mercoledì 30 marzo 2011

Mezzogiorno-Mattino. 30 marzo 2011.

Napoli. Emergenza rifiuti, torna  anche l'incubo delle sanzioni Ue

Costi agricoli, a febbraio +4,9%

Rifiuti Napoli, industriali in coro: sì alla sprovincializzazione

Rifiuti, Cesaro: via d'uscita fuori da provincia, l'Irpinia ci aiuti

Calabria. Olio extravergine calabrese al primo posto tra i fruttati leggeri

Lampedusa, riunione permanente della giunta regionale

Lampedusa, Lombardo: ora scateniamo l’inferno.

Campania: 16 milioni di euro per la valorizzazione turistica del territorio

Immigrazione, sindaco di Caltanissetta: no a tendopoli

Il consiglio dei ministri vuole decretare che l’Italia non c’è più?

Immigrati, Di Natale: “Non abbiamo mezzi per indagare i clandestini”

Rifiuti Campania, Potocnik: Necessario agire con celerità

Il sindaco di Pompei: pronti ad accogliere immigrati africani

Olio: proclamati i vincitori di Sirena d'oro 2011

Lampedusa. Immigrati alla fame, in 2000 senza cibo

Miccichè: «Lampedusa zona franca, arriva l'ok del ministro Tremonti»

Emergenza profughi, sbarco a Monopoli

Sbarchi a Lampedusa, ipotesi tendopoli anche a Caltanissetta, Potenza e Caserta

Napoli. Capitale della camorra: questa è la Napoli raccontata ai tedeschi sul primo canale

Lampedusa, Lombardo “Situazione veramente drammatica”

Sardegna. Immigrazione, grande esodo dall'Africa: nell'Isola scatta l'operazione Lampedusa.


Napoli. Emergenza rifiuti, torna  anche l'incubo delle sanzioni Ue
La Corte aveva condannato l’Italia, il 4 marzo 2010, per non aver adottato misure per evitare danni alla salute
NAPOLI - L’incubo delle sanzioni dell’Unione Europea sull’emergenza - rifiuti torna a materializzarsi sulla Campania: il commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik, intervistato dal Sole 24 Ore, non lascia spazio a interpretazioni: «L’ Italia - spiega - in Europa è il Paese con il maggior numero di procedure di infrazione alle normative ambientali, 44, in tutti i segmenti della legislazione ambientale. L’emergenza rifiuti in Campania si può risolvere in primo luogo separando i rifiuti per consentirne il riciclo. A fine aprile si concluderà l’analisi del piano presentato».
Lo scorso 3 febbraio a Bruxelles il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione attraverso la quale si ribadisce che i fondi Ue per la Campania bloccati dalla Commissione europea, 145,5 milioni di euro, resteranno congelati fino a quando “il piano di gestione dei rifiuti sarà effettivamente conforme alle norme Ue”. La Commissione è stata poi sollecitata a monitorare gli sviluppi sul terreno e a “utilizzare i propri poteri”, avviando, se sarà il caso, una nuova procedura d’infrazione contro l’Italia per non esecuzione della sentenza dell’anno scorso della Corte di giustizia, chiedendo che siano comminate delle sanzioni pecuniarie per ogni giorno di inadempienza.

La Corte aveva condannato l’Italia, il 4 marzo 2010, per non aver adottato «tutte le misure necessarie per evitare di mettere in pericolo la salute umana e di danneggiare l’ambiente». E le parole di D Janez Potocnik, mentre i rifiuti tornano a invadere Napoli, non promettono nulla di buono: «Dobbiamo essere sicuri - ammonisce il commissario europeo all’Ambiente - che il programma italiano è credibile e che sarà gestito in modo corretto, altrimenti dovremo rivolgerci di nuovo alla Corte europea per il secondo ricorso, e la Corte di giustizia potrà decidere sanzioni e perfino pagamenti quotidiani».
Carlo Tarallo
Costi agricoli, a febbraio +4,9%
29.03.11
Le rilevazioni dell’Ismea indicano, in particolare, una flessione dell’1,2% per i prezzi dei mangimi, che rappresenta una prima inversione di tendenza dopo il trend al rialzo che ha caratterizzato con continuità i listini negli ultimi 12 mesi
A febbraio i costi agricoli solo in lieve aumento su base mensile (+0,1%), ma in rialzo del 4,9% rispetto all’anno scorso. È quanto rileva Ismea sulla base all’indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione agricoli, che si è attestato il mese scorso a 133,8.
Le rilevazioni dell’Istituto indicano, in particolare, una flessione dell’1,2% per i prezzi dei mangimi, che rappresenta una prima inversione di tendenza dopo il trend al rialzo che ha caratterizzato con continuità i listini negli ultimi 12 mesi (+19,3% la variazione rispetto a febbraio dello scorso anno).
Animali da allevamento, concimi e prodotti energetici sono le voci che hanno fatto segnare, invece, i rincari maggiori su base mensile: rispettivamente del 4,3%, dell’ 1,4% e dello 0,5%. Il confronto tendenziale rivela invece un andamento negativo per il bestiame (-12,9%) e positivo per concimi (+5,7%) ed energetici (+3,4%), sotto la spinta soprattutto del caro-carburanti (+6,5%).
In linea con il dato medio generale le variazioni mensili per antiparassitari e sementi, in aumento dello 0,1%, stazionari invece i salari. Su base annua si registrano rialzi moderati per le prime due voci, rincarate rispettivamente dello 0,4% e dello 0,6%, mentre il costo della manodopera ha fatto segnare in media un aumento dell’1,6%.

Rifiuti Napoli, industriali in coro: sì alla sprovincializzazione
Napoli, 29 mar (Il Velino/Il Velino Campania) - “La situazione di costante emergenza rifiuti che caratterizza l’area napoletana rischia di provocare ulteriori danni all’immagine della città e in particolare alle attività turistiche, con esiti devastanti per un’economia locale già in affanno”. Lo sottolineano gli industriali napoletani che, “richiedono pertanto interventi tempestivi e radicali, collegati a una strategia di definitiva risoluzione del problema con l’avvio di un ciclo completo dei rifiuti impostato su criteri industriali. Per questa ragione Confindustria Campania e Unione Industriali di Napoli valutano positivamente l’indirizzo impresso dalla Regione e dal Governatore Caldoro verso la sprovincializzazione della gestione delle discariche, che vada verso l’ottimizzazione della raccolta e del relativo smaltimento dei rifiuti”. Secondo gli imprenditori “la sprovincializzazione appare, al momento, la sola opzione adeguata per fronteggiare una crisi che, altrimenti, rischia di trascinarsi periodicamente, compromettendo tra l’altro la stagione estiva ormai alle porte. Confindustria Campania e Unione Industriali di Napoli auspicano altresì che, grazie alla collaborazione interistituzionale, si possa definire un calendario rigoroso per l’uscita dall’emergenza, con un monitoraggio delle azioni e un’informazione puntuali, prodotti in raccordo e in collaborazione con le forze produttive e sociali del territorio”.
(rep/red) 29 mar 2011 10:48

Rifiuti, Cesaro: via d'uscita fuori da provincia, l'Irpinia ci aiuti
Napoli, 29 mar (Il Velino/Il Velino Campania) - Cercasi vie d'uscita permanenti per la nuova emergenza rifiuti a Napoli. "Il superamento della provincializzazione dei rifiuti rappresenta l’unica possibilità per la Campania di agganciare la soluzione alle continue crisi. Di fronte all’impossibilità oggettiva di ricavare spazi per discariche a Napoli e in provincia, abbiamo accolto il suggerimento lanciato dagli intellettuali e, soprattutto, l’accorato appello pronunciato a più riprese sia dal procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, sia dai capi di altre procure. È da queste indicazioni che è scaturita la nostra attuale valutazione di necessità", ha detto il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro. "Il piano rifiuti andrà in consiglio regionale la prossima settimana - ha aggiunto - e credo che territori come l’alta Irpinia non debbano sottrarsi alla opportunità di condividere con tutta la regione alla quale appartengono le soluzioni all’emergenza".
(rep/rp) 29 mar 2011 10:53

Calabria. Olio extravergine calabrese al primo posto tra i fruttati leggeri
Calabria, 29 mar (Il Velino) - “Il successo dell’Azienda Roberto Ceraudo ed il riconoscimento ufficiale sulla qualità dell’eccellente olio prodotto non possono che riempirci di oggettivo compiacimento”. Questi i commenti soddisfatti del Presidente di Unioncamere Calabria Fortunato Roberto Salerno alla notizia che vede l'extravergine calabrese al 1mo posto nella categoria fruttato leggero alla XIX edizione del premio nazionale Ercole Olivario svoltosi a Spoleto dal 21 al 26 marzo 2011. “Unioncamere Calabria ha curato le selezioni regionali del Premio Ercole Olivario a cui hanno aderito numerose aziende rappresentative di tutto il comparto olivicolo regionale - continua Salerno – ed oggi ci inorgoglisce apprendere che proprio una delle nostre imprese ha portato a casa un risultato così lusinghiero in una edizione del concorso che si riconferma in numeri da record con 355 aziende concorrenti in rappresentanza di 17 regioni e 92 finalisti''. “Rivolgo un ringraziamento particolare anche al Laboratorio Chimico Merceologico della Calabria Calab di Montalto Uffugo che ha eseguito con scrupolosità le selezioni degli oli regionali – conclude Salerno - per la serietà e la professionalità che da sempre ne contraddistinguono l’operato.”
(red/cal) 29 mar 2011 09:18

Lampedusa, riunione permanente della giunta regionale
di BlogSicilia 29 marzo 2011 -
Il Presidente della Regione Raffaele Lombardo ha convocato la giunta stamattina che rimarrà riunita fino a quando il governo nazionale non avrà affrontato, e, possibilmente risolto, l’emergenza Lampedusa.  Mentre scriviamo il governo siciliano non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale del Consiglio dei Ministri straordinario annunciato domenica da Silvio Berlusconi.
Il governatore ha convocato una conferenza stampa d’urgenza che avrà inizio scena tra qualche minuto. Mentre oggi alle 16 riferirà all’Ars sulla drammatica situazione degli immigrati in Sicilia.

