domenica 21 novembre 2010

Il ricco imbroglio. Napoli Palermo Salerno. E forse Roma.


Pochi minuti fa, arriva:
Infrastrutture, non farle costa caro
Da acqua a rifiuti, da energia ad autostrade 'conto' da 331 mld
21 novembre, 14:40
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Il 'non fare' nei prossimi tredici anni ci costera' circa 331 miliardi di euro. Tanto dovra' pagare la collettivita' per la mancata realizzazione di qui al 2024 di opere nei settori dell'energia, dei rifiuti, della viabilita' stradale e ferroviarie e dell'idrico. Lo calcola il Rapporto 2010 su 'I costi del non fare' di Agici Finanza d'Impresa. La spesa maggiore sara' quella dovuta alla mancata realizzazione di opere nel settore ferroviario (135 miliardi) e delle autostrade (121 miliardi).
Come potete notare c'e' anche la monnezza. Ma cosa c'entra la monnezza con la collettivita', che paga una tassa annuale per il servizio di smaltimento dei rifiuti solid urbani? Per capire il nesso giustificazione-provvedimento d'urgenza bisogna andare sul sito dell'Agici. Un'entita' di cui non ho sentito parlare, ne' scrivere, sino ad oggi:
Dopo l'affabulatoria, in home page, ho cliccato sulla riga „Settore Rifiuti
risultati 2009“ e compare la seguente filastrocca:
„I CNF (vuol dire Costi del non fare) totali del settore  rifiuti, nel periodo 2009-2024, ammontano a 24,7 miliardi di €.
Circa la classe dei termovalorizzatori, con un CNF pari a circa 21,4 miliardi di €, sono state distinte le situazioni di gestione ordinaria (Locale e Provinciale) da quelle in emergenza (Lazio, Campania, Calabria e Sicilia). Per le gestioni ordinarie (Locale e Provinciale), attraverso l’ACB (vuol dire Cost-Benefit Analysis), abbiamo calcolato i CNF di due casi-tipo e assunto un CNF unitario medio di 63 €/ton. Per gli impianti in area in emergenza abbiamo stimato il CNF unitario in 84 €/ton. Abbiamo quindi moltiplicato il CNF unitario nelle situazioni con e senza emergenza per il fabbisogno impiantistico relativo. Si noti che nel 2009 le Regioni in emergenza sono Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, per un totale del 30% dei RU (vuol dire rifiuti urbani, monnezza, ma RU fa piu' ganzo) prodotti in Italia; tale percentuale è stata utilizzata per ponderare il gap tra situazioni in emergenza e non. Per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge sono necessari circa 100 termovalorizzatori di medie dimensioni in grado di trattare quasi 21 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno.
Il Costo del Non Fare gli impianti di è pari a 3,3 miliardi di € è. Tale risultato deriva dal prodotto del CNF unitario di 67 €/ton per il gap complessivo del periodo 2009-2024 pari a circa 50.000 k/ton.
I nuovi CNF calcolati evidenziano la staticità del settore, non a caso sostanzialmente invariati rispetto agli studi precedenti; infatti, nel quadriennio 2005-2008 poco è stato fatto, soprattutto nel comparto dei termovalorizzatori. Il settore soffre, più di altri, le opposizioni locali alla realizzazione delle infrastrutture.
Torno alla Homa page, e rileggo la presentazione:
Gli obiettivi di sviluppo del Paese al 2020 rendono necessaria la realizzazione di una seriedi infrastrutture fondamentali per la sua modernizzazione. Una serie di lungaggini, opposizioni, problematiche amministrative, incertezze giuridiche, ritardano o bloccano la realizzazione di tali opere. Ai fini di una corretta governance del Paese è necessario che siano ben chiari i costi che si accompagnano alle ritardate o mancate realizzazioni, costi che ricadono sull'intera collettività.
Valorizzare economicamente, oltre che dal punto di vista ambientale e sociale, gli effetti degli ostacoli ad impianti ed infrastrutture in Italia.
Il progetto si basa sull’approccio della Cost-Benefit Analysis applicato agli effetti diretti e indiretti della mancata/ritardata realizzazione di predefinite classi omogenee di infrastrutture: termovalorizzatori, TAV, autostrade, centrali e altro. Per ogni gruppo di infrastrutture si individueranno, di concerto coi partner, alcuni case studies su cui realizzare un’articolata Analisi Costi Benefici basata su scenari alternativi di ritardo/mancata realizzazione per le contestazioni.
Una puntuale valutazione quantitativa dei costi per l’intero Paese delle difficoltà di realizzazione dei progetti infrastrutturali costituisce un potente strumento di comunicazione e negoziazione con gli stakeholders.
Il risultato finale messo a punto e condiviso coi partner del progetto consisterà in:
1. Report finale dei costi-benefici per il nostro Paese del non fare da presentare nelle idonee sedi Istituzionali ed ai media;
2. Base dati quantitativa da utilizzare per il confronto coi diversi stakeholders;
3. Metodologia di riferimento per ulteriori analisi su specifici progetti;
4. Attività divulgativa per rimuovere o attenuare gli effetti della sindrome Nimby.“
Faccio una rapida sintesi, senza pensarci troppo, e' domenica:
1. I cittadini del Mezzogiorno devono pagare la tassa dello smalitimento rifiuti.
2. I rifiuti non saranno raccolti, quindi non saranno smaltiti.
3. le discariche andranno in overdose.
4. Gli attuali inceneritori non inceneriranno gran che'.
5. Questi della AGICI Finanza d'Impresa, con sede a Milano -
Via Brentano, 2, dicono che questa condizione arreca un notevole danno economico alla collettivita'.
5. Quindi bisogna investire e fare 100 termovalorizzatori.
Scusate, ma c'e' qualcosa che non torna. La camorra? No, troppo semplice. La camorra, la mafia e compagnia bella vanno bene per i giornali, non per la realta'. In questa storia centra ben altro, l'Indicibile@Potere: il partito del nord. Ed i suoi yesman, a Napoli, ovvio. Ma tra poco, se va bene, anche a Salerno e Palermo. A Roma, non ci credo.
Gia', se va bene; se va bene l'urgenza sara' cosi' grave da richiedere i giusti ed immediati provvedimenti – finanziari – del caso. E Tremonti non potra' dire di no, gli bastera' far fare un giro di giostra al cash flow. Biglietto a carico dei cittadini del Mezzogiorno.
grecanico

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