere dovute alla paura di ritorsioni?
“Non mi sento di esprimere giudizi affrettati”.
Secondo la sua esperienza il popolo è con o contro il governo al potere?
“Mah, è difficile giudicare. Quello che posso dire è che la composizione sociale e quindi politica della Libia è tutt'altro che semplice. La popolazione è composta da circa sei milioni di persone e questo paradossalmente potrebbe complicare ulteriormente le cose perché in un conflitto di questo tipo tutti di fatto sembrano essere parte in causa. Ciò accade perché le comunità sono piccole e si conoscono tutti e quindi, credo, ci sono tanti legami familiari che si intrecciano alle questioni più politiche”.
Però il controllo del regime del Colonnello Gheddafi è forte...
“Beh, se pensiamo alla stampa sì. Nel senso che non ci sono molte pubblicazioni e quelle poche non sono particolarmente variegate. Però internet c'è e, seppur con qualche limitazione, non ho rilevato costrizioni particolari. Facebook, ad esempio, è molto usato dai giovani”.
E per quanto riguarda la popolazione?
“Fermo restando che è un paese di fede islamica, che applica dunque un regime giuridico diverso dal nostro, posso affermare che le limitazioni non sono particolarmente opprimenti. Intendo dire che da osservatore esterno ed occidentale posso muovermi liberamente. Ci tengo, poi, a sottolineare che come vuole la tradizione islamica, i libici come molti altre popolazioni mediorientali, sono persone estremamente ospitali e accoglienti”.
Ora che farà?
“Per il momento non posso tornare a Tripoli, quindi porterò avanti il mio lavoro dall'Italia. Poi si vedrà”
Ma tornerebbe in Libia?
“Assolutamente sì”.
(rep/bm) 11 mar 2011 19:28
Mpa Campania pronta a traslocare in Forza del Sud. Napoli, 11 mar (Il Velino/Il Velino Campania) - Un intero partito, o quasi, è pronto a traslocare in un altro. Accade al Movimento per le Autonomie in Campania. La formazione politica fondata dal governatore siciliano Raffaele Lombardo, a quanto risulta al VELINO, sta per sfaldarsi in tanti pezzi. Quello più consistente sta per passare, con voti e relazioni personali al seguito, con Forza del Sud, il partito guidato dal sottosegretario Gianfranco Miccichè e gradito al ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Motivo: contrarietà all'idea di Terzo Polo con Udc e finiani. “Vogliamo costruire un nuovo centrodestra meridionalista e non un contenitore con democristiani e finiani”, fanno trapelare. Ecco che dall'Mpa sono in rampa di lancio verso Forza del Sud l'ex vicepresidente del Consiglio regionale ora segretario generale della Regione Lazio, Salvatore Ronghi, il consigliere regionale di suo riferimento Angelo Marino, il segretario regionale Gavino Nuzzo, lo stabiese Nello Cuomo e vari consiglieri municipali a partire da Enzo Perez. Nell'Mpa organico al progetto di Terzo Polo dovrebbero rimanere, a livello dirigenziale, soltanto Anthony Acconcia e Gennaro Fenizia.
Napoli, Mastella: Non disperdere le migliori intelligenze. Napoli, 11 mar (Il Velino/Il Velino Campania) - Conferma di essere candidato a sindaco di Napoli e di non fare alcun passo indietro, Clemente Mastella. Il leader dei Popolari per il Sud-Udeur traccia le priorità del programma elettorale e smorza ogni possibile polemica con i concorrenti.
Mastella, conferma di essere candidato sindaco?
“Assolutamente sì, non vedo controindicazioni. La candidatura di Lettieri per il Pdl non mi spaventa, io chiederò il voto direttamente ai cittadini, cercherò di parlare con loro in prima persona”.
Si stanno susseguendo i battibecchi tra lei e De Magistris.
“Basta polemiche con De Magistris, ognuno percorre la sua strada politica. Quello che penso su di lui, su come ha svolto alcune inchieste, l'ho detto più volte e resto della mia idea”.
Da chi si farà affiancare in questa campagna elettorale che conta ben sette aspiranti sindaco?
“Sto cercando di pensare in grande, come merita la città. Penso di poter aggregare le migliori intelligenze della città che non vanno disperse”.
Quali saranno le sue priorità programmatiche?