Lampedusa, Lombardo: ora scateniamo l’inferno. di BlogSicilia 29 marzo 2011 - E’ un Presidente della Regione infuriato quello che si è presentato davanti ai giornalisti poco prima delle 13: “Lampedusa è al collasso e loro se ne fregano” ha detto Raffaele Lombardo “gli immigrati li vogliono lasciare qui mentre fioccano le disdette dei turisti in tutta la Sicilia per gli sbarchi e per la guerra in Libia.Il governo regionale opererà da oggi come unità di crisi fino a quando non cesserà l’emergenza immigrazione. Domani” ha aggiunto il governatore siciliano” andremo con tutta la giunta davati a Palazzo Chigi, non ci muoveremo da lì finché non avremo ottenuto risposta e porteremo con noi i lampedusani e i sindaci delle città in ginocchio per le scelte unilaterali del governo Berlusconi. Che ancora non mi ha fatto sapere nulla del Cdm straordinario annunciato e non ancora convocato. Se non mi invitano al Consiglio dei ministri sarà come ratificare che l’Italia non c’ è più”
Quella di queste settimane è “una emergenza che sta vivendo tutta la regione, non solo Lampedusa – ha proseguito Lombardo ricordando i danni subiti dallo scalo di Trapani Birgi  la cui chiusura “sta mettendo in ginocchio intere provincia” ma anche quelli di “Taormina, Giardini e Letojanni, che sono sommerse da disdette di prenotazioni: l’intera economia del’isola è in gionocchio”
Secondo Lombardo i “rimpatri forzati sono di dubbia praticabilità e le notizie su questa possibilità provocano le fughe dei migranti dai centri” ha aggiunto il governatore contestando l’annuncio di aperture di tendopoli nel territorio siciliano.

Campania: 16 milioni di euro per la valorizzazione turistica del territorio
Il vicepresidente De Mita: l'obiettivo è quello di esaltare le attrazioni turistiche del territorio, dal mare al cibo
NAPOLI - Disco verde alla programmazione turistica in Campania. Il vicepresidente della giunta regionale con delega al Turismo, Giuseppe De Mita, ha ricevuto il via libera dall'esecutivo per utilizzare 16 milioni di euro in grado di rimettere il turbo al turismo campano, concentrati su eventi e beni culturali regionali.

GLI INTERVENTI - Il primo elemento di novità è rappresentato dal fatto che gli interventi saranno spalmati su di un intervallo temporale di oltre un anno, fino a giugno 2012, a seguito di una rimodulazione dei fondi comunitari. Gli eventi, infatti, faranno riferimento a due bandi distinti, uno a valere sull'obiettivo operativo 1.12 «Promuovere la promozione della Campania» e il secondo a valere sulle risorse dell'obiettivo operativo 1.9 «Beni e siti culturali». Le risorse disponibili ammontano a 16 milioni di euro, otto per ciascun obiettivo operativo. Alle risorse europee va, naturalmente, aggiunta la quota di cofinanziamento degli enti beneficiari.

IL COFINANZIAMENTO - Sul versante del cofinanziamento c’è un’altra novità. Per la prima sessione il progetto viene finanziato per un massimo del 70% del suo costo totale, per la seconda sessione il finanziamento non può andare oltre il 60% del costo totale. La progressione verso il basso del cofinanziamento vuole sollecitare, in chi promuove ed organizza gli eventi, una tendenza alla produttività degli stessi che consentirà di emanciparsi con il tempo dal contributo pubblico. In ogni caso il cofinanziamento con risorse comunitarie non potrà mai superare l'importo di 500mila euro per ciascuna iniziativa. Infine, anche in relazione ai soggetti beneficiari ci sono innovazioni. Per entrambi gli obiettivi operativi che finanzieranno le iniziative i soggetti beneficiari saranno esclusivamente gli enti locali, anche in forma associata. In vista della riorganizzazione degli enti strumentali della Regione non vi è previsione di accesso alle risorse per gli Enti Provinciali per il Turismo. Infine, solo per l'obiettivo operativo 1.9, potranno presentare progettualità le Sovrintendenze della Campania. A breve ci sarà l'emanazione dei bandi – uno per ciascun obiettivo operativo – relativo alla prima sessione, quella compresa, cioè, tra giugno e ottobre 2011.

LE ECCELLENZE DELLA CAMPANIA - «Il nostro obiettivo – commenta il vicepresidente Giuseppe De Mita – è quello di stimolare una programmazione che valorizzi le eccellenze della Campania in chiave di fruizione turistica. Facciamo particolare riferimento, con l'obiettivo operativo 1.9, ai grandi attrattori culturali della Campania, con attenzione ai siti Unesco e in genere alle rilevanti risorse archeologiche, artistiche e culturali del nostro territorio. Ma abbiamo inteso sostenere tutti gli attrattori turistici della Regione, da quelli ambientali, ad esempio il mare, a quelli di prodotto, contando sulle produzioni enogastronomiche campane». «Mi preme sottolineare come gli elementi di novità contenuti nella delibera rispondano tutti ad esigenze programmatiche avvertite dall'assessorato e che intendiamo approfondire in futuro, in particolare attraverso lo strumento legislativo».
Redazione online 29 marzo 2011

Immigrazione, sindaco di Caltanissetta: no a tendopoli
di BlogSicilia 29 marzo 2011 -
“Caltanissetta non può più essere approdo di soggetti migranti siano essi clandestini o profughi. Rischiamo un’intollerabile invasione e una guerra fra poveri in una città che già sta scoppiando”.
Il sindaco di Caltanissetta Michele Campisi commenta così l’ipotesi di realizzare una tendopoli da 500 posti, che si aggiungerebbe al Centro di accoglienza di Pian del Lago.
“Siamo stati e siamo solidali, accoglienti e disponibili – aggiunge il sindaco – ma è arrivato il momento di mettere un freno, non siamo nelle condizioni di sfamare mille migranti.

Caltanissetta è una città povera, si rischia il tracollo. Che tutti da Aosta a Trieste e da Bolzano al resto d’Italia facciano la loro parte e noi siciliani proseguiremo a fare la nostra così come sempre abbiamo fatto. Anche le città del Nord devono accogliere i migranti; certamente Caltanissetta non può permettersi di avere altri extracomunitari”.
Nel capoluogo siciliano oggi sono circa 120 gli extracomunitari ‘regolari’, in possesso dello status di rifugiati politici.
“Il Comune – afferma Campisi – non è una banca con ristorante e albergo dove è possibile mangiare e dormire a tempo indeterminato. Abbiamo innanzi tutto il dovere di assistere i cittadini di Caltanissetta bisognosi. Chi ha il permesso di soggiorno stia pure in città, ma si procuri un lavoro per guadagnarsi da vivere senza gravare sulle casse comunali”.

Il consiglio dei ministri vuole decretare che l’Italia non c’è più?
di BlogSicilia 29 marzo 2011 -
“Ho chiesto il Consiglio dei ministri ma non sono stato invitato. Credo che non adotteranno i provvedimenti che vogliamo per Lampedusa ma anche per Birgi e per il centro d’accoglienza di Mineo. Provvedimenti che ci  facciano credere che, come Bergamo e Sondrio, anche la Sicilia è Italia. A meno che non decretino in questo Consiglio dei ministri che l’Italia non c’è più”.

Queste le durissime parole di di Raffaele Lombardo, presidente della Regione siciliana, nel corso della conferenza stampa di qualche ora fa a proposito dell’emergenza immigrati a Lampedusa.

Immigrati, Di Natale: “Non abbiamo mezzi per indagare i clandestini”
di Markez 29 marzo 2011 -
La nuova massiccia ondata di sbarchi di immigrati sull’isola di Lampedusa, oltre 18.500 dal primo gennaio, non è solo un’emergenza umanitaria ma anche giuridica.

Tecnicamente tutti i migranti arrivati dal Nordafrica e negli ultimi giorni anche dall’Eritrea e dalla Somalia al loro ingresso in Italia risultano clandestini, quindi vanno iscritti obbligatoriamente nel registro degli indagati per immigrazione clandestina, come vuole la legge Bossi-Fini.

Ma la Procura di Agrigento, competente per territorio, non ha potuto farlo perché “mancano sia le risorse umane che i computer”.

E’ la denuncia del Procuratore di Agrigento, Renato Di Natale che spiega: “L’iscrizione nel registro degli indagati per gli oltre 18.000 immigrati è obbligatoria ma materialmente è impossibile. Non avremmo la capacità di poterli iscrivere tutti”.

Il Procuratore propone, quindi, di “scaglionare le iscrizioni dei migranti nelle varie Procure delle città in cui gli extracomunitari verranno smistati”.

“E’ un problema molto serio – aggiunge Di Natale – e non sappiamo come affrontarlo. D’altro canto, l’iscrizione è obbligatoria e dovuta, come prevede la legge, e non possiamo non farla perché sarebbe un’omissione d’ufficio. Noi cerchiamo di afrontare la situazione con tutte le nostre forze, ma come si fa?”.

Il procuratore, che già deve fare i conti con una Procura all’osso, dice anche che “qualunque altra Procura in Italia, comprese quelle di Milano o di Roma, si sarebbero trovate nella nostra stessa situazione. Il problema va affrontato al più presto”. Molti degli immigrati non andrebbero iscritti nel registro degli indagati solo per immigrazione clandestina, ma anche per dichiarazioni di false generalità e omissione di documenti d’identità.
Alcuni di loro avranno poi lo status di rifugiato politico, ma intanto tutti indagati. Ma 18.500 iscrizioni “sono troppe, come si possono iscrivere nel registro?”, si chiede ancora il capo della Procura agrigentina.

Rifiuti Campania, Potocnik: Necessario agire con celerità
Roma, 29 mar (Il Velino) - “E’ necessario agire con la massima celerità. Speriamo di non dover arrivare alla sanzioni finanziarie nell’ambito delle procedure di infrazione già aperte”. E’ quanto ha detto il commissario Ue all’Ambiente Janez Potocnik a proposito della nuova emergenza rifiuti in Campania nel corso di una conferenza stampa alla Rappresentanza europea in Italia e a poche ore dalla sua audizione al Senato. “La situazione non è facile e sfortunatamente non è prevedibile una soluzione a breve. Il problema è storico e non c’è una soluzione rapida al problema. Non abbiamo ancora fatto una valutazione definitiva del piano predisposto dalle istituzioni locali” ha detto il commissario europeo.

