venerdì 3 giugno 2011

La vetrina dei formaggi sardi: la saletta per vip del Billionaire.

03.06.2011
Flavio Briatore e Felice Floris: pastori e milionari si incontrano. 

 
Tappetto rosso per i pastori sardi. Dai manganelli del porto di Civitavecchia alla moquette targata Eccelsa che apre alla sala vip dell'aeroporto Costa Smeralda: è tutto un altro mondo. E sono davvero mondi diversi quelli che ieri pomeriggio si sono seduti intorno allo stesso tavolo nella saletta “Destriero longue” dello scalo olbiese: Felice Floris e la sua truppa di allevatori, Flavio Briatore e l'entourage della Costa Smeralda.
L'APPUNTAMENTO Un incontro per conoscersi, per «capire meglio i problemi degli allevatori - fa sapere l'ex manager della Formula 1 - Ho sempre provato simpatia per la loro protesta, ora era arrivato il momento di conoscerci». O forse quello di fare affari, promozione e collaborare. Combattere la stessa battaglia: «Non è eticamente corretto offrire agnelli provenienti dalla Romania come prodotti regionali», va giù duro Flavio Briatore con il foulard del movimento pastori al collo e i perenni occhiali azzurrati sul naso. Etica a parte, nell'incontro non c'è stato un semplice scambio di complimenti. Nella saletta con la raffigurazione della dea madre e i muri di granito di Arzachena dal color ruggine, come il ferro che li rende unici al mondo, si è parlato di cose concrete.
L'ACCORDO «Non anticipiamo niente, vediamo nelle prossime settimane», si arrocca Floris. È il segno di un'intesa trovata: «Ci accomuna la terra, ci avvicina l'amore per l'ambiente. Pastorizia e turismo sono la stessa cosa. Noi e Briatore siamo simili in questo senso». Felice Floris poi promette un giro in montagna, «ma lo facciamo ritornare». Briatore, in cambio, offre la vetrina del Billionaire, ma trova nei pastori un po' di resistenza: «Noi stiamo in piazza». Eppure di promozione si tratta: «È importante anche questo aspetto», ammonisce il patron del Billionaire.
VITE PARALLELE I due mondi si incrociano e si allontanano in continuazione. Ma sembrano molto vicini quando si parla di produzioni regionali: «È incredibile - afferma Briatore - come il mondo dell'agricoltura debba fare i conti con una crisi così grave. È incredibile che non ci sia una filiera del prodotto “sardo doc” che valorizzi, che crei valore aggiunto per tutti. Il turismo è prodotto della terra: invito tutti gli imprenditori a far consumare solo alimenti regionali». Cosa farà, e come potrà farlo, la neo alleanza Mps-Briatore è ancora un segreto. «Ci sarà sinergia, faremo delle cose insieme» è certo Felice Floris.
L'INCONTRO Intorno al leader una decina di simpatizzanti: tutti in maglia blu. Blu come i colori della bandiera dell'Unione Europea: «Andremo a Bruxelles» annunciano quelli dell'Mps. E proprio nelle stanze dell'Ue i pastori non riescono a entrare, a far conoscere le loro ragioni. Sarà Briatore il loro passpartout? Forse, chi lo sa. L'incontro dura quasi due ore. Flavio Briatore arriva poco dopo le 4 del pomeriggio con il suo jet privato. La delegazione dei pastori si siede intorno al tavolo e dopo i ringraziamenti di rito si passa ai fatti. Floris accende il dibattito, Briatore preme sull'acceleratore.
LA STRANA COPPIA Il re della vacanza, del lusso, dello svago a cinque stelle e il “capopopolo” di un esercito che non dà confidenza al riposo e convive con la precarietà. Più lontani di così. Eppure, ieri pomeriggio parlavano la stessa lingua. E quando Briatore attacca sul caro traghetti, Floris e gli altri muovono il capo in segno di approvazione: «Succede tutto qua, in Sardegna, sembra che non vogliate i turisti. Bene per la flotta sarda, ma mi chiedo davvero se è normale che delle compagnie di navigazione che hanno le tratte in regime di esclusiva, di quasi monopolio, possano avere certi prezzi. In linea teorica non avere concorrenza significa abbattere i costi, qui accade il contrario». Alle sei tutti per la propria strada: Briatore va via in monovolume Mercedes, i pastori in Panda. Così diversi, eppure si capiscono. Maurizio Olandi


Nessun commento: