giovedì 13 gennaio 2011

Notizie federali, 13 gennaio 2011

1. Alluvione, arrivano gli aiuti alle aziende
2. E' un «altro» turismo, ma è vivo
3. Mogliano, parcheggi gratis fino a marzo
4. La discarica di Mariana raddoppia
5. Giovani, pronti 150mila euro
6. Assistere gli anziani costa al Comune quasi dieci milioni
7. Maneggio e piscina, un centro d'eccellenza
8. Una nuova èquipe per l'ospedale
9. Ossigeno alle scuole reggiane «Ma ci spetta ancora tanto»


E c'è chi è tornato alla normalità. Anzi, sta già lavorando più di prima
di Andrea Canton
PONTE SAN NICOLO'. Partiranno domani i mandati di pagamento per gli aiuti alle 27 aziende alluvionate di Ponte San Nicolò. Le imprese hanno diritto a una cifra pari al 75% dei danni subiti, e con questo primo acconto ne riceveranno metà. Oggi si terrà in Municipio la riunione tecnica che darà il via libera definitivo all'invio dei primi contributi.  Ancor prima dell'arrivo di queste cifre però, le imprese dei territori colpiti avevano già cominciato il ritorno alla normalità. E' il caso della «Legno del Casale» di Casalserugo, fabbrica specializzata nel parquet con 8 dipendenti, che si è ritrovata, al termine dell'alluvione, con i macchinari rovinati, con la perdita di tutta la merce, e con danni pari a 420 mila euro. Un disastro che ha messo seriamente a rischio la vita stessa dell'azienda: per evitarne la chiusura è nata una nuova società, la «Domus Parquet», costituita dai vecchi dipendenti con l'appoggio esterno dei clienti più importanti che hanno garantito le commesse. Gli affari vanno bene, tanto che l'azienda ha assunto altri due operai: «Si riparte con grande ottimismo - commenta Giuseppe Dolzani, responsabile della produzione - gli ordini continuano ad arrivare, i clienti apprezzano quello che facciamo. E per quanto riguarda gli aiuti il Comune di Casalserugo ci ha detto che a fine settimana avremo l'acconto».  Ottimismo anche alla «Auto Bellucco», officina e rivendita che ha subito danni ingentissimi ma che è tornata in piena attività: «Ad ottobre eravamo un'azienda che andava avanti divinamente, vogliamo solo tornare alla normalità, cioè allo stato di ottobre». Antonio Bellucco, uno dei tre fratelli proprietari dell'azienda, è fiducioso anche sull'arrivo degli aiuti: «Il sindaco Venturini il 31 dicembre ci ha chiesto 15 giorni per i primi accrediti».
12 gennaio 2011


L'assessore Huber soddisfatto: «Noi bravi ad adeguarci»
di Alessandra Segafreddo
CORTINA. Alla fine è andata bene: è positivo il bilancio delle vacanze di Natale. I dati registrati dal Dolomiti Superski vedono un aumento del 3% degli incassi per gli skipass venduti. Cambia però la modalità della vacanza. Si predilige quella corta, 3 massimo 4 giorni al posto della settimana interna; e si prenota spesso all'ultimo momento.  L'ultimo dell'anno è stato come sempre gettonatissimo, e si è faticato a trovare una stanza vuota. Soddisfatto l'assessore al Turismo e allo Sport, Herbert Huber.  «I dati ufficiali ancora non ci sono», premette Huber, «ma a sensazione gli operatori turistici di varie categorie si sono detti soddisfatti. Si nota che il turista è sempre più esigente, ma gli operatori hanno imparato a rinnovarsi, ad offrire novità e chi ha seguito questa politica è stato di certo premiato».  Il tempo, fattore fondamentale per le vacanze sulla neve, se ha portato pioggia alla vigilia di Natale, ha poi regalato belle giornate di sole.  «Il tempo quest'anno ci ha aiutato», dice Huber, «soprattutto gli impianti e i rifugi hanno lavorato bene dato che il sole c'era sempre. Le piste erano poi perfette. Abbiamo ricevuto centinaia di complimenti dai clienti e da sciatori esperti per lo stato della neve e delle piste. Se si pensa che aveva piovuto, ma che al primo giorno di sole le piste erano perfette, c'è veramente da sottolineare il lavoro e la competenza di chi si occupa delle piste».  Il centro è stato poi sempre pieno di gente, con bar, locali e negozi presi d'assalto.  «Cortina offre un centro che per un paese montano è veramente unico», sottolinea Huber, «dato che ha centinaia di negozi. Resta magari il problema dei parcheggi, ma l'Amministrazione si sta attivando, anzi si è già attivata, per far fronte alla carenza storica di posti auto vicini al centro; in breve tempo partiranno i cantieri che vedranno la nascita di parecchi posti auto e così si limiteranno i problemi relativi a dove lasciare la macchina in sosta».  Quest'anno poi le vacanze natalizie sono state anche più lunghe del solito....  «Erano anni», continua Huber, «che non si spalmavano i giorni festivi in due settimane intere e questo sicuramente ha aiutato il comparto turistico. E' cambiata la modalità di fare le vacanze e anche di programmarle. Non si prenota più con mesi di anticipo, ma va per la maggiore la prenotazione last minute; e ormai gli operatori ampezzani lo sanno e si fanno trovare pronti a questa richiesta. Bisogna infatti seguire le esigenze del mercato e assecondarle il più possibile per ottenere dei risultati. Siamo soddisfatti», conclude l'assessore, «in quanto gli eventi che ai primi di dicembre hanno dato il via alla stagione invernale hanno poi premiato il Natale. Cortina riesce a mantenere il suo livello di qualità con una calendario eventi d'eccellenza, e questo è importante. In tempi di crisi non è semplice ma si cerca di proporre la qualità che è e deve essere sinonimo di Cortina».

Scaduta la convenzione per gestire le strisce blu, il Comune fa un regalo agli automobilisti
MOGLIANO. Addio (o meglio, arrivederci) strisce blu: parcheggi gratis per tre mesi. E' scaduto il 31 dicembre 2010 il contratto per la gestione dei park a pagamento con la società D&B Progetti di Preganziol, che era attivo dal 1998. L'amministrazione moglianese ha scelto di non rinnovare, da qualche giorno dunque sulle colonnine del parchimetro campeggiano i cartelli: «Parcheggio libero». Sono circa 200 i posti auto disponibili a titolo completamente gratuito in pieno centro.  I posti in piazza donatori di Sangue, nell'area di via 4 novembre dietro agli uffici comunali, i parcheggi di via Don Bosco e delle laterali del centro storico: le linee blu ci sono ancora ma la sosta è gratuita, senza alcun limite di tempo. Probabilmente sostituire i vecchi cartelli e adeguare la segnaletica costerebbe troppo. La soluzione è stata quella di appendere sulle colonnine un cartello che informa gli utenti segnalando che il parchimetro è guasto. Che la strumentazione dei parcheggi non abbia funzionato sempre bene in questi anni, questo è appurato, ma a molti è apparsa strana la rottura «simultanea» di questi strumenti. I motivi sono ben altri: «Non è stata rinnovata la convenzione con i vecchi gestori - spiega l'assessore ai lavori pubblici Davide Bortolato - perchè il Comune non guadagnava abbastanza». Forse la scadenza del contratto è arrivata un po' inaspettata, l'alternativa alla gestione della società esterna D&B, attraverso la municipalizzata Mose (Mogliano Servizi) che durava da 12 anni, non è ancora stata trovata. «Stiamo valutando se far gestire tutto direttamente al Comune - spiega l'assessore di comparto Alberto Gherardi - ci stiamo organizzando. Attualmente i parcheggi sono gratuiti e questa fase sperimentale durerà tre mesi. Vogliamo con l'occasione verificare l'impatto sulle presenze nel centro storico e sulle sue attività commerciali». Per una volta nella profonda crisi finanziaria del Comune, che ha visto diminuire progressivamente gli orari di apertura dei servizi al cittadino e chiudere numerosi progetti, c'è spazio anche per questo piccolo regalo agli automobilisti. L'assessore alla polizia locale Alberto Gherardi esclude che la manna possa durare a lungo: «Questa è solo una fase di assestamento in tempi di crisi la sosta a pagamento può garantire all'ente risorse importanti - spiega - con la precedente gestione al Comune arrivava ben poco».
12 gennaio 201

