domenica 9 gennaio 2011

Cresce il numero di chi ha perso le speranze di trovare occupazione

«Scoraggiati» a quota 1,5 milioni
Aumento del 14% nel terzo trimestre dell'anno. Su base annua 182mila in più


MILANO - Crescono gli «scoraggiati» in Italia, ovvero coloro che hanno ormai perso le speranze di trovare occupazione e rinunciano a cercare lavoro. Nel terzo trimestre del 2010 sono arrivati a quota 1 milione 478 mila, in crescita di 182 mila unità, ovvero del 14% rispetto allo stesso periodo del 2009, quando se ne contavano 1 milione 296 mila. È quanto emerge dai dati dell'Istat, che annovera sotto questa statistica coloro che dichiarano di non essere alla ricerca di un lavoro perché ritengono di non riuscire a trovarlo.

«INATTIVI» - Si tratta, quindi, di una schiera di quasi un milione e mezzo di persone che fa parte del popolo degli inattivi, cioè degli oltre 15 milioni che, in età compresa tra i 15 e 64 anni, non hanno né cercano un lavoro. Fin qui si sono considerati gli scoraggiati in senso stretto: ma se a questi si aggiungono quelli in senso lato, cioè coloro che «dichiarano di non cercare lavoro perché in attesa di passate azioni di ricerca», il numero nel terzo trimestre 2010 diventa di 2 milioni 133 mila da 1 milione 844 mila del corrispondente periodo del 2009 (+15,7%).
 

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