martedì 30 novembre 2010

Regione Sardegna investe su agricoltura: in bilancio 220 milioni


Roma, 30 nov (Il Velino) - La regione Sardegna si svuota le tasche e punta tutto sull’agricoltura.

Un comparto che rappresenta una produzione lorda vendibile stimata, a livello regionale, in un miliardo e 570 milioni di euro pari al 3,6 per cento di quella regionale. Oltre alla cifra che solitamente viene destinata dal bilancio regionale per il comparto primario, la giunta di Ugo Cappellacci ha approvato una legge regionale ad hoc per mettere a disposizione degli agricoltori ulteriori 149 milioni di euro che saranno spalmati nel triennio 2010-2011 e 2012. Circa 62 di questi saranno destinati al comparto ovi-caprino la cui difficile situazione economica ha generato nei mesi scorsi una vera e propria guerriglia nelle strade di Cagliari. A questi bisogna aggiungere i soldi del Piano si Sviluppo rurale, circa un miliardo 292 milioni di euro di cui 97,4 milioni provenienti dal bilancio della regione Sardegna e 574,9 milioni di Feasr.es Questo vuol dire che nel 2011 – fanno sapere al VELINO dalla Regione – la previsione di spesa (solo per il comparto ovi-caprino) è di circa 100 milioni (trascinamento vecchie annualità) a cui vanno aggiunti 45 di indennità compensativa e altri 8 milioni per il biologico legato all'ovi-caprino. Nella legge finanziaria regionale 2011 ci sono in tutto 220 milioni di euro (compresi i fondi per le 3 agenzie agricole Laore, Argea, Agris). Escluso il pagamento degli stipendi(che assorbono la maggior parte degli stanziamenti), gli interventi reali per agricoltura e pesca sono di circa 80 milioni. Nella finanziaria 2010 i fondi totali ammontavano a circa 260 milioni. "La legge appena approvata può rappresentare una svolta per il settore – spiega al VELINO l’assessore all’agricoltura della Sardegna Andrea Prato - dal momento che – oltre alle situazioni di emergenza di cui tiene conto – interviene strutturalmente sui problemi storici della nostra agricoltura. Abbiamo fatto una scelta tanto coraggiosa quanto doverosa: si trattava infatti dell’ultima chiamata per riformare un settore troppe volte intossicato da aiuti a pioggia elargiti senza alcuna lungimiranza".
(esp) 30 nov 2010 12:45
Fonte: http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1251049

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