Potrà ospitare 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti. Via all'iter
di Francesco Romani
MARIANA MANTOVANA. Raddoppio della quantità dei rifiuti e funzionamento almeno sino al 2030 grazie ad un rialzo che con i suoi 70 metri sul livello del mare sarà la più alta "collina" in pianura.  Il progetto di Mantova Ambiente, che dal marzo del 1996 gestisce l'unica discarica per rifiuti urbani della provincia, è già stato depositato in Comune per un primo esame. Seguiranno le conferenze di servizio per un cantiere da 30 milioni che dovrebbe partire nel 2014 e concludersi l'anno seguente.  Le linee sono chiare: i due grandi cumuli attuali (lotto 1 e lotto 2) si esauriranno nel giro di un quinquennio al massimo. Da qua la necessità di trovare un ulteriore spazio ove depositare i rifiuti urbani trattati dagli impianti di lavorazione di Pieve e Ceresara e gli speciali "assimilabili". La soluzione ingegneristica individuata è stata quella di colmare il "vallone" che si trova fra i due lotti e sopraelevare il tutto di una ventina di metri. Alla fine non vi sarà consumo d'ulteriore suolo e la risagomatura consentirà di contenere i rifiuti nei prossimi 15-25 anni a seconda del ritmo di produzione.  Il rimodellamento prevede, in fase di cantiere, lo spostamento di tutti i manufatti (pozzetti del biogas, rete di raccolta del percolato) su una superficie di 7mila metri quadri. Nello spazio ricavato troverà spazio circa un milione e 800 mila metri cubi di nuovi rifiuti portando la capacità complessiva a 3.5 milioni di metri cubi in un unico corpo di discarica. Il "colmo" del nuovo lotto sarà portato a 70 metri sul livello del mare, dai 50 attuali, ma nel tempo, con la riduzione naturale del 20% del volume dei rifiuti deposti si dovrebbe attestare sui 55 metri sul livello del mare, 23 dal piano di campagna, equivalente al più alto terrapieno esistente nella pianura mantovana, un terzo del punto più alto della provincia (la rocca di Solferino, 205 metri slm).  La durata operativa sarà quindi prolungata di almeno 15 anni. Considerando però la drastica riduzione della produzione dei rifiuti effetto dell'estensione generalizzata del porta a porta, la vita dell'impianto potrebbe giungere anche sino al 2040. Questo, secondo il progetto di Mantova Ambiente, senza un significativo impatto ambientale dalla riprofilatura. I primi studi indicherebbero un "carico" per l'ambiente del tutto simile alla discarica esistente. 12 gennaio 2011