“I fondi europei congelati per la Campania potranno essere sbloccati solo a due condizioni: che il piano a lungo termine sia credibile e che da subito si registrino segnali appropriati che la regione sia in grado di gestire il problema senza ulteriori ricorsi a gestioni straordinarie” ha detto Potocnik. “I fondi europei possono essere assegnati solo se c’è la garanzia che vengano utilizzati in modo valido e secondo criteri economici. Vogliamo vedere azioni credibili già in questa fase di transizione a partire dall’immediato avvio della separazione dei rifiuti e della raccolta differenziata specialmente a Napoli. Ci aspettiamo inoltre lo smaltimento in un periodo ragionevolmente breve delle 8 milioni di eco balle stoccate in passato in Campania”.
(ilp) 29 mar 2011 13:26

Il sindaco di Pompei: pronti ad accogliere immigrati africani
D'Alessio scrive al prefetto offrendo ampia disponibilità ad ospitare un certo numero di profughi magrebini. NAPOLI – In mattinata altri 145 persone sono state salvate da un barcone, poi affondato, dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. In tutto sull’isola di Lampedusa sono oltre 6000 gli immigrati che nelle ultime settimane dal Nordafrica hanno raggiunto le coste italiane. E mentre sull’isola cresce l’esasperazione della popolazione, (in mattinata i cittadini hanno occupato anche il municipio), da Pompei arriva l’invito rivolto al Prefetto di Napoli dal primo cittadino che, in una missiva, dichiara la disponibilità della città mariana ad accogliere un «certo numero di profughi». «Stante le note criticità in atto nelle zone del Nord Africa, che hanno portato allo sbarco di migliaia di profughi sulle coste siciliane – scrive il sindaco Claudio D’Alessio nella lettera indirizzata al prefetto Andrea De Martino - la città di Pompei, anche in ragione delle sue peculiari tradizioni di solidarietà a cui si è ispirato il suo fondatore, il beato Bartolo Longo, intende farsi carico della drammatica situazione offrendo ampia disponibilità ad ospitare un certo numero di profughi».

«Con questo piccolo gesto - aggiunge D’Alessio - intendiamo alleviare, almeno in parte, le sofferenze dei popoli che vivono sull’altra sponda del mare nostrum». Il governo intanto sta predisponendo su tutto il territorio nazionale la realizzazione di alcune tendopoli. Già da mercoledì dovrebbe iniziare il trasferimento via nave da Lampedusa degli immigrati, presso le strutture di accoglienza individuate dalle regioni. La proposta che arriva invece da Pompei è attualmente al vaglio dei dirigenti comunali. Pompei ha un legame profondo con Lampedusa in seguito al «patto di amicizia» siglato nel 2008. «Con questa iniziativa - fanno notare dal comune alle porte di Napoli - Pompei vuole essere vicina alla comunità di Lampedusa che quotidianamente vive sulle sue sponde la realtà degli sbarchi clandestini». La Campania secondo il piano di accoglienza redatto dal ministero dell’Interno dovrebbe ospitare 4700 immigrati, in strutture di accoglienza suddivise tra le province della regione.
Francesco Parrella

Olio: proclamati i vincitori di Sirena d'oro 2011
29.03.11 - La proclamazione dei vincitori e avvenuta a Roma presso la sala stampa della Camera dei deputati, alla presenza del presidente della commissione Agricoltura, on. Paolo Russo, del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, del vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga, e del presidente di Federdop Olio, Silvano Ferri.

Il concorso nazionale, giunto alla nona edizione, è riservato agli oli extravergine di oliva a Denominazione di origine protetta (Dop) ed è organizzato dal comune di Sorrento e da Federdop olio, con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, della commissione Agricoltura della Camera dei deputati e dell’assessorato all’Agricoltura della regione Campania.
La proclamazione dei vincitori e avvenuta a Roma presso la sala stampa della Camera dei deputati, alla presenza del presidente della commissione Agricoltura, on. Paolo Russo, del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, del vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga, e del presidente di Federdop Olio, Silvano Ferri.

Alla nona edizione del premio Sirena d’oro hanno partecipato 193 aziende, appartenenti a 34 delle 39 denominazioni di origine riconosciute dalla Comunità Europea. Gli oli ammessi alla selezione finale sono stati 58, scelti dal panel di assaggiatori dell’associazione nazionale Oleum.

Nella categoria fruttato leggero vince la Sirena d'oro la Tenuta Zi Marino con la Dop Colline teatine. Seconda, e quindi premiata con la Sirena d'argento, l'azienda agricola Orseggi con la Dop Riviera di levante. Sirena di bronzo all’azienda Olearia Clemente con la Dop Dauno.
La Sirena d'oro nella categoria fruttato medio è stata assegnata all'azienda Demuru con la Dop Sardegna, seguita dalla società agricola Mascio con la Dop Umbria Colli Assisi-Spoleto e l'azienda Marsicani con la Dop Cilento.
Infine, nella categoria fruttato intenso, primo premio all'azienda agricola biologica Titone con la Dop Valli trapanesi. Si classificano al secondo e terzo posto l'azienda agricola Rollo con la Dop Monti Iblei e l'azienda agricola Alfredo Cetrone con la Dop Colline pontine.

