giovedì 13 gennaio 2011

L’inarrestabile progressione della barbarie

Tassa sui turisti in tutti i Comuni
Il federalismo fiscale fa sua l'idea di Roma
Intesa preliminare fra Chiamparino (alaci) e il Ministro Calderoli
LUIGI GRASSIA
Le buone idee (ma questa sarà davvero buona?) fanno scuola in fretta, e così sul modello di Roma anche tutti gli altri Comuni italiani avranno la possibilità di imporre una tassa di soggiorno; è una delle possibili novità del decreto sul federalismo fiscale municipale, che potrebbe comprendere anche una compartecipazione dei Comuni all'Irpef.


Lo ha fatto sapere ieri sera il presidente dell'Anci (Associazione nazionale dei Comuni) e sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al termine di un incontro con il ministrò alla Semplificazione Roberto Calderoli. 
«Non c'è ancora nulla di definito - ha chiarito Chiamparino - poiché la decisione spetta alla collegialità del governo», però le nuove idee sono nell'aria. Il sindaco-presidente ha riferito che «si dovrebbe introdurre il principio delle imposte di scopo, a partire da quelle sui soggiorni turistici. Inoltre, con un decreto correttivo dovrebbe essere risolta anche la questione_ relativa a Tarsu/Tia, agganciandola ai tributi di scopo». L'Imposta di registro non verrebbe più data ai Co- muri ma allo Stato, e in cambio i municipi otterrebbero una compartecipazione all'imposta sulle persone fisiche, che potrebbe prevedere anche un'addizionale: all'aliquota fissa ci sarebbe la possibilità di aggiungere una parte secondo le decisioni prese dal singolo Comune. Per quanto riguarda la cedolare secca sugli affitti, potrebbe essere prevista una compartecipazione da parte dei Comuni, che Chiamparino ha definito «dinamica e garantita», espressione con cui si intende che il rischio del mancato gettito sarebbe a carico dello Stato.
«Le proposte elaborate - ha aggiunto Chiamparino - vanno nella direzione di recepire le questioni che avevamo posto sulla sperequazione dell'Imu (imposta municipale unica) co-sl come. si presentava, introducendo un elemento compensar tivo legato all'Irpef».
Ma ieri è stata l'idea della tassa di soggiorno comunale a suscitare più reazioni. Il sin-daco Gianni Alemanno, molto contestato quando aveva fatto da battistrada, adesso dice che «la possibilità da parte dei Comuni di introdurre la tassa di - soggiorno, secondo quanto anticipato da Chiamparino, dimostra che avevamo ragione. La nostra scelta era giusta, nonostante la solita campagna demagogica fatta dall'opposizione». ,
Invece le opposizioni rincarano la dose delle contestazioni. Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche del Pd e componente della Commissione bicamerale sul Federalismo, commenta che «il rischio che i sindaci siano trasformati in esattori è sempre più concreto. Aspettiamo di leggere martedì in Commissione la nuova proposta e di capire se sono stati inclusi i miglioramenti chiesti dal Pd. Se così non è, non daremo il sostegno alla raffica di nuove tasse, compresa quella sul soggiorno. Se le voci di queste ore saranno confermate, il ministro della semplificazione si candida a diventare ministro della complicazione».
Fra le altre ipotesi una compartecipazione aII'Irpef. Passa allo Stato l'imposta di registro.

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