lunedì 20 dicembre 2010

Nel Salento addio ad ospedali di Campi, Maglie, Gagliano e Poggiardo

di FLAVIA SERRAVEZZA
Chiuderanno entro l’anno i centri ospedalieri di Campi Salentina, Maglie, Poggiardo e Gagliano del Capo. A stabilirlo è il Regolamento di riordino della rete ospedaliera introdotto dal Piano di rientro adottato dalla giunta regionale di Nichi Vendola, che prevede la riduzione di 201 posti letto sull’intero territorio provinciale: dagli attuali 2152 si passerà a 1951.


Solo scendendo nel dettaglio, passando di tabella in tabella, si arriva a comprendere la drastica trasformazione in arrivo per la Sanità leccese. A cominciare dai quattro nosocomi in meno che saranno disattivati già a partire dal 31 dicembre prossimo. Il bacino del Nord Salento, che faceva riferimento all’ospedale di Campi Salentina, perderà 57 posti letto. Mentre il bacino di Maglie ne perderà 64, quello di Poggiardo 73 e Gagliano 76. Saranno così cancellate di colpo Unità operative di Lungodegenza, Medicina interna, Chirurgia generale e Day surgery (Chirurgia ambulatoriale), Psichiatria, Ortopedia e Riabilitazione cardiologica.

Le conseguenze più pesanti della scure sui posti letto le pagherà anche l’ospedale di Nardò che, pur salvandosi da una possibile chiusura definitiva, sarà declassato a presidio aggregato al nosocomio di Copertino. In pratica diventerà una sorta di “succursale”. A poco sono dunque servite le numerose sollevazioni popolari degli ultimi mesi, con tanto di cortei e denunce alla Procura: il “San Giuseppe Sambiati”, da sempre punto di riferimento di un vasto bacino di utenza (Nardò è il secondo centro della provincia per numero di abitanti), perderà 45 posti letto, passando dagli attuali 103 a 58. E il ridimensionamento comporterà conseguenze rilevanti: l’ospedale perderà infatti le Unità di Geriatria (20 posti letto), Chirurgia generale (13) e Ortopedia (23), avviandosi a diventare un polo medico per lungodegenti, con un reparto di Medicina interna (che passa da 31 a 28 posti letto) e la Lungodegenza che invece viene potenziata con ulteriori 14 posti letto (passa da 16 a 30).

Perde 15 posti letto anche l’ospedale di Copertino, che da 168 passa a 153. Un taglio tutto sommato contenuto e che modifica solo in parte la geografia dei reparti. Il nosocomio guadagna infatti l’Uni - tà operativa di Cardiologia (7 posti letto), ma non avrà più la Lungodegenza (6), mentre l’Unità coronarica dal prossimo 31 dicembre avrà 7 posti letto in meno, passando da 11 a 4. Per il resto qui la situazione dei reparti resterà sostanzialmente invariata. Come detto, però, all’ospedale “San Giuseppe da Copertino” si "annetterà" il nosocomio di Nardò. C’è poi il centro ospedaliero di Gallipoli, che perde solo quattro posti letto su un totale di 223, mentre l’ospedale di Galatina aumenta di 33 unità.

Casarano “resiste”: non deve rinunciare ad un solo posto letto degli attuali 277 e guadagna l’aumento per Medicina Interna (da 30 a 48 posti letto), oltre all'Unità di Lungodegenza (18). Qui ad avere la peggio, però, è l’Unità complessa di Oncologia medica (ripartita tra Casarano e Gallipoli) che vede scomparire definitivamente i 24 posti letto previsti e attesi da diversi anni: i ricoveri (20) saranno attivati solo a Gallipoli, mentre a Casarano resterà il day hospital. Aumentano invece i posti letto nell’ospedale di Galatina, che ne guadagna 33 passando da 228 a 261, e all’ospedale di San Cesario, che sale da 83 a 90 ma perde Pneumologia e Reumatologia. Scorrano sale di ben 130 posti letto, da 147 a 277: pur perdendo 20 posti di Lungodegenza, registra un’impennata per l’Unità operativa di Medicina Interna, che passa da 19 a 48 posti letto.

Dulcis in fundo, gli effetti del Piano di rientro della Regione sono sostanzialmente positivi per l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce che aumenta i suoi posti letto di 34 unità (da 653 a 687) e si vede aggiunti i reparti di Reumatologia (4 posti letto) e Psichiatria (15). Perde invece 4 posti letto per l’Astanteria ma ne guadagna 14 per la Medicina Interna (da 56 a 70) e 5 per la Lungodegenza (da 20 a 25).
18 Dicembre 2010

 

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