Assegnate inoltre le Gran menzioni alle aziende giunte quarte e quinte in ogni categoria. Per i fruttati leggeri sono la cooperativa agricola San Felice con la Dop Garda e l'azienda agricola Il Cervo rampante con la Dop Sabina. Nella categoria fruttati medi sono l'azienda agricola Carrai con la Dop Terre di Siena e il Frantoio pietra bianca con la Dop Cilento. Le Gran menzioni della categoria fruttato intenso sono state assegnate a due oli dell'area Dop Monti Iblei, prodotti dalla cooperativa agricola Agrestis e dall'azienda agricola dott. Sergio Gafà.

La premiazione degli oli vincitori del Sirena d’oro si svolgerà a Sorrento, il 20 maggio, in occasione della “Borsa valori del territorio”, vetrina delle eccellenze dell’agroalimentare campano che si protrarrà fino al 22 maggio: una tre giorni in cui si svolgeranno degustazioni e convegni di settore.

Lampedusa. Immigrati alla fame, in 2000 senza cibo
di BlogSicilia 29 marzo 2011 -
Finora sono stati garantiti 4000 pasti per gli immigrati mentre ora a Lampedusa le presenze sono oltre 6000 e quindi in 2000 si ritroveranno senza cibo”. A denunciarlo e’ il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis. “Si doveva pensare al problema per tempo – prosegue – prima di arrivare all’emergenza. Bisogna svuotare l’isola al piu’ presto e tutte le regioni – sottolinea all’ADNKRONOS il sindaco di Lampedusa – devono fare la loro parte e seguire l’esempio della Sicilia e della Puglia, che ha dato una grande disponibilita’. Il buon senso di tutti i presidenti di regione puo’ servire ad alleviare il problema di un’isola assediata dagli immigrati”. Non nasconde l’irritazione il sindaco di Lampedusa per la gestione dell’emergenza. “Il prefetto Giuseppe Caruso doveva garantire una maggiore presenza a Lampedusa. C’e’ stata improvvisazione. Serviva – conclude il sindaco – e serve una maggiore presenza delle forze dell’ordine. La sua gestione e’ discutibile. Erano migliori i tempi in cui c’era Bertolaso”.

Miccichè: «Lampedusa zona franca, arriva l'ok del ministro Tremonti»
Informati i lampedusani anche del percorso avviato con il governo sul «dopo svuotamento»
PALERMO - Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè, accompagnato dal parlamentare nazionale di Forza del Sud Pippo Fallica e dal parlamentare regionale Michele Cimino è in visita a Lampedusa. Qui, attacca chi, come Lombardo crea falsi allarmismi e assicura che le navi domani arriveranno e l'isola sarà svuotata. «Insinuare dubbi che non hanno nessun fondamento, fare del terrorismo psicologico», dice Miccichè, «è il modo più squallido per affrontare la situazione che a Lampedusa è realmente drammatica». «Il presidente della Regione sta facendo un po' di terrorismo», aggiunge, «spero in buona fede ma mi sembra difficile».

LAMPEDUSA ZONA FRANCA - Il sottosegretario, incontrando gli abitanti dell’isola nel municipio occupato, ha anche parlato della proposta sottoposta a Tremonti di fare di Lampedusa una zona franca, «lui vuole farla per due anni», ha spiegato, «ma non basta; mi sto impegnando per ottenere di più». Miccichè ha cercato di tranquillizzare i lampedusani informandoli anche del percorso avviato con Maroni sul «dopo svuotamento». Pare infatti che a Lampedusa potranno approdare in seguito solo i profughi politici.

I PROVVEDIMENTI - «Non c’è dubbio che il Consiglio dei ministri ha commesso degli errori nella gestione dell’emergenza immigrazione a Lampedusa», ha concluso Miccichè, «sicuramente la protesta degli abitanti è servita a smuovere la situazione». Il sottosegretario ha infine annunciato che domani il Consiglio dei ministri «assumerà provvedimenti veloci per la Lampedusa. La Protezione civile nazionale ripulirà l’isola dopo che le navi domani svuoteranno Lampedusa dai migranti. Inoltre, saranno attivate compensazioni per rimborsare in anticipo le perdite per la prossima stagione turistica».
Valeria Catalano

Emergenza profughi, sbarco a Monopoli
I 62 immigrati confermano: "siamo libici"
Il barcone è stato intercettato domenica sera
Ma l'attracco della nave è avvenuto stamattina
MONOPOLI - Sbarchi anche a sud di Bari. Una nave mercantile è infatti attraccata nel porto di Monopoli con 62 persone.
SOCCORSI - Domenica sera gli immigrati erano stati soccorsi in mare mentre si trovavano a bordo di un barcone, mentre poco fa la nave è attraccata nel porto di Monopoli. Attualmente sul posto si trovano agenti di polizia e della capitaneria di porto. Il comune di Monopoli si è subito mobilitato per garantire pasti ai naufraghi.

