lunedì 11 aprile 2011

Mezzogiorno-Mattino. 11 aprile 2011.

Sardegna. Tunisini a Sant'Avendrace: tra solidarietà e tensioni

Bari. "Nell'Europa delle Leghe persino Maroni è un terrone"


Sardegna. Tunisini a Sant'Avendrace: tra solidarietà e tensioni
Sono continuate anche nella prima domenica di permanenza a Cagliari la manifestazioni di solidarietà dei cagliaritani nei confronti dei 700 tunisini arrivati mercoledì scorso da Lampedusa.

Ma cominciano ad arrivare ai centralini degli organi di stampa le prime segnalazioni di molestie e tentativi di furto per i quali, però non sarebbero state presentate denunce alle forze di polizia. I problemi più grossi sarebbero all'interno del centro di accoglienza, realizzato in meno di 24 ore, dove la forzata convivenza ha provocato litigi conclusi con accoltellamenti, fortunatamente senza gravi conseguenze. Anche stanotte un gruppo di tunisini di sarebbe affrontato per futili motivi e due nordafricani sono stati accompagnati in ospedale per essere medicati. Intorno all'ex Magazzino Vestiario dell'Aeronautica Militare che ospita i tunisini oggi, come ogni settimana, è stato organizzato un mercatino ambulante che ha visto tra i principali clienti proprio i nord africani. Tra gli oggetti più ricercati scarpe, capi di abbigliamento e schede telefoniche per sostituire quelle tunisine.
Domenica 10 aprile 2011 14.13

Bari. "Nell'Europa delle Leghe persino Maroni è un terrone"
Bari, 10-04-2011
"La diseguagliana non è motore dello sviluppo. La crisi da caduta di consumi nasce dall'impoverimento del mondo del lavoro e delle classi medie, uno degli aspetti più devastanti della globalizzazione". Massimo D'Alema riscalda i cuori della platea Pd del 'Mezzogiorno di fuoco' del partito al Sud.

Mistificazioni e discesa del Pd
"Dal 42% siamo passati al 34%. Abbiamo subito una propaganda anti meridionale che dice che il Sud è sommerso da una valanga di risorse pubbliche dilapidate da un ceto politico sprecone. (...) La verità se guardiamo ai grandi numeri è che dagli anni del centrosinistra ad oggi l'impegno per il Mezzogiorno è caduto di 8 punti del Pil. Non è vero che siamo sommersi di denaro pubblico: riceviamo meno di quello che ci spetterebbe. E anche se questo non assolve gli errori del Mezzogiono, non può essere dimenticato".

La pazienza quotidiana
"Il Mezzogiorno ha bisogno di virtù anti eroiche, del saper far funzionare le cose ogni giorno, di risolvere i problemi. Il Mezzogiorno è abituato a vivere di entusiasmi ma serve capacità di governo, un'idea della politica fatta di misurazione di risultati, di cultura di governo".

Dopo Berlusconi
Servirebbe un Governo che unisca le forze migliori del paese, ha detto D'Alema, per il quale il Mezzogiorno resti centrale: "Se pensiamo di stare nel federalismo ciascun pezzettino del Sud per conto suo, seremo tutti sconfitti".

Quale Europa
"Una politica meridionalista non può prescindere da una collocazione del problema in Europa. Abbiamo moltissime ragioni per non essere contenti di questa Europa: la prima è che i Governi europei somigliano troppo a quello italiano. Nell'Europa leghista persino Maroni risulta terrone per i tedeschi. E diventa difficile rimproverare la Francia per una circolare uguale a quella del governo italiano. Ha ragione Napolitano nel chiedere più Europa ma il governo italiano non ha le carte in regola per unirsi a questa richiesta". 

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