“Di sicuro la lotta alla dispersione scolastica. È da quei gradini che si deve partire per avere una Napoli più sicura e più pronta ad affrontare le sfide che l'attendono. Poi grande attenzione al problema del lavoro, su cui il piano dell'assessore Nappi sta cominciando a dare risposte concrete. In generale, cercherò di stare il più vicino possibile al singolo elettore, proverò ad ascoltarne i bisogni per costruire insieme il programma per rilanciare questa capitale”.
(rep/lr) 11 mar 2011 19:23
Fiat Pomigliano, 525 lavoratori ex Ergom in Fabbrica Italia. NAPOLI. Saranno 525 i lavoratori della Plastic components and modules automotive ad essere assunti in Fabbrica Italia Pomigliano, ed i primi cinque entreranno nella newco ad aprile. È quanto è stato stabilito oggi nell'incontro tra sindacati e vertici aziendali del Lingotto all'Unione industriali di Napoli. I rimanenti operai, circa 500, resteranno negli stabilimenti dell'ex Ergom a Napoli, per la lavorazione di componentistica in plastica per i modelli Alfa 159, Ducato, Lancia Y. La bozza di accordo non è stata siglata dalla Fiom.
Pd, le firme contro Lombardo
Il comitato promotore del referendum per sciogliere l'alleanza del partito con il governatore ha consegnato le firme a Palermo, ne sono state raccolte il doppio di quelle che servivano secondo lo statuto
CATANIA - Se in Sicilia il Pd andrà al referendum per decidere di proseguire o meno nella linea del sostegno al governo "tecnico" di Raffaele Lombardo lo stabilirà l'assemblea regionale del partito convocata per il 3 aprile. Intanto il comitato promotore oggi ha consegnato alla segreteria 5.011 firme, il doppio rispetto a quelle che servivano per statuto a richiedere la consultazione. L'obiettivo dei referendari è di chiamare la base al voto a maggio, mese in cui si terranno le  amministrative in 27 comuni siciliani, tra cui Ragusa.
Il quesito, che ha messo insieme diverse correnti del Pd contrari alla strategia della maggioranza del partito, è semplice e richiama i referendum svolti a Caltagirone (Ct), Gela (Cl) ed Enna, dove il 70-80% dei votanti ha "bocciato" Lombardo: "Condividi la permanenza del Partito democratico nella maggioranza che sostiene il governo Lombardo?".
Diverse sono invece le posizioni quando si entra nel merito dell'eventualità di un dopo-Lombardo in caso di vittoria dei referendari: se il senatore Enzo Bianco pensa alle elezioni, la mozione che fa capo al deputato regionale Bernardo Mattarella è contraria al voto anticipato e c'è chi lavora invece per un Lombardo quinquies composto da politici e non da tecnici.
Insomma dietro al referendum si gioca una partita tutta politica interna al Pd, con la segreteria che fa leva sulla diplomazia per tenere bassi i toni in una fase complicata in Sicilia, con il Parlamento paralizzato dallo scontro tra maggioranza e opposizione. Tra i gli anti-Lombardo più convinti c'è senza dubbio Enzo Bianco: "Io sto conducendo una battaglia politica e non personale contro il governatore, a cui bisogna togliere il sostegno non solo per un fatto politico ma anche morale, al di là dell'aspetto giudiziario che lo riguarda".
Anche perchè "il Mpa è un nostro avversario, come il Pdl", e nei territori dove il partito di Bersani è alleato con gli autonomisti di Lombardo, come nella Provincia di Agrigento, lo è "per ragioni tattiche".
Chi quell'alleanza l'ha suggellata, come il deputato Angelo Capodicasa, afferma però che "il referendum vuole essere un contributo per fare chiarezza nel partito", ammettendo che "se adesso qualcuno chiedesse a ognuno dei promotori quale ricetta proponga per il dopo-Lombardo riceverebbe risposte diverse".
Tant'è che il referendario Miguel Donegani, deputato regionale promotore della consultazione a Gela, precisa che "non è in discussione l'alleanza con il Mpa, che funziona per esempio a Gela e ad Agrigento". In questo clima, con il movimento "Innovazioni" dell'ex ministro Salvatore Cardinale che spinge per un governo politico, il segretario Giuseppe Lupo, usa l'arma della mediazione: "Lavoro per l'unità del partito mantenendo aperto il confronto con tutti e ovviamente anche con chi ha formalizzato, con spirito costruttivo, la presentazione delle firme per la richiesta del referendum".
11/03/2011

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