domenica 10 aprile 2011

Mezzogiorno-Mattino. 10 aprile 2011.

Sardegna. Migranti, un'emergenza senza fine

Venezia. Precari: 2008-2010, + 20,7% in provincia

Sardegna. Provincia: "Non chiamateli profughi, né clandestini".

Berlusconi a Lampedusa ”Risolveremo i problemi con la Germania”


Sardegna. Migranti, un'emergenza senza fine
In Sardegna ne sbarcheranno altri 1200
Altri 1200 migranti tunisini sbarcheranno tra martedì e mercoledì in Sardegna. Approderanno a Cagliari - come i primi 700 arrivati mercoledì e attualmente ancora ricoverati nell'ex base aeronautica di Elmas in attesa dei permessi di soggiorno - in due o tre scaglioni. Ma verranno a mano a mano trasferiti in altre strutture a Cagliari, Monastir, Torregrande e Chilivani.

La lista dei siti è stata approntata ieri nel corso di un summit convocato d'urgenza dal prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo a cui hanno preso parte anche il governatore Ugo Cappellacci e il sindaco di Cagliari Emilio Floris.

I NUOVI CENTRI La nuova ondata di immigrati verrà distribuita tra l'ex Capi di Monastir, dove ne alloggeranno 300, il Centro intermodale di Chilivani, che ne ospiterà 600, l'ex vivaio del corpo Forestale di Torregrande, in cui si prevede di sistemarne da un minimo di 100 a un massimo di 150 e, infine, l'ex caserma del commissariato di Calamosca a Cagliari, che dovrebbe consentire di dare una sistemazione provvisoria a 120 persone. Inizialmente era previsto che la prima nave carica di tunisini, ma potrebbero esserci anche migranti di altre nazionalità, forse anche profughi in fuga dalla Libia, attraccasse al porto di Cagliari già domani, ma poi, per ragioni strategiche e per evitare di creare allarme nell'opinione pubblica, si è chiesto e ottenuto dal Governo di rimandare di un paio di giorni gli arrivi.

IL COMMISSARIO Governo che, con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha nel frattempo anche nominato un commissario delegato per la Sardegna all'emergenza immigrazione, la dottoressa Carola Bellantoni, che ieri ha preso parte in prima persona alla riunione in prefettura a Cagliari.

Tutto è successo nel giro di pochissime ore, subito dopo che, alle 16,30, dal ministero dell'Interno è arrivata la comunicazione che in Sardegna sarebbero stati mandati altri 1200 migranti. Il prefetto Balsamo ha così convocato a tempo di record un Comitato straordinario, al quale sono stati invitati anche Cappellacci e il primo cittadino di Cagliari Floris. Una riunione che si è protratta per ore, con il commissario delegato Bellantoni a fare le veci del ministro. Nel frattempo a Cagliari sperano di riuscire a svuotare almeno parzialmente il sito di Elmas, nel quale sono ancora ricoverati in 660 (una quarantina sono fuggiti il primo giorno e non si sa più che fine abbiano fatto), anche se tutto dipenderà dalla celerità con cui arriveranno i permessi di soggiorno temporanei approvati dal governo.

Venezia. Precari: 2008-2010, + 20,7% in provincia
09/04/2011 13:16
VENEZIA - Sono un esercito di quasi 4 milioni di persone (esattamente 3.941.400) i lavoratori precari in Italia. Il 56% di loro è occupato nelle regioni del Centro Sud. Tra il 2008, inizio della crisi, ed il 2010 sono aumentati del 4%. Sono i dati con i quali la Cgia di Mestre fotografa il fenomeno del precariato nel Paese, che proprio oggi manifesta nelle piazze di mezza Italia.