LA NAZIONALITA' - Hanno detto di essere libici i migranti soccorsi domenica sera a circa 45 miglia al largo di Corfù e sbarcati oggi nel porto di Monopoli dalla nave «Gold Star» battente bandiera georgiana. Si tratta di uomini di età compresa tra i 18 e i 40 anni, ma ci sono anche due ragazzini di 14 anni. Gli immigrati sono stati prelevati dall’equipaggio della nave, che trasporta sabbia ed era diretta a Monopoli, alle 20 circa del 27 marzo perchè il loro barcone in legno, lungo circa 20 metri e simile ad un peschereccio, era fermo alla deriva al largo delle coste greche. Gli immigrati sono stati avvistati dall’equipaggio siriano della «Gold Star», salpata dalla città egiziana di Damietta, perchè alla vista della motonave hanno cominciato a dirigere fiochi fasci di luce contro l’imbarcazione. A detta del personale della Guardia costiera di Monopoli, i migranti sono in buono stato di salute: alcuni indossano vestiti puliti, altri sono seminudi e hanno abiti strappati.

Sbarchi a Lampedusa, ipotesi tendopoli anche a Caltanissetta, Potenza e Caserta
Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza,
se ne discuterà nel Consiglio dei ministri di mercoledì
CASERTA - Altre tre tendopoli per accogliere gli immigrati provenienti da Lampedusa potrebbero essere realizzate in alcune aree dei comuni di Caltanissetta, Potenza e Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. È quanto si apprende da fonti qualificate secondo le quali è questa una delle ipotesi allo studio in vista del Consiglio dei ministri di domani.
Sempre secondo le stesse fonti, al momento non sarebbero state date indicazioni per la realizzazione di una tendopoli al nord. I campi già pronti o in fase di allestimento sono quelli di Manduria, in provincia di Taranto, Chinisia, in provincia di Trapani e Coltano, in provincia di Pisa. (fonte Ansa)

Napoli. Capitale della camorra: questa è la Napoli raccontata ai tedeschi sul primo canale
In Germania, la tv di Stato, racconta il caso del Cam di Casoria e non fa sconti alla città | Guarda il video
NAPOLI - Napoli capitale della camorra: qui la soglia della legalità è talmente bassa che è impossibile per i cittadini contrastare il fenomeno. Fin qui nulla (purtroppo) di nuovo, se non un luogo comune sbilanciato che fa apparire la città come un far west contemporaneo, quasi un set privilegiato di una nuova oleografia, quella del morto ammazzato al posto del tradizionale pino della cartolina. Il fatto che rende tutto po' più grave è che a raccogliere questo unico punto di vista sia il primo canale della tv di Stato tedesca.

UN «REPORT» NEGATIVO - La trasmissione Titel thesen temperamente (una sorta di Report ma di argomento culturale) di Das Erste (l'equivalente di RaiUno) ha dedicato una puntata al Caso Cam, il museo di arte contemporanea di Casoria che ha chiesto «asilo politico-civile» alla Germania.
Raccolte le interviste degli artisti Sebastiano Deva e Antonio Manfredi, il servizio prosegue senza controcanto così da far sparire ogni anelito di resistenza civile e culturale napoletana (che pure a partire dal Cam esiste).
Così è Napoli raccontata ai tedeschi, con buona pace dello storico feeling (che invece sopravvive eccome) tra la Germania e quella che per Goethe era la «terra dei limoni in fiore».
Nat. Fe.

Lampedusa, Lombardo “Situazione veramente drammatica”
di Antonella Folgheretti
29 marzo 2011 -
“Nonostante le prese di posizioni che ciascuno di noi vanno assumendo, la presa di posizione che non può che essere unitaria, sebbene questa vicenda la si possa vedere da punti di vista diversi, è relativa alla parte che spetta a tutti noi, a cominciare dall’assemblea, del govenro regionale, del governo nazionale e delle forze europee”. Lo afferma in Aula in merito al punto all’ordine del giorno dell’Ars, Comunicazioni del governo sul tema dell’emergenza umanitaria a Lampedusa, il presidente Raffaele Lombardo.

“In quell’isola, come sapete meglio di me, la situazione è veramente drammatica. Vi stazionano da 4 a 7 mila persone. Ve ne sono passate circa 20mila. Le condizioni igieniche in cui si trova l’isola sono veramente indicibili. Questi barconi attraccano al molo, con a bordo centinaia di clandestini, che poi vengono precariamente identificati, declinano le loro generalità, per poi verificare se hanno diritto di asilo”.Lampedusa è un’isola a tutti gli effetti tunisina: la gente dell’isola sta chiusa dentro. Ai cittadini lampedusani non è assicurata la sicurezza, i pescatori hanno le barche spesso occupate dai clandestini. E l’altra sera c’è stata persino un’aggressione. C’è una grande tensione negli immigrati perchè hanno sentito parlare di un rimpatrio forzato.

