giovedì 13 gennaio 2011

Sardegna: Via libera alla Finanziaria

13.01.2011
Scongiurato l'esercizio provvisorio. 
Il Consiglio regionale ha approvato la Finanziaria del 2011. Cappellacci: «Ci sono le risorse per uscire dalla crisi» Nel giorno dei sigilli formali su Finanziaria e legge di bilancio, il Consiglio regionale regala ancora qualche sussulto sui piani di spesa per il 2011.


Con un emendamento condiviso da maggioranza e opposizione arrivano i soldi per coprire una buona fetta del disavanzo della sanità. Vengono stanziati 160 milioni sui quasi 250 complessivi del “buco”. C'è anche una boccata d'ossigeno per la Fondazione del Teatro lirico di Cagliari: assegnati all'ente 1,5 milioni come contributo annuale. Passa poi a voto segreto un emendamento presentato da Roberto Capelli che assegna 2,5 milioni all'agricoltura, sottraendoli alla pubblicità istituzionale della Regione. IL VOTO L'approvazione della Finanziaria è avvenuta con 38 voti favorevoli del centrodestra, 21 contrari del centrosinistra e 4 astensioni (il presidente Lombardo, Ignazio Artizzu e Matteo Sanna di Fli e Roberto Capelli dell'Api). Il bilancio 2011 e quello pluriennale 2011-2013 sono stati votati con 39 sì, 21 no e ancora 4 astensioni. È stato poi approvato all'unanimità anche il progetto di bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio. Si pianifica un taglio del 10 per cento delle spese. CAPPELLACCI E LOMBARDO Ugo Cappellacci sottolinea che «è stato evitato per il secondo anno consecutivo il ricorso all'esercizio provvisorio. Il Consiglio ha permesso di liberare risorse necessarie sia per le azioni urgenti sia per quelle di prospettiva». L'obiettivo è «portare la Sardegna fuori dalla crisi». Per il presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo «l'approvazione della Finanziaria» nei tempi previsti «va attribuita al grande senso di responsabilità di tutte le forze politiche, di minoranza e maggioranza, in un momento particolarmente delicato sotto il profilo socio-economico per la nostra Isola». CENTROSINISTRA Nel suo intervento in Aula il capogruppo del Pd Mario Bruno si è soffermato sulla «brutta Finanziaria», che è «una delle peggiori degli ultimi vent'anni». La manovra è vista come «pasticciata, confusa, senza strategia e identità, inadeguata rispetto alla crisi». Il centrosinistra «ha cercato di migliorarla». Con gli emendamenti, ha sottolineato Bruno, «in parte l'abbiamo fatto, ma il nostro giudizio resta negativo. Per renderla meno dannosa abbiamo dovuto occupare l'aula, costringendo la Giunta ad avviare una procedura impugnativa del Bilancio dello Stato, accelerando l'iter per stabilire l'entità delle entrate». CENTRODESTRA I vicecapigruppo del Pdl Simona De Francisci e Pietro Pittalis, «a nome del gruppo» sottolineano che «il bilancio è stato ripulito dai residui passivi e questo ci permetterà di mettere in campo le risorse finanziarie recuperate». E poi «abbiamo evitato per il secondo anno consecutivo l'esercizio provvisorio, che avrebbe penalizzato enormemente l'economia della Sardegna». Mano tesa al centrosinistra: «All'opposizione - che ha fatto la sua parte politica, votando conto - va il merito di aver condiviso la necessità di non lasciare la Sardegna senza una legge finanziaria». G. Z.
http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=157129&v=2&c=1489&t=1


LA NUOVA SARDEGNA - Politica: Ecco le priorità indicate dai protagonisti
13.01.2011
CAGLIARI. L’esame della Finanziaria è impegnativo per tutti i consiglieri regionali ma in particolare per l’assessore al Bilancio e i relatori di maggioranza e di minoranza, ai quali, chiamati a dare il parere su ogni cifra (e sono migliaia), non possono mai distrarsi. Ecco i 6 punti della manovra che apprezzano maggiormente. 1) Approvazione senza esercizio provvisorio; 2) Niente ricorso a un nuovo indebitamento; 3) Interventi immediati per le emergenze povertà e lavoro; 4) Forti investimenti su scuola, università e ricerca scientifica; 5) Sblocco delle infrastrutture grandi e piccole; 6) Dialogo proficuo con l’opposizione. 1) Prima norma per la continuità territoriale delle merci; 2) Fiscalità di vantaggio nei comuni montani; 3) Sistema integrato dell’istruzione e della formazione; 4) Voucher formativi per i piccoli imprenditori per le scuole d’impresa; 5) Partecipazione della Regione alla gara per la Tirrenia. 6) Tirocini formativi per i disoccupati nelle imprese;
 

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