mercoledì 6 aprile 2011

Lo Monte Carmelo, un meridionale come tanti. Uomo responsabile. E devoto. Al padrone padano.

Crisi nell'Mpa, Lo Monte a Lombardo:
«Utilizza metodi politici sovietici»
Il presidente dei deputati del movimento autonomista critica il leader del partito: «Favorisce gli arrivisti»


CATANIA - Non si ferma lo scontro interno al Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. Dopo che il presidente della Regione lo aveva accusato di organizzare correnti interne, il capogruppo alla Camera dei deputati, Carmelo Lo Monte, attacca il leader del partito: «Utilizza metodi sovietici». «Raffaele Lombardo, non so bene se con autoironia o colto da improvviso pentimento, dichiara di ritenere positivo il dissenso all’interno del Movimento per le Autonomie e ricorda che è giusto confrontarsi e poi votare: dichiarazione impegnativa per un leader che ha preso la decisione di sciogliere il suo partito senza convocare neppure un incontro» dichiara Lo Monte.

L'ATTACCO - Secondo il deputato nel partito di Lombardo ad essere premiati sarebbero unicamente «arrivisti e opportunisti» che hanno saputo entrare nelle grazie del leader: «È sicuramente arrivato il momento - afferma il deputato - di esplicitare il dissenso e di pretendere confronto e voto democratico in tutte le sedi di partito. Io la mia parte l’ho sempre fatta e sono stato per questo sempre penalizzato. In modo scientifico Lombardo ha isolato sistematicamente tutti quelli che, insieme con me, hanno costruito il partito e ha premiato e beneficiato "parvenus", arrivisti e opportunisti, quando non ha semplicemente provveduto ad inviare proconsoli catanesi». In vista delle prossime amministrative, il capogruppo del Mpa alla Camera invita perciò ironicamente il presidente Lombardo «a organizzare le liste, o incarichi qualcuno dei suoi entusiasti neosostenitori, o ricorra al consolidato e un pò sovietico metodo dei commissari politici». «Rassicuro in ogni modo, ancora una volta il Presidente Lombardo - conclude Lo Monte - non intendo lasciare il Mpa: continuerò dall’interno e con rinnovato entusiasmo a combattere la mia battaglia per costruire in Italia un forte movimento meridionalista indipendente e senza padroni».


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