L'assessore Ferrari: «Faremo dei corsi formativi»
di Rino Filippin
Ben 150mila euro sul piatto delle Politiche Giovanili. L'erogazione di Ministero della Gioventù e Anci (Associazione Comuni), è stata assegnata al nostro municipio nell'ambito di un progetto per la musica indipendente. La somma sarà utilizzata anche per corsi di formazione.  «Siamo soddisfatti - commenta l'assessore e vicesindaco Alessia Ferrari -, anche perchè la nostra partecipazione al bando nazionale per aggiudicarsi la somma è stata premiata con un settimo posto su 150 Comuni partecipanti. Così nei giorni scorsi è stata ufficializzata l'assegnazione della cifra e già nelle prossime ore daremo il via a incontri con associazioni e partner per stabilire come investire l'ingente somma».  Effettivamente 150 mila euro, soprattutto di questi tempi di scarsi trasferimenti statali, non sono cosa da poco e potrebbero essere in parte utilizzati anche per aiutare i giovani a trovare un lavoro nel settore.  «Non tralesceremo - spiega l'assessore Ferrari - l'aspetto dei corsi formativi ad esempio per fonici: il settore musicale composto da mille sfaccettature, infatti, può essere un valido sbocco lavorativo se supportato con idonei percorsi preparatori».  «I tre principali ambiti di questo progetto, Carpi Indipendent Music Network, - commenta Mauro Arletti, operatore del settore Politiche Giovanili del Comune - sono: promozione di eventi; miglioramento e ristrutturazione delle sale prove cittadine; creazione di un forum giovani sul tema».  I soggetti coinvolti sono innumerevoli, tra i quali ricordiamo, ad esempio, la scuola di musica Tonelli, la Coop Nazareno, la Coop Caotica Music. L'assessorato alla Cultura non nasconde la propria soddisfazione per la possibilità di dare vita a una serie di iniziative musicali che nel 2011 vedranno al centro dell'attenzione proprio il nostro Comune. «L'obbiettivo - commenta l'assessore Ferrari - è quello di utilizzare la somma disponibile per dare vita a un circolo virtuoso nell'ambito musicale. Non solo fruizione di eventi, quindi, ma anche progettazione e realizzazione di iniziative. Si tratta di mettere in collegamento forze che possano collaborare anche in futuro. Ad esempio il Comune lavorerà in stretto conttatto con l'Oratorio Cittadino, l'altra struttura locale che dispone di sale prova». Dal punto di vista associativo hanno fanno parte dell'iniziativa i sodalizi: Matattoyo, Kalinka e Effatà. Gli spazi destinati allo sviluppo del progetto, chiamato dal ministero 'Giovani energie in Comune', coinvolgeranno praticamente tutte le strutture sul territorio.
12 gennaio 2010

di (rog)
MERANO. Sfiora i dieci milioni di euro il capitolo di spesa l'assistenza residenziale agli anziani di Merano. Si tratta di una cifra, quella contenuta nel piano economico di gestione, che rappresenta un terzo degli interi investimenti previsti per l'anno in corso.  Con i 9,55 milioni di euro a disposizione dell'assessorato guidato da Alois Gurschler vengono previsti una serie di interventi nel settore del sociale, il primo dei quali è l'accantonamento di sei milioni dedicati all'acquisto di nuovi alloggi protetti per anziani.  Dopo l'assegnazione alla Invest Bau il comitato tecnico provinciale ha bloccato l'aggiudicazione per un difetto legislativo contenuto nel bando e ha annullato il tutto. Ora il Comune sta valutando come procedere. L'altra cifra rilevante contenuta nel capitolo di spesa dell'ufficio assistenza è quello legato alla integrazione delle rette per gli ospiti delle case di riposo, ovvero gli aiuti alle famiglie che non sono in grado di far fronte da sole ai 1.600 euro mensili che eccedono l'assegno di assistenza provinciale. In questo caso lo stanziamento del Comune è di 1,695 milioni. Un altro milione e mezzo è previsto per il rimborso dei prestiti accesi negli anni che furono per finanziare i lavori alla casa di riposo di via Palade e a villa Burgund. Ben 428 mila euro copriranno gli interessi mentre 837 mila euro serviranno per rimborsare la quota capitale del mutuo. Dal piano economico di gestione emergono anche i costi che il Comune sostiene per un'altra serie di servizi sociali, in particolare quelli dedicati alle persone anziane. Il centro diurno di via Huber costa alle casse comunali 613 mila euro a fronte di introiti di 483 mila euro. Il servizio domiciliare costa 1,86 milioni all'anno a fronte di contributi e tariffe di 1,13 milioni. L'ufficio assistenza in Comune comporta una spesa annuale infine di 981 mila euro, cifra attenuata dagli introiti derivanti da contributi e imposte incassate per 260 mila euro.

