giovedì 16 dicembre 2010

New York Times: Crisi di fiducia in Italia

Londra, 16-12-2010
E' a pagina 38 che il New York Times traccia il quadro, poco rassicurante, dell'attuale situazione politica italiana: Berlusconi? "Un sopravvissuto". Il Governo? Ne servirebbe uno nuovo "con un approccio più onesto".

L'esecutivo rimasto in piedi sopo il voto di fiducia di martedì, si legge sul NYT, è ormai "screditato e non gode di una maggioranza per lavorare. Questa non è una situazione che l'Italia può tollerare molto a lungo. Servono con urgenza nuovi leader, nuove elezioni e un approccio di governo più onesto".

Il nervosismo dei mercati
"Gli investitori sono nervosi per l'Italia. Non è la Grecia o l'Irlanda, il suo deficit sono gestibili e gran parte del suo debito nazionale è in mani italiane". Ma il problema , dice il NYT, è la crescita: il Paese cresce poco e meno dei suoi vicini europei, era così già prima della crisi, "affondato dalla corruzione dilagante e dalla burocrazia pesante ad ogni livello di amministrazione". Gli italiani avrebbero invece bisogno di "un governo credibile, che può chiedere sacrifici duri alle famiglie, ottenere pazienza dai creditori all'estero e il sostegno degli altri governi europei".

Il post Berlusconi
Il declino di Berlusconi, prosegue l'analisi del NYT, è quello dell'unica figura capace di mettere insieme le varie anime del centrodestra italiano, che gode ancora della maggioranza dei consensi, anche perché nel centrosinistra la continua frantumazione non trova vie di uscita. Il fallimento di Berlusconi, dunque, è prima di tutto "personale".
Il premier "si è alienato anche i suoi alleati politici più stretti". La sua permanenza a Palazzo Chigi "ha estenuato l'italia, indebolito il confronto pubblico, indebolito lo stato di diritto".

Classe politica screditata e ora ci vorrà chi ripara i danni
"Tutti i politici italiani hanno una parte di colpa per il paese, per questo caos. Ma il signor Berlusconi è stato colui che ha promesso di migliorare le cose. Invece, le aggrava. Per ora, rimane in carica. Un prolungamento al governo che non è la risposta appropriata. L'Italia ha bisogno di un nuovo governo coraggioso e credibile per riparare i danni dell'era Berlusconi".

Avvinghiato
Per il Financial Times Berlusconi deve avere delle "unghie resistenti" se, nonostante "la violenza nelle strade di Roma e le risse in Parlamento", è ancora "aggrappato al potere". Insomma, è il ragionamento del FT, Berlusconi ha portato a casa la classica vittoria di Pirro, perchè non ha più l'ampia maggioranza di inizio legislatura alla Camera "e molti suoi ex alleati sono oggi all'opposizione".

Fallimentari
Anche FT quando volge lo sguardo all'opposizione trova motivi di scoramento: "La loro incapacità di trarre vantaggio dalle difficoltà (di Belrusconi, ndr.)  serve solo a sottolineare la loro personale confusione. Nonostante le pressioni, Gianfranco Fini, presidente della Camera ed alleato di Berlusconi ora diventato suo nemico, ha visto quattro dei voti proprio gruppo spesi per salvare il governo. Fini affronta ora anche richieste di sue dimissioni da presidente della Camera".

Chi perde davvero
"Ma il più grande perdente, come spesso accade durante questa guida-farsa di Berlusconi, è l'Italia. La violenza che ha accompagnato voto martedì è stata la peggiore dal 1970. Proprio come il danni, però, il voto prolungherà la paralisi politica.
La settima potenza economica più grande del mondo ha bisogno di riforme. Un giovane su quattro è disoccupato, la crescita è debole e anemica; il debito pubblico ha toccato i 1.800 miliardi di euro. Berlusconi ha dimostrato al di là di ogni dubbio che egli è incapace di affrontare queste sfide. La tragedia in Italia è non è emerso nessuno più capace per scacciarlo". 

Articolo originale
http://www.nytimes.com/2010/12/16/opinion/16thurs2.html?_r=2&ref=opinion&pagewanted=print
December 15, 2010
Italy’s Crisis of Confidence
Prime Minister Silvio Berlusconi of Italy survived a parliamentary vote of confidence on Tuesday, but his discredited government no longer commands a working majority. That is not a situation Italy can put up with for very long. New leaders, new elections and a more honest approach to governing are urgently needed.

Investors are nervous about Italy. It is not Greece or Ireland; its deficits are manageable and much of its debt domestically held. But even before the financial crisis, Italy’s growth rates lagged behind those of its European peers, sunk by pervasive corruption and burdensome bureaucracy at every level of government. It needs a credible government that can ask for tough sacrifices at home, patience from creditors abroad and support from other European governments.

Mr. Berlusconi’s main claim to power was that he alone seemed capable of holding together the disparate center-right factions that, when united, form Italy’s usual political majority. He is now unable to do even that. The rapid evaporation of his political support was not the result of any ideological shift in Italian politics. The center-right parties still command large majorities in Parliament and in the country. Italy’s fractured center-left still looks unable to unite or to govern.

Mr. Berlusconi’s failure is personal. Imperious and ever willing to skirt legal niceties, he has alienated even close political allies in recent months with a succession of outrageous scandals, blatant conflicts of interest and special laws crafted to shield him from prosecution.

Whether or not, as the WikiLeaks cables reported, Mr. Berlusconi exhausted himself from all-night partying, his performance in office has exhausted Italy, demeaning public discourse and weakening the rule of law.

All Italian political leaders share blame for the country’s mess. But Mr. Berlusconi was the one who promised to make things better. Instead, he made them worse. For now, he remains in office. A prolonged caretaker administration is not the answer. Italy needs a new government bold and credible enough to undo the damage of the Berlusconi era.

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