giovedì 5 maggio 2011

Federali Mattino-6 maggio 2011. Bozen. Crisi, il difensore civico: Non si tratta - ha sottolineato - solo di gruppi svantaggiati, ma anche di famiglie del ceto medio preoccupate per il loro tenore di vita e che temono di cadere in povertà'. Secondo Volgger sono soprattutto i giovani che lamentano il fatto che a causa di contratti a progetto e a termine non possono programmare il loro futuro e costruirsi una famiglia.----Catania: L’uomo, sposato e con una figlia, aveva perso il posto di lavoro e aveva delle difficoltà economiche. Avrebbe preso la sua auto, si è legato la cintura di sicurezza, e si è lanciato in mare, raggiungendo una profondità di 6-7 metri.

Cash pronto cassa per la padania:
Roma. Cipe, stanziati fondi per 15.200 alloggi e per Mose, Anas e Rfi
Venezia. Mose, da Roma arrivano 106 milioni
Bologna. Metrò: dal Cipe arrivano 214 milioni

James Bond per la terronia:
Economia del Mezzogiorno, in arrivo i “Sud bond”

Tremonti s’e’ fatto la banca sanguisuga:
Ok di Bankitalia alla Banca del Mezzogiorno

Oggi, come ieri, ce l’hanno con i siciliani:
Palermo. L'allarme del Cna: nei primi 3 mesi del 2011 chiuse quasi 11mila imprese
Palermo. Totò Cuffaro non è più medico: radiato dall'albo dell'ordine
Catania. Era disperato perché senza lavoro, muore annegato in auto nel porticciolo

I magna_e_rimagna_a_sbafo sono preoccupati:
Bozen. Crisi, il difensore civico: "Altoatesini sempre più preoccupati"


Roma. Cipe, stanziati fondi per 15.200 alloggi e per Mose, Anas e Rfi
Ripartite anche le risorse del Fondo Sanitario Nazionale. Ok anche, tra l'altro, a progetti per il porto di Genova e quello di Ancona, e per Autostrada tirrenica e Bre.Be.Mi
Roma, 5 mag (Il Velino) - "La riunione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica di oggi a Palazzo Chigi è stata concentrata sull’esame e l’approvazione di interventi in materia di investimenti pubblici". Lo rende noto un comunicato del Cipe stesso. "Con riferimento al Piano nazionale di edilizia abitativa - continua la nota -, il Cipe si è espresso sugli schemi di accordo di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Regioni Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. Vengono così attivati fondi pubblici per 740 milioni di euro (di cui 298 statali) e fondi privati per quasi 2 miliardi di euro, consentendo la realizzazione di 15.200 alloggi. Tali risorse si aggiungono ai 140 milioni di euro già stanziati a favore del sistema di fondi immobiliari per l’edilizia residenziale in risposta al fabbisogno complessivo di abitazioni da parte delle categorie sociali svantaggiate. Il rilevante contributo privato permette di ampliare la dimensione dell’intervento rispetto a quanto sarebbe stato possibile fare con i soli fondi pubblici, in coerenza con la politica di stabilità finanziaria intrapresa dal Governo. L’apertura dei cantieri per costruzioni e ristrutturazioni, sostenuto da questa misura, assieme alle altre contenute nel cosiddetto 'Piano casa', contribuirà al rilancio del settore edile in Italia, particolarmente colpito negli ultimi anni dalla crisi economica e finanziaria".

