lunedì 20 dicembre 2010

Energia in Puglia

Accordi con Province per eco-impianti
BARI - Via libera alla promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e del risparmio energetico nelle cooperative agricole.


È il frutto del protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dall’Unione delle Province Upi con Confcooperative Puglia, che associa oltre 1.300 cooperative (agricoltura, sociale, produzione, lavoro e servizi, cultura, turismo e sport, edilizia, pesca e credito) con un fatturato aggregato oltre il miliardo di euro, centomila soci e 15mila addetti.
«Siamo di fronte a una trasformazione dell'agricoltura - spiega il presidente Gianfranco Visicchio - e dobbiamo rispondere alla diversificazione delle attività. L’iniziativa è all'insegna della sostenibilità e della “filiera corta” e può essere molto interessante per le nostre 300 cooperative agroalimentari. Per informare i soci su questo progetto stiamo tenendo una serie di incontri nel territorio di Foggia e di Lecce, il prossimo sarà a Bari a gennaio».
Confcooperative ha anche promosso nei mesi scorsi la presentazione di quattro Progetti integrati di filiera (Pif) approvati nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione Puglia. Le iniziative riguardano i settori vitivinicolo, cerealicolo, ortofrutticolo e ortoflorofrutticolo. L’importo complessivo degli investimenti è di oltre 37 milioni di euro, con il coinvolgimento diretto di più di sessanta soggetti tra produttori, imprese di trasformazione e commercializzazione ed enti di ricerca e con ricadute previste su oltre tremila produttori agricoli pugliesi.
«È il segnale dell'impegno di Confcooperative Puglia - spiega il presidente regionale - nell'affiancamento alle imprese agricole verso un percorso virtuoso. Le iniziative prevedono interventi di adeguamento e ammodernamento degli impianti di produzione e trasformazione e di innovazione nei processi e nei prodotti. Un risultato ottenuto attraverso la ricerca, la formazione e la consulenza specialistica». Oltre che sull’ag roalimentare (con la missione organizzata quest’anno a Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione agricoltura De Castro), Confcooperative sta puntando sullo sviluppo delle nuove tecnologie (la rete creata con il mondo dell'Università e della ricerca per la gestione di progetti in sinergia) e sulla formazione. È stato così promosso il progetto «LOG.IN. Logistica Integrata», per sviluppare un sistema che attraverso le nuove tecnologie aiuti le cooperative agroalimentari a velocizzare le fasi di acquisizione delle materie prime, movimentazione del prodotto e consegna al cliente. La partnership vede come capofila DAISY- NET, nodo pugliese del Centro di competenza ICT-SUD, ed è composta da diversi enti pugliesi e calabresi, le Università delle due regioni, l'Istituto di Calcolo e reti ad alte prestazioni-Cnr di Cosenza e il Cetma di Brindisi.
«Tutti i risultati potranno essere trasferiti all’intero sistema agroalimentare cooperativo - aggiunge Visicchio - con vantaggi in termini di competitività e forza commerciale. La presenza di Confcooperative Puglia in ben tre spin-off universitari è un’ulteriore conferma di come l'organizzazione voglia essere strumento concreto per implementare l'innovazione nel tessuto associativo».
 

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