giovedì 16 dicembre 2010

Galan e l'arte della pizza: la candidiamo all'Unesco ma il Comune di Napoli dorme

Il ministro: «Da un anno sollecitiamo l'assessorato al Turismo, via mail o al telefono: risposte zero»
NAPOLI - Roma propugna la causa dell'arte della pizza ma Napoli, o meglio il Comune resta passivo, non batte colpo. Questa in sintesi l'accusa lanciata dal responsabile alle politiche agricole del governo, Giancarlo Galan.
 
Che afferma: «Quanto è difficile, per i napoletani che onorano la propria città, farsi sostenere dalle istituzioni locali. E mi riferisco alla gloriosa pizza napoletana». In una nota, il ministro sottolinea anche che «da circa un anno il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sta lavorando con l’Associazione pizzaioli napoletani presieduta da Sergio Miccù, così da consentire all’Italia di poter presentare la candidatura dell’Arte della pizza napoletana nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco». 
«Trattandosi di valorizzare un’eccellenza culinaria della città di Napoli, - ha detto ancora Galan - il ministero ha contattato il Comune di Napoli, prima telefonicamente, poi per email, infine con una lettera ufficiale datata 1 dicembre 2010, con cui si chiedeva la collaborazione e il supporto dell’assessorato al Turismo del Comune di Napoli. E il Comune che ha fatto? Come ha reagito? In nessun modo, nessuna risposta, totale disinteresse, generando in tal modo non poco sconcerto nei funzionari del mio ministero preposti ai progetti che riguardano i rapporti con l’Unesco. Lo stesso dicasi per la Provincia di Napoli e per la Regione Campania».
16 dicembre 2010
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/16-dicembre-2010/galan-arte-pizza-candidiamo-unesco-ma-comune-napoli-dorme--18192769277.shtml

 

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