 "A Venezia - continua la nota del Cipe - proseguono i lavori del sistema Mo.S.E, con l’assegnazione di ulteriori 106 milioni di euro provenienti dalla revoca di mutui. Il Cipe ha inoltre preso atto di una importante iniziativa per la realizzazione di un porto di altura al largo della laguna di Venezia, finalizzata a estromettere i traffici petroliferi dal delicato ambiente lagunare e a sviluppare i traffici portuali nell’area dell’alto Adriatico. Per lo sviluppo dei traffici portuali, il Cipe ha approvato il progetto definitivo del collegamento stradale di accesso al porto di Genova-Voltri, del valore di 35 milioni di euro, ed espresso parere favorevole sulla convenzione per l’affidamento in concessione del collegamento autostradale tra il porto di Ancona e l’autostrada A14, dando il via alla realizzazione di opere per 480 milioni di euro finanziate con fondi privati. Nel settore autostradale, è stato approvato il progetto definitivo di un ulteriore lotto dell’autostrada tirrenica, da Tarquinia a Civitavecchia, opera da 170 milioni di euro, che eliminerà la strozzatura in prossimità dell’imbocco nord dell’autostrada A12; espresso parere positivo sul secondo atto aggiuntivo alla convenzione relativa alla concessione dell’autostrada Bre.Be.Mi (Brescia-Bergamo-Milano), consentendo lo sblocco del finanziamento che vedrà la partecipazione di Cassa depositi e prestiti. Sblocco che è integrato con le prescrizioni destinate a rendere operativo l’aggiornamento della convenzione per la concessione dell’autostrada Brescia – Verona – Vicenza - Padova, nell’ambito della quale sono previsti investimenti per 2.485 milioni di euro".

 "Per soddisfare le necessità di manutenzione sia stradale sia ferroviaria - prosegue il comunicato diramato al termine della riunione del Cipe -, si è disposta l’assegnazione di 330 milioni di euro ad Anas e di 240 milioni a Rfi, a valere sulle risorse del Fondo infrastrutture. Sempre nel campo della viabilità, è stato espresso parere positivo sul Contratto di programma Anas 2011 e approvato il progetto definitivo della tratta Cinelli-Ponte Romano della strada statale 675 umbro-laziale, del valore di 117 milioni di euro. Per il trasporto locale, sono stati resi disponibili 214 milioni di euro di Legge obiettivo per la realizzazione del 1° lotto funzionale della metrotranvia di Bologna. Per quanto riguarda le attività produttive, il Cipe approvato tre nuovi contratti di programma nel settore della produzione di autoveicoli, con un investimento complessivo di 630 milioni di euro e la creazione di circa 800 posti di lavoro. Le agevolazioni pubbliche ammontano a complessivi 52 milioni di euro, così ripartiti: Fiat Powertrain Technologies S.p.A. nel comune di Verrone (Biella), per 22,5 milioni di euro; Iveco S.p.A. nel comune di Foggia, per 18,7 milioni di euro; Sevel S.p.A. nel comune di Atessa (Chieti) per 11,2 milioni di euro".

 "Il Cipe ha anche aggiornato o prorogato - continua il comunicato - il termine di numerosi contratti di programma in diversi settori industriali, turistici e agricoli, con investimenti complessivi per 488 milioni di euro, agevolazioni per 201 milioni di euro, nonché la creazione di 1670 posti di lavoro. Di questi, 7 contratti su 9 sono localizzati nel Mezzogiorno, con investimenti per 411 milioni, agevolazioni per 179 milioni e 1.550 posti di lavoro. Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Cipe ha deliberato l’assegnazione di 19,2 milioni di euro, a valere sul Fondo strategico per il Paese, per il completamento del Nuovo Auditorium Parco della Musica di Firenze, progetto elaborato in stretta sinergia con il Maggio Musicale Fiorentino anche in vista del concerto del 21 dicembre 2011 alla presenza del Presidente della Repubblica. Sono state inoltre destinate risorse per 10,5 milioni di euro, a valere sul Fondo strategico per il Paese, per la realizzazione del “Parco della pace”, con le relative iniziative museali, nell’area dell’aeroporto Dal Molin a Vicenza, ove permane l’interesse nazionale a definire le compensazioni territoriali per agevolare l’armonico inserimento dell’insediamento americano nel tessuto locale".