Se questa situazione dovesse continuare nel tempo toccherebbe anche il comparto turistico-alberghiero. Francamente la situazione è più che critica. Già domenica ho sentito il presidente del Consiglio che ha assicurato che sarebbe stato convocato il consiglio dei ministri. Mi sono offerto, come in questa occasione, di relazionare sulla situazione. Domani ci sarà un CdM, per il quale è dovuta la presenza della Regione Sicilia. Abbiamo avuto notizia che domani nel pomeriggio, o nella mattinata, dovrebbero partire da Lampedusa i settemila immigrati che si trovano ad occupare l’isola. Misura che ritengo indispensabile, per la ripresa della vita normale da parte della popolazione lampedusana. Ma che da sola non basta. Domani gli immigrati portati via potrebbero essere reintegrati con altri clandestini. Io ritengo che sia possibile rispettare le norme del diritto internazionale in materia dei diritti dei profughi fare due cose. La Sicilia è pronta a fare la sua parte. Attualmente all’isola è assegnata una funzione, che non è in grado di assolvere. Quella, cioè, di accogliere i migranti. Si costituisca un’isola ‘avanzata’ costituita da navi crociera su cui imbarcare gli immigrati e rifocillarli e ospitarli per trasferirli con una spola ad una destinazione identificata dal Governo. Una sorta di piattaforma offshore che garantisca i migranti e i lampedusani. Impegni del presidente del Consiglio portano a giovedì il Cdm di domani. Ma non c’è bisogno di un Cdm per questo tipo di soluzione. Impegni del presidente del Consiglio portano a giovedì il Cdm di domani. Ma non c’è bisogno di un Cdm per questo tipo di soluzione”.
E riguardo a Bossi, Lombardo aggiunge: “Ci eravamo impegnati diversamente, affinchè questi migranti venissero distribuiti per singole regioni. Ora leggiamo che parlare di tendopoli in Val Padana sarebbe una provocazione. E perchè? Questa vicenda rischia di risolversi in un danno irreparabile per la nostra isola, per la nostra economia. Per l’Italia. I media di tutto il mondo hanno un’idea del nostro Paese. A Lampedusa le disdette fioccano. Birgi rischia di perdere il flusso turistico del periodo estivo, per via della chiusura dello scalo civile: è vero che diciotto delle località di partenza sono state riattivate. Ma con quale tranquillità per i passeggeri? Tutto il traffico militare si deve trasferire a Sigonella”.
Lombardo poi interviene sugli usi militari degli aeroporti dismessi di Sicilia: “E’ giusto che noi facciamo la nostra parte, ma bisogna concordare, e questo vuol dire parlarne con i sindaci, preparare le comunità. E poi, aggiungo. Obiettivamente, se non c’è l’Europa, che ci ignora, perchè non farci valere? Potremmo non essere solidali con il nostro Paese in una situazione in cui non si sa se siamo in guerra o siamo in pace?Abbiamo chiesto il Cdm che slitta a giovedì, abbiamo oggi insediato una giunta che resta aperta fino a quando il nostro Governo non darà una risposta che serva a risolvere questo problema. E se stiamo alzando i toni è perchè è necessario che si intervenga e si intervenga tutti. E’ necessario che ci sia da parte di ciascuno di noi una assunzione di responsabilità. Dal Governo ci aspettiamo risposte precise, per l’evacuazione, per la popolazione di Lampedusa, per Trapani Birgi. Mi aspetto che le risposte vengano, tutte”.

Sardegna. Immigrazione, grande esodo dall'Africa: nell'Isola scatta l'operazione Lampedusa. In attesa dell'evacuazione degli immigrati nordafricani che hanno invaso Lampedusa (prevista per domani), la Sardegna si prepara ad accogliere fino a 1500 migranti.

Tre riunioni alla Prefettura di Cagliari nel giro di 24 ore, l'ultima questa mattina con le forze dell'ordine: la Sardegna si prepara a fare la sua parte in vista dello sbarco – domani - dei profughi e clandestini annunciati nei giorni scorsi dal Governo in relazione alla crisi in Libia e nel resto del Nord Africa. Tre siti sono già stati individuati, divisi equamente tra il sud, il centro e il nord dell'Isola e sono tuttora in corso i primi sopralluoghi. I numeri? In attesa di indicazioni da Roma che potrebbero arrivare già da domani, si parte da una capienza minima di 560 posti, fino a 1500. Da sistemare in tendopoli, secondo il modello già sperimentato in Sicilia.

I SITI - Le sedi, secondo quanto emerso soprattutto nel summit di ieri con Regione, Anci Sardegna e Upi (Unione province italiane) dovrebbero essere quelle di Monastir, un'area utilizzata dai Vigili del fuoco, a una decina di chilometri da Cagliari, Oristano-Torregrande in un ex vivaio, e Ozieri, nella zona di un centro intermodale che funge da raccordo con la vicina stazione dei treni di Chilivani. Ma potrebbero non bastare: in queste ora stanno giungendo offerte da mezza Sardegna, le ultime da Senorbì, a una quarantina di chilometri dal capoluogo, e da Fluminimaggiore, nel Sulcis Iglesiente. “Siti, numeri e tipo di struttura - ha detto questa mattina il prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo - sono delle ipotesi. A cui comunque stiamo già lavorando per non farci cogliere impreparati dal momento che attendiamo da un momento all'altro indicazioni più precise”.

TENDOPOLI - Tende e non scuole o vecchie caserme, come si pensava in un primo momento. “Cerchiamo soluzioni immediatamente attuabili - ha precisato Balsamo - e meno onerose. La sistemazione nelle tende è già stata collaudata a Trapani: deve dare il segno della provvisorietà della situazione sia nel caso si tratti di profughi, sia nel caso dei clandestini. Ed è praticabile anche grazie all'arrivo della buona stagione”.
Martedì 29 marzo 2011 19.45

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