sabato 3 settembre 2011

Ridicoli & Ridolini

Manovra, Napolitano preme:  «Si faccia in fretta»
03 settembre 2011


Il presidente Napolitano Como - Recupero coatto delle somme non riscosse del condono tombale. Tassa sui money transfer. Ma ancora nodi sciogliere, dalla certificazione dei debiti della Pa alla pubblicazione dei redditi online. La manovra aggiunge nuovi pezzi e si appresta a diventare definitiva. Domani infatti la commissione Bilancio del Senato, che sta proseguendo il lavoro in seduta notturna, dovrebbe concludere l’esame del testo e passare la palla all’Aula, dove il provvedimento arriverà, come previsto, martedì.

«Nessun rallentamento dei tempi», dunque, assicura il presidente del Senato Renato Schifani in risposta anche all’appello a fare presto del presidente Giorgio Napolitano. E Schifani, insieme ad altri esponenti della maggioranza, allontana anche lo spettro `fiducia´ e si aspetta l’ok dell’aula di Palazzo Madama già in settimana.

Una delle novità dell’ultima ora è la possibilità per il Fisco di intervenire coattivamente per il recupero delle somme non riscosse del condono tombale. Il contribuente dovrà pagare entro il termine perentorio del 31 dicembre 2011, altrimenti scatta «una sanzione pari al 50%» delle somme in questione e l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza potranno sottoporre a controllo la sua posizione relativa a tutti i periodi di imposta successivi a quelli condonati.

Ma quella di oggi è stata soprattutto una giornata di “pressing” sia da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dal presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet. Il Capo dello Stato, intervenuto in videoconferenza al workshop Ambrosetti. ha lanciato un invito ad accelerare i tempi sulla manovra e una tirata d’orecchie al governo. Il presidente Trichet

«Si è ritardato - ha spiegato il presidente della Repubblica - ad affrontare più risolutamente, con coerenza e continuità, il vincolo, che deve essere allentato e sciolto, del pesante indebitamento pubblico accumulato in precedenza». E dunque adesso si sente «tutto il peso - ha aggiunto - di quel persistente vincolo nonchè il peso del ritardo nell’avviare a soluzione altre questioni essenziali, adottando le riforme necessarie per un rilancio della produttività e della crescita».

Ed è ai rappresentanti esteri, di Paesi e istituzioni europee, che Napolitano si è rivolto direttamente per spiegare che «la consapevolezza dell’assoluta necessità di una svolta verso il superamento di quei ritardi, verso l’assunzione in tempi rapidi di scelte coraggiose e di comportamentio rigorosi, è oggi diffusa come mai in precedenza».

Dal canto suo la Banca Centrale Europea preme sul rispetto dell’impegno a ridurre il debito pubblico. «È essenziale che l’obiettivo annunciato di diminuzione del debito sia pienamente confermato e implementato», ha affermato il presidente Jean-Claude Trichet.

«Le preoccupazioni di Trichet troveranno risposta nei fatti», gli ha risposto a stretto giro il ministro degli Esteri Franco Frattini. Il progetto del governo, ha assicurato, «non verrà stravolto, ma verrà migliorato e questi dati rassicureranno i mercati e la Bce». Dopo la lettera inviata un mese fa da Francoforte all’esecutivo e il tormentato percorso della manovra, Trichet ha rimarcato che «la Bce e il sistema europeo come un tutt’uno, includendo anche la Banca d’Italia», considerano le misure annunciate il 5 agosto «estremamente importanti per la riduzione rapida del debito pubblico italiano e per migliorare la flessibilità dell’economia italiana». «Questo è decisivo - ha indicato - per consolidare e rinforzare la qualità e la credibilità della strategia italiana e della sua affidabilità creditizia».
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/09/03/AOZE0F1-manovra_napolitano_faccia.shtml

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