 "Nel settore sanitario - conclude la nota -, il Cipe ha approvato la ripartizione tra le Regioni delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale per il 2010, pari a 105,6 miliardi di euro, e delle risorse per gli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale relativi allo stesso anno. Ha inoltre approvato assegnazioni di risorse a valere sul FSN 2008 e 2009 per una serie di interventi e obiettivi specifici, al fine di consentire la piena realizzazione di alcuni segmenti delle politiche sanitarie, quali: prevenzione e cura della fibrosi cistica, lotta all’AIDS, finanziamento di borse di studio in medicina generale, esclusività del rapporto del personale dirigenziale del ruolo sanitario, assistenza sanitaria agli extracomunitari occupati nella cura alla persona e il finanziamento di un progetto interregionale sul ricorso ai servizi sanitari".
(red/fch) 5 mag 2011 11:24

Venezia. Mose, da Roma arrivano 106 milioni
Il Cipe assegna ulteriori fondi ai lavori delle dighe mobili «per la realizzazione di un porto d'altura al largo della laguna di Venezia». Investimenti sull'A4 da Brescia a Padova per 2.485 milioni
ROMA - «A Venezia proseguono i lavori del sistema Mose, con l’assegnazione di ulteriori 106 milioni di euro provenienti dalla revoca di mutui». Lo annuncia una nota del Cipe spiegando che inoltre si è «preso atto di una importante iniziativa per la realizzazione di un porto di altura al largo della laguna di Venezia, finalizzata a estromettere i traffici petroliferi dal delicato ambiente lagunare e a sviluppare i traffici portuali nell’area dell’alto Adriatico». Per lo sviluppo dei traffici portuali, il Cipe ha approvato il progetto definitivo del collegamento stradale di accesso al porto di Genova - Voltri, del valore di 35 milioni di euro, ed espresso parere favorevole sulla convenzione per l’affidamento in concessione del collegamento autostradale tra il porto di Ancona e l’autostrada A14, dando il via alla realizzazione di opere per 480 milioni di euro finanziate con fondi privati.

Nel settore autostradale, è stato approvato il progetto definitivo di un ulteriore lotto dell’autostrada tirrenica, da Tarquinia a Civitavecchia, opera da 170 milioni di euro, che eliminerà la strozzatura in prossimità dell’imbocco nord dell’autostrada A12; espresso parere positivo sul secondo atto aggiuntivo alla convenzione relativa alla concessione dell’autostrada Bre.Be.Mi (Brescia-Bergamo-Milano), consentendo lo sblocco del finanziamento che vedrà la partecipazione di Cassa depositi e prestiti. Sblocco che è integrato con le prescrizioni destinate a rendere operativo l’aggiornamento della convenzione per la concessione dell’autostrada Brescia - Verona - Vicenza - Padova, nell’ambito della quale sono previsti investimenti per 2.485 milioni di euro».(Ansa)

Bologna. Metrò: dal Cipe arrivano 214 milioni
Per il trasporto pubblico locale sono stati “resi disponibili 214 milioni di euro di Legge Obiettivo per la realizzazione del primo lotto funzionale della metrovia di Bologna”
Roma, 5 maggio 2011 - Nel dettaglio delle risorse, il Cipe ha attivato fondi pubblici per 740 milioni di euro (di cui 298 statali) e fondi privati per quasi 2 miliardi di euro. Tali risorse si aggiungono ai 140 milioni di euro già stanziati a favore del sistema di fondi immobiliari per l’edilizia residenziale in risposta al fabbisogno complessivo di abitazioni da parte delle categorie sociali svantaggiate.

“Il rilevante contributo privato - si lege nella nota del Cipe - permette di ampliare la dimensione dell’intervento rispetto a quanto sarebbe stato possibile fare con i soli fondi pubblici, in coerenza con la politica di stabilità finanziaria intrapresa dal governo. L’apertura dei cantieri per costruzioni e ristrutturazioni, sostenuta da questa misura, assieme alle altre contenute nel cosiddetto Piano casa, contribuirà al rilancio del settore edile in Italia, particolarmente colpito negli ultimi anni dalla crisi economica e finanziaria”.
 Per il trasporto pubblico locale sono stati “resi disponibili 214 milioni di euro di Lege Obiettivo per la realizzazione del primo lotto funzionale della metrovia di Bologna”.

Economia del Mezzogiorno, in arrivo i “Sud bond”
Palazzo Chigi
Lo sviluppo del Mezzogiorno, nelle intenzioni del governo, passa anche per strumenti finanziari che hanno l’obiettivo di “favorire il riequilibrio territoriale dei flussi di credito per gli investimenti a medio-lungo termine delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno e sostenere progetti etici”. Nascono con questo obiettivo i ”Sud Bond”, previsti da una norma contenuta nel Dl sviluppo. I titoli, che avranno una durata non inferiore ai 18 mesi, possono essere emessi per un importo nominale complessivo massimo di 3 miliardi di euro annui, importo che potrà essere modificato ogni anno dal ministro dell’Economia.

Ciascun gruppo bancario non potrà emettere ‘Sud Bond’ per più’ del 20% dell’importo complessivo annuo. Per singole banche non facenti parte di un gruppo bancario, il limite massimo è  5 per cento. In ogni caso, precisa la norma, l’emissione di questi titoli non può superare il 30% del patrimonio di vigilanza consolidato del gruppo bancario o individuale della banca non facente parte di un gruppo bancario.

Ok di Bankitalia alla Banca del Mezzogiorno
La Banca d’Italia ha rilasciato infatti a Poste Italiane l’autorizzazione per l’acquisto del Medio Credito Centrale, individuato come struttura di vertice per dare attuazione alla realizzazione della Banca del Mezzogiorno. L’istituto ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di nuove imprese nel Sud dell’Italia e aumentare l’occupazione attraverso il supporto finanziario alle iniziative
 imprenditoriali.    L’autorizzazione della Banca d’Italia segue il via libera
 dell’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato, che si è espressa positivamente lo scorso mese di febbraio. La Banca del Mezzogiorno opererà in particolare a supporto della piccola e media impresa del Sud con diversi strumenti creditizi, tra i quali il credito industriale, il credito agevolato e la gestione di fondi di garanzia regionali, nazionali ed europei.

La delibera della Banca d’Italia permettera’ larealizzazione del disegno normativo che prevede di facilitare l’accesso al credito per le imprese del Mezzogiorno attraverso la capillare rete di Poste Italiane, presente
 nelle regioni meridionali con circa 4.500 uffici postali. A questi è previsto che a breve si aggiungano gli oltre 3.000 sportelli delle Banche Popolari e del Credito Cooperativo, istituti bancari di cui si prevede la prossima adesione all’iniziativa, per un totale di oltre 7.500 sportelli. Bisognerà, tuttavia, vedere se nella pratica il nuovo istituto, fortemente voluto dal ministro dell’Economia Tremonti, sarà in grado di dare respiro all’economia meridionale. In particolare, il compito della Banca del Mezzogiorno sarà di favorire l’accesso al credito delle imprese del Sud, da anni penalizzate rispetto a quelle del Centro e Nord Italia, dove il costo del denaro è più basso e la concessione dei crediti nettamente superiore.

Palermo. L'allarme del Cna: nei primi 3 mesi del 2011 chiuse quasi 11mila imprese
Il settore dell’artigianato, che dovrebbe essere trainante in Sicilia, attraversa una crisi senza precedenti
PALERMO - «Nei primi tre mesi del 2011 le Camere di Commercio delle nove province siciliane fanno registrare dati allarmanti: c'è un saldo negativo complessivo di 2.446 imprese. Ma l’aspetto più inquietante è che questo risultato è determinato in gran parte dal settore dell’artigianato che fa registrare un saldo negativo di 1.926 imprese artigiane». Queste le allarmanti dichiarazioni di Mario Filippello, segretario regionale della Cna della Sicilia.

I RILEVAMENTI - In base ai rilevamenti delle Camere di Commercio, in Sicilia le imprese registrate sono in totale 465.276: di queste le nuove iscritte nei primi tre mesi del 2011 sono state 8.244 mentre quelle che hanno chiuso sono state 10.690, con una differenza negativa di 2.446. «Il dato che allarma di più», aggiunge Filippello, «è relativo alle imprese artigiane. Oggi in Sicilia ne risultano registrate 83.525, di queste 1.025 sono nuove iscritte mentre 2.951 sono state cancellate nei primi tre mesi dell’anno: il saldo negativo è, dunque, di 1.926. È la prima volta che ci troviamo di fronte ad un fenomeno di queste proporzioni. Il settore dell’artigianato, che dovrebbe essere quello trainante in Sicilia, attraversa una crisi senza precedenti: servono interventi straordinari a cominciare dal sostegno al credito e da un piano straordinario per il lavoro produttivo».