Oltre il 38% ha solo la licenza media, tra gli under 35 il livello retributivo mensile netto è di 1.068 euro, un importo inferiore del 25,3% (pari a 282 euro) rispetto ad lavoratore a tempo indeterminato che svolge le stesse mansioni. I precari italiani sono concentrati soprattutto nel settore della ristorazione (35,5% sul totale), seguito dai servizi pubblici, sociali e alle persone (33,4%), e dall'agricoltura (28,4%). A livello territoriale, secondo la Cgia, è il Centro Sud a presentare la concentrazione più elevata (56%). Il Mezzogiorno, tra le quattro ripartizioni geografiche, è l'area che in termini assoluti ne presenta di più (1.336.329).
Rispetto ad una media nazionale del 17,2%, nel Mezzogiorno l'incidenza dei precari sul totale degli occupati è del 21,6%. Tra il 2008 ed il 2010 gli atipici sono aumentati del 4%. Nel Nordest l'incremento è stato del +8,3%, nel Nordovest del +8,9%. A livello regionale, la crisi economica ha fatto esplodere i precari in Trentino Alto Adige (+20,7%) ed in Emilia Romagna (+20,3%). Forte invece il calo registrato nelle regioni del Sud ed in Veneto (-4,6%).

Sardegna. Provincia: "Non chiamateli profughi, né clandestini".
"Non chiamateli profughi, né tantomeno clandestini. Sono cittadini tunisini immigrati regolari con permesso di soggiorno". Così il presidente della Provincia, Graziano Milia, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Regio.

Lo scopo è stato quello di chiarire la posizione dell'Amministrazione provinciale sulla crisi del nord Africa. "Sono rimasto perplesso dalla reazione bipartisan del Consiglio regionale di fronte all'arrivo dei tunisini nella nostra Isola - ha detto Milia - siamo di fronte ad un'emergenza umanitaria che va affrontata non con grandi concentrazioni, ma distribuendo la presenza nell'intera Isola, con spirito di accoglienza, sia a livello istituzionale che attraverso la rete di volontariato. In Provincia la rete è attiva dal 2007". Per quanto riguarda il rapporto con la stampa, Milia ha lanciato la richiesta di una unica cabina di regia. "Serve un ufficio stampa nei centri di accoglienza per guidare i giornalisti e soprattutto fornire informazioni corrette", ha detto. Contro i luoghi comuni Angela Quaquero, vicepresidente della Provincia: "Non sono delinquenti, non rappresentano un problema di sicurezza e non rubano nulla ai sardi - ha detto - questa prima fase della emergenza è gestita da Questura e Prefettura e dal volontariato. Ricordiamoci che la Provincia da anni ha messo in piedi una rete di accoglienza dell'immigrazione all'avanguardia in campo nazionale. Siamo attrezzati per rispondere alle esigenze di queste popolazioni". Intanto prosegue il lavoro del mediatore culturale di lingua araba del Servizio immigrazione della Provincia, Ihab Soliman. "Accoglie questi giovani, è a disposizione per qualsiasi esigenza, ha accompagnato in Questura per il permesso di soggiorno i primi 50 immigrati - ha aggiunto Quaquero - se dovessero decidere di restare in Sardegna ci attiviamo con il servizio per il lavoro. Ma purtroppo la Sardegna non è appetibile, difficilmente si fermeranno qui".
Sabato 09 aprile 2011 14.20

Berlusconi a Lampedusa ”Risolveremo i problemi con la Germania”
di Elena Di Dio 9 aprile 2011 -
Una riunione di circa un quarto d’ora si è svolta a bordo dell’aereo che ha portato il premier Silvio Berlusconi a Lampedusa quasi tre quarti d’ora fa. A bordo del mezzo, Berlusconi ha incontrato il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis e l’assessore regionale Sebastiano Missineo.

Fuori dall’aeroporto è stato accolto da una cinquantina di lampedusani. Quindi la visita ha preso il via. Le prime dichiarazioni hanno riguardato l’impegna assunto e “mantenuto dal governo” di liberare Lampedusa dalle migliaia di migranti che l’avevano invasa. Proprio mentre il premier arrivava sull’isola, un barcone con più di 250 profughi attraccava al porto.

Belusconi ha pure parlato delle obiezioni della Germania sui permessi temporanei concessi dal governo italiano: “Abbiamo questi problemi con la Germania ma ci stiamo organizzando”. Dopo aver visitato il molo, il premier si è recato al Bar dell’Amicizia, lo storico Caffé di Lampedusa.

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