mercoledì 24 novembre 2010

I rifiuti nelle strade di Napoli raggiungono le tremila tonnellate


Articolo di Politica interna, pubblicato mercoledì 17 novembre 2010 in Portogallo. [Publico]
La crisi dura da anni

La guerra dei rifiuti a Napoli rimane senza soluzione. Ci sono tremila tonnellate di spazzatura accumulata all’aria aperta nella regione del sud Italia, nonostante le promesse fatte dal governo centrale di risolvere problema entro il 1° novembre.

Ieri altre cento tonnellate sono state rimosse e portate alle quattro discariche vicine, lo Stir di Caivano, Giuliano, Tufino e Battipaglia. Oggi l’assessore all’Igiene Urbana del comune, Paolo Giacomelli, spera di portare via tra le 200 a e le 300 tonnellate.

Alcune settimane fa, la quantità di rifiuti raggiungeva le 1700 tonnellate, ma la situazione si è aggravata quando il comune di Terzigno, dove si trova una delle discariche, ha vietato lo scarico dei rifiuti.

Anche a Boscoreale, una cittadina vicina, a 24 chilometri da Napoli, la tensione rimane alta, secondo quanto riporta il giornale italiano “La Stampa”. Il sindaco Gennaro Langella è stato aggredito dai manifestanti che pretendevano che impedisse con un documento ufficiale il passaggio degli autocompattatori verso lo sversatoio di Cava Sari.

Secondo le stime della comissione parlamentare d’inchiesta, in tutta la regione ci sono quasi novemila tonnellate di rifiuti, ha fatto sapere la France Presse, alla quale il presidente della comissione, Gaetano Pecorella, ha detto che si sta prospettando il rischio di “una catastrofe ambientale entro trenta giorni”, se non ci sarà un intervento da parte delle autorità competenti.

In piena crisi politica, con la dimissione di quattro membri del Governo, il primo ministro Silvio Berlusconi ha promesso di visitare Napoli nuovamente nel tardo pomeriggio di oggi, cosa che non è avvenuta per impegni in agenda, e domani ha convocato d’urgenza il Consiglio dei Ministri per dare una risposta alla crisi.

Il 22 ottobre il premier aveva promesso di risolvere la questione nel giro di dieci giorni, ma il problema, irrisolto da anni, rimane tutt’ora senza la risposta tanto attesa dalla popolazione.

In quel periodo, al culmine della crisi dei rifiuti, la polizia si è scontrata con circa duemila manifestanti che hanno lanciato sassi e distrutto gli autocompattatori ed hanno bloccato l’accesso al sito di Terzigno. Venti poliziotti sono rimasti feriti negli scontri.

La soluzione del problema dei rifiuti è una delle bandiere politiche care a Berlusconi. Nel 2007, era uno dei problemi più importanti, e l’anno successivo ha contribuito alla vittoria del Cavaliere nelle elezioni legislative, ricorda la France Presse. Se l’Italia non adotterà un sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti che permetta di evitare i rischi alla salute pubblica, come ha già fatto capire la Corte europea di giustizia, Berlusconi si troverà sotto pressione per risolvere, assieme con le autorità locali, un problema che persiste da tre anni.
[Articolo originale "Lixo acumulado nas ruas de Nápoles atinge as 3000 toneladas"]
Fonte:  
http://italiadallestero.info/archives/10448

 

Nessun commento: