giovedì 13 gennaio 2011

Napoli, sequestrato un diplomificio gelmini. Li’ si impara in fretta.

A scuola uno-due volte al mese
13 gennaio, 13:19
NAPOLI - Centinaia di studenti inesistenti e false registrazioni di presenze in un istituto scolastico paritario del Napoletano; per la Procura di Torre Annunziata il più importante d'Italia.


Si tratta dell'Isef di Poggiomarino (Napoli); Un mln di euro il valore dell'immobile. E' quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli che oggi, su esecuzione di un provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata (Napoli), ha posto sotto sequestro la scuola. Due persone sono state arrestate ed altre sei denunciate per associazione per delinquere.
Le indagini eseguite dalla Guardia di Finanza di Napoli hanno accertato che negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010, circa l'80% degli studenti risultati iscritti all'IseF di Poggiomarino (Napoli) e comunicati all'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, erano persone inesistenti. Secondo quanto accertato il tutto era stato architettato per consentire all'istituto di mantenere la parità nei vari indirizzi delle scuole superiori, in tutto 10, e per poter svolgere presso la sede di Poggiomarino gli esami di maturità. Un'attività motivata dall'esigenza di preservare i requisiti necessari della parità scolastica riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione capace di garantire il conseguimento "facile" del diploma anche a studenti privatisti e provenienti da altre Regioni, soprattutto perché permette l'equiparazione per procedura e valore del titolo di studio al diploma conseguito presso la scuola statale corrispondente. Il sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza è limitato, per le attività didattiche, alle classi degli indirizzi delle scuole superiori, mentre gli arresti domiciliari riguardano l'amministratore unico della società Boccia Antonio, 34 anni, la dirigente scolastica generale amministrativa della scuola Falanga Pasqualina, di 62 anni. L'imputazione per associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico riguarda, oltre che la dirigente e l'amministratore dell'IseF, anche i vicepresidi dei vari indirizzi scolastici: Sonia Annunziata, 35 anni, di Vico Equense (Napoli), Maria Rosaria Annunziata, 36 anni, di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), Sara Fasolino, 36 anni, di Nocera Inferiore (Salerno), Maria Lourdes Caro, 40 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli), Rosachiara Rapicano, 30 anni, di Napoli, Francesca Stanzione, 37 anni, di Torre Annunziata (Napoli). Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annuniziata e svolte dalla GdF, è stato appurato che l'organizzazione era stata messa in piedi da Falanga e Antonio Boccia, nonché da Raffaele Rosario Boccia, amministratore di fatto dell'Istituto, deceduto nel mese di agosto del 2010. Con l'ausilio dei 6 vice presidi dell'Istituto, hanno realizzato negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010 una serie ripetuta di condotte fraudolente, falsificando le generalità di studenti iscritti ai corsi di studi e risultati inesistenti, condotta attribuibile ai familiari Boccia, nonché, tutti gli indagati, attestando falsamente le presenze degli alunni sui registri di classe.
STUDENTE, A SCUOLA UNA-DUE VOLTE MESE - Le indagini che hanno portato all'arresto di due persone con l'accusa di aver trasformato una scuola privata parificata in un "diplomificio" hanno consentito di accertare che le classi erano costituite in parte da alunni provenienti da altre Regioni d'Italia (in prevalenza, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna) che per l'eccessiva distanza dalla sede dell'Istituto non avrebbero potuto frequentare assiduamente le lezioni anche se sui registri di classe risultavano sistematicamente presenti. L'esiguità delle frequentazioni degli alunni emergono da alcune dichiarazioni acquisite dagli inquirenti da alcuni studenti di origine sarda i quali, per uno-due giorni al mese, raggiungevano l'Istituto e ritornavano in Sardegna attraverso voli di linea giornalieri: "Oggi (25 maggio 2010) è il primo giorno del mese di maggio che frequento l'istituto. Ad aprile sono venuto il 27 o 28 non ricordo bene. Vengo all'incirca una o due volte al mese. Stamattina sono venuto in aereo insieme ad altri alunni. Siamo arrivati in mattinata a Capodichino dove c'era un pulmino dell'Isef che ci ha portati a Poggiomarino", ha riferito agli inquirenti uno dei questi che, come la quasi totalità degli studenti "fuori sede" iscritti all'IseF - acronimo di "Istruzione e Formazione" - risultano dai registri di classe degli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010 frequentatori pressoché quotidiani delle lezioni. Irregolarità sono state accertate anche in occasione delle prove scritte quadrimestrali e degli esami di maturità. "Ci hanno fatto accomodare in una sala, forse una biblioteca, dove c'era una professoressa - ha detto agli investigatori uno studente di Frosinone - che ci ha consegnato una serie di elaborati che dovevamo copiare e così abbiamo fatto... Preciso che ogni volta mi sono limitato a copiare gli elaborati che mi venivano consegnati dai professori... (all'esame di maturità) devo ammettere che le soluzioni dei quiz circolavano in aula con foglietto che ci passavamo tra di noi studenti". Così, quindi, agli studenti delle scuole superiori iscritti all'Isef, per una quota annuale di iscrizione di circa 5.000 euro, veniva garantito il conseguimento del diploma di maturità nei vari orientamenti quali licei socio-psico-pedagogico, linguistico e scientifico, professionale per l'agricoltura e l'ambiente, tecnico commerciale e tecnico industriale, alberghiero, tecnico per le attività sociali, professionale per l'industria e l'artigianato abbigliamento e moda, servizi sociali.
 

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