venerdì 3 giugno 2011

Fincantieri, mossa da manuale: ritira il suo piano industriale e lo regionalizza. Chi dara’ poco avra’ disoccupazione. Le regioni Campania e Sicilia possono dare poco. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia molto. La Liguria niente.


Fincantieri: Azienda ritira piano. Romani: Ora tavoli regionali


Roma, 3 giu (Il Velino) - Nell’incontro svolto presso il ministero dello Sviluppo Economico presenti la presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri dell’Economia, della Difesa, del Lavoro, della Ricerca, delle Infrastrutture e della Semplificazione; il Rappresentante del Vice Presidente della commissione europea Tajani; i sindacati confederali e di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Failms; Federmanager; Confindustria e Unimpresa; l’azienda Fincantieri rappresentata dall’Amministratore delegato Giuseppe Bono; il ministro Romani, preso atto che a seguito della presentazione della bozza di Piano Industriale Fincantieri 2011 – 2014 i sindacati, pur riconoscendo un contesto di crisi internazionale del settore navalmeccanico, e la necessità di intervenire con una riorganizzazione aziendale che assicuri prospettive stabili di competitività dei cantieri italiani, hanno chiesto il ritiro della bozza di piano stesso; che l’Azienda, considerata l’importanza del settore navalmeccanico e il peso occupazionale che esso riveste in particolari contesti territoriali, ha ritirato la bozza di Piano presentata; che dall’analisi del mercato effettuata, e delle strutture logistiche degli attuali cantieri, emergono criticità da affrontare con progetti definiti; affida alla sede aziendale la prosecuzione del confronto sugli aspetti di recupero di efficienza e di riorganizzazione. Chiede all’Azienda di ricercare nuove soluzioni industriali e nuovi modelli organizzativi che consentano ove possibile l’aumento dei volumi produttivi (prendendo in esame nuovi mercati e nuovi prodotti).

 Fincantieri ritira la bozza di piano industriale presentata dall'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. Mentre il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani propone la costituzione di tavoli regionali e la collaborazione Ue in vista del rilancio. Si conclude così l’incontro svolto nella sede dell’Eur del ministero dello Sviluppo Economico alla presenza di rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri, dei ministeri dell’Economia, della Difesa, del Lavoro, della Ricerca, delle Infrastrutture e della Semplificazione da un lato e dall’altro dal Rappresentante del Vice Presidente della commissione europea Tajani, dai sindacati confederali e di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Failms, Federmanager, Confindustria e Unimpresa e naturalmente Fincantieri.

 RITIRO DELLA BOZZA DI PIANO INDUSTRIALE - In una nota il ministro Romani, preso atto che a seguito della presentazione della bozza di Piano Industriale Fincantieri 2011–2014 i sindacati, “pur riconoscendo un contesto di crisi internazionale del settore navalmeccanico, e la necessità di intervenire con una riorganizzazione aziendale che assicuri prospettive stabili di competitività dei cantieri italiani, hanno chiesto il ritiro della bozza di piano stesso” e che l’Azienda, “considerata l’importanza del settore navalmeccanico e il peso occupazionale che esso riveste in particolari contesti territoriali, ha ritirato la bozza di Piano presentata” ha chiesto a Fincantieri di ricercare nuove soluzioni industriali e nuovi modelli organizzativi che consentano “ove possibile” l’aumento dei volumi produttivi (prendendo in esame nuovi mercati e nuovi prodotti) e affidando “alla sede aziendale la prosecuzione del confronto sugli aspetti di recupero di efficienza e di riorganizzazione”. L’accordo su questo punto è arrivato anche in virtù dell’analisi del mercato effettuata, e delle strutture logistiche degli attuali cantieri, dalle quali emergono criticità da affrontare con progetti definiti, secondo quanto riporta la nota del ministero.

 TAVOLI REGIONALI - Altra novità scaturita dall’incontro è quella di promuovere con le Regioni interessate ai più importanti interventi infrastrutturali, Campania e Liguria, fin dalla prossima settimana “specifici tavoli di confronto per la definizione di adeguate soluzioni industriali”. A questo fine, saranno predisposti sotto la regia del ministero dello Sviluppo Economico, gli strumenti più idonei per il sostegno anche finanziario dei processi di investimento che si renderanno necessari. Apre presso il ministero del Lavoro un tavolo per la definizione delle necessarie proroghe degli ammortizzatori sociali, cantiere per cantiere. Il ministro Romani ha ribadito infine l’impegno del Governo a sostenere nuovi indirizzi comunitari a favore della cantieristica navale, in accordo con il Vice Presidente Tajani, e la necessità di accelerare la finalizzazione di risorse pubbliche già stanziate a favore del settore. Al termine degli impegni, infine, tutte le Parti e le Istituzioni interessate alle prospettive di “Fincantieri”, saranno convocate presso il ministero dello Sviluppo economico per la conclusione del confronto e la auspicata sottoscrizione di una intesa generale che risponda alle esigenze di sviluppo industriale e di salvaguardia della occupazione.

 LAVORATORI - Grazie allo stop al piano industriale viene congelato per il momento il taglio dei 2.550 dipendenti ipotizzato dal piano stesso che prevedeva la chiusura degli stabilimenti di Sestri Ponente e Castellamare di Stabia, e il ridimensionamento di Riva Trigoso. Una soluzione possibile anche grazie a nuove commesse, una delle quali arrivata qualche giorno fa dal gruppo statunitense Carnival, per la realizzazione di una nave da crociera da 141mila tonnellate di stazza lorda, destinata a P&O Cruises, brand inglese di Carnival per oltre 500 milioni di euro. Gli oltre 1.500 lavoratori di Fincantieri arrivati a Roma dalla Campania e dalla Liguria per manifestare contro il piano industriale dell'azienda triestina in occasione del vertice convocato dal ministro dello Sviluppo Economico hanno accolto con applausi la notizia del ritiro del piano industriale di Fincantieri.
(com/asp) 3 giu 2011 13:52

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