sabato 15 gennaio 2011

Fini: tutta l’Italia era assistenzialista. Ora c’e’ la globalizzazione, non piangete, c'e' il gap da colmare.

Fini: «L'assistenzialismo? Una piaga in Sicilia ma anche al Nord» Il presidente della Camera: «L'isola deve avere uno scatto d'orgoglio e i giovani non devono piangersi addosso».


MESSINA - «La Sicilia deve avere uno scatto di orgoglio e far capire che qui non c'è più assistenzialismo e che quella è una stagione ormai passata. Ed è anche giusto dire alla Lega che quella dell'assistenzialismo era una piaga nel Meridione, come nel Nord Italia». Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, alla convention nazionale sul tema del lavoro organizzata da Futuro e Libertà al Teatro Vittorio Emanuele di Messina . «I giovani del Meridione devono credere in se stessi e non piangersi addosso, - ha detto ancora Fini - ma è chiaro che la questione Meridionale deve essere interesse di tutti e la politica deve fare qualcosa per colmare il gap tra Nord e Sud».

«Deve essere chiaro - ha aggiunto il presidente della Camera - che il mondo del lavoro oggi si confronta con spinte nuove che vengono dalla globalizzazione ed è tutto più difficile. L'economia deve però tornare ad avere al centro del suo interesse il lavoro, perché se il baricentro dell'economia si sposta sugli assetti finanziari, la ricchezza finisce lasciando molte persone in difficoltà come abbiamo visto». «La vera ricchezza della Sicilia è invece - ha detto ancora Fini è la cultura, si deve investire in questo settore che può creare occasioni di sviluppo».

Alla convention hanno partecipato diversi esponenti nazionali di Fli, dell'Udc dell'Mpa che hanno parlato della formazione del nuovo partito a livello nazionale e regionale. Carmelo Briguglio, capo della segreteria politica di Futuro e Libertà ha detto: «A livello regionale stiamo dando un appoggio a Lombardo perché la nostra è una politica che vuole agire su riforme concrete che interessano i cittadini». Dello stesso parere Giampiero D'Alia, capogruppo al senatori dell' Udc, che ha detto: «Stiamo realizzando un percorso politico insieme per convinzione e non per convenienza. Dobbiamo costruire un progetto politico che serva a questo paese e cambi la grammatica della politica».

Fini ha anche visitato il palazzo di Giustizia di Messina, dove ha parlato dei problemi del settore giudiziario e ha incontrato il presidente della Corte d'appello, Nicola Fazio, il presidente del Tribunale, Giovambattista Macrì, il sostituto procuratore generale Melchiorre Briguglio e il presidente dell'ordine degli avvocati Francesco Marullo. «Bisogna rendersi conto di come operano realmente gli operatori della Giustizia - ha detto Fini - e capire quindi che è importante e fondamentale investire in questo settore». I rappresentanti della giustizia messinese hanno poi chiesto a Fini un impegno per migliorare le condizione del distretto giudiziario dove ci sono carenze di strutture e di personale. Fini ha assicurato il suo impegno e ha ricordato: «Se si continuano a ridurre le risorse al mondo della giustizia non sarà possibile fare le riforme necessarie per rendere più efficiente il sistema. Siamo anche indietro nell'informatizzazione degli uffici giudiziari e questo influisce molto sul funzionamento della macchina giudiziaria». Fini dopo la convention si è poi recato in visita istituzionale negli ospedali Piemonte e Papardo.
Gianluca Rossellini 15 gennaio 2011



Nessun commento: