sabato 14 maggio 2011

Tremonti, un genio: scopre la questione meridionale. Che non esiste. La questione vera e’ lui ed i suoi storici fratelli, i ladroni padani.

Tremonti: «Uno dei problemi grande dell'Italia resta la questione meridionale»
Il ministro: «Delle spiagge non me ne frega nulla». Protestano gli studenti: «Non abbia potuto far domande»


MILANO - Uno dei grandi problemi dell'Italia resta quello del Meridione. Lo ha ribadito il ministro dell'Economia Giulio Tremonti parlando della crisi e del problema della crescita italiana durante il convegno giovani-editori che si è concluso a Bagnaia, in provincia di Siena. «Il Nord Italia è la regione più ricca d'Europa» - ha aggiunto Tremonti, mentre il Sud «è una realtà che va indietro e non avanza. Bisogna fare di più. Il grande punto del Meridione è che deve spendere i soldi europei che ci sono». «Al Sud vengono spesi solo il 10% delle risorse provenienti da Bruxelles - ha continuato Tremonti - si vantano quando arrivano al 20%. Quei soldi non spesi vanno ad altri Paesi europei. Questa è una follia».

SPIAGGE - Interpellato dai giornalisti presenti sulla concessioni governative delle spiagge ai privati il ministro è stato sintetico quanto chiaro: «Ho fatto un Decreto con misure importanti ma si parla solo di spiagge. Posso dirlo pubblicamente, delle spiagge non me ne frega nulla». Quello che è importante, ha spiegato il ministro, «sono i distretti turistici, che sono fondamentali per il paese». Poi Tremonti ha ricordato come nel recente decreto per lo sviluppo varato dal governo «i distretti industriali sono in campo», lamentando come alcuni aspetti innovativi siano stati ignorati: «voglio solo ricordare ad esempio che c'è il credito d'imposta per la ricerca e c'è credito d'imposta per chi assume nel Sud».

TERRENO PERDUTO - L'Italia potrebbe recuperare il terreno perso rispetto all'economia tedesca, aveva detto in precedenza il ministro riguardo ai possibili scenari della crisi. «Per cinque anni siamo stati davanti alla Germania. Poi è avvenuto un cambiamento, la Germania ha fatto più e diversamente, e ha avuto la fortuna terribile di incrociare la domanda cinese». Tuttavia - ha aggiunto - «non è detto che tra qualche anno ci troviamo posizione ribaltata». Tremonti ha anche salutato ironicamente con un «welcome, Germania» il fatto che l'economia tedesca si sia ritrovato con il terzo debito pubblico mondiale durante la crisi, facendo retrocedere l'Italia alla quarta posizione.

NIENTE DOMANDE - Niente domande per gli studenti alla fine dell'intervento del ministro. Una scelta - quella di risparmiare domande a Tremonti mentre la maggior parte degli altri intervenuti aveva dovuto rispondere ai tanti studenti - che un giovane di Cagliari ha contestato allo stesso ministro all'uscita dal convegno organizzato dall'osservatorio Giovani-Editori. Tremonti, però, non si è scomposto: «Vieni dentro, vieni dentro», ha detto invitando lo studente, Federico Demurtis, 20 anni, a rientrare. Il ministro si è così avviato a passo deciso verso l'interno dell'edificio fra le colline senesi ed è salito nuovamente sul palco arrivando davanti al sorpreso presidente dell'organizzazione, Andrea Ceccherini, che però ha tagliato corto dicendo che il convegno era ormai chiuso. Tremonti è nuovamente uscito mentre Ceccherini spiegava ai giornalisti che la decisione di non sottoporre a domande il ministro è stata presa «dall'organizzazione: il tempo era finito e noi dovevamo chiudere». Il presidente dell'Osservatorio ha assicurato subito dopo che non c'era «nessuna paura di problemi o domande scomode». Lo studente, comunque, non aveva seguito il ministro all'interno e poi ha spiegato ai giornalisti che la sua protesta voleva essere un modo per sottolineare «la distanza dei politici dai giovani».



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