La onlus di Curtatone specializzata nel trattamento pedagogico globale
CURTATONE. La Casa del Sole è l'unica struttura della provincia - e una delle poche in Italia a dire il vero - che segue i bambini disabili, praticamente da zero a diciotto anni. E' un centro diurno a trattamento pedagogico globale, in cui i bambini adempiono all'obbligo scolastico. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 per 46 settimane l'anno.  Inoltre alla Casa del Sole lavorano esperti, psicologi, psichiatri, neuropsichiatri, riabilitatori che offrono visite mediche e consulenze anche a chi non frequenta il centro.  Tutte i tipi di disabilità possono essere curati e seguiti, dalle meno gravi alle più serie e invalidanti.  «Quest'anno - spiega la presidente Elvira Sanguanini, che è stata per tanti anni una fisioterapista del centro che ora dirige - abbiamo 157 bambini, 23 dei quali da fuori regione. Abbiamo 90 bambini ambulatoriali in trattamento terapeutico e altri 60 adulti, cioè con più di 18 anni, al Cdd Centro Accoglienza di Mantova e a Villa Dora a Garda. Siamo costretti addirittura a fare liste d'attesa, perché abbiamo tante richieste anche da province vicine».  Casa del Sole è un'azienda a tutti gli effetti: 128 dipendenti, 35 borsisti, 60 volontari, 6 collaboratori esterni. Tra i dipendenti, 35 sono gli educatori, la figura chiave del centro, che seguono i bambini accolti nelle trentasei classi (4-5 bambini per classe; un educatore e un assistente per classe; a volte il rapporto è 1 a 1: un educatore per un bambino).  «Il nostro non è solo un metodo ma una filosofia - spiega la presidente - che si basa, come sanno tutti, sull'intuizione della fondatrice, Vittorina Gementi: una visione integrale del bambino disabile. Usiamo tante metodologie di cura, ma le adattiamo a ogni singolo bambino». Tanti gli strumenti di stimolazione: musicoterapia, ippoterapia, fisioterapia, la coltivazione degli orti. Alla Casa del Sole ci sono piscina, maneggio, palestre.
12 gennaio 2011

Nasce il primo centro di specialisti sui problemi del basso ventre
di Silvia Dallari
L'ospedale ha presentato ieri il nuovo Centro Pavimento Pelvico, un'equipe di specialisti riuniti in un team multidisciplinare che include chirurgi proctologi, uro-ginecologici e urologi, primo nel suo genere in provincia di Modena e tra i pochissimi esistenti in Italia.  All'incontro erano presenti il presidente dell'ospedale cittadino Enrico Contini e il direttore sanitario Anselmo Campagna, Roberto Dino Villani, responsabile di proctologia e primo promotore del Centro, Giuseppe Ghirardini, responsabile di uro-ginecologia, Riccardo Olmi, responsabile di Urologia, Vittorio Silingardi, referente del progetto per l'Unità operativa di urologia, il sindaco Luca Caselli e l'assessore alla sanità Luca Cuoghi.  «Il centro - spiega Villani - è stato creato per rendere ancora più semplice per gli utenti, in maggioranza donne, l'accesso ai percorsi di assistenza, puntando sulla collaborazione tra specialisti di discipline diverse e i medici di medicina generale, e per gestire al meglio la cura di una serie di patologie che interessano appunto l'area del pavimento pelvico, dalla stipsi, all'incontinenza urinaria e fecale, dai prolassi genitali alle neoplasie ano-rettali, dalle cistiti recidivanti al dolore pelvico cronico».  «Il punto di forza sta proprio nella multidisciplinarità - continua Villani - dei chirurghi proctologi, uro-ginecologici e urologi insieme all'indispensabile collaborazione di endoscopisti, radiologi, terapisti pelvi perineali e anestesisti, per un totale di ben 13 persone coinvolte».  «Si tratta di un progetto - dice Campagna - che si preoccupa di mettere insieme in maniera efficiente una serie di attività che prima venivano svolte separatamente puntando sulla collaborazione; in questo modo risulta tutto più trasparente e attento verso il paziente garantendo un servizio migliore e un maggiore risparmio di risorse. Con "Centro" intendiamo un metodo di lavoro più costruttivo, che non avrà una locazione fisica ma avrà una propria identità e una propria struttura, che si trasferirà anche sul fronte della convegnistica e più in generale dell'aggiornamento e del confronto tra professionisti».  A conferma di ciò, sabato si terrà il convegno "La neurorimodulazone sacrale: un'opzione efficace nel trattamento dei disturbi del pavimento pelvico", dedicato ad una tecnica particolarmente sofisticata e che gli specialisti di Sassuolo applicano da circa due anni.  «L'ospedale di Sassuolo - aggiunge Contini - dispone di professionisti tra i migliori a livello nazionale e da sempre opera per applicare modelli organizzativi che permettano di valorizzarne al meglio le qualità professionali e umane tenendo sempre come punto di riferimento il paziente. 12 gennaio 2011

