venerdì 12 novembre 2010

La Lega e i soldi di Roma


Da redazione
Creata il 12/11/2010 - 19:30
Raffaele De Rosa* (Terra Campania)
INTERVENTO. Dal movimento L’Altro Sud una riflessione sul caso emblematico della scuola dei Popoli Padani.
«Una meravigliosa Orania padana fatta solo di padani», per dirla alla Gian Antonio Stella.Un territorio composto solo di leghisti con leggi leghiste, tradizioni leghiste, radio leghiste e scuole leghiste. Questo è il sogno di molti fanatici del Carroccio da realizzare, però, con i soldi di Roma. Infatti, la Lega ormai ha perso ogni connotazione di movimento antisistema e si colloca, meglio degli altri, tra quei partiti che fanno della politica lo strumento di affermazione dei propri interessi. Un esempio eclatante è la scuola Bosina o Libera Scuola dei Popoli Padani, nel Varesotto.  La scuola, fondata nel 1998 dalla moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone e presieduta dall’ex senatore leghista Dario Galli, nasce come associazione culturale  per l’educazione e l’istruzione dei giovani.
Comprende: scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria. Tra i programmi è prevista un’ora di dialetto Bosino a settimana in cui vengono insegnati modi di dire, proverbi e poesie locali; il costo della retta si aggira tra  i 150 e i 300 euro. Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento delle iscrizioni per la scuola dell’infanzia che ha visto costretti i dirigenti ad adottare una lista di attesa. La società cooperativa che gestisce la scuola, con sede legale a Varese, ha chiuso il bilancio 2008 con una perdita di 495.796 euro. Insomma, una realtà redditizia in termini di propaganda ma con carenze gestionali che necessiterebbero di essere compensate con un aiutino finanziario…magari Statale. Presto fatto: nel Giugno di quest’anno la commissione Bilancio del Senato, tramite il “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo nel Territorio” (165 Mln di euro nel periodo 2009-2011) contemplato dalla cosiddetta “Legge mancia”, ha assegnato 800mila euro, 300mila euro per il 2009 e 500mila euro per il 2010,  per lavori di ristrutturazione e ampliamento della scuola del Senatùr.
Il tutto si svolgeva mentre il Senato approvava il ddl Gelmini per i tagli all’Università. Morale della favola: precariato per compensare i vuoti dei ruoli  pubblici, sovvenzionamenti per ristrutturare le scuole di partito. Se a questo si aggiunge il caso della scuola di Adro per i simboli diffusi della Lega Nord, la cui rimozione devono ancora spiegarci con quali soldi avverrà, altro che Roma ladrona… Si legge nel manifesto della scuola Bosina: «Appartenere a questa Scuola vuol dire conoscere, fin da piccoli, chi si è, che cosa si rappresenta, quale ruolo si occupa nella storia locale, nazionale e mondiale, maturare la certezza di non essere un numero fra tanti uomini, bensì di assumere la parte di attore del proprio futuro e di quello altrui […]. Il nostro obiettivo educativo è perciò quello di coniugare l’insegnamento con le esigenze del tessuto sociale locale, di formare futuri cittadini integrati nella realtà che li circonda, pronti a confrontarsi con tutti gli altri modelli sociali» magari eccetto, aggiungiamo noi, quelli degli zingari, degli extracomunitari e dei meridionali…
*L’Altro Sud
URL di origine: http://www.terranews.it/news/2010/11/la-lega-e-i-soldi-di-roma

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