domenica 23 gennaio 2011

Napoli, lo scandalo del metrò di Kapoor, 7 anni dopo, l'opera è ancora in Olanda

NAPOLI - Acciaio smerigliato, grezzo. Enormi pezzi di «labbra» bloccate in un cantiere, in Olanda. Dovrebbero prendere colore e forma a Monte Sant’Angelo, capolinea della nuova stazione della metropolitana e di un viaggio che non può cominciare.


Il lavoro alla Central Staal è terminato, ci sono tutti i «tasselli» da montare. Ma l’assemblaggio viene ancora rinviato, ritardi su ritardi che si accumulano dal 2004, l’anno del progetto Kapoor, l’artista di Mumbai ingaggiato per realizzare la prima stazione-opera d’arte contemporanea, suggello del metrò-museo di Napoli, e finita nel mirino di un’inchiesta della Procura.
I pezzi di «labbra», nell’acciaieria che produce scafi di navi, sono stretti tra grandi tenaglie e aspettano di essere caricate su una nave che attraverso Gibilterra deve trasferirle a Napoli. Tutto fermo perché sono fermi anche i pagamenti all’impresa che sta realizzando i lavori. La ditta non paga gli olandesi, l’opera non arriva. Ma chi non paga la ditta? Il costo complessivo della stazione è di 58 milioni di euro, tutti già finanziati. L’idea-progetto di Kapoor è costata 2 milioni, pagamento eseguito. Bisogna poi aggiungere altri 8 milioni per le altre sculture previste all’interno della stazione. Il piano risale al 2004, la Regione lo ha finaziato nel 2007. Da allora però fondi a singhiozzo all’impresa Giustino che sta realizzando l’opera. Insomma, al capitolo finanziamenti c’è l’intoppo che impedisce alla nave di partire dall’Olanda. Problemi burocratici e anche tecnici, l’attuale amministrazione regionale che intende proseguire nel progetto, sta studiando gli atti.
Dall’assessorato regionale fanno sapere che arrivati «a metà dell’opera» sarebbe uno spreco ulteriore non completarla, anche perché l’importo preventivato allora, è coperto. I lavori proseguiranno e c’è anche una scadenza: entro la fine dell’anno. E mentre procede l’inchiesta sul «metrò dell’arte» l’opera rimane in Olanda, nel cantiere navale (stabilimento che produce laminati in acciaio molto particolari) che ha già realizzato due strutture: una di 36 metri per 3 (quella sarà posizionata sul lato del Rione Traiano della stazione), e l'altra di 33 per 12, che sarà invece l’ingresso sul lato università. Il problema è terminare i lavori a Monte Sant’Angelo per quello che riguarda le infrastrutture e dare il via libera alla partenza della nave che dovrà trasportare i pezzi di labbra da assemblare. Sullo sfondo l’azione della magistratura che ha messo nel mirino venti delibere che possono aprire diversi filoni di indagine paralleli.
L’indagine riguarda per ora il rapporto tra costi e benefici per una serie di progetti non ancora realizzati. Oltre alla stazione della metropolitana (Linea 1) di Monte Sant’Angelo, per la quale il termine dei lavori è fissato nel 2012, gli inquirenti avrebbero acquisito anche la documentazione relativa a molti altri progetti. Una ventina le delibere sulle quali si concentra l’attenzione dei magistrati della sezione Reati contro la pubblica amministrazione, diretta dal procuratore aggiunto Francesco Greco.
Questa è la fase dei riscontri: si punta a verificare se i finanziamenti erogati e le spese realizzate possono prefigurare ipotesi di reato. L’opera di Kapoor potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, perchè gran parte dell’idagine si concetra su sprechi che hanno riguardato anche le opere d’arte su una linea del metrò, l’ex Alifana.
 

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