Una salutare boccata d'ossigeno è arrivata alle scuole reggiane con i fondi assegnati dal ministero dell'Istruzione fra il 22 novembre e il 21 dicembre. Sotto l'albero di Natale i dirigenti scolastici dell'Emilia-Romagna hanno trovato complessivamente 45 milioni di euro, una parte consistente dei residui attivi, cioè del denaro che ancora dovevano ricevere da Roma per le spese sostenute dal 2004 in poi. Così questi crediti pregressi si sono ridotti di una misura che oscilla fra un terzo e due terzi, consentendo anche alle scuole della nostra provincia un tangibile miglioramento delle situazioni finanziarie e il pagamento di molte somme dovute ai docenti e non docenti supplenti e di ruolo.  «I fondi - comunica l'Ufficio scolastico regionale - hanno coperto la quasi totalità delle scuole con l'obiettivo di finanziare le spese di personale, comprese le spese di personale 2010, le azioni per gli studenti stranieri a sostegno del forte processo immigratorio per l'anno scolastico in corso e, soprattutto, abbattere l'ammontare dei crediti pregressi».  Gli arretrati non riguardano gli stipendi ordinari, ma i compensi per le supplenze brevi, per gli esami di maturità e per le attività aggiuntive o straordinarie svolte da insegnanti, impiegati, tecnici e bidelli. A queste voci provvedono i fondi specifici, che da sei anni il ministero assegna alle scuole in misura inferiore alle spese effettivamente sostenute.  Così i capi d'istituto hanno dovuto anticipare i pagamenti al personale interessato stornando le relative somme da altre voci.  «Più di 26 milioni di euro - precisa l'Ufficio scolastico regionale - sono stati destinati al 70% delle scuole, privilegiando quelle con una situazione finanziaria particolarmente critica. Invece i fondi destinati al personale copriranno le spese per i docenti di sostegno, il fondo d'istituto, le funzioni strumentali e le ore eccedenti per la sostituzione di colleghi assenti. Infine il Ministero ha autorizzato la proroga dei contratti per la fornitura dei contratti di pulizia fino a quando verranno espletate le procedure di gara per i nuovi appalti».  «Dal Ministero - riferisce Roberto Villa, preside del liceo scientifico Aldo Moro - abbiamo ricevuto 98mila euro, pari ai due terzi dei crediti arretrati». Meno fortunato l'istituto Blaise Pascal: «Il finanziamento - spiega il preside Marco Incerti Zambelli - ci consente di abbattere di un terzo i crediti che avevamo». «Non sono chiari - commenta Elvira Meglioli della Cgil-scuola - i criteri con cui sono stati destinati i fondi. I dirigenti scolastici sono molto contenti di averli incassati, ma si rilevano grosse differenze fra una scuola e l'altra. Inoltre sembrano elargizioni straordinarie. Non si sa se e quando arriverà il resto». (l.s.)

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