A PALERMO LA MAGLIA NERA - Il dato più negativo riguarda la provincia di Palermo, dove (sempre nel primo trimestre del 2011) le imprese chiuse sono state 3.245 a fronte di 1.823 nuove iscritte, con un saldo negativo di 1.422. Il dato «migliore» riguarda invece la provincia di Siracusa, con 580 nuove iscritte e 461 cancellate, il saldo positivo è dunque di 119 imprese.

Palermo. Totò Cuffaro non è più medico: radiato dall'albo dell'ordine
L'ex senatore Pid era già stato licenziato dalla Regione, dove era assunto nell’89 all’Ispettorato alla Sanità
PALERMO - Totò Cuffaro non è più medico. L’ex senatore ed ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, che a gennaio scorso aveva subito una condanna definitiva per aver favorito la mafia, è stato infatti radiato dall’Ordine dei medici di Agrigento, «un provvedimento inevitabile», dice al Giornale di Sicilia il presidente Giuseppe Aiello. «Abbiamo preso atto della sentenza della Cassazione».

Cuffaro era già decaduto da senatore e licenziato dalla Regione siciliana, dove era stato assunto nell’89 all’Ispettorato alla sanità ed era in aspettativa dal ’91. L’ex senatore ha trenta giorni di tempo, che scadranno l’8 maggio, per presentare ricorso contro la radiazione alla commissione nazionale dell’Ordine dei medici.

Catania. Era disperato perché senza lavoro, muore annegato in auto nel porticciolo
Trovato sul lungomare Ognina, Gaetano Antonino Privitera aveva annunciato il suicidio su Facebook
CATANIA - Aveva annunciato il suicidio una decina di giorni fa su Facebook spiegando di essere disperato perché senza lavoro: oggi lo hanno trovato i vigili del fuoco, morto annegato, dentro la sua auto, nel porticciolo del lungomare Ognina di Catania. I carabinieri ritengono che Gaetano Antonino Privitera, 39 anni, si sia suicidato, e che il tragico gesto sia stato compiuto subito dopo il suo annuncio dato on line sul social network.
L’uomo, sposato e con una figlia, aveva perso il posto di lavoro e aveva delle difficoltà economiche. Avrebbe preso la sua auto, si è legato la cintura di sicurezza, e si è lanciato in mare, raggiungendo una profondità di 6-7 metri. A notare l’Opel Astra in fondo al mare sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati in un’altra operazione di perlustrazione dei fondali del porticciolo di Ognina.

Bozen. Crisi, il difensore civico: "Altoatesini sempre più preoccupati"
BOLZANO. Cresce tra gli altoatesini la preoccupazione per il futuro, soprattutto tra i giovani. Lo ha detto il difensore civico della Provincia di Bolzano, Burgi Volgger, presentando il suo bilancio per il 2010.
Gli effetti della crisi si registrano anche dal calo di ricorsi in materia urbanistica (-25%) per il drastico calo di attività edilizia. Volgger ha messo in evidenza che cresce il numero di cittadini che si rivolgono a lei per verificare il loro diritto di accesso a forme di sostegno sociale.
''Non si tratta - ha sottolineato - solo di gruppi svantaggiati, ma anche di famiglie del ceto medio preoccupate per il loro tenore di vita e che temono di cadere in povertà''.
Secondo Volgger sono soprattutto i giovani che lamentano il fatto che a causa di contratti a progetto e a termine non possono programmare il loro futuro e costruirsi una famiglia.
I dati presentati confermano l'alto grado di soddisfazione degli altoatesini nei confronti del difensore civico. Il  79% dei casi, infatti, si conclude in modo soddisfacente per i ricorrenti. 5 maggio 2011

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