domenica 9 gennaio 2011

Collana legislazione coloniale italiana, serie mafia, titolo appalti. Il Prefetto del Governo indica…

Con parenti mafiosi la Spa e’ fuori gara
Guglielmo Saporito – Sole 24ore
Avere un parente mafioso vicino di casa puň essere determinante ai fini dell'esclusione da una gara di appalto, se ci sono precisi elementi per temere un condizionamento.


Questo e’ il principio espresso da due sentenze del Tar di Napoli (la 25871 e la 25872 del 2010), relative a gare di appalto per la pulizia di edifici pubblici. Due comuni (non in Campania) avevano bandito gare per servizi di pulizia, ma tra i concorrenti vi erano imprese che, secondo la Prefettura di Caserta (di provenienza delle imprese), erano contigue a organizzazioni criminali. In entrambi i casi, le gare non sono state aggiudicate ma, nei successivi ricorsi, la magistratura e’ arrivata a conclusioni opposte. Solo per una delle due imprese, costituita in societa’, il dubbio di contiguita’ mafiosa e’ stato ritenuto fondato, a causa (anche) della residenza nella stessa via di amministratori e pregiudicati legati da vincoli di stretta parentela. Il rapporto di parentela e la struttura societaria su base familiare rendevano ragionevole, secondo la giustizia amministrativa, il giudizio del Prefetto in ordine alla sussistenza di un pericolo di condizionamento di organizzazioni criminali all'interno dell'impresa. In aggiunta a cio’, i giudici riconoscono l'esistenza di un principio secondo il quale il vincolo di sangue con associati mafiosi espone il soggetto all'influsso dell'organizzazione, anche se non rimostra di per sé un coinvolgimento nella stessa. Occorre quindi verificare se altre circostanze si possano cumulare al rapporto di parentela, aggravando il rischio. Tra queste circostanze/in aggiunta all'intensita’ del vincolo e al contesto, puo’ assumere rilievo anche la vicinanza fra residenze o la circostanza che uno dei figli, consigliere nella cooperativa in odor di mafia, cambi residenza pochi giorni dopo aver assunto la carica sociale. Quindi, anche se il mero rapporto di parentela non puo’ costituire giustificazione prevalente dell'analisi antimafia, se alla parentela si cumula la conformazione della societa’ (in cui sono soci e amministratori diversi membri di unica famiglia) e una residenza simile a una coabitazione, si possono aggravare i dubbi di condizionamento malavitoso. Questi dubbi possono diventare, appunto, base di partenza per sviluppi investigativi e limitazioni alla possibilita’ di contrattare con pubbliche amministrazioni.

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